Categoria: LA NOSTRA MECCANICA

StabilobloK 25

StabilobloK  25 è un progetto altamente avanzato di celle per primari di telescopi riflettori.
Semplificazione assoluta, grande rigore costruttivo, precisione e qualità dei materiali, rendono StabilobloK di NortheK uno dei migliori supporti per vetri sottili presente sul mercato.

StabilobloK  25 montata con messa a fuoco Feather Touch da 2″
DA LEGGERE CON ATTENZIONE:

(*) Alcuni criteri per la realizzazione di una cella per telescopi riflettori.

Disporre nel proprio telescopio di un’ottica altamente performante, e da questa esigere il meglio sia in campo visuale, fotografico, fotometrico o per qualunque applicazione che lo strumento consenta, obbliga ad attuare precisi vincoli progettuali.
L’utilizzo di vetri a bassa dilatazione, ma anche sottili per favorirne il perfetto andamento termico nella vostra sessione osservativa, rende necessario che il progetto della cella di supporto sia adeguatamente studiato, con il fine di indurre al minimo le deformazioni superficiali al primario, permetterne l’acclimatamento veloce e la relativa sensibilità termica che varia durante la sessione osservativa, consentire una regolazione fine del centraggio del fascio ottico, e per quanto possibile mantenere lungamente questo centraggio se siete astrofili itineranti.


Insieme cella StabilobloK 25

Questo insieme di compiti devono essere assolti da una meccanica semplice, leggera per quanto possibile e – purtroppo – molto precisa. Non si puo’ scindere la precisione ottica dalla precisione meccanica, questo assioma è riconosciuto dai migliori progettisti e costruttori di telescopi.
Le celle ad alta precisione NortheK StabilobloK sono esecuzioni meccaniche di classe superiore. Nei diametri piccoli (250 mm.) sono semplificate per ridurne il costo ma non si è voluto derogare nella fase del progetto sulle prestazioni meccaniche. Seguendo classici criteri progettuali il Maxproject ™ Teamha voluto implementare tecnologie moderne, che hanno portato qualità e prestazioni superiori senza incrementare i relativi costi.
Come molte altre parti dei tubi ottici NortheK, anche le celle StabilobloK sono realizzate in piastre da colata con fresatura di precisione. Questa tecnologia è quella che permette il massimo delle prestazioni in fase di lavorazione meccanica, e di converso risultati molto vicini al progetto teorico.
L’utilizzo di sistemi regolabili che non scaricano nessuna forza sul piano in cui appoggia la Vostra preziosa ottica, permette di sfruttare appieno la precisione superficiale di quest’ultima, evitando l’introduzione di problematiche a volte pesanti (come l’astigmatismo ad esempio), è compito di queste componenti permettere l’allineamento del fascio ottico, con lievi movimenti e possibilmente di mantenerlo per lungo tempo una volta acclimatato il vetro ottico, nonostante il viaggio a cui avete dovuto sottoporre il Vostro strumento per raggiungere cieli bui. Naturalmente la cella è progettata con sistema anti mirrorshift  e anti mirrorflop, grazie ad un controllo assiale e radiale con 6  punti di regolazione. Il fatto, che anche in diametro modesto come i 250 mm. di apertura, si sia voluto applicare un sistema di supporto a 18 punti flottanti, e non il classico canotto centrale molto piu’ economico, rappresenta un segno progettuale ben preciso.


Piatto di supporto primario a 18 punti flottanti

I 18 punti flottanti  sono posizionati nel modo più opportuno per ridurre al minimo ogni deformazione della superficie ottica. Con un normale programma di calcolo strutturale è semplice stabilire i valori di queste deformazioni. Ogni vertice di un singolo triangolo è operativo per lavorare con una pressione di circa 50 gr., al banco vengono verificati i vertici uno ad uno con un tastatore elettronico e resi operativi a 35 gr. di pressione. Ne consegue che la capacità reattiva del sistema basculante è elevatissima. I singoli snodi (sistema BWK) sono a loro volta sottoposti ad uno stress sistemico per alcune ore, in modo tale da incrementare notevolmente le prestazioni mantenendo inalterati i valori meccanici di riferimento. Non esistono sul mercato prodotti seriali con questi livelli di sensibilità meccanica a costi avvicinabili per strumenti amatoriali.
 
