Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Anche qui occorre puntualizzare come sempre gli stessi postarono tempo fa nel medesimo forum alcuni passaggi in cui si affermava che nei rifrattori a lungo fuoco non occorre una messa a fuoco di precisione, in quanto la profondità di fuoco non richiede eccessiva precisione.

Assunti corretti dal punto di vista teorico, perchè questo dice la parte matematica e fisica, ma errati dal punto di vista pratico. Perchè un telescopio è fatto da tanti elementi e ogni elemento NON si comporta come la teoria prescrive, ma ha i suoi problemi e le sue tolleranze.

Chi ha provato il nostro DP 100, strumento strettamente hobbystico anche se di costo superiore alla media, può tranquillamente confermare quanto scriviamo, mentre chi affermava il contrario puo' tranquillamente richiedere un confronto...........

Siamo sempre nel circo mediatico del discorrere tanto per discorrere, e questo ha sempre fatto molto male alla astrofilia italiana.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Mi sa che nonostante le quasi 10000 letture di questo post (diciamo 9000 per togliere le nostre), oltre a dimostrare che l'argomento è sentito molto dagli astrofili (fosse come dice Dalio non ci sarebbero problemi, quindi il tema Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche non avrebbe motivo di esistere, invece.........come mai?), sia forse il caso di mettere alcune monografie in argomenti tecnici.

Pensavamo che quelle di Thyerri fossero sufficienti, ma consentitemi di dire che siamo di fronte ad un Astrofilo con la A maiuscola, evidentemente se si sente bisogno di dar sfoggio ai corsi di disegno meccanico nei forum..........non sono sufficienti.

Appena possibile e compatibilmente con il tempo lavoreremo in questo senso.

Maxproject

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salvatorelovecchio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da salvatorelovecchio »

Eppure non mi tornano i conti.
Ma non bisognerebbe tenere conto del circolo di confusione e del fattore di ingrandimento ?
Comunque la realtà è ben diversa "purtroppo" faccio foto astronomiche
da 30 anni è utilizzo moltissimi strumenti, è chiaro che i migliori risultati li
ho ottenuti con strumenti seri e con la pignoleria.
Vedo l'astronomia come una scienza e non un fenomeno da baraccone, una volta
entrai in competizione con un osservatorio solare, c'erano delle differenze sulla misura
delle coordinate delle macchie, alla fine risultò che sbagliavano loro, il piano su cui proiettavano le immagini era storto.
Potrei raccontarvi molto della mia carriera e dei risultati scientifici che ho ottenuto,
ma ho sempre preferito tenermeli per me, lo ammetto sono un po' egoista.
Ma sapete qual' è la cosa più comica in assoluto ?
Diversi utenti di quel forum mi hanno scritto in privato per cercare di avere qualcuna delle mie costruzioni, come ben sai caro Max, costruisco solo per me e per pochi intimi,
alcuni hanno pure cercato viene traverse tramite qualcuno dei miei amici,
ma non c'è stato nulla da fare.
E meno male che i centesimi non contano in verità pare che contino, e anche molto,
come tutti sapete ci sono troppi fattori in gioco, quindi meglio non correre rischi.
E poi, se io posso avere una ferrari non vedo il motivo per cui mi debba accontentare
di una utilitaria.
Mi conforta sapere che uno dei migliori astroimager in assoluto è assiduo
frequentatore del mio laboratorio.
Tranquilli, continuate a lavorare con le vostre "tolleranze", solo così arriverete lontano.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Sicuro Salvatore? eppure calcoli alla mano hai torto, e ci sono anche i supporters che dicono che era ora di dimostrare qualcosa con i calcoli (come e quanto usino e cosa usino come telescopi rimane un mistero).

Grazie per le tue conferme.

