Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Per Skymap:

il ragionamento (dalla parte di chi costruisce e progetta) è molto semplice. Se, per ipotesi, facciamo un RC 300 f 8 avremo uno strumento con una certa lunghezza focale, che richiede comunque in deep una montatura più che buona e altri accorgimenti, che COSTANO. Stando ad un puro ragionamento pratico diremmo che dal punto di vista costruttivo è molto più economico un 300 f 8 con spianatore a menisco (e quindi focale inalterata) se necessario , perchè a questo punto e con questa focale bisognerebbe vedere quanto grande ci serve il sensore e la specificità d'uso dello strumento. Per esempio: ripresa di galassie , ammassi, molte nebulose, ecc, oltre alla fotometria e quant'altro. Con uno strumento simile è abbastanza inutile mettere super correttori e riduttori per portarlo a f 5-4-3, molto meglio avere le due opzioni:
un nativo f 8, spianato o no con i suoi targets ben precisi
un nativo f 5 o meno con un correttore/riduttore sofisticato per altri targets (e altri cieli).
Nulla toglie che al f8 si possa mettere anche un riduttore, ma sono soluzioni sempre un po' complesse che fanno venire molti mal di testa a chi vuole risultati buoni sempre e non ogni tanto.


P.s. il 300 f 8 arriva a circa il 40% di ostruzione
il 300 f 5 arriva a circa il 53% di ostruzione.

Maxproject


Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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Edited by maxproject on Mar 22, 2014 at 10:52 AM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Per Rio:

Se togliamo l'uso fotografico, noi staremmo - tanto per fare un esempio - sul 300 f 8 perchè è vero che ha la sua ostruzione ed è sempre un RC, ma un domani si può riconvertire ad un uso deep fotografico senza doverlo cambiare.

Viceversa se l'uso è praticamente quasi sempre visuale, è forse più produttivo e meno costoso passare ad altri schemi.

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Una nota: abbiamo fatto anche un 300 f 12 RC per uso fotometrico. Il secondario è di 70 mm, il che vuol dire 75 mm di ingombro grosso modo. Un rapporto d'ostruzione valido e a cui sarebbe pensabile un riduttore spianatore che lo riporta a f 8?

Maxproject

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my_watch
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da my_watch »

Colgo lo spunto per chiedere: se l'uso è praticamente sempre visuale quali sono gli schemi consigliabili in un cielo come quello italiano odierno?

Marco

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Caro Marco, se l'uso è sempre e solo visuale, devi prendere il ragionamento da una direzione diversa. Ti invitiamo a leggere l'ultimo editoriale pubblicato perchè proprio affronta questo tema.

La prime cose da stabilire è da dove osservi, se ti puoi spostare, se accetti di spostare pesi importanti e/o ingombranti. Detto questo ed in subordine entra il ragionamento della possibilità di spesa.

Come ti hanno spiegato bene in dobsoniani, il dobson è ideale per un certo tipo di uso. Inoltre per aperture modeste si può autocostruire imparando tante cose se uno non le sa, e spendendo relativamente poco (si può anche comperare a prezzi molto bassi). Pero' anche qui vorremmo spezzare una lancia che farà discutere (come al solito non ci si fa mancare nulla), e cioè rispondendo alla prima domanda (da dove osservi, ti puoi spostare) se il cielo è quello di una città non useremmo rapporti molto aperti ma staremmo su f5-6 o anche di più. Se ti puoi spostare in cieli bui puoi anche scendere a f 4.

Noi NON siamo partigiani del dobson in alta risoluzione. La motorizzazione che veramente funziona costa un botto e funziona come puo' (provata, testata e collaudata per benino, per cui niente da inventare........). Tutti parlano, tutti dicono, ma poi quando sei li a dire parolacce da solo e al freddo.....è un problema tuo.

Comunque, altri non mancheranno di scriverti altrove esattamente l'opposto e tu farai la tua scelta in funzione di chi ti spiegherà meglio.

Noi, personalmente, il newton lo apprezziamo perchè costa poco e si puo' avere in tanti rapporti focale (la discriminante è l'ingombro, il peso ecc), e per esempio un bel f 8 secondo noi da ottimi risultati visualmente parlando sia in alta risoluzione che in deep. Da dove osserviamo noi (cioè pianura padana molto popolata) preferiamo sostituirlo con un Cassegrain Classico che però costa di più. Altri amici e clienti in cieli di città si trovano molto bene con i rifrattori a fuoco lungo.

Una risposta precisa non esiste perchè andrebbe confezionata su misura per il richiedente.

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my_watch
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da my_watch »

Certamente ogni soluzione va cucita su misura per il richiedente ma, per quanto mi riguarda, la tua risposta contiene già molte indicazioni utili e precise. Grazie.

