metalli e compositi
Inviato: 25/09/2008, 23:22
Altrove si è parlato diffusamente sulla realizzazione di una meccanica performante per telescopi amatoriali. Quando ci si trova alle prese con un progetto globale che deve tenere conto del comportamento meccanico di tutta la struttura, quindi torsioni, flessioni, ovalizzazioni, arrivare ad esiti adeguati con poco peso e basso costo è estremamente difficile.
Presto, ad una analisi accurata dei vetri e del loro inevitabile collegamento alla parte meccanica, ci si trova a fare i conti con il materiale da impiegare.
Al simulatore basta sbagliare qualche tolleranza, o far simulare appunto le variazioni del baricentro, per veder "esplodere" deformazioni sulla superfice o sul bordo dello specchio.
Deformazioni molto molto rilevanti che vanno ad inficiare la precisione ottica cercata in laboratorio.
Allora: ha senso cercare ottiche super corrette per poi metterle in meccaniche non progettate ad hoc. La risposta come è ovvio è no.
Ma, purtroppo, ci si scontra con il vivere quotidiano dell'astrofilo che deve comunque fare i conti con dei limiti di peso e budget.
Usando un materiale nobile come il carbonio, sarebbe saggio usare in abbinamento metalli a basso coefficente di dilatazione termica (acciaio), e che consentono anche di arrivare a certe tolleranze in fase di lavorazione. Questo è possibile nel caso in cui si accetti almeno un raddoppio dei costi di produzione e un raddoppio (quasi) del peso finito.
Per questo motivo abbinare metalli meno performanti dal punto di vista meccanico, come le leghe di alluminio, con i materiali compositi, richiede molta perizia progettuale e costruttiva.
Non si tratta solo di "incollare".............
Max
Presto, ad una analisi accurata dei vetri e del loro inevitabile collegamento alla parte meccanica, ci si trova a fare i conti con il materiale da impiegare.
Al simulatore basta sbagliare qualche tolleranza, o far simulare appunto le variazioni del baricentro, per veder "esplodere" deformazioni sulla superfice o sul bordo dello specchio.
Deformazioni molto molto rilevanti che vanno ad inficiare la precisione ottica cercata in laboratorio.
Allora: ha senso cercare ottiche super corrette per poi metterle in meccaniche non progettate ad hoc. La risposta come è ovvio è no.
Ma, purtroppo, ci si scontra con il vivere quotidiano dell'astrofilo che deve comunque fare i conti con dei limiti di peso e budget.
Usando un materiale nobile come il carbonio, sarebbe saggio usare in abbinamento metalli a basso coefficente di dilatazione termica (acciaio), e che consentono anche di arrivare a certe tolleranze in fase di lavorazione. Questo è possibile nel caso in cui si accetti almeno un raddoppio dei costi di produzione e un raddoppio (quasi) del peso finito.
Per questo motivo abbinare metalli meno performanti dal punto di vista meccanico, come le leghe di alluminio, con i materiali compositi, richiede molta perizia progettuale e costruttiva.
Non si tratta solo di "incollare".............
Max