Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
- Andrea Maniero
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- Iscritto il: 26/12/2010, 17:49
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Infatti Max ,
e' quello che ci si aspetta da un'expo , vedere e toccare con mano quello che viene proposto
sapere che c'e' , che e' disponibile e che e' possibile acquistare , troppo comodo non rischiare nulla proponendo ottiche a catalogo ed aspettare l'ordine per acquistare materia prima e realizzarle magari in sei mesi , l'astrofilo che vede e tocca , desidera e acquista ,
ma se mi fai aspettare sei mesi per uno strumento non custom allora non ci siamo .
Di " produttori" italiani me ne sarei aspettati qualcuno in piu' , parlo di telescopi in questo caso , eppure si leggono molti link in rete che propongono nuove linee di strumentazione ,
ci fossero stati anche gli "artigiani " tanto meglio poiche' l'astrofilia va' vissuta anche e sopratutto con passione . Negli altri padiglioni , quelli di elettronica si vendevano vagoni di cineserie e aggeggi vari piu' o meno artigianali eppure c'era anche chi si fermava ad acquistare perche' quello era il target . Nel caso degli strumenti astronomici ,in questo caso , non ci si espone per due soli motivi , o non hai i soldi per esporre o cio' che vorresti esporre ha dei problemi , vuoi di sorpassata tecnologia o vuoi di consapevoli mancanze meccaniche , oppure ...................semplicemente non interessa perche' basta vendere qualche pezzo all'anno magari sottobanco a prezzo popolare salvo poi realizzare lo strumento in economia . Comunque sia un po' piu' di coraggio me lo sarei aspettato .
Ciao Andrea
e' quello che ci si aspetta da un'expo , vedere e toccare con mano quello che viene proposto
sapere che c'e' , che e' disponibile e che e' possibile acquistare , troppo comodo non rischiare nulla proponendo ottiche a catalogo ed aspettare l'ordine per acquistare materia prima e realizzarle magari in sei mesi , l'astrofilo che vede e tocca , desidera e acquista ,
ma se mi fai aspettare sei mesi per uno strumento non custom allora non ci siamo .
Di " produttori" italiani me ne sarei aspettati qualcuno in piu' , parlo di telescopi in questo caso , eppure si leggono molti link in rete che propongono nuove linee di strumentazione ,
ci fossero stati anche gli "artigiani " tanto meglio poiche' l'astrofilia va' vissuta anche e sopratutto con passione . Negli altri padiglioni , quelli di elettronica si vendevano vagoni di cineserie e aggeggi vari piu' o meno artigianali eppure c'era anche chi si fermava ad acquistare perche' quello era il target . Nel caso degli strumenti astronomici ,in questo caso , non ci si espone per due soli motivi , o non hai i soldi per esporre o cio' che vorresti esporre ha dei problemi , vuoi di sorpassata tecnologia o vuoi di consapevoli mancanze meccaniche , oppure ...................semplicemente non interessa perche' basta vendere qualche pezzo all'anno magari sottobanco a prezzo popolare salvo poi realizzare lo strumento in economia . Comunque sia un po' piu' di coraggio me lo sarei aspettato .
Ciao Andrea
- maxproject
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- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Sembra OT ma non lo è. La mancata evoluzione tecnica, il provincialismo e il sotterfugio stanno decimando e decimeranno i produttori italiani , già siamo in pochi, resteremo in molti meno a vantaggio dei colleghi europei.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
- massimoboe
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- Iscritto il: 25/09/2008, 18:10
- Località: Trivero
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Mentre si lavora al completamente di un treno ottico per CCD e annessi scopriamo, tanto per dare un valore numerico a chi lo chiede, che raccordi molto BLASONATI e non proprio di primo prezzo, hanno una tolleranza di circa 4 decimi, praticamente avvitando si lavora sulla punta del filetto, questo è lo standard commerciale visto che è uno dei prodotti meglio qualificati sul mercato.
Stante la situazione da cui non si esce più, offriamo ai nostri clienti la possibilità di costruire ad hoc raccordi e prolunghe o sistemi accoppiandoli ai propri sensori, chi ha dunque in mente un telescopio NortheK eviti di spendere soldi in prodotti commerciali, faremo noi quanto serve e nel modo che serve. Poi parleremo della messa in piano degli assi ottici.
Massimo
0
Stante la situazione da cui non si esce più, offriamo ai nostri clienti la possibilità di costruire ad hoc raccordi e prolunghe o sistemi accoppiandoli ai propri sensori, chi ha dunque in mente un telescopio NortheK eviti di spendere soldi in prodotti commerciali, faremo noi quanto serve e nel modo che serve. Poi parleremo della messa in piano degli assi ottici.
