Sulla intubazione di un telescopio.

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maxproject
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Comunque Andrea facciamo sommessamente notare il numero di letture di quel post in pochi giorni. Segno evidente che c'è comunque uno strato sottile di astrofili avidi di sapere e di conoscere argomenti che, forzatamente, non si possono conoscere in quanto abilmente oscurati dai costruttori, che in caso contrario non potrebbero più fare quello che vogliono al prezzo che vogliono (classica la frase: ma tanto chi vuoi che se ne accorga, è un astrofilo....).
Una ulteriore prova di come non si ragiona in termini tecnici c'è in un altro post dove si chiedono spiegazioni su di un eventuale DK. L'astrofilo non ha evidentemente padronanza del tema e si fa un pochino trascinare dal torrente temporale. Prende anche in considerazione un DK italiano che presenta, solo dalle caratteristiche tabellari, gravi handicap per la tecnologia di oggi, il probabile cliente non se ne accorge e sicuramente lo compererà, salvo poi rilevare il tutto dopo qualche mese di uso neanche tanto intenso.
A volte ci stiamo domandando se il nostro spiegare continuamente sia veramente utile, o se forse è più furbo starsene zitti già che - comunque - sembra che stiamo piegando fatti tecnici (e quindi indiscutibili da chiunque) alla vendita da bancarella.......

Maxproject

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Andrea Maniero
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da Andrea Maniero »

Quote: Comunque Andrea facciamo sommessamente notare il numero di letture di quel post in pochi giorni. Segno evidente che c'è comunque uno strato sottile di astrofili avidi di sapere e di conoscere argomenti che, forzatamente, non si possono conoscere in quanto abilmente oscurati dai costruttori, che in caso contrario non potrebbero più fare quello che vogliono al prezzo che vogliono (classica la frase: ma tanto chi vuoi che se ne accorga, è un astrofilo....).
Una ulteriore prova di come non si ragiona in termini tecnici c'è in un altro post dove si chiedono spiegazioni su di un eventuale DK. L'astrofilo non ha evidentemente padronanza del tema e si fa un pochino trascinare dal torrente temporale. Prende anche in considerazione un DK italiano che presenta, solo dalle caratteristiche tabellari, gravi handicap per la tecnologia di oggi, il probabile cliente non se ne accorge e sicuramente lo compererà, salvo poi rilevare il tutto dopo qualche mese di uso neanche tanto intenso.
A volte ci stiamo domandando se il nostro spiegare continuamente sia veramente utile, o se forse è più furbo starsene zitti già che - comunque - sembra che stiamo piegando fatti tecnici (e quindi indiscutibili da chiunque) alla vendita da bancarella.......

Maxproject

--- Original message by maxproject on Feb 19, 2011 09:36 PM
Massimo stai scherzando ! Certo che e' utile , infatti mi sto' appassionando non poco
nella lettura dei vostri interventi che OK sono un po' di parte ma con sacrosantissima ragione , poiche ' tutto viene spiegato alla luce del sole e non come venditori ambulanti .

Ti stai riferendo alla discussione dell'astrofilo che chiede pareri a destra e a manca dimostrando infatti una non conoscenza della strumentazione citata , sicuramente io sono l'ultimo degli esperti ma per acquistare uno strumento non ho mai chiesto a nessuno , ho cercato , studiato , ricercato e ristudiato le caratteristiche strumentali e le peculiarita' che distinguono uno strumento dall'altro . OK non siamo tutti uguali ma noto che di motivazioni tecniche non ne vengono date o non a sufficienza .

Adesso non mi ricordo a quale strumento appartenessero le caratteristiche da te menzionate ...vado a rileggere

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maxproject
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Andrea stiamo cercando di portare quello che in Europa nessuno fa: cognizioni tecniche minime per poter giudicare un telescopio, anche non nostro. L'altro numero di letture di un forum aziendale come il nostro, sconosciuto ai più distratti, dimostra come chi vuole apprendere qualche nozioncina di base qui trova terreno utile, in modo veloce e non tanto ricamato.
Naturalmente sosteniamo i nostri prodotti sperando di venderli, ma non c'è dubbio che quello che noi spieghiamo è utile per tutti i telescopi, che poi un produttore lo applichi o meno.......questione sua e del cliente.
Ricordate tutti - sempre - che meno sa il cliente più è facile vendere e meno sono le contestazioni........
Noi spieghiamo quello che pensiamo, se qualcuno non la pensa come noi è invitato ad intervenire e con educazione si entra in contraddittorio, ciascuno spiegherà le proprie opinioni senza doverle per forza cambiare, ma ritieniamo comunque questo forum un chiarissimo esempio della nostra policy aziendale.

