Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

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Andrea Maniero
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Qualcuno si era sfregato le mani pensando che l'immagine "romboidale " fosse restituita da un telescopio NortheK .
Quando scrissi che avevo realizzato un Giove non intendevo realizzato da zero ma bensi
presi un Giove postato in un forum per dargli un'occhiata gia' sapendo che conteneva delle magagne .
E si signori miei , la figura restituita da un NortheK e' ben diversa :






La luce distribuita a mo di aquilone estivo altri non e' quella che puo' distribuire un
"minchiamscopio" ne consumer ne prosumer ma bensi' "trapaner" costruito in garage con tutte le magagne ottiche e meccaniche che ne conseguono . Il classico telescopio costruito di recupero e che si vuole far passare per altamente performante , certo magari puntato in una sola direzione senza tanti dondolamenti , che magari grazie a un mix di forze gravitazionali mantiene per qualche periodo ( molto corto ) qualche buona prestazione ma che poi ripresenta tutti quei problemi messi assieme che Frank ha evidenziato .
E bravo Frank che ha individuato in un mix di magagne la causa dell'effetto rombo , ma dopo tutto quando non si hanno i soldi per far ballare un cane ci si diverte anche con poco
perche' e' il divertimento il vero motivo degli astrofili .
Peccato che i software di allineamento come qualche ELesperto sostiene non siano stati in grado di risolvere i problemi della "trapaner " poco precisa meccanica .





" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "
" L'invidia e' quel sentimento che nasce nell'istante in cui si assume la consapevolezza
di essere dei falliti " ( O. Wilde )
"..per ogni problema complesso esista UNA soluzione semplice…. ed e’ normalmente sbagliata..."
" va bene il diritto di opinione ...ma ci vuole anche il DOVERE di pensare prima di scrivere "

Edited by Andrea Maniero on Dec 3, 2013 at 11:38 PM

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Andrea Maniero
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Questo periodo per me' , come tutti gli anni e' un periodo commerciale abbastanza impegnativo che mi tiene occupato per la maggior parte del tempo .

Ma le sorprese sui telescopi "trapaner" non sono finite quando ritornero' ad avere un po' piu' di tempo libero vi deliziero' con altre curiosita' tanto di affermazioni " ad minchiam " in giro per i forum se ne continuano a leggere a bizzeffe , nel frattempo rinfrescatevi la memoria sulla quantita' dell'errore che affliggeva il telescopio HUBBLE , poi corretto , visto che ancora in alcuni forum si proclama che la precisione non serve , leggete al link e poi fatevi du risate su quello che scrivono alcuni astrofili , ex astrofili , ex astroimager , elesperti , telesperti


http://en.wikipedia.org/wiki/Hubble_Space_Telescope#Origin_of_the_problem

Poi visto che ci sono opinionisti creduloni ammaliati da tante immagini deep sky le quali sarebbero , a loro dire , le uniche immagini "giudice" sulla qualita' di uno strumento, dato che questa branca dell'imaging sarebbe l'unica a necessitare di strumenti meccanicamente precisi ed esente da utilizzi Photoshoppiani per ottenere mirabilanti immagini , date uno sguardo anche a questi link :


https://www.youtube.com/watch?v=UZlpDFsugYk

https://www.youtube.com/watch?v=Xst4bAZ0VCY

https://www.youtube.com/watch?v=Tr6FM5lCeOw

https://www.youtube.com/watch?v=sB3osDqzcP4

Potete pure guardare anche gli altri link suggeriti nella pagina You tube


Come avete visto e' proprio grazie a Photoshop che molte immagini deep-sky diventano stupende ma sopratutto molte magagne ottiche e meccaniche possono essere efficacemente nascoste con l'uso di questo e altri software , ad esempio stelle grosse come palloni possono essere ridotte a pochi pixel facendo poi credere che lo strumento restituisce stelle puntiformi come capocchie di spillo .

A credere si fa' presto a rimanere fregati ..pure grazie anche a molti espertoni che scrivono perche' hanno molto tempo libero ma poca conoscenza della materia .



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Edited by Andrea Maniero on Dec 4, 2013 at 09:12 AM
Edited by Andrea Maniero on Dec 4, 2013 at 09:17 AM

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Non è un mistero per nessuno (a parte i creduloni) che in deep sky gran parte del tempo si passa ad elaborare. Ma il tema non è questo.

Perchè devo spendere migliaia di euro di blasonati e bellissimi telescopi, che a causa dei loro limiti tecnologici, richiedono un esasperante lavoro di elaborazione? Come mai famosissimi astroimager deep vivono tribolando le loro riprese, e non parlano mai di questi problemi? La risposta è ovvia: fino a certe aperture NON ci sono alternative.

Questo spiega anche perchè ci sono immagini fatte con RC da 2000 euro che sono paragonabili a quelle fatte con RC (di pari apertura) da 12000 euro. In linea molto teorica la differenza dovrebbe stare nel fatto che il telescopio da 12000 euro ha tutti gli accorgimenti per tagliare, drasticamente, le problematiche strumentali. Nella realtà non è così, e la storia di alcuni marchi che hanno riempito il web di immagini meravigliose è la prova inconfutabile.

Fintanto che non si avrà l'onestà intellettuale di ammettere lo stato dei fatti, è normale che un astrofilo che compera il telescopio per le belle immagini pubblicate nel web, sia poi fortemente ridimensionato quando dovrà usarlo, e allora capirà da solo - e col portafogli vuoto - cosa si intende per giocattolo (indipendente dal prezzo) e cosa si intende per prodotto tecnico.