Massimo
0
- maxproject
- Messaggi: 3109
- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Mentre non siamo affatti rincuorati dal leggere affermazioni sciocche, magari dottamente e categoricamente scritte da chi ha ben poca esperienza, ma gasatissimo perchè ha speso tanti soldi, ci stiamo domandando se questo post ha avuto degli effetti pratici. Verifichiamo che chi ci segue afferma e poi sostiene il nostro pensiero, verifichiamo che chi non si può permettere questi strumenti (ingiustamente costosi perchè con molto meno si può svolgere lo stesso lavoro), glissa con grande cura l'enunciazione dei problemi e anzi si da molto da fare per nasconderli (o forse non li ha nemmeno visti.......il che non ci stupirebbe nemmeno).
Il mantenimento degli assi ottici e meccanici è la base per poter giudicare uno strumento, e se da una parte leggiamo lodi sperticate per il telescopio xxx, dall'altra riceviamo telefonate che sul medesimo telescopio chiedono nostri interventi (che non siamo assolutamente intenzionati a fare). Il problema o i problemi sono sempre gli stessi: collimazione, fuori asse e flessioni.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Il mantenimento degli assi ottici e meccanici è la base per poter giudicare uno strumento, e se da una parte leggiamo lodi sperticate per il telescopio xxx, dall'altra riceviamo telefonate che sul medesimo telescopio chiedono nostri interventi (che non siamo assolutamente intenzionati a fare). Il problema o i problemi sono sempre gli stessi: collimazione, fuori asse e flessioni.
Maxproject
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(G. Schiaparelli)
- maxproject
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- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
A rinforzo di questo ragionamento c'è il fatto che a Erba alcuni astrofili evoluti e associazioni di astrofili ci contattano per retrofittare strumenti molto grandi e di grande massa metallica. La ragione è che NON si riescono ad utilizzare in campo fotografico per essendo magari dei Ritchey Chrétien costruiti da poco.
Perchè? La risposta è molto semplice. Fino a quando si usavano pellicole molte problematiche meccaniche, in primo luogo il non corretto allineamento, venivano mascherate e rese non visibili grazie alla bassa efficienza del supporto fotografico, oggi ogni e qualsiasi difetto meccanico viene enormemente ampliato e visualizzato dalle riprese con i sensori elettronici e i telescopi costruiti con i criteri di 20 o 30 anni fa semplicemente non possono funzionare.
Nonostante questa ovvietà, ci sono ancora astrofili che li acquistano.
Domandatevi perchè strumenti di eccellenza (non fashion) fotografici hanno diametri contenuti e costi molto alti. Oltre al marketing ci sono ragioni tecniche ben precise che i nostri colleghi più qualificati conoscono e applicano con rigore.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Perchè? La risposta è molto semplice. Fino a quando si usavano pellicole molte problematiche meccaniche, in primo luogo il non corretto allineamento, venivano mascherate e rese non visibili grazie alla bassa efficienza del supporto fotografico, oggi ogni e qualsiasi difetto meccanico viene enormemente ampliato e visualizzato dalle riprese con i sensori elettronici e i telescopi costruiti con i criteri di 20 o 30 anni fa semplicemente non possono funzionare.
Nonostante questa ovvietà, ci sono ancora astrofili che li acquistano.
Domandatevi perchè strumenti di eccellenza (non fashion) fotografici hanno diametri contenuti e costi molto alti. Oltre al marketing ci sono ragioni tecniche ben precise che i nostri colleghi più qualificati conoscono e applicano con rigore.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
- Andrea Maniero
- Messaggi: 911
- Iscritto il: 26/12/2010, 17:49
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Finche' ci saranno persone che nei forum popolari chiedono consigli e a rispondere loro
ci sara' il tuttologo di turno che dispensa consigli su strumentazioni e sensori avendo in firma prodotti budget che assieme costano meno di una sola montatura decente , purtroppo questi episodi non solo non finiranno ma pure aumenteranno . Fortunatamente
non tutti tutti gli astrofili seguono questa strada ed i piu' razionali ed obbiettivi nonche' preparati attingono informazioni da loro stessi e nei siti piu' specifici senza lasciarsi schiaffeggiare a destra e a manca come una bandierola dal vento delle opinioni furum/popolari .