Maxproject

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maxproject
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Ma un concetto importante da capire è che un costruttore di telescopi segue un proprio progetto (o almeno dovrebbe seguirlo) che va valutato nel suo insieme. Ciascuno ha la sua filosofia e il proprio pensiero tecnico, tutti sono legittimi perchè dovrebbero essere correlati al prezzo finale di vendita e al target cliente.
Tuttavia è interessante notare come gli astrofili meno preparati valutano un telescopio da considerazioni che magari si fermano ad un solo aspetto tecnico.
E' il caso per esempio, delle celle dei primari. Sono stati versati litri di inchiostro su questa questione, richiamando più e più volte nei vari forum il programmino PLOP così comodo per una prima approssimazione dei supporti, sono stati chiamati in causa altri simulatori e teorie, cercando di dimostrarle con i calcoli che sembrerebbero dimostrare avere ragione (esempio: incollare i primari), salvo poi scoprire che alcuni telescopi famosi che hanno usato questo sistema sono in corso di contestazione, e ad altri è pure precipitato il primario dentro il tubo.
Alcuni ci hanno chiesto perchè nei nostri 250 mm montiamo 18 punti flottanti (e non flottuanti nell'iperspazio), quando secondo PLOP ne basterebbero 3-6-9-12. Alla base di questa richiesta c'è la convinzione che una cella a 9 punti costerebbe enormemente meno (falso: circa 50 euro in meno).
Per nostra fortuna non è PLOP o chi per esso che dirige il nostro programma di ricerca e sviluppo e le ST 25 rientrano nel contesto globale del sistema modulare NortheK. Contesto globale vuol dire che ogni componente oltre a svolgere il proprio lavoro deve performare in modo ottimale anche per il resto del telescopio, ci sono dunque motivazioni ben fondate per ogni pezzo che è stato disegnato in ogni telescopio NortheK.
Le speculazioni sono sempre molto ridicole se non si conosce l'insieme del progetto e tutte le singole caratteristiche di ogni pezzo.

Maxproject



Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on Jun 8, 2011 at 10:20 PM
Edited by maxproject on Jun 9, 2011 at 10:44 AM

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maxproject
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Quello che è sfuggito a molti astrofili è il concetto di precisione meccanica di un prodotto astronomico. Non ripetiamo la solfa perchè tutti sono stati ammorbati da innumerevoli problemi strumentali che hanno distrutto o ridimensionato le prestazioni del proprio strumento.
Per ovviare a questi problemi occorre lavorare bene, per lavorare bene bisogna investire nel progetto, nella ricerca e nello sviluppo. Questo costa e costa moltissimo perchè i telescopi non si vendono in migliaia di pezzi e giocoforza molte voci vanno spalmate su pochi pezzi.
Ne consegue - ovviamente - che per poter acquistare telescopi a basso prezzo o ci si rivolge al consumer o al produttore casalingo che fa come può, con poca perizia il più delle volte e risparmiando dove riesce anche i pochi euro. Non si può spiegare diversamente il prezzo di alcuni telescopi prodotti in Italia. Chi parla di eccellenza in questi casi non sa di cosa sta parlando, non ne ha le competenze e i parametri di misurazione.
Se non vogliamo fare betoniere, se non vogliamo fare prodotti consumer, se non possiamo vendere 1000 telescopi tutti uguali, ma vogliamo realizzare bene e con cura il telescopio, l'unica soluzione è di produrre sistemi modulari che permettono di programmare lavorazioni di un numero elevato di pezzi che possono essere accomunati a tanti modelli diversi.
Se i nostri telescopi fossero prodotti su commessa costerebbero mediamente il 40% in più.
E' questo il differenziale che al cliente sfugge il più delle volte.
Riusicire ad indusitrializzare un prodotto tecnico è molto difficile, ma non impossibile e lo stiamo dimostrando.

