Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Caro Skymap,
se diciamo continuamente che SOLO guardando un telescopio si capisce come lo hanno costruito, tu ci stai dando una conferma. Ora : come si fa ad avere il coraggio di far retrofittare un telescopio simile consigliando un astrofilo in tal senso, ben sapendo che:
a) chi è deputato a farlo non ha i mezzi per farlo;
b) se lo fa a regola costa meno buttare tutto e comperare uno strumento nuovo;
c) se non lo fa a regola non cambia il risultato
d) indicando una causa che non è il problema di quel tubo.

Stiamo piegando gli interessi di bottega per racimolare qualche 100 euro e mal consigliando l'utenza. Ciascuno tragga le proprie conclusioni.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

salvatorelovecchio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da salvatorelovecchio »

A parte tutti i problemi e le magagne di cui avete parlato, forse in pochi si sono accorti di quello che hai detto precedentemente.
Un buon telescopio deve essere fruibile da subito, vedo molti astrofili che non fanno altro
che fare test, per esperienza personale posso affermare che dei telescopi costruiti
bene meccanicamente forniscono buone immagini immediatamente, salvo qualche caso
limite, l'ho già detto, non si può passare una vita a cercare di far funzionare quello che non può funzionare.

Saluti

Salvatore Lo Vecchio

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daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da daniela »

Si certo Salvatore io credo che sia esperienza comune, anche se non comunemente messa per iscritto sui vari forum, che i telescopi costruiti bene funzionano bene e continuano a funzionare bene. Punto! I telescopi costruiti alla meno peggio lavorano alla meno peggio tra un tappullo e un travaso di bile e un po' di nottate perse (quelle col seeing da favola); e quando si vanno a guardare i listini dei prezzi, si scopre poi che a volte non erano costati nemmeno tanto poco.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Basta pensare che noi siamo abituati a collimare uno qualsiasi dei nostri telescopi, poi quando vogliamo osservare lo ricontrolliamo in meno di due o tre minuti e siamo operativi.
I problemi più grandi li abbiamo quando attacchiamo raccorderie varie al treno ottico. E perchè non ve le fate direte voi? Ovvio: un raccordo fatto bene costa e non è detto che l'utenza sia disponibile a comperarlo (ma a richiesta li facciamo ovviamente), quindi giusto per rendersi conto di cosa si trova sul mercato, comperiamo qua e la dove capita.
Con non poca sorpresa anche raccordi prodotti in Italia, serigrafati meravigliosamente......., sono risultati sbilenchi, siccome non ci si credeva siamo diventati pazzi pensando che il telescopio in test fosse stato montato in modo sbagliato o fuori asse, poi con un pochino di misure l'asino è cascato.
Oggi ci siamo posti questo problema: se noi diamo una meccanica adeguata come facciamo a sapere se quello che ci appende il cliente è adeguato?

Maxproject

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salvatorelovecchio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da salvatorelovecchio »

Caro Max, infatti ti ho sempre detto che ogni singlolo componente
deve essere progettato per l'uso specifico su di un telescopio, se si vuole avere la
precisione ovviamente, poi ognuno faccia quello che vuole.
Secondo te perchè alcuni raccordi ti sono risultati sbilenchi ?
Tu sicuramente lo sai, gli altri no.
La risposta è semplice, molti credono che quando smonti un pezzo dal mandrino
girandolo al contrario tutto sia ok, ma quando mai !, a me hanno sempre insegnato
che bisogna sempre controllare con il comparatore, cosa che infatti faccio sempre,
e dire che da poco ho sostituito il mandrino, ha lavorato pochissimo, eppure se non
si fanno gli adeguati controlli diversi centesimi te li mangi, se poi il mandrino
ha lavorato possiamo tranquillamente parlare di decimi.
Mi viene in mente un vecchio articolo dei Margaro in cui appunto si parlava di
quanto fossero totalmente imprecisi gli accessori, da quello che si vede mi
pare siano state parole al vento.
Ho sempre detto che la differenza tra un lavoro fatto bene ed uno fatto male
sono dieci minuti.