La regolazione del piano ottico avviene in sala di montaggio, cosi’ da consegnare al Cliente un sistema pronto per la regolazione fine allo star test. Ogni cella StabilobloK è dotata di tre sistemi traslatori – realizzati in acciaio inox e alluminio – con un proprio riduttore interno, la precisione di questi sistemi è di 0,02 mm. nel senso della rotazione, affinché anche il perno di regolazione del piano sia dolcemente regolabile e per angoli infinitesimali. I perni di azionamento sono in acciaio rettificato e scorrono dentro sistemi in tecnopolimero a matrice autolubrificante, e ideato per operare in ambienti sporchi. Questa soluzione rende ancora piu’ dolce e precisa la regolazione del piano ottico senza introdurre forze distorsive.
Se richiesto dallo schema ottico, vengono ovviamente implementati i tubi paraluce dimensionati con programmi per la progettazione ottica, forniti di eventuali diaframmi calcolati in funzione del cono di luce. I paraluce possono essere sia in lega metallica che in carbonio.
Ogni cella, eventualmente venduta separatamente al nostro tubo ottico, viene testata e collaudata in sala di montaggio, necessariamente modificata per essere adattata al Vostro tubo ottico e allo specchio che deve ospitare. In fase di progetto è stata prevista un’unica cella per qualsiasi schema ottico, in modo da fornire la massima flessibilità industriale e logistica.


Parte posteriore del piatto porta primario con viteria ad incasso

Con lo stesso criterio progettuale vengono realizzate celle personalizzate per diametri fino a 800 mm., utilizzando leghe idonee e criteri progettuali adeguati.
Osservate le caratteristiche tecniche ed interpellateci, saremo ben lieti di fornirVi ogni delucidazione tecnica su questo importante componente del tubo ottico.


Il micrometro centesimale, per la collimazione dello specchio primario

 

Caratteristica  Specifica tecnica
NortheK  StabilobloK  ST 25
Denominazione lega  Halo 25
Comp.metallica ISO  AlMg4,5n0,7
Comp. chimica  Si,Mn,Fe,Cu,Ti,Mg,Cr,Zn
Densità (gr/cm3)  2,66
Coeff.dil.termica (10-6K)  24,2
Grado di rugosità  N6
Spessore mm.  +/-0,05
Parallelismo mm.  < 0,1
Planarità mm.  < 0,2
Stabilità della forma  ottimale
Anodizzazione protettiva  ottimale
Protezione superficiale  anodizzazione nera
Bulloneria, viteria  acciaio inox, Ergal
Sistema supporto specchio  18 punti flottanti su snodi sferici in acciaio e   bronzo composito
Sistema supporto laterale  6 punti
Regolazione del piano ottico  sistema di riduzione in acciaio cromato   rettificato  3 punti a 120° con regolazione fine di 0,02   mm.
Sistema di assorbimento delle vibrazioni  su snodi in tecnopolimero disposto a   matrice,   autolubrificante
Ventilazione forzata  3 ventole assiali ad aspirazione
Predisposizione a tubo diverso  a richiesta
Peso senza ottica  kg. 2,5
Sistema autocentrante del buffer  di serie

dati soggetti a variazione senza preavviso

StabilobloK puo’ evolversi?

Il disegno costruttivo di questo componente è nato per ulteriori aggiornamenti e miglioramenti.
Occorre notare che ad ogni avanzamento tecnologico importante, corrisponde un incremento dei costi in modo esponenziale.
Tuttavia – se tralasciamo le semplici operazioni estetiche – ma desideriamo prestazioni ancora piu’ spinte, sia sul piano della precisione strutturale che su quello dell’accessoristica – è ancora possibile migliorare il progetto.
Per strumenti a postazione fissa e con diametri compresi tra i 500 e gli 800 mm. si possono usare leghe metalliche piu’ idonee o acciai appositamente preparati. La regolazione dei piani avviene con un sistema elettronico di controllo, le tolleranze costruttive scendono a valori vicini a 0,01 mm. , le dilatazioni termiche sono meglio controllate con una accurata scelta dei materiali.
Anche il sistema di termostatazione del vetro è piu’ sofisticato, prevedendo sonde termometriche e sistemi automatizzati di controllo e posizionamento dei flussi di raffreddamento.
I sistemi di sostegno laterale sono autocompensanti, mentre per i punti inferiori di appoggio si ricorre ai sistemi con bilanciere regolabile (è possibile evitare questo con un ulteriore avanzamento tecnologico costituito da sistemi elettromeccanici asserviti a pc). La regolazione del piano del primario avviene, in abbinamento alla versione AxyS A2, con attuatori lineari. In tal modo si puo’ riconfigurare il proprio back focus in continuazione mantenendo memorizzate tutte le posizioni. In funzione del vostro sensore di ripresa e del treno ottico applicato lungo il back focus varierete il campo di piena luce e l’estrazione necessaria. Sonde termometriche e sistemi di raffreddamento delle superfici provvedono a fornire al pc di controllo tutte le informazioni necessarie per ottimizzare le configurazioni.
Il posizionamento del secondario, ovvero la sua distanza dal primario, viene controllato elettronicamente e puo’ essere riconfigurato da pc.
I paraluce del primario e del secondario vengono ricavati da una barra piena, scavata con appositi utensili, in modo da posizionare con precisioni elevatissime i vari diaframmi necessari.
Di norma per queste celle sono previste anche apposite messe a fuoco “custom” da 4 e 5″ di diametro, realizzate in acciaio, ergal e titanio. Ovviamente motorizzare e asservite a pc.
Non esiste un catalogo di questi prodotti: vengono realizzati secondo specifiche del cliente e modificati in funzione dell’uso cui è destinato lo strumento.
interpellate info@northek.it