Maxproject

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maxproject
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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Ma il concetto che ALCUNI e lo scriviamo maiuscolo perchè sono un pugno di mosche, cercano di far passare è che il concetto minimalista è vincente sempre ed in ogni caso. Vengono spese parole e battaglie estenuanti per dimostrare come un qualunque aggeggio costruito come viene è da paragonare ad uno strumento tecnico.
Ecco i sostenitori di teoremi e teorie logorroiche in cui ci si appella a continue acrobazie lessicali per dire: questo telescopio da 500 euro è perfettamente performante come quello ben costruito da 5000. Ovvio che perdere tempo a smentire simili dimostrazioni è controproducente, non è utile ne proficuo dare spago a questi assunti perchè per prima cosa non si è capito a cosa servono (se non a giustificare che il proprio telescopio è miracolosamente performante come un telescopio degno di questo nome), in secondo luogo perchè sono elementi fortemente diseducativi per l'utenza, i meno accorti bevono e ingoiano di tutto per poi doversi ricredere sull'utilizzo concreto. Il continuo riportare calcoletti e disegnini che cercano di dimostrare la propria posizione è anche questo un atteggiamento un po' deprimente, soprattutto se chi si prende questa briga non ha la padronanza degli argomenti che affronta (se non una conoscenza enciclopedica degli articoli apparsi sul web). E' - ovviamente - una lotta inutile a cui noi ci siamo sottratti da tempo, non volendo rompere il giocattolo con cui qualcuno si diverte , e con poco.
Non è necessario pagare un telescopio 5000 euro per avere un prodotto funzionante, tutti i telescopi, anche quelli da 100 euro funzionano, dissertiamo nel nostro forum su COME funzionano, se un amatore non arriva a capire questo concetto, allora può bersi qualunque stupidaggine che legge e qualunque pubblicità visibile.
Purtroppo molte affermazioni nascono dal fatto di non aver provato di meglio e - soprattutto - dal voler nascondere anche a se stessi profonde problematiche d'uso. Non dimentichiamo che il mondo degli astrofili è un mondo tecnicamente abbastanza immaturo (se paragonato ad esempio al mondo della fotografia), per cui diventa molto facile servire in un vassoio d'argento teorie e ragionamenti meravigliosi, che poi però con il nostro telescopio da 500 euro e nel prato di casa cadono miserabilmente in un coro di risate. Certe stupidaggini scritte in forum specialistici di altri settori (per esempio fotografia come detto) vengono stroncate in male parole e senza pietà, mettendo alla berlina i loro sostenitori. I forum di astronomia non sono ancora maturi in questo.
Parliamo con cognizione di causa perchè i telescopio li proviamo e li costruiamo e non cerchiamo di dare delle nozioni teoricamente nel giusto ma che poi praticamente si rivelano delle sciocchezze.
Ricordate "quello che non c'è non si rompe" che fine ha fatto, e facciamo sommessamente notare che nessuno di questi strumenti ha poi performato in modo adeguato se non quello del costruttore.
Blasoni importanti cadono nel momento di un utilizzo serio, con specchi che si spostano, e oggetti che dal centro ballano ai bordi del campo.
Potremmo stilare elenchi chilometrici con tanto di nomi e cognomi per ciascun telescopio, ma perchè i proprietari faticano ad ammettere quelle che sono evidenze? Forse noi siamo troppo esigenti e se ci accorgiamo di un difetto cerchiamo di correggerlo nel modo migliore. C'è chi costruisce un supporto secondario saldando due bulloni e ne posta pure le foto come una meraviglia, e c'è chi come noi ci studia su tre anni per poi rifarlo. Quale dei due sarà più affidabile? A certo se il telescopio resta sempre collimato (dove? nei film?) vuol dire che non ci sono problemi e tutto il resto non serve. o forse siamo noi che siamo tardi nel capire i concetti, ma ci pare che quanto emerge dalle esperienze riportate in questo forum gli esiti siano ben diversi, e ci mancherebbe anche.
Forse una supercompatta che fa belle foto è paragonabile ad una macchina fotografica per uso professionale? I prezzi sono di conseguenza, anche la flessibilità, la costanza e la qualità del prodotto, eppure tutte e due fanno belle foto.
Vorremmo poter pubblicare i resoconti che ci inviano i clienti con i loro commenti sui prodotti NortheK, questo ovviamente non è consentito, ma queste cose non le leggiamo per i telescopi meravigliosi in legno e ferro, anzi la battaglia iniziata dai proprietari per difendere il loro acquisto è strenua e un pochino ridicola.
Noi vendiamo telescopi, se qualcuno si accontenta e usa trabiccoli non puo' certamente condividere le nostre tesi (dimostrate nei fatti e non da report raccolti negli articoli del web).
Maxproject


