Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
- maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Ciao Andrea,
Come tutti i nostri 250 mm a fuoco posteriore, e lo si evince anche dalle schede tecniche relative, i primari sono aperti a f 3, il back focus (dalla superficie del primario al fuoco) è di 250 mm (e nella pagina di ogni strumento c'è lo schema con le dimensioni in mm del fuoco libero posteriore).
Nel caso del Cassegrain Classico e del Dall Kirkham l'ostruzione è del 28% lorda (quindi comprensiva di meccanica, con una toll. di circa l'1%).
Noi abbiamo scelto primari a f 3 (che nessuno vuole fare) pagando un prezzo superiore, ma che per Norman non sono un problema visto che il suo core-business sono i ritchey chrétien e le ottiche cassegrain ad uso industriale che lavorano con rapporti sul primario di 2,8-2,9.
Il CPL è di 30 mm conservativamente elevato per uno strumento planetario, tuttavia abbiamo dato priorità a tutti gli altri elementi e non al CPL. Non ultimo da ricordare è che ogni componente è standardizzato per cui tutti i supporti secondari, i secondari, le celle ecc di uno strumento di diametro XX sono utilizzabili per qualunque schema, così riusciamo a dare meccaniche ad un costo per altri impossibile.
A titolo esemplificativo diremo che il nostro dk 230 ha un primario aperto a f 2,6.
Sono pochi i produttori che forniscono questi rapporti perchè molto ostici da fare, anzi diremo che molti ci hanno detto esplicitamente "no".
Il basso ingrandimento del secondario, come così un lungo rapporto focale del primario (tipicamente f 4) vengono sempre consigliati perchè molto facili da realizzare e, fattore non ultimo, un secondario 6,66x se non è montato su di un supporto con i controfiocchi potrebbe anche non funzionare adeguatamente. In altre parole: con questi tipi di rapporti tirati la meccanica va eseguita senza tanti compromessi, al pari ad esempio, di un Ritchey Chrétien.
Ciao
Maxproject
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Come tutti i nostri 250 mm a fuoco posteriore, e lo si evince anche dalle schede tecniche relative, i primari sono aperti a f 3, il back focus (dalla superficie del primario al fuoco) è di 250 mm (e nella pagina di ogni strumento c'è lo schema con le dimensioni in mm del fuoco libero posteriore).
Nel caso del Cassegrain Classico e del Dall Kirkham l'ostruzione è del 28% lorda (quindi comprensiva di meccanica, con una toll. di circa l'1%).
Noi abbiamo scelto primari a f 3 (che nessuno vuole fare) pagando un prezzo superiore, ma che per Norman non sono un problema visto che il suo core-business sono i ritchey chrétien e le ottiche cassegrain ad uso industriale che lavorano con rapporti sul primario di 2,8-2,9.
Il CPL è di 30 mm conservativamente elevato per uno strumento planetario, tuttavia abbiamo dato priorità a tutti gli altri elementi e non al CPL. Non ultimo da ricordare è che ogni componente è standardizzato per cui tutti i supporti secondari, i secondari, le celle ecc di uno strumento di diametro XX sono utilizzabili per qualunque schema, così riusciamo a dare meccaniche ad un costo per altri impossibile.
A titolo esemplificativo diremo che il nostro dk 230 ha un primario aperto a f 2,6.
Sono pochi i produttori che forniscono questi rapporti perchè molto ostici da fare, anzi diremo che molti ci hanno detto esplicitamente "no".
Il basso ingrandimento del secondario, come così un lungo rapporto focale del primario (tipicamente f 4) vengono sempre consigliati perchè molto facili da realizzare e, fattore non ultimo, un secondario 6,66x se non è montato su di un supporto con i controfiocchi potrebbe anche non funzionare adeguatamente. In altre parole: con questi tipi di rapporti tirati la meccanica va eseguita senza tanti compromessi, al pari ad esempio, di un Ritchey Chrétien.
Ciao
Maxproject
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- Andrea Maniero
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Risposta esauriente come sempre ,
solo mi sembra strano che nessuno voglia fare specchi f/3 , anche se una piu' facile realizzazione di un f/4 forse significa piu' precisione , ma chi realizza appunto anche ottiche RC non dovrebbe avere questo problema , ma forse stiamo parlando di artigiani , evidentemente alcuni che non sono artigiani si rifiutano per altri motivi forse non legati alla difficolta' di realizzazione .........mah !
solo mi sembra strano che nessuno voglia fare specchi f/3 , anche se una piu' facile realizzazione di un f/4 forse significa piu' precisione , ma chi realizza appunto anche ottiche RC non dovrebbe avere questo problema , ma forse stiamo parlando di artigiani , evidentemente alcuni che non sono artigiani si rifiutano per altri motivi forse non legati alla difficolta' di realizzazione .........mah !
