Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Abbiamo visto in commercio delle viti di collimazione che anzichè usare il grano della brugola incorporano un sistema a rotella con delle leve laterali in modo da rendere più preciso e comodo avvitare o svitare le push-pull.

Vorremmo sostenere, a parte la questione ergonomica (risolta con una brugola a T), che questo sistema NON risolve il tema della collimazione precisa con il filetto delle viti.

Tre sono gli elementi che influenzano la precisione (poi gli esperti , calcoli alla mano, ci spiegheranno che non serve, e noi impareremo a loro spese) in un sistema di collimazione primario:

il passo delle viti (nel nostro caso 0,02 mm);
il fatto che queste viti non vadano a deformare il lamierato di sostegno e di portanza;
il fatto che muovendo le viti di spinta o trazione e chiudendo l'altra, il tutto non si sposti in funzione del passo dei filetti e dei giochi.

Ecco perchè mettiamo i micrometri.

Maxproject


Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on May 2, 2013 at 03:52 PM

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ci è capitato un caso recente in cui, in un nostro telescopio, gli elementi ottici sembrano non rispettare le distanze prescritte dal certificato (con le ovvie tolleranze che vanno azzerate in fase di calibrazione). Questo è avvenuto dopo alcune operazioni di smontaggio che hanno evidentemente variato questo parametro di poco.
Ribadiamo la necessità dei micrometri (e non delle viti anche se ci sono delle belle manopoline), per poter giocare sulla ottimizzazione del parametro con la tolleranza di un paio di centesimi.
Sono questi i numeri necessari per avere "anche" le performance ottiche che lo schema deve dare.
Alcuni utenti faticano a comprendere questa precisione e usano i micrometri con corposi giri non rendendosi conto che il sistema è molto preciso, come del resto tutta la costruzione, quindi non sono mai necessari spostamenti degli elementi in modo "corposo".

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ci telefona uno dei tanti astrofili proprietario di un SC da 280 mm che risulta incollimabile. Ci viene chiesto un intervento di ristrutturazione, ma onestamente siamo abbastanza scettici sulla convenienza di questo genere di operazioni. Se decideremo di fare questo lavoro, mostreremo - misure alla mano - cosa hanno inteso realizzare i progettisti di questo telescopio, che in questo caso non funziona.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Avatar utente
oreste
Messaggi: 63
Iscritto il: 22/08/2011, 15:28

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da oreste »

Ancora con sta roba a cercare di raddrizzarla???

Bah

Avatar utente
Andrea Maniero
Messaggi: 911
Iscritto il: 26/12/2010, 17:49

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Quello che non c'e' giustamente non crea problemi ma se quello che c'e' e' pure fatto male
converrai che di problemi ne crea eccome .

Avatar utente
Andrea Maniero
Messaggi: 911
Iscritto il: 26/12/2010, 17:49

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Non ti ricordi di un certo 16" realizzato in garage per dimostrare che spendendo poco " funzionava" ( parolone ) ma solamente quando puntava allo zenit ?
Eppure era realizzato in modo essenziale , sta' di fatto che e' sparito dalla circolazione
e le immagini nell'arco di un anno si possono contare sulle dita di un bradipo .

C'e' caso e caso, chi cade male in un'ottica commerciale che puo' starci in uno strumento fatto in serie e chi cade male da subito perche' siccome non ha i soldi nemmeno per il commerciale si arrabatta con quello che puo' volendolo paragonare ad un vero telescopio .

" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Non c'è nulla di male nel cercare di aggiustarsi con quello che si ha. Tutti, noi compresi, abbiamo fatto le nostre esperienze e tribolato per mancanza di disponibilità che non ci permetteva l'accesso a telescopi già confezionati. Tuttavia bisogna essere chiari e lapidari su determinati ragionamenti.

Se si dispone di una cifra XX (o si reputa opportuno spendere solo quella), si compererà o si costrurà un telescopio in proporzione (anzi: l'autocostruito a parità di tutto costa molto di più), e su questo pensiamo che nessuno debba metterci il becco o dire "giusto/sbagliato".

Sbagliato e disonesto dire che chi si è fatto o comperato il telescopio XY, molto più esigente in fatto di budget, è un pirla oppure che ha speso male i suoi soldi perchè con la cifra medesima poteva avere un tubo più grande. Anche qui vale il discorso di cui sopra: ciascuno con i suoi soldi compera ciò che reputa opportuno e nessuno deve metterci il becco.

