Diaframmare

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Frank
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Diaframmare

Messaggio da Frank »

Buongiorno a tutti.
Ieri mentre giravo x vari forum ho trovato un vecchio post che parla del diaframma.
Mi spiego . Quando ho comprato il Dobson Ariete circa 11 anni fa, il Sig. Marcon mi ha dato un barilotto filettato, con un foro di circa 4/5mm scentrato dalla parte opposta al filetto , da applicare all'oculare dicendomi di usarlo nelle notti limpide.
Mi ricordo che si poteva apprezzare un contrasto notevole sui pianeti.
Poi me ne sono completamente scordato e non so dove è finito.

Vorrei replicare la stessa cosa x il 250 SkyW.

Come calcolo la lunghezza del barilotto e del diametro del foro ?

Grazie

Franco

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

Franco credo di aver capito di cosa si tratta. Hai voglia di mettere una foto? Così rispondo correttamente e non scrivo stupidate? Mi sfugge un dettaglio.

Ciao
Max

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Frank
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Messaggio da Frank »

Ciao Max. Scusa ma non ho una foto del barilotto, non ricordo dove è finito e anche se mi ricordassi è in Italia.
Provo a descriverlo:
Tipo porta rullino dalla parte del tappo filetto x oculare dall'altra un foro fuori centro da circa 4/5mm , per quel che ricordo era lungo circa 70/80mm.
Mi sfugge se deve essere dimensionato o se basta intercettare il cono di luce non al centro con un foro qualsiasi.

Franco

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

Si ho capito il concetto. Si tratta di ridurre il campo di piena luce dello strumento, in modo da avere un campo totalmente e uniformemente illuminato. Questo aumento di contrasto è in realtà una illuminazione livellata del campo visivo.
Per calcolarlo e per ragionare in modo corretto dovrei avere i dati del dobson (del set ottico e del semidiametro tra secondario e punto di fuoco), cosi posso risalire al CPL originale e vedere cosa ne è venuto fuori.

Non so se mi sono spiegato bene.

ciao
Massimo

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Frank
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Messaggio da Frank »

Emmh no direi di no non ti sei spiegato bene o almeno io non ho capito.

Il tele è il classico SkyWatcher da 10" Focale 1200 mm.
Quello della foto allegata assieme al pantografo.

A dire il vero mi sfugge il perchè funziona.
Il diametro del secondario è 56mm.

Che dati ti occorrono che posso misurare ?

Ciao
Franco

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Frank
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Diaframmare

Messaggio da Frank »

Max, non ce la facevo ad aspettare,ho fatto una prova , ho preso un contenitore in plastica tipo pellicola ma di diametro + piccolo due o tre giri di nastro isolante cosi si filetta abbastanza bene sull'oculare e o fatto un foro da 5mm , sporge 60mm dall'oculare e il foro è disassato circa 8mm.
Sto usando 2 oculari Meade SP da 26mm per fare il confronto, sulla Luna.
Una bella differenza col tubetto le immagini diventano + dettagliate e profonde. Anche lontano dal terminatore. Seza tubo come mi allontano dal terminatore tutto piatto.
Appena fa buio provo su Saturno.
Come dimensionarlo mi interessa lo stesso.
Vorrei farne uno in alluminio.

Franco

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Frank
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Diaframmare

Messaggio da Frank »

Aggiornamento.
Con riduttore si vede la fase di Venere e saturno è scolpito e immobile.
Senza riduttore Venere è inosservabile e Saturno non si riesce a mettere a fuoco.

Franco

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ciao Franco, domani posteremo una risposta più esustiva, il fatto che hai fatto il forellino decentrato è perchè stai osservando su una porzione del cono di luce, quindi in realtà è come se fossi diaframmato, puoi rifare la prova con il forellino centrato?

Chiedevamo nel dobson Marcon i seguenti dati:
diametro primario - focale - diametro asse minore secondario - diametro del tubo fino alla base della mfuoco se riesci ad averli.

Potremo così calcolare il cpl ecc.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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Frank
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Messaggio da Frank »

Ciao max, ho solo questi dati:
Diametro 400mm
Focale 1800mm
Fattore ostruzione 0,21
Per il diametro alla base della messa a fuoco vado a memoria tra 450 e 460 mm.

What cpl ?

Franco

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maxproject
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Diaframmare

Messaggio da maxproject »

Appena c'è un attimo di tempo mettiamo anche uno schemino.

Intanto : cpl = Campo Piena Luce

Questo valore, espresso in mm, viene determinato dal costruttore del telescopio in fase di progettazione del set ottico. Dal cpl dipendono le dimensioni del secondario.

Il cpl è la parte del cono di luce (circolare ovviamente) che si intende illuminata al 100%, ovvero quando superi questo diametro si assiste ad un calo della luminosità (in imaging viene detta vignettatura). Un calo del 20% o poco più è del tutto ininfluente in visuale, mentre in imaging il software permette di recuperare e di portare il fondo cielo (ad una illuminazione costante).

Normalmente, per poter sfruttare secondari piccoli, il cpl in alta risoluzione puo' essere compreso tra i 10 e i 15 mm (resta che si deve comunque fare i conti con le altre problematiche di costruzione, per cui il valore è puramente indicativo) sia fotografico che visuale , anzi in puro visuale può essere ulteriormente ridotto fino a 6-7 mm (il nostro dall kirkham 230 per motivi di progettazione e d'uso ha ad esempio un cpl di 10 mm senza che questo vada ad inficiare minimamente il risultato fotografico in alta risoluzione). Nel deep sky c'è il problema opposto: avere un cpl grande il più possibile ovvero che copra gran parte del sensore fotografico, e qui nascono poi altri problemi.

Ecco il diagramma del calo di luce del DK 230 come vedi è ridotto e ininfluente sia dal punto di vista visuale che fotografico:



Maxproject

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