Quello degli assi ottici poi , specie in astrofotografia e sottovalutato molto piu' di quel che si pensa dalla stragrande maggioranza della massa di astrofili che si scontarno con questa realta' solo quando si evolvono un pochettino e passano a strumentazioni un po' piu' serie ,
capendo poi che oltre agli assi e vitale il loro mantenimento .
Pero' i difensori del " compra a poco " che tanto ottieni uguale poi non vanno a risolvere di persona le problematiche di chi incautamente acquista strumentazioni con tecnologia sorpassta e lasciano nelle sabbie mobili i poveri boccaloni .
Ho una lavatrice ed un forno a microonde da 15 anni , mai cambiata una guarnizione o un fusibile , mai chiamta l'assistenza una ancora lava a pieno ritmo l'altro ancora fa' degli ottimi pollo arrosto ......all'epoca pero' entrambe erano il top anche in termini di prezzo con cui avrei potuto acquistare tre di una e due dell'altro .
Ciao
ci sara' il tuttologo di turno che dispensa consigli su strumentazioni e sensori avendo in firma prodotti budget che assieme costano meno di una sola montatura decente , purtroppo questi episodi non solo non finiranno ma pure aumenteranno . Fortunatamente
non tutti tutti gli astrofili seguono questa strada ed i piu' razionali ed obbiettivi nonche' preparati attingono informazioni da loro stessi e nei siti piu' specifici senza lasciarsi schiaffeggiare a destra e a manca come una bandierola dal vento delle opinioni furum/popolari .
Quello degli assi ottici poi , specie in astrofotografia e sottovalutato molto piu' di quel che si pensa dalla stragrande maggioranza della massa di astrofili che si scontarno con questa realta' solo quando si evolvono un pochettino e passano a strumentazioni un po' piu' serie ,
capendo poi che oltre agli assi e vitale il loro mantenimento .
Pero' i difensori del " compra a poco " che tanto ottieni uguale poi non vanno a risolvere di persona le problematiche di chi incautamente acquista strumentazioni con tecnologia sorpassta e lasciano nelle sabbie mobili i poveri boccaloni .
Ho una lavatrice ed un forno a microonde da 15 anni , mai cambiata una guarnizione o un fusibile , mai chiamta l'assistenza una ancora lava a pieno ritmo l'altro ancora fa' degli ottimi pollo arrosto ......all'epoca pero' entrambe erano il top anche in termini di prezzo con cui avrei potuto acquistare tre di una e due dell'altro .
Ciao
- maxproject
- Messaggi: 3109
- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Nel post dello Scout 230 (in strumenti NortheK), stiamo illustrando i problemi che si incontrano con telescopi che non ammettono tanti compromessi, questo è semplicemente una riconferma di tutte le pagine precedenti.........e non si creda che in alta risoluzione questo non sia importante.......lo dimostreremo anche in questo settore, giusto per rimettere le cose a posto.
https://www.northek.it/forum/index.cfm?page=topic&topicID=591&start=41
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Edited by maxproject on Dec 17, 2011 at 11:15 PM
https://www.northek.it/forum/index.cfm?page=topic&topicID=591&start=41
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Edited by maxproject on Dec 17, 2011 at 11:15 PM
- maxproject
- Messaggi: 3109
- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Giusto su questo argomento, vogliamo segnalare in tutta onestà, che dopo due anni di sperimentazione le piccole due pollici di FT hanno un fuori asse con il fermo del barilotto sul draw tube di 0,01 mm circa (cosa che avevamo misurato molto bene in 8 esemplari diversi e questo valore restava stabile).
Purtroppo questo fuori asse in alcuni casi è fonte di problemi. Abbiamo fatto alcune ricerche e abbiamo scoperto che 0,01 è un valore ottimo rispetto ai prodotti di altre case, anche molto costosi. Tuttavia questa NON è una ragione per fregarsene.
Stiamo ragionando su come retrofittare queste 2" (nelle 3" il valore è simile, mentre il modello da 3,5" crolla rovinosamente dal punto di vista della precisione, tanto che noi non lo montiamo su nessun modello), per gli strumenti deep sky (segnatamente gli RC piccolini che sono poi quelli che risentono di questo problema, mentre per i lunghi fuochi o i cortissimi fuochi il problema si autoelimina).
I prossimi RC da 10" saranno tutti modificati, mentre quelli consegnati avranno poi il retrofit gratuito.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Purtroppo questo fuori asse in alcuni casi è fonte di problemi. Abbiamo fatto alcune ricerche e abbiamo scoperto che 0,01 è un valore ottimo rispetto ai prodotti di altre case, anche molto costosi. Tuttavia questa NON è una ragione per fregarsene.
