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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Questo è lo standard del consumer, nonostante quello che dicono, questo è lo standard e noi tutti lo abbiamo provato.

Da qui in poi vedete come è difficile far digerire certi discorsi nelle piattaforme popolari.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

salvatorelovecchio
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Messaggio da salvatorelovecchio »

Intanto mi fa veramente piacere che la discussione si sia
ravvivata senza riportare quello che dice caio o sempronio,
se poi addirittura è riapparsa la Daniela... pensavo non fossi più dello staff.
In merito al costo di certi componenti il problema è il solito, il normale
utente non conosce il costo orario delle macchine utensili, c'è qualche
tornitore anziano che pratica dei prezzi vantaggiosi, ma mi è capitato
qualcosa per le mani portatomi da un amico, ma ho dovuto rifare tutto,
ed è anche sconveniente fare dei pezzi su commissione a distanza,
di tanto in tanto sto dando una mano a degli amici che stanno ristrutturando
un vecchio newton da 40cm (un ferraccio sul vero senso dalla parola),
in pratica hanno commissionato la corona dentata in declinazione, solo che
il tizio che l'ha costruita ha praticato il foro passante delle suddetta con un margine
di 3/10 superiore alla misura richiesta, a questo punto l'unica cosa da fare
era intervenire con degli anelli di tolleranza, ecco uno dei motivi per cui ho
sempre preferito dire di no a chiunque mi abbia chiesto dei pezzi, anche banali,
certamente per i miei amici la cosa è diversa, ecco anche perchè una volta vi dissi
di costruire una linea di accessori espressamente per i vostri strumenti, non mi
stupirebbe se un raccordo da 2" costruito in maniera corretta in qualche strumento
stia troppo lasco, ed in altri non entra proprio.
Tornando al discorso delle tolleranze di lavorazione tra i diversi utilizzi della strumentazione
a mio avviso ci sono, certamente non come dicono certi individui ma ci sono,
ovviamente, volendo essere più chiari, un'azienda che costruisce la propria componentistica
non trarrebbe alcun vantaggio a lavorare un singolo componente con diversi gradi
di tolleranza, perchè potrebbe essere necessario rivedere i progetti e mi pare che
voi siate orientati ad una standard che vi consenta di contenere i costi nel limite
del possibile, infatti come ho sempre detto i vostri prezzi non mi sono mai sembrati
alti per la categoria strumentale.

Saluti
Edited by salvatorelovecchio on Jun 11, 2012 at 12:46 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

L'idea infatti è quella di dare il massimo possibile come precisione al costo più contenuto possibile.

Invece l'accessoristica dedicata sarà un punto dove dovremo per forza applicarci. Il processo è un po' lunghino, proprio perchè dobbiamo far combaciare costi/prestazioni e si sta pensando al modo migliore per farlo senza infilarsi in un circolo vizioso di magazzini strapieni e a bassa rotazione.

Capiranno i clienti che una raccorderia fatta bene costa molto meno di una fatta a casaccio, in termini di risultati e tribolazioni?

Maxproject

p.s. la Daniela è sempre operativa, solo che opera poco nel forum per questioni di tempo. Dovendo scegliere preferisce dedicarsi a questioni più specifiche.

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

.........Una nebulosa invece ha bisogno di ore e ore di segnale e ha bisogno che l'informazione di ogni pixel di ciascuno dei raw sia ben identificata e si sappia bene dove la dobbiamo incasellare,...."


Ciao Daniela piacere di rileggerti ,

Mi sono permesso di estrapolare questa tua affermazione perche' ritengo che lo stesso principio si deve obbligatoriamente applicare anche all'imaging planetario . Come ben sai
le focali equivalenti di ripresa planetaria mediamente spaziano da 7 a 12 mt con una media
di 9/10 mt. , parlo a livello amatoriale con strumenti dai 250mm in su' . Vero che anche il piu' piccolo dettaglio planetario viene portato a spasso dal seeing ma quando in quella rara frazione di secondo l'immagine risulta difraction limited il dettaglio deve risultare quanto piu' nitido ed inciso , proprio perche' nella fase di allineamento il software cerca di collimare nel miglior modo possibile i pixel apparteneti al dettaglio in base ai livelli di contrasto che gli appartengono ( spero di essermi espresso quanto piu' semplicemente si poteva ) e con dettagli planetari specie gioviani delle dimensioni anche sotto 1",0 arcsec , nonostante il software medi la posizione di questi dettagli ritengo di fondamentale importanza che le tolleranze meccaniche degli assi ottici debbano essere per forza molto ristrette . Certo avere un dettaglio un po' piu' "grasso " non uccide nessuno ma puo' fare la differenza nell'apprezzamento dell'immagine e nella facilita' di elaborazione .



