La pallina e le tre molle

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enrico
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La pallina e le tre molle

Messaggio da enrico »

Ma io non so che strumento sia (ma se parlate di correttore posso immaginarlo, sarà un tele fotografico newton o rc), certo che la stella è proprio brutta se è stata ricavata da uno sturmento fotografico e pure elaborata. Non ho capito perchè le stelle hanno quell'alone colorato da una parte , poi non ho capito cosa c'entrano gli spikes?
ciao
enrico

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maxproject
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La pallina e le tre molle

Messaggio da maxproject »

Non diciamo nulla sul tipo di strumento o foto, perchè si capirebbe troppo chi è l'autore e non sarebbe corretto, visto che lui non è qui a replicare.
Dalle stelle vedi un consistente fuori asse, dovuto a problemi meccanici sul mantenimento delle assialità. Se poi osservi la stella ingrandita e vedi il buco in mezzo, siamo fuori fuoco pur essendo al centro e pure scentrati (primario su secondario).
L'alone gigante è dovuto agli spikes che sono enormente spessi e quindi sparpagliano in modo abnorme la luce.
L'alone laterale blu è dovuto al fuori asse sulla finestra del sensore e/o anche alla turbolenza in quota.
maxproject

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daniela
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La pallina e le tre molle

Messaggio da daniela »

Non e' stata discussa una variabile importante, il prezzo. Forse Max vuoi commentare su questo punto, io non so in che fascia di prezzo si situi questo strumento.
Una seconda ma non meno importante variabile, se mi posso permettere, e' l'utente finale. Perche' il telescopio evidenzia si' le magagne che avete gia' discusso, ma uno strumento qualsiasi, per quanto ben fatto, nelle mani di un astrofilo che non lo collima nemmeno in maniera approssimata (e qualunque meccanica per quanto scadente si puo' collimare con discreta approssimazione, semmai e' esasperante rivedere la collimazione di frequente, ma sappiamo bene che se si va al risparmio, i tradeoffs sono questi, ci si deve armare di santa pazienza e provvedere) e che per giunta non lo mette nemmeno a fuoco.... be insomma non vedo come possa funzionare.....

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Per quanto riguarda il prezzo, posso dire che approssimativamente il prezzo che puo' aver pagato il cliente è pari a circa il 70% del prezzo che avrebbe proposto Northek, per uno strumento in carbonio ma del 20% maggiore come dimensioni. Completo di correttore di campo e set up per riprese del cielo profondo. Non è stato dunque un buon affare - finanziariamente parlando - per questo astrofilo.
Certamente le problematiche meccaniche legate alla collimazione sono un tema pesante e difficile.......ma di questo non sembra se ne rendano conto molti astrofili.
Max

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maxproject
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La pallina e le tre molle

Messaggio da maxproject »

Quote: Non e' stata discussa una variabile importante, il prezzo. Forse Max vuoi commentare su questo punto, io non so in che fascia di prezzo si situi questo strumento.
Una seconda ma non meno importante variabile, se mi posso permettere, e' l'utente finale. Perche' il telescopio evidenzia si' le magagne che avete gia' discusso, ma uno strumento qualsiasi, per quanto ben fatto, nelle mani di un astrofilo che non lo collima nemmeno in maniera approssimata (e qualunque meccanica per quanto scadente si puo' collimare con discreta approssimazione, semmai e' esasperante rivedere la collimazione di frequente, ma sappiamo bene che se si va al risparmio, i tradeoffs sono questi, ci si deve armare di santa pazienza e provvedere) e che per giunta non lo mette nemmeno a fuoco.... be insomma non vedo come possa funzionare.....

--- Original message by daniela on Aug 3, 2009 07:38 PM
Ci rendiamo ben conto di un problema importante, problema per chi è ottuso e non certo per chi ha voglia di imparare o di valutare le questioni, e cioè che uno strumento progettato in modo sofisticato e complesso, richiede di conseguenza una lunga messa a punto da parte dell'utente.
NortheK null'altro può fare se non verificare in fase di assemblaggio che tutti i parametri corrispondano al progetto, che il collaudo interno (che prevede alcuni test di verifica sulla qualità ottica e meccanica) sia eseguito in modo perfetto, che al banco lo strumento si comporti in modo corrispondente alle aspettative.
Bisogna capirsi bene su questo punto: al ricevimento del telescopio cosa deve fare il cliente?
Ovviamente verificare in modo paziente e in più riprese la collimazione sul cielo, verificare che il proprio set up fotografico o visuale sia ben settato con lo strumento (in caso contrario NortheK rimane disponibile a fornire eventuale consulenza e variazioni al progetto), verificare che l'interfaccia telescopio-montatura sia ben allineata ** molti non sanno che un disallineamento tra le varie piastre di collegamento anche di pochi centesimi, porta ad una non puntiformità delle immagini ai bordi ** . Queste sono cose che puo' fare solo il cliente, oppure le può fare NortheK in situ, ovviamente con il relativo addebito dei costi.
Maxproject

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maxproject
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La pallina e le tre molle