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Quote: Risposta esauriente come sempre ,
solo mi sembra strano che nessuno voglia fare specchi f/3 , anche se una piu' facile realizzazione di un f/4 forse significa piu' precisione , ma chi realizza appunto anche ottiche RC non dovrebbe avere questo problema , ma forse stiamo parlando di artigiani , evidentemente alcuni che non sono artigiani si rifiutano per altri motivi forse non legati alla difficolta' di realizzazione .........mah !
--- Original message by Andrea Maniero on Jan 20, 2011 02:39 PM
Ciao Andrea, mi intrometto nuovamente, anche gli artigiani si rifiutano di realizzare primari con rapporto f/3, è capitato a me prima di conoscere Max, avevo chiesto un preventivo (sempre per un D/K), ad un NOTO artigiano e con primario f/3 mi ha risposto un bel secco no! Adducendo la scusa, che per qualche punto percentuale di ostruzione in meno, non ne valeva la pena.........solo mi sembra strano che nessuno voglia fare specchi f/3 , anche se una piu' facile realizzazione di un f/4 forse significa piu' precisione , ma chi realizza appunto anche ottiche RC non dovrebbe avere questo problema , ma forse stiamo parlando di artigiani , evidentemente alcuni che non sono artigiani si rifiutano per altri motivi forse non legati alla difficolta' di realizzazione .........mah !
--- Original message by Andrea Maniero on Jan 20, 2011 02:39 PM
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Mariossss
Il Saggio coltiva Linux, tanto Windows si pianta da solo.
"E' inutile discutere con un cretino, prima ti abbassi al suo livello, poi lui ti batte in esperienza!"
Edited by marios on Jan 20, 2011 at 08:38 PM
- Andrea Maniero
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
@ Marios :
Mi sembrava che Max dicesse che nessuno vuole fare specchi f/3 non f/4 , di quelli se ne trovano in giro .
Io l'ho trovato uno che mi ha fatto un F/3 senza problemi , sara' stato un caso non so' ,
comunque a questo punto le cose riguardo alle complicanze meccaniche e' abbastanza chiara .
Mi sembrava che Max dicesse che nessuno vuole fare specchi f/3 non f/4 , di quelli se ne trovano in giro .
Io l'ho trovato uno che mi ha fatto un F/3 senza problemi , sara' stato un caso non so' ,
comunque a questo punto le cose riguardo alle complicanze meccaniche e' abbastanza chiara .
Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Si Andrea, ma se leggi fino in fondo poi ho scritto f/3, l' f/4 sopra era un lapsus... Si qlc li fa, ma non sono mica tanto felici di farlo.
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Mariossss
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Mariossss
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- maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Ci spieghiamo meglio.
Qualunque ottico puo' fare specchi f 3 o meno (se poi fa un RC è praticamente obbligato a questi rapporti), ma il costo è molto elevato perchè la cura richiesta è la medesima di uno schema più pagato (appunto un RC) con un leggero aggravio di ore lavoro.
In altre parole: alcuni non li vogliono proprio fare, altri cercano di non farli, altri li fanno come standard. Per dire un non italiano Royce ha nettamente rifiutato questi rapporti d'apertura.
Il problema esiste anche quando non devi fare uno specchio, ma un prodotto poi venduto in serie (ricordo che noi per ogni schema abbiamo diversi set up sullo scaffale), in questo caso l'insicurezza del costruttore cresce e in parallelo anche la voglia di prendersi un impegno di questo tipo.
Maxproject
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Qualunque ottico puo' fare specchi f 3 o meno (se poi fa un RC è praticamente obbligato a questi rapporti), ma il costo è molto elevato perchè la cura richiesta è la medesima di uno schema più pagato (appunto un RC) con un leggero aggravio di ore lavoro.
In altre parole: alcuni non li vogliono proprio fare, altri cercano di non farli, altri li fanno come standard. Per dire un non italiano Royce ha nettamente rifiutato questi rapporti d'apertura.
Il problema esiste anche quando non devi fare uno specchio, ma un prodotto poi venduto in serie (ricordo che noi per ogni schema abbiamo diversi set up sullo scaffale), in questo caso l'insicurezza del costruttore cresce e in parallelo anche la voglia di prendersi un impegno di questo tipo.
Maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Andrea io ho due makkini, l'etx90 e l'etx125. Entrambi otticamente molto ben fatti (voglio vedere a fare male uno specchio piccolo e sferico, neanche deliberatamente ci si riesce). Sono rugosi, beh la mia opinione sulla rugosita' sapete tutti qual e'. La meccanica ha pesantissimi limiti, ma uno ci mette un ortoscopico o plossl piccolo e leggero e la baracca funziona.