UnitorK 35

Sistema di intubazione ad alta precisione per ottiche a riflessione con diametro di 300-350 mm. Un sistema assolutamente performante, sia dal punto di vista ottico che meccanico.
Viene realizzato sia in materiale composito che in lega di alluminio.
UnitorK 35 è modulare e si adatta a qualsiasi schema ottico desiderato, potendolo anche retrofittare in caso di cambio schema.
E’ sicuramente il miglior truss tube di queste dimensioni esistente sul mercato, abbinato alla cella StabilobloK35 e al sistema AxyS nelle sue diverse varianti, diventa impareggiabile negli usi amatoriali.

UnitorK 35 – versione alluminio

http://youtu.be/4p6aroWq0-I

UnitorK 35 è la naturale evoluzione del più piccolo UnitorK 25. Con questo sistema truss abbiamo voluto mantenere inalterato il concetto di flessibilità, cioè adattabilità ai vari schemi ottici, così da poter costruire in serie tantissime componenti per ridurne i costi, e per evitare i problemi qualitativi che insorgono sempre nei singoli esemplari.
UnitorK 35 è realizzato in serie nella versione con tubi in carbonio, a richiesta è possibile averlo con tubi in alluminio, anche se le sue massime performances si hanno con i materiali compositi.
E’ strutturalmente estremamente robusto e non teme pesi come la cella ST 35 (10 kg) e ottiche di buon spessore (8-10 kg), questa sua rigidezza lo portano a mantenere in modo costante e preciso le assialità ottiche e meccaniche.
AxyS nelle sue diverse versioni è il complemento indispensabile ad UnitorK 35. Non avrebbe infatti senso risparmiare sul supporto secondario scendendo a compromessi che non consentirebbero al truss NortheK di lavorare al meglio delle proprie possibilità.
UnitorK 35 viene realizzato in lega Halo 25, spianata e lavorata interamente a controllo. Lo spessore dei lamierati è aumentato considerevolmente rispetto ad UnitorK 25, proprio per la necessità di sostenere sistemi più pesanti e complessi, nonchè treni ottici posteriori o laterali di una certa complessità.
Per consentire al truss di lavorare in modo assolutamente impeccabile, vengo abbinate nel primo segmento due barre nervate di rinforzo AW361, costituite da un profilato in lega 6061, spianato e nervato. Queste piastre (utilizzabili anche per il collegamento al telescopio o per il sostegno di altri tubi) sono anche provviste del sistema di livellamento in modo da poter lavorare in modo assolutamente ortogonale all’asse ottico dello strumento.

La bulloneria e viteria è completamente in acciaio inox.
UnitorK 35 è un punto di arrivo per la maggioranza degli astrofili, funziona regolamente anche con lunghezze di 2 mt, anche se nelle versioni newton è prevista per ragioni di stabilità meccanica alle torsioni, l’aggiunta di un segmento in più, così da poter applicare carichi laterali di notevole entità.
Il tubo può essere in versione “naked” (da noi consigliata per tutte le postazioni fisse), oppure con primo segmento chiuso. Altre possibilità su richiesta e per esigenze ben precise.

Un manufatto di questa qualità è ovviamente modificabile a richiesta.

SPECIFICHE TECNICHE

Anelli di supporto lega Halo 25
Anelli di supporto tolleranza dimensionale 0,1 mm minimo
Supporto snodi sferici lega Halo 25
Supporti snodi sferici tolleranza dimensionale 0,1 mm
Snodi sferici acciaio cromato
Piastra terminale posteriore Lega Halo 25
Planarità della piastra terminale posteriore 0,05 mm
Bulloneria, viteria acciaio inox
Tubi truss in fibra di carbonio 100% carbonio, ottenuti con la tecnica del wrapping
Tipologia dei tubi in carbonio sandwich costruito con la tecnica del wrapping
Tipologia del sandwich progetto proprietario
Trattamento superficiale dei tubi in carbonio rettifica e protezione con vernice anti UV
Terminali dei tubi in carbonio lega Halo 25
Tubo interno della struttura truss secondo richiesta
Appoggio per la messa a fuoco lega Halo 25, spianato con precisione di 0,1 mm
Ovalizzazione di UnitorK 0,01 mm sulle parti lavorate, 0,0 mm indotta