Messaggio da maxproject »

Beh ci siamo dimenticati: l'argomenti prezzi da parte di alcuni costruttori è risolto facilmente, semplicemente non fatturando o sottofatturando il prodotto. In questo caso lo sconto sul prezzo di listino è consistente.
Non ci si venga poi a lamentare dicendo che gli imprenditori sono ladri ecc ecc ecc.
Anche da questo si valuta una azienda e la sua durata nel tempo.
Maxproject

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enrico
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Messaggio da enrico »

Credo che il giro sottobanco sia cospicuo nel mondo amatoriale......penso che sia difficilmente controllabile la quantità di lavoro che fa ciascun costruttore.
Ciao
Enrico

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Comunque è necessario fare una precisazione, a cui i nostri lettori possono credere o meno.
Il progetto NortheK si basa - diametro per diametro - su di un sistema modulare ben prestabilito, per cui in un' unico sistema meccanico si posso implementare già da progetto tutti gli schemi ottici usuali (con una lieve variazione sul fuoco laterale rispetto a quello posteriore).
Questo sistema modulare e molto flessibile è alla base di tutto il progetto. Realizzare costruzioni meccaniche molto complesse e abbastanza precise, intubare con i materiali compositi e contemporaneamente mantenere i prezzi di vendita a livelli molto bassi (chi conosce la meccanica e analizza a fondo un nostro strumento, è perfettamente in grado di stabilirne un costo di partenza) per quanto viene offerto, non è un'operazione semplice.
A questo va ovviamente sommato il costo di partenza dato dal magazzino, dalla progettazione, dalla prototipia (e non ci vuole un grande amministratore per capire quanto possono essere costati tre anni di preparazione).
Certamente non è un segreto ammettere che la prima arma da noi usata per abbattere i costi è - come conseguenza alla flessibilità del progetto - produrre in serie tutti i componenti.
E' infatti l'unico modo possibile per realizzare parti di qualità a controllo (e intendiamo a controllo con tolleranze limitate.....sia ben chiaro).
Cosi' quando realizziamo un particolare, a seconda della previsione di consumo, può essere realizzato in 10-50-300 pezzi e oltre, abbattendo notevolmente il costo di produzione e contemporaneamente permettendo un rigoroso controllo qualità (si parte dal primo pezzo e si mantiene costante lo standard di partenza, il che non è poco).
Anche l'acquisto di alcuni componenti da fornitori esterni è particolarmente vantaggioso, i medesimi infatti applicano forti scontistiche a seconda della quantità.
Questo per spiegare che stiamo seguendo una logica industriale ben ragionata, per non doverci piegare a sistemi retrogadi e poco rassicuranti per il consumatore.
Maxproject

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maxproject
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La pallina e le tre molle

Messaggio da maxproject »

Non ci sono dubbi che oggi, in Italia o Europa, produrre meccaniche di buona precisione con criteri progettuali abbastanza evoluti è facile ma molto costoso.
Possiamo chiedere ai nostri possibili clienti cosa pensano di un raffronto simile:
(ipotetico intendiamoci)

dall kirkham 250 f xx fatto in Italia e venduto a Euro 2700 + iva
dall kirkham 250 f xx fatto in giappone e venduto a Euro 5800 + iva
dall kirkham 250 f xx fatto in Italia e venduto a Euro 4500 + iva

Siamo incuriositi da questa questione, cosa passa nella mente del cliente? C'è qualcuno che guadagna troppo? Qualcuno che è molto onesto? Qualcuno che è molto furbo?

Noi da costruttori abbiamo le nostre idee, abbiamo analizzato i tre prodotti, e li abbiamo sottoposti ad una rendicontazione di costo , tenendo conto delle voci variabili e delle voci fisse, dei costi nel singolo paese di produzione (in questo caso Italia e Giappone). Se volessimo pubblicare questi resoconti, molti - credeteci - dovrebbero ripensare alle loro scelte.

Ma questo è un discorso che non vuole entrare sull'argomento delle prestazioni, semplicemente vuole ragionare sull'incidenza dei costi e del corrispettivo prezzo di vendita.

E' possibile che il cliente non faccia determinate considerazioni? Noi siamo convinti che molti non le fanno.......

Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

In prosieguo a questo argomento, cerchiamo di scoprire e giustificare i prezzi che abbiamo indicato, ovviamente per non stare troppo nell'astratto abbiamo preso tre prodotti presenti sul mercato italiano, l'ultimo è un nostro prodotto, gli altri due non diciamo di chi sono perchè tanto non serve.

diremo:

dk italiano a 2700 euro lo chiamiamo A
dk giapponese a 5800 euro lo chiamiamo B
dk italiano a 4500 euro lo chiamiamo C

diamo per scontato un certo livellamento delle lavorazioni ottiche (tralasciamo leggende, umori piu' o meno supportati da dati di fatto, orgoglio di pensare che a causa del prezzo ho in assoluto il meglio), ci fermiamo quindi sulla parte meccanica perchè è la più facilmente controllabile dall'utente.

Maxproject

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