Stiamo ragionando su come retrofittare queste 2" (nelle 3" il valore è simile, mentre il modello da 3,5" crolla rovinosamente dal punto di vista della precisione, tanto che noi non lo montiamo su nessun modello), per gli strumenti deep sky (segnatamente gli RC piccolini che sono poi quelli che risentono di questo problema, mentre per i lunghi fuochi o i cortissimi fuochi il problema si autoelimina).
I prossimi RC da 10" saranno tutti modificati, mentre quelli consegnati avranno poi il retrofit gratuito.
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
- maxproject
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- Iscritto il: 25/09/2008, 11:57
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Mantenere un asse ottico in un sistema misto: primario e secondario a specchio, correttore a più elementi in cui vengono dichiarati esplicitamente (e in modo truffaldino giocando sulla non conoscenza dell'utente) alcune dimensioni stellari ai bordi, non è una questione semplicissima da risolvere.
Proviamo a pensare un attimo a quanti sono gli elementi, fino alla uscita della messa a fuoco, che entrano in gioco in uno strumento come questo. Del treno ottico posteriore "patiremo" poi.
Il tubo non deve essere soggetto a deformazioni e flessioni, ovviamente, ma sono costruizioni abbastanza corte e facili da gestire. Il tubo deve avere gli attacchi della declinazione ortogonali con tale asse, registrabili e controllabili, pena una possibile deformazione ai bordi del campo. Le ottiche devono essere collimabili con grande accuratezza, mantenere la collimazione alle variazioni termiche, adattarsi alla termica esterna con una curva dolce e priva di alti e bassi incontrollati e asimmetrici. Il secondario non deve dondolare sul suo supporto. I pads laterali se ci sono devo tenere lo specchio primario ben posizionato, se non ci sono il cannotto di sostegno non deve deformare in alcun modo la culatta dello strumento.
In altre parole lo specchio deve stare in asse e fermo, lasciandogli come unico grado di libertà quello della deformazione termica. A questo va aggiunto che ogni ALTRO elemento ottico o meccanico deve seguirlo. Serve ricordare che i correttori spasmodicamente desiderati dall'astrofilo sono anche la fonte dei principali problemi in strumenti fotografici. Un prestigioso costruttore di ottiche ci ha dichiarato che a tale proposito utilizzare sistemi RC sotto i 500 mm è un anacronismo.
Secondo voi perchè?
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Proviamo a pensare un attimo a quanti sono gli elementi, fino alla uscita della messa a fuoco, che entrano in gioco in uno strumento come questo. Del treno ottico posteriore "patiremo" poi.
Il tubo non deve essere soggetto a deformazioni e flessioni, ovviamente, ma sono costruizioni abbastanza corte e facili da gestire. Il tubo deve avere gli attacchi della declinazione ortogonali con tale asse, registrabili e controllabili, pena una possibile deformazione ai bordi del campo. Le ottiche devono essere collimabili con grande accuratezza, mantenere la collimazione alle variazioni termiche, adattarsi alla termica esterna con una curva dolce e priva di alti e bassi incontrollati e asimmetrici. Il secondario non deve dondolare sul suo supporto. I pads laterali se ci sono devo tenere lo specchio primario ben posizionato, se non ci sono il cannotto di sostegno non deve deformare in alcun modo la culatta dello strumento.
In altre parole lo specchio deve stare in asse e fermo, lasciandogli come unico grado di libertà quello della deformazione termica. A questo va aggiunto che ogni ALTRO elemento ottico o meccanico deve seguirlo. Serve ricordare che i correttori spasmodicamente desiderati dall'astrofilo sono anche la fonte dei principali problemi in strumenti fotografici. Un prestigioso costruttore di ottiche ci ha dichiarato che a tale proposito utilizzare sistemi RC sotto i 500 mm è un anacronismo.
Secondo voi perchè?
Maxproject
Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Forse perchè per funzionare bene un RC non può essere trasportabile e ultraleggero?
O forse perchè il suo schema richiede di lavorare bene senza correttori e riduttori in mezzo? Vedo che anche RCOS li vende nudi e crudi e solo con le opportune avvertenze vende i riduttori e correttori, o sbaglio?
Oreste
O forse perchè il suo schema richiede di lavorare bene senza correttori e riduttori in mezzo? Vedo che anche RCOS li vende nudi e crudi e solo con le opportune avvertenze vende i riduttori e correttori, o sbaglio?
Oreste