Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ciascuno spende quello che può, e non spetta a nessuna azienda, NortheK compresa discutere su questo.
NortheK può solo portare avanti le proprie idee trasmettendole al pubblico. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di innovare, notiamo - comunque - che l'astrofilia italiana è poco preparata e non sempre riesce a capire il senso di alcune soluzioni.

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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Andrea Maniero
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Ma qui non si parla di spendere o meno , ma di estraniare la meccanica dall'ottica , ma di chi pur potendo , dato i diametri in possesso , non ritiene opportuno spendere per la meccanica ritenendola superflua .

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Sono scelte personali, che non condividiamo, ma dobbiamo rispettare, fintanto che non si cerca di spacciarle come verità uniche e indiscutibili. L'onestà intellettuale è a prescindere dalle scelte tecniche.

Maxproject

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daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da daniela »

OK ma non stiamo parlando di intubare al risparmio un simpatico 50mm da utilizzare con degli oculari da 0.965". I volumi e le masse crescono molto velocemente in funzione dell'apertura, senz'altro con un esponente maggiore di 2 (e che solo la sofisticazione meccanica paradossalmente ci permette di contenere). Se con un etx70 si possono fotografare le quasar anche se non e' esattamente un capolavoro di meccanica (ma e' uno strumento onesto, che c'ha scritto non lambda/millanta con disegni colorati ma un proletario "diffraction limited" che pero' lo e' davvero, e che e' proposto a un prezzo adeguato al suo valore) gia' uno strumento da 25cm con una intubazione budget (ma non di cartone, di legno, o con tolleranze di millimetri) ci fa perdere un sacco di tempo per farlo funzionare alla meno peggio con mille accorgimenti. I giganti funzionano miracolosamente? Noi si vede che non siamo abbastanza abili, domandate dunque ai nostri colleghi per saperne di piu'. Oppure osservate nei loro strumenti. Come gli RC sono astigmatici anche al centro del campo ma ad una frazione irrisoria del costo!!


Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

Edited by daniela on Mar 3, 2011 at 11:12 PM

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Contrariamente a molti specialisti, noi quando dobbiamo realizzare un progetto, siamo abbastanza angosciati, nel senso che riverifichiamo continuamente tutti i parametri. Non ci fermiamo ad un ragionamento ingegneristico (quello con pochi euro si compera), quanto piuttosto a verificare prima col ragionamento e poi con la pratica, che tutti i presupposti di uno strumento tecnico siano corrispondenti alle aspettative del target cui è destinato.
Tra questi presupposti ovviamente non ci sono le panzane tipo il grado di riflettività, la correzione lambda/50 ecc., sono ben altre le cose di cui ci si deve preoccupare.

Maxproject

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Sarebbe interessante poter mostrare ai nostri lettori i gradi di precisione meccanica richiesti da uno strumento fotografico standard (RC), munito di riduttore spianatore, per far capire come e quanto sia abbastanza difficile realizzare un prodotto che funziona come si deve. Il treno ottico di riduzione e spianamento è ovviamente una esigenza puramente amatoriale, in campo professionale con ben altri diametri non si vuol sentir parlare di mettere vetro in mezzo al cono di luce, se non i sensori.
Noi stiamo approntando i 350 mm fotografici e stiamo ragionando su molti fattori, ci rendiamo ben conto, già sulla carta, che tenere tutto in asse è un'impresa molto molto difficile, perchè poi è inutile vendere un telescopio con stelle di 15 microns ai bordi ma perennemente fuori asse (e i 15 microns da dove arrivano?).
I vincoli progettuali sono molto stretti e - cosa fondamentale - la possibilità di settaggio fine di ogni elemento è una questione imprescindibile per il buon risultato sul sensore. Siamo sempre nella solita difficoltà delle masse limitate e dei pesi forzatamente contenuti per uso amatoriale, ma preferiamo non spacciare prestazioni da spot diagram che poi sono abbastanza lontane da quelle realmente riscontrabili in osservatorio.

Maxproject


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Edited by maxproject on Mar 10, 2011 at 09:04 PM

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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Nella intubazione di uno strumento abbastanza importante, segnatamente fotografico per esempio, molta importanza deve essere data alla distribuzione di tutte le masse, interne ed esterne al tubo. Se - per esempio - non vogliamo usare una guida fuori asse (perchè magari mangia troppo back focus dove siamo già tiratini magari), e dobbiamo quindi ricorrere a strumenti paralleli, ecco che la solidità della intubazione diventa determinante. Solidità che si deve tradurre nel mantenimento degli assi meccanici durante la movimentazione del tubo ottico.

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Messaggio da maxproject »

Non ci sono dubbi che col crescere del diametro, crescono i problemi. Proviamo ad immaginare uno strumento medio piccolo (450 mm) in configurazione Cassegrain o RC, con un riduttore/spianatore o comunque un treno ottico di ottimizzazione del cono di luce.
Avremo una check list di temi da affrontare:
a) assenza di flessioni e torsioni del tubo
b) assenza di flessioni e torsioni della messa a fuoco
c) cella di contenimento del primario che non introduce eccessive deformate alle specchio
d) cella del secondario che non introduce eccessive deformate allo specchio
e) collimazione primario e secondario eseguibili con assoluto rigore, perchè raggiunti i parametri migliori bisogna anche mantenerli per tutta la sessione osservativa
f) controllo delle termiche interne e dei vetri relativi
g) adeguato raccordo con la montatura di sostegno che non deforma e non flette in qualunque condizione operativa
h) asse ottico (primario, secondario, paraluce dei due, treno di correzione, messa a fuoco, raccorderia e sensore/oculare) mantenuto ENTRO parametri molto stretti.

Da questo è semplice capire il perchè di certi prezzi e il perchè al di sotto di questi si arriva al semplice telescopio da balcone.

Maxproject

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daniela
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Messaggio da daniela »

Oltre che al di sotto di certi prezzi, non si riesce neanche a andare al di sotto di certi pesi, almeno non allo stato attuale della scienza dei materiali e anche avendo soldi da spendere in abbondanza. Ovviamente ci sono telescopi malfatti pesanti come una palla al piede e che non funzionano, se pero' il telescopio e' leggero, questa variabile di per se' ci permette di valutarne i prevedibili limiti.

PS Io non li chiamerei telescopi da balcone, ma semmai telescopi da mercatino.

Daniela

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

E dopo questa lunghissima chiaccherata centrata sulla precisione meccanica, noi proponiamo un ulteriore elemento di ragionamento ai nostri lettori:

Dall Kirkham Zen 250 f 20 circa 3000 euro
Mewlon 250 circa 8000 euro
NortheK 250 f 20 DK circa 6000 euro

Mettiamo i prezzi cosi in approssimazione visto che la forbice è talmente ampia che anche se non siamo precisissimi va bene lo stesso.

I nostri telescopi sono ben descritti in ogni dettaglio. Ragionate e valutate con spirito asettico e non inquinato dal marketing anche gli altri, magari con spirito tecnico su tutto quanto abbiamo discusso fino ad ora. Poi fate le Vostre considerazioni, noi non possiamo farle pubblicamente.

Maxproject

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