Sostanziale differenza, e questo lo capisce solo chi ha avuto la prova dei due prodotti di cui sopra, o di un consumer rispetto ad un industrializzato tecnico (artigianale: abbiamo già spiegato cosa significa e su questo termine molti giocano per creare acqua torbida), nell'uso e nella qualità dei risultati in funzione di diametro e schema ottico. Su questo tema chi si avventura in discussioni acrobatiche darebbe un segnale di intelligenza tacere, perchè poi chi legge e ascolta giudica e non tutti hanno le fette di salame davanti agli occhi.

Domanda: per un telescopio dal prezzo diciamo di 6000 euro tanto per trovare una cifra mediana in cui ci sta dentro di tutto (dal NortheK da 250 inutile, al C14, al dobson), è possibile stabilire la resa percentuale (in termini di performances) rispetto a quello che la teoria ottica e meccanica stabiliscono? E questo valore che troveremo sarà un valore spurio o sarà un valore che si distribuisce uniformemente nel tempo e nelle varie condizioni?

Noi abbiamo la risposta. Chi non ce l'ha la cerchi e pubblichi i risultati, noi pubblicheremo i nostri, e insegneremo ai nostri Clienti come ricavarli.

Perchè poi alla fine 6000 euro che funzionano al (per esempio) 95% come media sono ben spesi, 6000 euro che funzionano (per esempio) al 80% come media sono spesi molto male.

E questo non è OT con il thread degli assi ottici.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Con il progetto Maxtar 300 stiamo cercando di realizzare un telescopio (che poi troverà un gemello in un Cassegrain puro f 15) ad alte prestazioni e diremmo definitivo per molti astro imager , sia itineranti che in postazione fissa.

Uno alla volta affrontiamo i vari temi in fase di progetto. Nessuno negherà che il mantenimento di un asse ottico in questa classe di strumenti, è condizione fondamentale per il funzionamento corretto dello schema.

D'altro canto un campo corretto e spianato di 55-60 mm non perdona costruzioni raffazzonate e soluzioni di basso prezzo per poter vendere lo strumento: tanto vale acquistare un cinese che onestamente costa poco ma non promette miracoli.

Uno dei punti focali del progetto è il sistema di blocco del primario e dell'inserimento del gruppo riduttore/spianatore. Le tolleranze sono minime e bisogna dare un sistema facilmente gestibile da un dilettante, con pesi e masse tollerabili.

Il fatto che il correttore/riduttore sia perfettamente in asse e che il primario sia perfettamente stabile con il medesimo, sono i due elementi che determinano la funzionalità del sistema. Perfettamente inutile progettare strutture complesse senza ragionare su fattori di tolleranza meccanica molto bassi. E qui si apre un altro capitolo: il peso.

Dovendo vendere il prodotto a dilettanti il problema del peso è fondamentale, malvolentieri si deve far ricorso a leghe leggere sulla cui stabilità termica qualcosa da dire ci sarebbe, ma non ci sono vie d'uscita al riguardo se non prevedere a priori i possibili comportamenti.

Il gruppo secondario va realizzato con grande cura (ricordiamo un valore d'ostruzione del 50% circa) , il problema del dondolamento e della deformazione termica diventa importante e solo un accurato progetto complessivo puo' ridurre al minimo anche questo tema.

Ricordando poi fondamentale l'uso di messa a fuoco sofisticate, per poter ammortizzare le medesime è necessario che il resto funzioni perfettamente.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

vesna71
Messaggi: 25
Iscritto il: 05/12/2012, 10:29

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da vesna71 »

Quote: Ciao ragazzi,

propongo un test interessante....Buona lettura.

http://www.astrotest.it/telescopi/Visore%20Binoculare%20Baader%20Zeiss%20Mark%20V.pdf


Roberto Milan

--- Original message by roby2008 on Oct 16, 2012 08:04 PM
Volevo rileggermi la recensione di Roberto riguardo la torretta Baader-Zeiss ma non riesco a trovarla, è possibile "riattivare" il collegamento?

http://massimovesnaver.altervista.org/index.html

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

roberto per cortesia puoi mandare il pdf a massimo?
grazie
Max

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)