Questa immagine che' ho esasperato nell'ingrandimento , spiega a mio avviso che non sarebbe' , dico sarebbe , tollerabile perdonare delle tolleranze solo perche' si tratta di imaging planetario . Il pianeta in questa immagine aveva un diametro all'equatore di 48",55 arcsec e non e' difficile anche grossolanamente determinare le dimensioni dei particolari piu' piccoli risolti , quindi considerando la ripresa sui 9000mm di F/eq avere o non avere un leggero fuoriasse determinato da qualsiasi circostanza puo' fare la differenza
sul contrasto dei dettagli tanto piu' se si trovano su di un pianeta a veloce rotazione atmosferica .

@Salvatore

Questo Topic era stato aperto anche per riportare quello che ha detto tizio o caio per il semplice motivo che molte volte la volonta' di tizio o caio e' quella di portare disinformazione voluta , o per sostenere teorie partigiane che non sempre fanno bene alla comunita' degli astrofili ed e' per questo motivo che appoggio il modus operandi di Max nel rispondere anche cross piattaforma a idiozie gratuite del tipo che funziona bene anche un telescopio tenuto insieme con lo scothc !
Edited by Andrea Maniero on Jun 11, 2012 at 08:53 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Adesso il secondo passo sarebbe, nell'ordine:

a) stabilire le dimensioni del dettaglio piu' piccolo
b) stabilire quanto un fuori asse con uno strumento a 9-12 mt di focale disturba il dettaglio più fine (che per semplificare pensiamo immobile e non disturbato dal seeing)
c) cominciare a stabilire tutti gli elementi che comportano fuori asse e scollimazione, facendo la somma delle deformazioni sul piano focale.

Quanto migliora o peggiora l'immagine?

Maxproject

p.s. il cross piattaforma è una formula di onestà intellettuale, soprattutto dove il contraddittorio è proibito e si cerca di educare il volgo secondo proprie convenienze e convinzioni. Chi ha da dire il proprio pensiero sa - da sempre - che nel forum NortheK le porte sono aperte. Nemmeno noi ci divertiamo, anzi è più bello concentrarsi sugli argomenti tecnici, converrete - però - che ci sono dei signori che passano il loro tempo a raccontarci la rava e la fava basta che si contrastino le nostre opinioni (il che è pure legittimo, ma è ............se diventa pane quotidiano e metodo, abbiamo scritto opinioni apposta). Se sbagliamo ci correggiamo senza paura, in quanto non abbiamo la presunzione di essere i migliori e gli infallibili. Continuiamo nell'argomentazione tecnica cercando di lasciar perdere quelli che sono oramai topic di discorsi a due o tre e che nessuno prende più in considerazione.


p.s. per favore non fatemi ragionare troppo.........è da venerdi che la cefalea mi straccia il cervello......fate i buoni


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Edited by maxproject on Jun 11, 2012 at 09:18 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Per quanto ci riguarda, a parte il ragionamento di cui sopra, per noi è FONDAMENTALE la precisione meccanica del telescopio in alta risoluzione per consentire al medesimo di:

a) performare al massimo del suo diametro e schema ottico;
b) essere operativo sempre in modo da cogliere i momenti migliori;
c) manlevare l'astrofilo dalle tribolazioni che lo affliggono ad ogni ripresa, magari fatta alle 3 del mattino ancora mezzo addormentato;
d) per assolvere ai punti a-b-c- il prodotto diventa ovviamente di impegno economico, ne consegue che è DOVEROSO eseguire il lavoro con perizia e attenzione, non si può vendere la lamiera arrotolata a migliaia di euro.

Questo ovviamente fatti salvi i ragionamenti di Daniela, Andrea e Salvatore.

Questo è il concetto di base che nessuno può controbattere:
"......... Più un telescopio è buono più il grezzo è buono e migliore è l'immagine che si può ottenere elaborando correttamente....."

Maxproject


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Edited by maxproject on Jun 11, 2012 at 10:02 PM

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

Quest'ultimo concetto ancora una volta sottolineato da Max taglia la testa al toro e spazza via in modo DEFINITIVO discussioni in corso e future ( se ne nascono ancora e' grave per chi le propone) su quale tipo di telescopio bisogna puntare per avere i risultati migliori .

Se leggeremo ancora decine di post in risposta alla domanda "quale telescopio mi compero per astrofotografia" quando basterebbe una risposta del tipo " il migliore che ti puoi permettere " vorra' dire che .............

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Pero' pero'...........se io ti dico: ho 1000 euro te che mi dici?

E qua che casca l'asino perchè se hai solo quelli hai solo quelli............

Max

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

Se hai solo mille Euro non aspettarti grandi cose !

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Qua si innesca il meccanismo torbido.

Se ho 1000 euro posso comperare un qualsiasi telescopio anche grosso, il mercato mi offre di tutto e di piu'.

Pero'.......TUTTI consigliano un qualsiasi strumento spacciandolo come il top, cioè non si differenzia la proposta commerciale dalla propria disponibilità. Si accresce in modo smodato l'aspettativa del neofita facendogli un pessimo servizio e 5 volte su 10 è un astrofilo perso.

Ci sarebbero tanti buoni consigli per chi ha pochi soldi da spendere.......ma stranamente vengono dati raramente.

Max

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