Saluti

Salvatore Lo Vecchio

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

E' titanico tentare di far comprendere come un raccordino comperato in negozio a 50 euro è un raccordino ottenuto da barra con tornio automatico al costo di 5-6 dollari. La precisione quando va bene è intorno a 1/10 di mm se il costruttore non ha avuto troppa fretta nel liquidare la commessa.
Allora dello stesso raccordo chiedere 150 euro con precisione di 1/100 è un pochino essere apostrofati come ladri. E di questo ci rendiamo conto quando leggiamo le opinioni di molti astrofili che giudicano "esosi" 50 euro (si ma vero che il valore viene decuplicato, quanto è interessante vendere un raccordo guadagnandoci 3 euro? chi lo farebbe? pensiamo nessuno se non è scemo). Eccoci alla rincorsa del prezzo più basso ed ecco le immagini storte, eccoci ai pianeti che scompaiono dai sensori mentre si mette a fuoco, eccoci alle collimazioni impossibili e inspiegabili........
Vogliamo concentrarci un attimo su questo tema, proponendo l'accessoristica necessaria non appena termineremo i progetti programmati di cui non possiamo ritardare le uscite.
Dubitiamo che i non clienti NortheK capiranno a fondo la proposta...............

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Messaggio da maxproject »

E' logicac conseguenza del post di cui sopra , che è praticamente indispensabile per il costruttore di telescopi fornire "anche" la raccorderia. Non ci si può fidare dell'offerta eterogenea del mercato e dei negozi, mai vengono fornite le opportune specifiche tecniche e garanzie al cliente.
Così fanno i costruttori più qualificati, e a ragion veduta.

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Messaggio da maxproject »

Tra gli elementi spesso sottovalutati dagli astroimager, relativamente al mantenimento degli assi ottici e meccanici, emerge con una statistica preoccupante la planarità del sensore di ripresa rispetto al cono di luce.
Stiamo riscontrando sempre più frequentemente questo tema che scompiglia un pochino le carte in tavola: nonostante un buon lavoro di meccanica e di collimazione appaiono problemi che solo dopo accurate indagini si possono imputare ad un'unica questione.
Non si creda che sia "un caso", è - stiamo forse esagerando, ma non più di tanto - una "quasi norma" nei sensori amatoriali.
E' necessario procedere con molta attenzione mentre si mette a punto il proprio setup astronomico per capire se il problema è presente e quanto sia pesante. Se è presente, escludendo quindi ogni altro fenomeno inquinante (fuori asse dei raccordi, flessioni, movimenti della messa a fuoco, spostamento dei dischi di vetro), bisogna intervenire chiedendo una riparazione al costruttore del sensore oppure adottando altri sistemi legati al back focus disponibile e al peso sostenibile dal treno ottico.

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Messaggio da maxproject »

A tale proposito un nostro cliente ci invia un link di un costruttore che ha ideato un sistema meccanico (due dischi regolabili) che teoricamente portano in piano il sensore o il treno ottico.
Ci viene mostrato un bel filmato con tanto di spiegazione, sussiste un problema.
Quando i due dischi vengono regolati dalle viti radiali si mostra un tastatore che evidenzia il raggiungimento del piano: bene.
Come vengono fermate le viti radiali? Con dei controdadi.
Nello stesso filmato quando si chiudono i dadi il tastatore evidenzia uno spostamento del piano, tecnologia ad alto livello

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Messaggio da maxproject »

Da questa lunga discussione, che ha riscontrato un grande interesse tra gli astrofili, considerando le letture e che il nostro forum è conosciuto da pochi, pensiamo emergano tante questioni, che non sono fantasie paranoiche ma piuttosto elementi concreti che aiutano a valutare un telescopio nel suo insieme.
E' intuitivo capire come il telescopio perfetto, dal punto di vista del mantenimento degli assi ottici e meccanici, non esiste - perlomeno in ambito amatoriale, i professionisti o gli osservatori posso contare su ben altre provvidenze economiche e masse strutturali che agevolano la costruzione.
Tuttavia leggendo qua e la e facendo una sommatoria di quanto abbiamo descritto, un qualsiasi amatore si rende ben conto di come il suo telescopio da 25-35 cm sta SICURAMENTE sottoperformando.
Ecco il compito di questo forum: far prendere coscienza di uno status dovuto a contingenze commerciali, economiche personali e di marketing che traccia un solco molto profondo tra uno strumento quasi giocattolo ed un bene tecnico.
Continueremo su questo argomento delle assialità ottiche e meccaniche, perchè ci sono ancora molti punti da chiarire e che vengono appositamente occultati agli amatori. I lettori ci scuseranno la discontinuità dei ragionamenti, ma questo è nella natura di un forum e non di un testo tecnico. Chi ha domande o curiosità puo' intervenire e nei limiti del possibile risponderemo.

Maxproject

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