Max

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Salvatore scusa ma pensi che il nostro progettista ha previsto questo? E che questo dondolamento comunque non influisce nelle riprese, ovvio no?

http://youtu.be/jPVkassXrKg

max

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salvatorelovecchio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da salvatorelovecchio »

Caro Max, di sicuro c'è solo la morte...
Bando alle ciance, di una cosa sono certissimo ormai, se qualcuno si
mette dalla vostra parte viene immediatamente bandito dal clan.
La cosa non mi tocca perchè non ne faccio parte e ne vado fiero.
In tutta onestà penso proprio che fra non molto farò perdere ogni mia
traccia, perchè come dice un mio caro amico, "c'è lo schifo più totale in giro".
Bello quel video, potrei consigliargi di usare del fil di ferro, tanto
non sarebbe un intervento invasivo, per cui lo strumento sarebbe perfettamente fruibile,
anzi mi pare che calcoli alla mano si rientri nelle tolleranze chiaramente
descritte dalla formula di tal dei tali, e soprattutto facendo riferimento a tizio caio e sempronio.
Comunque non vorrei essere frainteso, i raccordi commerciali vanno abbastanza bene,
ma se io voglio quel qualcosina in più devo necessariamente abbassare le tolleranze di lavorazione.

Saluti e buonanotte.

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daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da daniela »

Ciao Salvatore,

mi pare che quei post siano un po' come dire: "guardate che potete giocare a bocce anche con dei sassi o scorie di fonderia: anche quelli hanno un centro di massa e un momento di inerzia." Nessuno lo nega. Ma provate un po' e ditemi come si riesce. Si noti che viceversa si sarebbe potuto dire "se non avete le bocce o non ve le siete portate in vacanza, potete provare a giocare con dei sassi, e magari vi divertirete": paradossalmente, questo concetto, che riteniamo dovuto alla nostra onesta' intellettuale, e' stato da noi espresso qui, anche se contrario al nostro interesse immediato in quanto non produciamo ne' commercializziamo strumenti budget. Ma dal nostro punto di vista anche questo e' un investimento: una buona reputazione non ha prezzo.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Pero' noi siamo ottimisti, non a caso i lettori sono superiori qua che ai forum popolari, sarà un caso ma forse si è aperta una pentola..........forse siamo onesti e diciamo le cose come stanno senza illudere nessuno per vendere un telescopio.

Altri fanno la figura dei venduti rigirando la frittata come meglio gli conviene e come più gli aggrada, ma i lettori fanno 1+1.............

Verificare il nr dei lettori qua di giorno in giorno........e poi constatate da voi che forse la gente presa per i fondelli vuole un pochino di serietà e professionalità.

