Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Notiamo anche che gli astrofili meno prudenti si angosciano quando devono adattare il proprio strumento, con l'aggiunta di prolunghe o togliendo le medesime, passando da un set up all'altro. Questo perchè noi forniamo telescopi con un back focus preciso e, con il fine di far perfomare l'ottica al meglio, consegnamo il telescopio con quelle misure li.
Poi con il micrometro del secondario è possibile settare adeguatamente il back focus in modo definitivo, dentro i limiti che l'ottica consente senza l'introduzione di aberrazioni più o meno gravi.
Resta che - comunque - in molti casi diventa necessario togliere o mettere prolunghe, passando dal visuale al CCD. E' un "fastidio" ma è il prezzo che si deve pagare per avere uno strumento funzionante come da progetto. I telescopi universali, sono universali schifezze che non performano bene ne in un modo ne nell'altro, ma lavorano nel compromesso.
NortheK non accetta compromessi su questo versante.
A tale proposito diventa utile eventualmente ordinare prolunghe costruite appositamente da NortheK (e rinforzate rispetto agli standard del nostro fornitore), sia in varie misure (come nella serie 350 con mfuoco da 2,5") oppure fatte su misura in modo da avere sempre il sensore alla misura corretta come da calcoli. Le prolunghe NortheK sono in alluminio ad alta resistenza, nervate internamente, ma le realizziamo anche in acciaio.
Maxproject




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Edited by maxproject on Dec 30, 2010 at 08:44 PM
Edited by maxproject on Dec 30, 2010 at 08:45 PM
Edited by maxproject on Jan 14, 2011 at 10:53 AM


skymap
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da skymap »

Ho capito che succede qualcosa ma non oltre, cos'è l'ombra che si sposta ed è molto più evidente in extra ?

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain

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carlo
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da carlo »

Tralasciando la bontà ottica, che non sono in grado di valutare, il fatto che si veda la posizione della zona d'ombra variare rispetto alla zona più luminosa dimostrerebbe che la collimazione non è costante durante l'escursione della messa a fuoco (IMHO)

Carlo

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ciao,
l'ombra che si sposta (o meglio l'anello quasi sempre incompleto) è un centro prospetticamente sul centro del primario, pertanto quando lo vedi spostarsi, quello è lo spostamento dello specchio sul cannotto di scorrimento. L'immagine è ripresa al fuoco diretto, quindi con focale abbastanza corta. Omettiamo i dati dello strumento volutamente.

Si Carlo ma la collimazione non ha alcuna importanza con il problema che vogliamo evidenziare, cioè lo sballottamento dello specchio sul cannotto di scorrimento. Si vedono anche termiche e altre deformazioni. Infatti non è in discussione la qualità ottica ma la qualità della messa a fuoco.

ciao
Maxproject


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Edited by maxproject on Jan 14, 2011 at 11:25 AM

Vittorio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Vittorio »

Bè....stavolta avete scoperto l'acqua calda! O forse sono altri operatori/costruttori che dichiarano di aver eliminato il mirror shift mediante molle o mollette......Il concetto di messa a fuoco tramite la traslazione del primario è quanto di più instabile e precario possa esistere. Meno male che voi alla Northek non adottate tale sistema.....

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Esatto Vittorio, ma questo filmato è stato visto da alcuni amici astrofili qua da noi, e non hanno creduto alla grave entità del problema. Aggiungiamo che siamo al fuoco diretto, aggiungiamo che non è un tubo da 1000 euro, e non aggiungiamo altro.
Naturalmente, l'appunto di Carlo trova anche ragione d'essere proprio sullo spostamento del primario che in funzione della posizione del fuoco, scollima rispetto al secondario. Questo con buona pace di chi pretende di usare sistemi simili con minimi criteri di collimazione e centraggio.
E' comunque una prova molto facile (basta poca attrezzatura) che chiunque può fare sul proprio telescopio, rendendosi così conto di quanto il mirror shift sia devastante (magari su sistemi dichiarati super corretti).

Ciao
Maxproject

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skymap
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Messaggio da skymap »

Ma non è possibile fare un SC con la messa a fuoco normale senza scorrimento sul canotto paraluce ? avrebbe costi tali da spostare drasticamente il prezzo fuori mercato per la tipologia di strumento ?

Non mi riferisco a super celle progettate con tutti i crismi dovuti, ma qualcosa anche "normale" che possa evitare lo shift. Meglio uno specchio fermo in una cella così così che i fastidi soliti, in fondo quasi tutti poi adottano crayford esterni che aggiungono qualche centinaio di euro. Magari non su un 8" dove il gioco forse non vale la candela, ma sui diametri grandi...

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Mark Twain

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Si che è possibile. Si tratta di spendere un pochino di piu', e che comunque i clienti già spendono perchè chi vuol fare qualcosa di decente si compera la messa a fuoco esterna.
Sono scelte fatte su grandi numeri, probabilmente questo sistema costa molto meno (anzi sicuramente, perchè è un tubo con una barretta laterale e una vite, diciamo.....15 euro? e se cinese ancora meno).
Valgono queste speculazioni? Si se il cliente non è in grado di capire cosa compera.

Ciao
Maxproject

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carlo
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da carlo »

Quote: Esatto Vittorio, ma questo filmato è stato visto da alcuni amici astrofili qua da noi, e non hanno creduto alla grave entità del problema. Aggiungiamo che siamo al fuoco diretto, aggiungiamo che non è un tubo da 1000 euro, e non aggiungiamo altro.
Naturalmente, l'appunto di Carlo trova anche ragione d'essere proprio sullo spostamento del primario che in funzione della posizione del fuoco, scollima rispetto al secondario. Questo con buona pace di chi pretende di usare sistemi simili con minimi criteri di collimazione e centraggio.
E' comunque una prova molto facile (basta poca attrezzatura) che chiunque può fare sul proprio telescopio, rendendosi così conto di quanto il mirror shift sia devastante (magari su sistemi dichiarati super corretti).

Ciao
Maxproject

--- Original message by maxproject on Jan 14, 2011 11:39 AM
Nel mio primo post forse mi sono espresso in modo incompleto. Vedo che comunque è stata compresa la mia osservazione. Quando parlavo di variazione della collimazione al variare della messa a fuoco mi riferivo proprio allo spostamento dello specchio dall'asse ottico durante la sua traslazione necessaria per il fuocheggiamento.

L'unica cosa che posso aggiungere è che anni fa ho visto nell'osservatorio di Poggio dei Pini (Capoterra - Cagliari) un telescopio Meade Schmidt Cassegrain da 400mm al quale era stato applicato un focheggiatore supplementare e bloccato lo specchio primario, visto che non era possibile risolvere il problema in diverso modo.

Francamente la cosa a suo tempo mi lasciò molto perplesso, dati i costi dell'OTA. Ora, a distanza di tempo, e dopo aver letto molti post a riguardo, non faccio fatica a comprendere quanto uno strumento, anche se costoso, possa essere ben lontano dall'essere soddisfacente o utilizzabile.

Vi ringrazio per il thread, molto interessante.

Un saluto a tutti, Carlo

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