 

cod. prodotto :   UNITORK 35 Unità di vendita : metro lineare

Nota: il tubo viene venduto con unità di vendita al metro lineare. UnitorK 35 è già provvisto dei supporti laterali per l’attacco all’asse, e del sistema di traslazione per il supporto AxyS o similare. Chiedere ulteriori informazioni a  info@northek.it

UnitorK di NortheK è un progetto modulare. Nasce come componente base per intubazione di telescopi riflettori da 250 mm – e in altre varianti più sofisticate in diametri maggiori.
La progettazione di UnitorK prevede innumerevoli varianti, sia ingegneristiche che dimensionali. Puo’ essere adattato a serrurier totalmente aperti, a serrurier semi aperti o totalmente chiusi, usando il traliccio come rinforzo strutturale.
La variabilità progettuale pemette l’adattamento di UnitorK per diametri da 250 mm. a 800 mm., per montature alla tedesca o monobraccio e per montature a forcella. L’applicazione della fibra di carbonio è fondamentale, ma in caso di strutture molto grandi è possibile la sua sostituzione con parti totalmente metalliche.
Puo’ essere usato anche per telescopi rifrattori di notevole diametro e lunghezza focale. UnitorK è una soluzione semplice ed economica, che consente di sfruttare al massimo le prestazioni ottiche del Vostro telescopio.

Il Carbonio.
Nella costruzione di UnitorK si è fatto ricorso alla fibra di carbonio. Per ragioni industriali, in diametri modesti (250-400 mm.) l’impiego è strettamente limitato ai principali componenti che controllano la dilatazione termica del telescopio. Infatti, in questo genere di costruzioni, l’utilizzo della fibra di carbonio non va visto solo ed unicamente come un escamotage per il risparmio del peso – che puo’ essere al massimo intorno al 12-15% di un pari classe metallico – ma soprattutto come sistema di stabilizzazione meccanica del Vostro O.T.A. Diventa estremamente utile e piacevole poter conservare quasi integro il proprio cono di luce durante tutta la sessione osservativa, ed il complessivo miglioramento del proprio set up meccanico lo si ha abbinando UnitorK alle celle StabilobloK e AxyS.
La fibra in carbonio svolge molto bene questi compiti, soprattutto quando è realizzata tenendo presente il risultato finale e l’esigenza dell’utilizzatore. I sandwich NortheK sono realizzati con tessuti unidirezionali, facendo anche ricorso a fibra ad alto modulo, per costruzioni particolarmente impegnative si ricorre solo ed esclusivamente al carbonio ad alto modulo.
Naturalmente, per limitare i costi al pubblico, si scelgono tessuti e sistemi di costruzione opportuni,  molto performanti, ma solo dove è necessaria la loro applicazione.

Le parti metalliche.
Come si è già scritto nella presentazione, ogni parte viene lavorata a controllo numerico, partendo da piastre ottenute da colata e fresate. Questa tecnologia permette ottimi risultati nel lavoro a macchina e nel riscontro delle tolleranze meccaniche. I diametri standard usano leghe diverse a base di alluminio, per ridurne costi e pesi, ma comunque portando al massimo le prestazioni di questi manufatti.
Naturalmente per progetti “custom” o di diametro considerevole, si impiegano anche leghe ulteriormente performanti (acciai al Mn e al Cr) con prestazioni estremamente elevate e caratteristiche di dilatazione termica molto specifiche. L’impiego di questi materiali ha costi molto elevati sia per la lavorabilità, sia per il costo del materiale vero e proprio. Pertanto il loro impiego è strettamente riservato a strumenti da postazione fissa e ad elevato budget di spesa. Abbinando questi acciai ad alcuni tipi di alluminio e alla fibra di carbonio si ottiene un tubo ottico di elevatissimo standard qualitativo.
Sistemi di riscontro e montaggio a strettissime tolleranze permettono di ottenere le precisioni teoriche molto vicine alla realtà finale del prodotto.

La bulloneria.
E’ standard in acciaio inox o lega Ergal. Anche in questo caso in progetti “custom” puo’ essere realizzata in acciai speciali e con tolleranze diverse. Lo scopo è mantenere il massimo della precisione e il massimo delle prestazioni in condizioni d’uso. Prevale in questi casi, l’uso di spinature di alta precisione (H7).

 Per autocostruttori.
UnitorK viene fornito completo, montato e centrato per gli astrofili autocostruttori. UnitorK comprende anelli in lega, compreso quello terminale per il supporto del secondario, fori e filetti per implementare StabilobloK e AxyS. Ai medesimi fori si possono implementare le proprie celle o i propri supporti per secondario. Ovviamente è comprensivo di tralicciatura in carbonio, ma senza il tubo interno completo che va acquistato a parte.
La lunghezza massima disponibile è di mt. 2.00, oltre occorre ricorrere a strutture modificate che vengono progettate su richiesta.

Richiedete dati tecnici a info@northek.it