Ciao
Max

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

A seguito di questo lungo argomento che abbiamo affrontato in modo disordinato, portando elementi oggettivi e logici dove anche chi non ha la preparazione tecnica sufficiente, è condotto passo a passo a condividerne i contenuti, constatiamo il grande interesse per l'argomento. Naturalmente c'è ancora chi cerca di confutare con qualche calcoletto i nostri ragionamenti. Resta che chiunque usa un telescopio al minimo della decenza tecnica capisce bene i presupposti del nostro ragionamento e così pure qualsiasi astroimager che non sia insozzato da incrostazioni mentali da forum generalista.
Mantenere un asse ottico e meccanico è legato non solo alla fisica e alla progettazione meccanica, ma anche e soprattutto da una visione assemblata di un sistema ottico e meccanico.
Ecco spiegato perchè stupidaggini scritte ad esempio sulla precisione dei raccordi - corrette nella teoria - suscitano ilarità presso chi ha esigenze tecniche ben precise. A supporto di questo fatto, dove non vogliamo fare i belli postando disegni e calcoli (al cliente questo non serve non interessa,se ha le capacità per comprenderli se li può fare e giungerà alle nostre conclusioni), ci dovrebbero spiegare perchè per molti telescopi ad alte performances la raccorderia viene costruita o su misura o dal costruttore del tubo stesso (e nonostante questo ci sono anche dei problemini ogni tanto).
Voler negare quanto è stato scritto fino ad oggi in questo argomento, aprendo post specchio altrove che non hanno consistenza e non hanno nemmeno il contenuto tecnico almeno sufficiente per essere presi in considerazione, è un chiaro segno di una precisa volontà (di pochissimi personaggi) nel voler contrapporsi alle nostre posizioni. Questo viene venduto, da questi personaggi come un servizio all'astrofilo, almeno questa è l'apparenza per chi non conosce tutti i retroscena e le persone che postano dietro un nick name. Nella realtà si cerca di acquisire prestigio () presso una fascia di utenza abbastanza facilona e poco preparata, segnatamente e nemmeno tanto nascosto per altri colleghi costruttori.
Dunque, e torniamo sul tecnico perchè di tempo perso con l'inutile ne abbiamo già perso anche troppo, nessuno ha veramente il pallino in mano per poter difendere l'indifendibile, ovvero le varie elucubrazioni in cui si tenta di dimostrare che alcune tolleranze sono inutili, cadono in una sonora risata quando si scopre che non si tiene conto dell'utilizzo reale del telescopio. Infatti se prendessimo per buoni i numeri che vengono scritti è praticamente facile dimostrare che non funzionano. Qualsiasi astroimager anche alle prime armi lo può verificare.
E allora come è spiegabile il fatto? Non bisogna essere progettisti di altissimo livello per capire che all'atto pratico è fondamentale fare delle scelte di base: o ci accontentiamo e arriviamo fin dove possiamo arrivare con poca cura del dettaglio e del particolare, e ne accettiamo anche tutte le conseguenze (classica la perdita del dettaglio su immagini planetarie, salvo poi disquisire per ore sul coating e sulla rugosità superificiale, che nemmeno farlo apposta servono a un produttore neppure tanto famoso per queste performances), oppure non accettiamo troppi compromessi. Non ci risulta che costruttori veramente validi di telescopi (Pentax, Nikon, RCOS, ecc) lavorino al compromesso, semplicemente perchè loro stessi ammettono e sanno che un 300 mm non ottimizzato non funzionerà mai al massimo delle sue prestazioni, e su questo non ci piove chi riesce a dimostrare il contrario.............ma non a parole pero'.
Quindi o ci accontentiamo e va benissimo così, oppure non ci accontentiamo e cerchiamo di ottenere quanto di meglio è possibile con i mezzi di cui si ha disposizione.
Quanti astrofili, che sono nostri lettori e non, hanno avuto e continuano ad avere problemi di mantenimento degli assi con correttori che non vanno, campi non spianati, collimazioni che non sono collimazioni.........i fatti sono questi, le chiacchere vanno bene al bar.

Maxproject

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Messaggio da maxproject »

Scorrendo post dei vari forum, discorrendo con tanti astrofili e gruppi di astrofili emerge sempre un unico grande problema: la meccanica NON è quasi mai adeguata alla qualità delle ottiche.
Con rammarico leggiamo di entusiastiche considerazioni quasi filosofiche su vetri meravigliosi intuba in Cina al costo di un blasone occidentale (questo ovviamente rientra nelle previsioni da noi fatte qui e in altri forum, fate una ricerca), c'è da pensare che basta scrivere la sigla di un vetro per pensare di aver un buon telescopio? Diremmo di no.
Anche prodotti occidentali sono mezze fregature perchè lavorano sul marketing e non sulla sostanza, figuriamoci materiale importato da un paese che NON rispetta le norme della proprietà intellettuale, un paese che da 20 anni ostacola in ogni modo il libero scambio delle merci annullando il tema della reciprocità, un paese che sfrutta lavoratori e ambiente senza alcun riguardo e noi - poversi scemi - qua ad applaudire perchè i telescopi "costavano" meno.
Crediamo - in questa fase di quasi appaiamento dei costi a parità di qualità - che forse dovremmo essere più occidentale e meno creduloni e faciloni.
Come possiamo pensare che un fuocheggiatore di qualità si possa chiamare "monorail" solo perchè al cryford storto hanno messo una barretta di scorrimento (appunto la monorotaia), fatta con che tollerenze e con che grado di rugosità lo sanno solo loro (ovviamente larghe se no non scorre la monorotaia), vero è che i nostri esperti dicono che la precisione non serve, serve solo se fatta da un artigiano famoso, tutto il resto è inutile, così dimostrano i calcoletti e i disegnini da 2a ITIS.
E dunque? dunque i nostri amici cinesi se vogliono entrare nella arena della qualità dovranno cambiare molto e molto rapidamente non solo gli atteggiamenti ma anche il modo di pensare perchè comunque non ci si improvvisa costruttori di alto livello, nemmeno assumendo 40 ingegneri.........se poi devo lavorare con i tempi tirati a macchina utensile per tenere i costi bassi............

Maxproject

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