Il silenzio è anche il miglior veicolo per permettere la presentazione al mercato di accrocchi finto/tecnologici a prezzi molto bassi........ma non è che sono dei super innovatori quelli che li hanno disegnati, semplicemente conoscono i loro polli.

Aspettiamo sempre spaccati interni dei telescopi, oltre alle parole, alle serigrafie e alle rotelline colorate.

Maxproject



Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)


Edited by maxproject on Dec 4, 2013 at 02:57 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ed ecco un esempio di di un 420 mm f 6 fuoco newton in questo caso, osserviamo il supporto secondario, la struttura nel suo insieme. Teniamo d'occhio questa immagine perchè piu' avanti ne posteremo una nostra in cui mostreremo come concepiamo noi strumenti di queste dimensioni.



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Messaggio da maxproject »

Ecco cosa intendiamo per grano laterale di fermo del secondario. Noterete (scusate se abbiamo tagliato tutto il contorno, ma non vogliamo in alcun modo intaccare altri costruttori) che è stato realizzato per fermare lo scorrimento del perno centrale. A sx c'è lo specchio secondario e la sua cella a dx la vite che avvicina o allontana tutto il sistema.



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Messaggio da maxproject »

Ecco un esempio più esplicativo. In questo caso abbiamo ovviamente occultato tutto l'occultabile, come la precedente immagine questo è il blocco di regolazione del secondario, a sx c'è lo specchio.

Anche in questo esempio parliamo di un telescopio dal costo molto alto ma come potete notare il concetto ingegneristico è del tutto simile a quello di telescopi da qualche centinaio di euro:



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Messaggio da maxproject »

Nel thread relativo ai micrometri abbiamo mostrato quanto sia importante, in alcuni schemi ottici, poter traslare con cura il secondario secondo il suo asse Z. Nell'esempio di cui sopra abbiamo una vite centrale che si incarica di posizionare le distanze e poi le viti push pull sul triangolo di regolazione. I due fori centrali servono come probabile ulteriore elemento di correzione per annullare eventuali fuori asse del tubo. Resta che l'asse Z è praticamente immobile o regolabile di pochissimo, con la precisione di un filetto (H6?).

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

E quindi questa soluzione ingegneristica la fanno pagare qualche migliaio di euro
quando montata su di uno strumento consumer ne vale qualche centinaio ?

E' automatico pensare che se il progetto segue questa politica l'intero strumento
e' stra -caro e lo fanno stra-pagare !

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Messaggio da Andrea Maniero »

Per quanto riguarda i micrometri ho potuto ri-apprezzare la loro utilita' nel montaggio
di vari accessori nel treno ottico del DK 14" , testando le varie configurazioni con flip-mirror ,ADC , con e senza ruota portafiltri e vari altri sensori con backfocus differente .

Non averli avuti avrebbe sigificato rinunciare all'utilizzo di alcuni di loro .

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Messaggio da maxproject »

Lo strumento che abbiamo analizzato richiede un bel po' di lavoro meccanico e quindi ha un suo costo di produzione. Siamo MOLTO critici sulle soluzioni adottate perchè presumiamo obsolete e non prive di problemi, ma lo pensiamo noi e siamo di parte ovviamente. Diciamo che presumiamo non sia il caso di pagare salatissimo un prodotto con soluzioni vecchie di 50 anni, e anche questo lo diciamo noi che siamo di parte. Di più non possiamo dire perchè in questo sito commerciale non è permesso.

Mentre proprio per riallacciarsi a telescopi come questo e al post tuo in cui dibatti il tema delle elaborazioni in deep , proprio ieri sera parlavo con un amico molto addentro alla questione (sia strumentale che operativa), che altro non ha fatto che confermare quello che noi stiamo dicendo da anni.

Non si può giudicare un telescopio dalle immagini.

Il concetto è molto semplice, e dovrebbe essere ELEMENTARE anche per qualunque astrofilo:

a) il telescopio produce belle e/o ottime immagini astronomiche (alta risoluzione o deep che sia)

b) l'elaboratore è un buon elaboratore di immagini

c) perchè il telescopio ha prodotto ottime e/o belle immagini?

E' ben chiaro che se io sono (b) e ho anche (a) mi sono dato una risposta più che ovvia.

Mentre alla domanda (c) dovrei rispondere con la qualità dei grezzi e la quantità del lavoro svolto. Serve una immagine ogni tanto? No ovvio perchè, salvo i problemi metereologici-personali, sta dimostrando che il telescopio non è in grado di funzionare con costanza senza provocare rotture di scatole, quindi non è sulla singola immagine che giudico un telescopio ma sulla sua lunga carriera lavorativa in mano allo stesso proprietario (che presumibilmente rispecchia l'andamentale di tutti i dilettanti nella media). Per non far nomi Andrea da quando maneggia telescopi NortheK produce continuamente risultati che hanno come unico limite il seeing, ma ce ne sono altri che non postano nei forum che possono affermare quanto abbiamo scritto.

L'efficienza strumentale costante è la dimostrazione che il telescopio è un prodotto tecnico e non un accrocchio costruito con poca padronanza o con economia di mezzi (ma non di prezzi).

Serve considerare un telescopio deep con 7-10 e passa ore di integrazione? E' un po' da stupidelli prendere quelle immagini di esempio, perchè poi non sappiamo e non vengono dichiarate le ore necessarie per l'elaborazione. In questo campo i produttori di strumenti deep hanno gioco facile in quanto lavorano sull'effetto dell'immagine, "dietro" viene tutto occultato con cura a beneficio dei futuri clienti. A parte gli effetti spettacolari che i SW permettono di raggiungere, sarebbe interessante capire quanto e come si è arrivati a certi risultati, nonostante il costo dello strumento.

Maxproject


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