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(G. Schiaparelli)

Edited by maxproject on Jul 17, 2011 at 12:36 AM

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Sulla intubazione di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

Un ulteriore elemento da considerare è che vengono spesso e volentieri presentati concetti costruttivi utilizzando simulatori ingegneristici (questo lo fanno molti fabbricanti per darsi un tocco di importanza), che - prassi comune oggi per qualunque officina meccanica - prevedono il comportamento meccanico di ogni struttura progettata. Naturalmente anche noi usiamo questi sistemi per ovvie ragioni di riduzione dei costi e di ottimizzazione del lavoro, evitando di sbandierare ai quattro venti disegnini e schermate che nulla hanno come significato se non inquadrati nel progetto globale dello strumento.
C'è un fabbricante che insiste molto su questo, a tal punto che con questo è arrivato ad incollare i primari e i secondari dei propri telescopi, perchè i simulatori dicevano che questo era il modo più economico e funzionale. La realtà poi è ben diversa: i tubi torcono e flettono, i primari si scollano e si spostano, le messe a fuoco sono fuori asse. Perchè?
Se ci si affida solo a dei simulatori o a dei sistemi di calcolo per costruire un bene che non è un ponte o una sospensione, ma un prodotto destinato ad un certo tipo di utenza è necessario utilizzare un simulatore a costo zero: il cervello. Ci vuole una grande intelligenza per capire che un amatore è obbligato a mantenere i pesi entro certi range, a spostare spesso e malvolentieri il telescopio, a non essere in grado di procedere con una check list alla manutenzione programmata, ad utilizzare sistemi accessori di vari costruttori sobbarcandosi l'onere di doverli far funzionare, ecc . ecc.?
Se scriviamo che un supporto per secondari newton è stato per noi molto difficile da costruire, ancor più di uno per telescopi cassegrain, sono evidenti due ipotesi: in NortheK siamo degli inetti, in NortheK cerchiamo di far corrispondere la parola "funziona" con la realtà. Speriamo nella seconda.
Un altro esempio è dato da un caso, di cui si è parlato tempo fa tra noi e noi. Si parlava di un rifrattore di alto blasone e INDISCUSSA qualità meccanica pari al nostro DP 150 come dimensioni (che ricordiamo dopo le ultime modifiche, in carbonio, pesa quasi 15 kg), che pero' pesa oltre i 24 kg. Il delta peso è dato dall'utilizzo della fibra e dal fatto che il nostro non è vocato per fotografia a largo campo quindi utilizza un treno meccanico posteriore più semplificato e leggero. Allora abbiamo preso il progetto del nostro collega e lo abbiamo rifatto con un normale programma di simulazione meccanica, arrivando a "promuovere" sulla carta un tubo ottico da 17 kg. Detto questo, siccome il fatto INCONTROVERTIBILE è che il tubo del nostro collega funziona in modo più che eccellente e men che meno si sente una lamentela sul mercato, possiamo dedurre che anche altri costruttori coscienziosi fanno i loro calcoletti di prassi e poi apportano le modifiche necessarie per far funzionare tutto, NON al minimo, ma al MASSIMO che l'utente destinatario puo' pretendere. Questa è la sottile differenza tra chi teorizza e tra chi fa.
Ben diverso se dobbiamo costruire un ponte: li l'utenza ci passa sopra con la macchina e non puo' interagire col bene in alcun modo.
E ben diverso e poco serio è mettere nel sito un po' di schermate di calcoli ingegneristici per far credere al cliente che questo è il top tecnologico, salvo poi usare tre viti di nylon per regolare il secondario......come dire: ti ho fatto fesso comunque.

Maxproject

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La conseguenza logica del post precedente è che il progetto deve essere costruito pensando al cliente e ai costi, e non alle simulazioni e ai ragionamenti correttissimi sotto l'aspetto intellettuale. Perchè poi chi glielo va a spiegare al cliente che il primario slitta o il tubo flette perchè ha usato un accessorio che noi non avevamo previsto? (questo nelle ipotesi più favorevoli).

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daniela
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Sulla intubazione di un telescopio.

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Feynman era solito far notare che ci sono affermazioni talmente stupide da non essere neanche false.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"