Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Una cosa importante: il programma si può scaricare e usare gratuitamente per 30 giorni, per cui prima di spendere uno può anche provarlo e vedere se ne trae giovamento o meno.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Approfondendo la sperimentazione, esistono una serie di opzioni interessanti che ci aiutano anche a capire PRIMA se uno strumento è adatto a un determinato CCD (e viceversa). CCD Inspector sotto questo aspetto è molto interessante.

Andiamo in Analysis e in Sensor Extrapolation. avremo tre sottomenu: FWHM, Aspect Ratio, Vignetting. Nella relativa finestrella c'è un lungo elenco di sensori e CCD lasciando dunque all'utente la scelta delle dimensioni o del modello che usa (sempre che non sia stato impostato di default prima). Ad esempio , se il CCD che si usa ha un chip KAF 3200, e l'utente sta pensando di passare al più grande KAF 16803, alcune domande che occorre porsi sono:

1) quanto sarà spianato il campo in prossimità dei bordi? Le stelle ai bordi saranno molto deformate? E' necessario l'uso di un correttore?
2) quanto come è presente agli angoli? Quanto si allungheranno o deformeranno le immagini stellari nel nuovo sensore?
3) Quanta vignettatura avro' col chip più grande? I bordi e gli angoli saranno sufficientemente illuminati?

Senza una simulazione l'unica soluzione è prendere a prestito una camera CCD come la vogliamo e fare delle riprese, per poi misurare. CCD Inspector rende questo processo molto più facile (ed economico!). E' sufficiente riprendere un campo stellare molto ricco (no ammassi, nebulose, galassie), caricare l'immagine (o le immagini - si possono esaminare più raw in sequenza creando appunto delle sequenze automatiche).

Vediamo dunque alcuni esempi, facciamo riferimento alla nostra solita immagine, così da dare un senso logico alla spiegazione.

Clicchiamo Analisys > Sensor Extrapolation > FWHM, mettiamo di default il sensore della Canon 5 D e avremo:



Ora estremizziamo un pochino, cambiando sensore (uno a caso):



Come si leggono questi grafici lo vedremo nel prossimo post.

Maxproject


Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on Jun 30, 2013 at 09:37 PM

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Le immagini di cui sopra presentano, in questo caso il valore di curvatura del campo misurato sul dato di FWHM, con i dati del chip in alto a sx.

Nel grafico avremo la linea inferiore che rappresenta una traccia ideale sulla nostra immagine che inizia nella parte superiore sx e termina nella parte inferiore dx, tracciando in diagonale tutto il campo ripreso. L'asse verticale rappresenta la misura (valore FWHM), mentre l'asse orizzontale in percentuale la distanza dal centro del chip, mentre -100% si trova nell'angolo in alto a sx e +100% nell'angolo in basso a dx.

Si noti che dai grafici sopra, si puo' osservare una certa inclinazione dell'immagine che rende le stelle in basso a dx più grandi delle stelle in alto a sx. Nel complesso le dimensioni (nella Canon 5D) sono circa il 30% più grandi agli angoli. Una prestazione abbastanza scadente.

Facciamo un passo al contrario riducendo il sensore, in questo caso un 13,8x13,8. E' subito evidente che l'anomalia è molto contenuta (10-11% massimo , quindi molto buona) anche se asimmetrica. Possiamo definire che il sensore della Canon è troppo grande per questo strumento senza correttore?

Maxproject




Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)


Edited by maxproject on Jul 7, 2013 at 11:23 AM

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Aspect Ratio.

Sempre sul nostro menu a tendina chart: > aspect ratio - chip size : Canon 5D

Questo è quello che ci troviamo nella prima linea, otteremo dunque un grafico come il seguente:



Poi lo rimodifichiamo per il sensore più piccolo:




Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Osserviamo i due grafici e cerchiamo di interpretarli. Abbiamo dunque il punto zero che rappresenta il centro del campo, con il segno (-) abbiamo il lato sx in alto del fotogramma e dove non c'è il segno abbiamo il lato dx in basso (secondo la logica della diagonale che attraversa tutto il nostro sensore).

I numeri laterali rappresentano IN PERCENTUALE la deformazione della stella (la deformazione è dovuta a tutti i fattori strumentali ed esterni presenti sull'immagine).

Se guardiamo la tabella del sensore più grande noteremo che ai bordi avremo una deformazione molto pesante. Ancora una dimostrazione che il sensore è troppo grande se non viene compensato da uno spianatore.

Nella seconda tabella di esempio, con un sensore leggermente più piccolo, questi valori migliorano, ma dovremo ridurre ancora le dimensioni per arrivare a valori adeguati. Diremo che deformazioni sotto il 15% sono più che buone.

Questo esempio, ricavato da un grezzo, ci indica subito se tutto il nostro sistema strumentale (telescopio, correttore, sensore) è calibrato in modo adeguato, naturalmente queste misure andrebbero fatte con tutto ben collimato e sistemato, altrimenti si introducono elementi di distorsione che falsano pesantemente i risultati.

Tanto per giocare un po', e per dimostrare quello che abbiamo scritto nel paragrafo precedente, abbiamo rifatto il grafico con un sensore molto piccolo:


Come vedete la situazione migliora ma non più di tanto, anzi ben al di sotto delle potenzialità del telescopio, segno che tutti i problemi che abbiamo evidenziato nelle pagine precedenti stanno deteriorando anche questo aspetto.

Maxproject


Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on Jul 14, 2013 at 01:56 PM

Avatar utente
maxproject
Messaggi: 3109
Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

Analisi delle immagini deep sky, alcuni cenni.

Messaggio da maxproject »

Analogamente, sempre nel nostro menu a tendina, possiamo usare una nuova funzione che indica la quantità di luce ridotta negli angoli del sensore.

Selezionare "vignetting". Otteremo dunque in percentuale la quantità di luce disponibile sempre lungo la nostra diagonale ideale che attraversa l'immagine.

Riprendiamo il nostro grezzo e lo analizziamo con il sensore della Canon 5D:



Notiamo la percentuale ai bordi: un calo di circa il 38% di luce quindi una vignettatura sensibile.

Ora proviamo con un sensore intermedio:



il calo di luce ai bordi è praticamente insignificante, stiamo trovando una dimensione del sensore ideale - su questo tema - senza l'utilizzo di sistemi di correzione.

Ancora un test di fantasia con il piccolissimo sensore:



siamo praticamente a zero. Di norma il massimo livello accettabile di vignettatura nei grezzi è intorno al 30%. Provate con qualche grezzo Vostro e vedete come siete collocati.

Maxproject




Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on Jul 14, 2013 at 02:20 PM