Marco

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Abbiamo dunque illustrato più sopra quanto sia limitato il margine di manovra per collocare un sistema di riduzione e spianamento in un telescopio fotografico.

A questo aspetto bisogna anche allargare la propria mente e cercare di immaginarsi come viene costruita la cella del telescopio. Un sistema a cannotto centrale è il più facile perchè tutto poggia in un solo punto (il centro), e la meccanica di conseguenza fa riferimento a quel punto. Ci sono in questa ultima ipotesi i "contro", soprattutto in strumenti di un certo diametro (già a 250 mm), che sono nell'ordine:

a) una errata deformazione del cannotto se non realizzato con la dovuta perizia e materiali di prima scelta, con conseguente fuori asse (che corrisponde a stelle deformate ben prima del bordo massimo di campo corretto). In caso il peso sale molto........;

b) una deformazione della conica in tempi relativamente brevi, che riduce il campo corretto rispetto alla prescrizione del costruttore e, non di rado, rovina lo strumento. Si rimedia rifigurando il primario. Non sono casi isolati, anzi anche blasoni hanno questo problema, avendo sottovalutato gli aspetti meccanici delicatissimi in telescopi fotografici.

Il sistema a punti flottanti è il più difficile da costruire (bene) ma è l'unico che da garanzie di funzionalità nel tempo. Resta che "comunque" si realizzano tantissimi pezzi per una cella e ciascun pezzo con le sue tolleranze. Occorre una buona perizia per arrivare al punto esatto in cui queste imprecisioni sono normalmente contenute, tanto da non disturbare la perfetta ortogonalità del primario rispetto al correttore (a proposito: il nostro specchio che precisione ha come parallelismo al bordo e quanto è preciso lo spianamento del fondo?). Se vogliamo arrivare a valori stellari molto piccoli, in campi molto larghi, è dunque ovvio che dovremo adottare una serie di accorgimenti che tengano conto dei tantissimi elementi di disturbo.

Recentemente GSO ha introdotto i suoi RC da 12-14" truss copiando (o cercando di copiare) una innovazione di NortheK che si vede fin dal primo seriale. Hanno pero' commesso un errore di cui nessuno si accorgerà fino al cambio di stagione. Eppure se gli strumenti sono stati testati severamente (come facciamo noi) se ne sono accorti. Vedremo.

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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

In un altro thread di questo forum, un astrofilo ha postato e sta postando le sue impressioni su un telescopio visuale di blasone, ma non in concorrenza con i nostri prodotti (prerequisito per accettare questo genere di thread), visto che non realizziamo quel tipo di strumenti.

Stranamente emerge quanto è stato scritto in questo thread chilometrico e in altri del forum, e questo emerge in uno strumento costoso, di marca, e VISUALE.

Le scelte che il costruttore ha fatto in quello strumento sono abbastanza strane e sembrano dare ragione alla nostra filosofia: costruire con approssimazione e senza padronanza dell'argomento ha due sole giustificazioni, che sono nell'ordine:
1) l'abbattimento dei costi per aumentare i margini o restare sul mercato (e ci sembra il caso conclamato);
2) non conoscere le basi della meccanica (e ci sembra il caso conclamato).

Ora, che la corretta esecuzione di un qualsiasi particolare, sia alla base del corretto funzionamento del telescopio, era solo nel buonsenso e nel ragionamento elementare di un qualsiasi costruttore. Purtroppo - supponiano - economie costruttive e competenze vincolate al margine , hanno dimostrato come un tubo storto è un tubo storto, un aggancio asimmetrico è un aggancio asimmetrico, che......

E' una delle tante dimostrazioni che il thread "assialità assi ottici e complicazioni meccaniche" ha centrato pienamente il suo obiettivo, indiscutibilmente è un aiuto prezioso a chi vuole cercare di capire alcuni approcci, che sembrano troppo severi, ma che garantiscono il funzionamento del proprio strumento, il resto è un atto di fede.

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salvatorelovecchio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da salvatorelovecchio »

Oltre 32000 letture vogliono dire tanto.
Edited by salvatorelovecchio on Apr 30, 2014 at 06:55 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Per riflesso a questo lunghissimo thread e allo scambio di impressioni importanti che ne è nato nel tempo, ci ha convinti sul proseguimento di alcune scelte che saranno per noi molto dispendiose ma fondamentali nel servizio al cliente.

Ore è prematuro parlarne ma si sta lavorando ad importanti novità tecniche che presenteremo insieme e o subito dopo la serie dei 300 mm.

E' anche un modo per alzare lo standard qualitativo del brand, controllando meglio la catena produttiva.

Maxproject

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