Il 90, che e' tanto piccolo che viene quasi da ridere, ha dei tempi di acclimatamento da luna calante (naturalmente avendolo tenuto al fresco, non passando dalla tiepida casa a una gelida notte d'inverno). Il 125 va veramente bene soltanto a osservare le lune calanti d'autunno.... cioe' la differenza in performances rispetto a quando raggiunge davvero l'acclimatamento termico, e' palese (non ho detto "percettibile"... e' ben evidente). Il telescopio e' usabile con qualche attenzione e con un acclimatamento non pienamente adeguato, ma c'e' una bella differenza tra quando funziona e quando funziona bene.
Non oso immaginare i diametri maggiori.
Riguardo al tuo altro messaggio, il DK ha prestazioni migliori del Cassegrain al centro del campo e poco lontano, come potrai verificare con un programma di raytracing se vuoi. Fuori asse peggiora pero' piu' rapidamente del Cassegrain e quindi quest'ultimo e' piu' versatile per un uso non esclusivamente planetario o per alta risoluzione lunare con sensori piu' grandi.
Riguardo invece al messaggio di Max, io non parlerei di Audi e Skoda, ma semmai di Audi e Panda. La Panda quello che puo' fare entro i suoi limiti, lo fa, e lo fa in maniera molto piu scomoda dell'Audi ma quasi altrettanto efficace e a un prezzo che e' una frazione infima. Pero' con la Panda andare in autostrada da Milano a Roma non e' fattibile oltre ad essere pericoloso. E' fuori questione che chi ha la Panda deve prendere il treno o l'aereo, oppure noleggiare un'altra vettura.
Infine, ciascuno di noi ha i propri limiti, meglio dire che un certo lavoro non si e' sicuri di saperlo fare bene e rinunciare alla commessa, che fare delle figure pietose consegnando strumenti che non funzionano e facendosi ridere dietro oltre che perdendo in immagine e clientela.
Daniela
"L'essenza della liberta' e' la matematica"
Il 90, che e' tanto piccolo che viene quasi da ridere, ha dei tempi di acclimatamento da luna calante (naturalmente avendolo tenuto al fresco, non passando dalla tiepida casa a una gelida notte d'inverno). Il 125 va veramente bene soltanto a osservare le lune calanti d'autunno.... cioe' la differenza in performances rispetto a quando raggiunge davvero l'acclimatamento termico, e' palese (non ho detto "percettibile"... e' ben evidente). Il telescopio e' usabile con qualche attenzione e con un acclimatamento non pienamente adeguato, ma c'e' una bella differenza tra quando funziona e quando funziona bene.
Non oso immaginare i diametri maggiori.
Riguardo al tuo altro messaggio, il DK ha prestazioni migliori del Cassegrain al centro del campo e poco lontano, come potrai verificare con un programma di raytracing se vuoi. Fuori asse peggiora pero' piu' rapidamente del Cassegrain e quindi quest'ultimo e' piu' versatile per un uso non esclusivamente planetario o per alta risoluzione lunare con sensori piu' grandi.
Riguardo invece al messaggio di Max, io non parlerei di Audi e Skoda, ma semmai di Audi e Panda. La Panda quello che puo' fare entro i suoi limiti, lo fa, e lo fa in maniera molto piu scomoda dell'Audi ma quasi altrettanto efficace e a un prezzo che e' una frazione infima. Pero' con la Panda andare in autostrada da Milano a Roma non e' fattibile oltre ad essere pericoloso. E' fuori questione che chi ha la Panda deve prendere il treno o l'aereo, oppure noleggiare un'altra vettura.
Infine, ciascuno di noi ha i propri limiti, meglio dire che un certo lavoro non si e' sicuri di saperlo fare bene e rinunciare alla commessa, che fare delle figure pietose consegnando strumenti che non funzionano e facendosi ridere dietro oltre che perdendo in immagine e clientela.
Daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Ciao a tutti,
probabilmente un artigiano si rifiuta di fare specchi con rapporto a f/3 perche’ non ha i mezzi necessari per testarli ( con un semplice reticolo di ronchi non puoi testare un’ ottica a f/20 con primario f/3 moltiplicato 6 - 7 volte ) e rischia di consegnare uno strumento che non funziona. Personalmente ho provato un grosso M.C. a f/20 di un NOTO artigiano con primario a f/2,3 e moltiplicato 8 – 9 volte, che aveva una aberrazione sferica tale da non riuscire a trovare la posizione del “fuoco”, nemmeno inserendo un focheggiatore esterno.
Roberto Milan
probabilmente un artigiano si rifiuta di fare specchi con rapporto a f/3 perche’ non ha i mezzi necessari per testarli ( con un semplice reticolo di ronchi non puoi testare un’ ottica a f/20 con primario f/3 moltiplicato 6 - 7 volte ) e rischia di consegnare uno strumento che non funziona. Personalmente ho provato un grosso M.C. a f/20 di un NOTO artigiano con primario a f/2,3 e moltiplicato 8 – 9 volte, che aveva una aberrazione sferica tale da non riuscire a trovare la posizione del “fuoco”, nemmeno inserendo un focheggiatore esterno.
Roberto Milan
- maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Quello che scrive Roberto è comunque un sintomo o una dimostrazione lampante di come avventurarsi in certe operazioni è estremamente rischioso. E' anche una dimostrazione che alcuni costruttori fanno leva sulla non sconoscenza dei clienti - risulta che questo tubo è girovago nei mercatini e cambia saltuariamente proprietario - , ma è proprio lo scopo di questo forum, affrontando tematiche talvolta non condivise dai molti, cercare di far entrare come prassi tecnica e non discutibile la buona esecuzione meccanica di un telescopio.
Possiamo trovare escamotage più o meno giustificati (solitamente il prezzo è la vera verità, che poi si cerca di non far emergere), ma poi messi di fronte a fatti reali, il buon senso emerge e non si può discutere, al più ci si può accontentare ma questo è un altro argomento.
Di tubi storti e di raccordi fatti col cavatappi ne abbiamo già parlato, di celle fantascientifiche ma fatte col ferro saldato anche, ma a ben leggere tutte queste nostre pagine si capisce abbastaza facilmente come l'argomento non si chiude con poche e astiose prese di posizione che servono più a giustificare una propria scelta, che non dei presupposti tecnicamete corretti.
Nessuno che sia intellettualmente onesto puo' obiettare che quanto discutiamo è assolutamente condivisibile nei presupposti tecnici (poi naturalmente la parte economica costringe a scelte talvolta di compromesso), e su questo filone continueremo ad affrontare temi di contenuto tecnico, con il preciso scopo di impostare una costante conoscenza e presa di posizione da una fascia ben specializzata di utenza.
Maxproject
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Edited by maxproject on Jan 27, 2011 at 08:53 PM
Possiamo trovare escamotage più o meno giustificati (solitamente il prezzo è la vera verità, che poi si cerca di non far emergere), ma poi messi di fronte a fatti reali, il buon senso emerge e non si può discutere, al più ci si può accontentare ma questo è un altro argomento.
Di tubi storti e di raccordi fatti col cavatappi ne abbiamo già parlato, di celle fantascientifiche ma fatte col ferro saldato anche, ma a ben leggere tutte queste nostre pagine si capisce abbastaza facilmente come l'argomento non si chiude con poche e astiose prese di posizione che servono più a giustificare una propria scelta, che non dei presupposti tecnicamete corretti.
Nessuno che sia intellettualmente onesto puo' obiettare che quanto discutiamo è assolutamente condivisibile nei presupposti tecnici (poi naturalmente la parte economica costringe a scelte talvolta di compromesso), e su questo filone continueremo ad affrontare temi di contenuto tecnico, con il preciso scopo di impostare una costante conoscenza e presa di posizione da una fascia ben specializzata di utenza.
Maxproject
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Edited by maxproject on Jan 27, 2011 at 08:53 PM
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.
Un ulteriore appunto, che speriamo sia gradito ai nostri lettori.
Ci sono artigiani ottici che producono ottiche che non performano in modo adeguato o come da progetto, questo non è sempre dovuto alla cattiva lavorazione, ma anche ai parametri errati o fuori posto o......spostati del progetto (consentiteci di non parlare oltre di questo...qualcuno di voi sa gli altri meglio non sappiano).
A partire dal 2011 ogni certificato qualitativo delle ottiche vendute da NortheK è corredato dei rispettivi valori delle coniche, così da fugare ogni dubbio ed essere pure ricalcolabili.
Maxproject
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Ci sono artigiani ottici che producono ottiche che non performano in modo adeguato o come da progetto, questo non è sempre dovuto alla cattiva lavorazione, ma anche ai parametri errati o fuori posto o......spostati del progetto (consentiteci di non parlare oltre di questo...qualcuno di voi sa gli altri meglio non sappiano).
A partire dal 2011 ogni certificato qualitativo delle ottiche vendute da NortheK è corredato dei rispettivi valori delle coniche, così da fugare ogni dubbio ed essere pure ricalcolabili.
Maxproject
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