Standard industriali e costruttori di telescopi.

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maxproject
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Standard industriali e costruttori di telescopi.

Messaggio da maxproject »

Nel panorama dei costruttori di telescopi sta accadendo quello che già in altri settori si è visto in modo molto chiaro.
La segmentazione si sta evidenziando in soli due pezzi:
a) il mass market che aumenta la sua qualità media, in alcuni prodotti, e che quindi erode fette sempre più consistenti ai produttori intermedi (molti artigiani non solo italiani);
b) la gamma alta, dove per poterci stare e lavorare sono necessarie corpose disponibilità finanziare.

Tutto il resto, vuoi per la concorrenza, vuoi per i raggiunti limiti d'età dei costruttori medesimi che non hanno un ricambio, tenderà a scomparire dal mercato o a ridursi a numeri praticamente inesistenti.

Se parliamo di meccaniche di livello tecnicamente adeguato, noi invitiamo ad analizzare i costruttori italiani e europei e a scrivere in un foglio di carta dove poter acquistare un prodotto di gamma elevata (e di diametro conseguente, non stiamo parlando dei rifrattorini da 80-100 mm), con tutti i presupposti che abbiamo elencato nei post precedenti.

Scoprirete che - avendone la possibilità - è anche difficile comperare.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

skymap
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Standard industriali e costruttori di telescopi.

Messaggio da skymap »

E' abbastanza facile comprare montature buone cercando i requisiti precedenti sia in italia che fuori confine.

Invece è difficile con i telescopi perchè magari lo strumento cercato non si trova, il costruttore A produce un ottimo newton con meccanica eccellente e specchio perfetto ma non ha rifrattori ad esempio e pertanto devo comprare quel che offre la piazza (costruttore B) o cambiare tipo di strumento.
Però in qualche modo è comprensibile, in un mercato piccolo e di nicchia coprire tutti gli schemi ottici più diffusi non è facile per struttura aziendale e costa impegni finanziari notevoli.

Di sicuro per una ditta che opera solo sul mercato nazionale è quasi impossibile, bisogna ragionare a livello industriale e guardare al resto del mondo come mercato.

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain

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maxproject
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Standard industriali e costruttori di telescopi.

Messaggio da maxproject »

E, tanto per dare una inquadrata al ragionamento, avvalorando quello che stiamo dicendo da mesi, e vivendo sulla nostra pelle da un anno, anche un costruttore molto serio dice:

--- In tec-scopes@yahoogroups.com, tim wetherell <tim.wetherell@...> wrote:
>
> >Same time we are feeding "animal in the cage" by given work to
> outsiders that was done before here - that is already killing us: we
> have 60% business offices empty in our neighborhood, all work moved to
> China!
> Yuri
>
>
> Absolutely! Same story in the UK. Greed for cheap imported goods has
> killed so much of what was once a world leading manufacturing
> capability and once it's lost, it'll never come back. The only reason
> Australia is doing so well is because we're the place China buys all
> their raw materials from!
>
> It's great to be able to buy a $2000 TV for $500 but I have a nasty
> feeling that our beloved "free market" will come back and bite us
> severely in the ass over the next decade or two :)
>
> all the best
>
> Tim
>
Tim,
"cheap prices" is a mirage that will last for only quite short time, not for decades. It is foxy politics of China government with the simple goal we have to stop doing anything in here and buy everything from there.
So far this politics works well for communist government against naive capitalists. After an addiction for cheap product established - (and a low of work moved to right place) prices we go up and up!

I was surprised yesterday about prices for BSA Barska and other red-dot finders. We were recommending this type of finders as cheaper alternative to optical ones. And our customer found that there are no prices $45-50 as it was last year - same exactly items are offered for just $90-175! Amazing !
Yuri

Tanto perchè sia chiaro agli estimatori dei telescopi cinesi a basso prezzo quale sarà la parabola ascendente in tempi molto brevi (di fatto noi in altre materie prime abbiamo subito rincari in 8 mesi dal 45 al 144% oltre a non avere le consegne richieste).

Maxproject

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daniela
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Standard industriali e costruttori di telescopi.

Messaggio da daniela »

A BEH SCUSATE LA FRANCHEZZA MA NON SONO MICA FORMICHINE, SONO ESSERI UMANI COME NOI, E TUTT'ALTRO CHE STUPIDI.

QUESTI SIGNORI HANNO RAGIONATO COME SI POTEVANO ROVESCIARE CERTI RAPPORTI DI FORZA PER LORO SVANTAGGIOSI, E, CON L'AIUTO DI UNA CULTURA E MENTALITA' CHE E' PIU' A PROPRIO AGIO DELLA NOSTRA QUANDO SI TRATTA DI PIANIFICARE NEL MEDIO E LUNGO TERMINE, HANNO MESSO GIU' UNA STRATEGIA E LA HANNO ATTUATA.

CON TANTI AUGURI PER CHI C'E' CADUTO......

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Standard industriali e costruttori di telescopi.

Messaggio da maxproject »

E la diretta conseguenza è che ci informano che il governo cinese sta ostacolando e limitando la pubblicità di "brand" commerciali non cinesi. In questa politica - partita per ora solo in alcuni settori ad alta intesità di fatturato - si nasconde quella che è anche una visione della nuova Cina, ovvero affermare nel tempo "brand" commerciali nazionali.
Dalla manifattura di bassissima qualità, cercano di spostarsi in fasce più alte, e questo lo si vede bene anche nei telescopi.
Abbiamo letto e parlato della EQ7-8 che dovrebbe diventare l'entry level per carichi discreti, a prezzo cinese. Ma attenzione: il prezzo non sarà proprio cinese e metterà in discussione anche la convenienza di acquistare quel prodotto (questo e altri sono in continuo ritardo, proprio perchè non si riesce a far quadrare il concetto qualità/prezzo/concorrenza con l'occidente). Quando uscirà questa montatura noi pensiamo che la EQ 6 (migliorata continuamente ma che salirà rapidamente di prezzo) rimarrà per i carichi bassi. E' appunto un primo tentativo di affermare un "brand" cinese.
Ci lavoreranno per decenni se necessario, ma ce la faranno, e qui si deve preparare la controffensiva commerciale occidentale, con innovazione e serietà.

Maxproject


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Edited by maxproject on Apr 10, 2011 at 02:26 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Stiamo leggendo in un forum popolare una serie di considerazione su un test effettuato da molti astrofili mettendo accanto vari telescopi, di diversi costruttori e di diverse configurazioni.
A prescindere dai metodi e dalle risultanze, che qui non ci interessano, emergono alcuni spunti interessanti, legati soprattutto al mondo della produzione, e non agli assunti della teoria o della pratica utilizzazione.
Il primo punto da considerare è che ciascun costruttore realizza il proprio telescopio secondo la filosofia aziendale che ha deciso di darsi. Così abbiamo buoni telescopi a prezzi esorbitanti e non giustificati perchè si è fatto molto lavoro sulla leva del "brand", telescopi pessimi ma sempre molto cari perchè si è spinto sulla leva "dell'immaginario intangibile", telescopi onesti a prezzo onesto perchè si è data priorità alla sostanza e non ai valori intangibili.
E' perfettamente inutile, tecnicamente parlando, effettuare test su schemi diversi con diametri e rapporti diversi, se non per curiosità dei dilettanti che giustamente si trovano bombardati da moltissime proposte e vanno un pochino in confusione.
Ci lasciano perplessi gli atteggiamenti di assunti correttamente legati alla fisica ma applicati a strumenti operativi in condizioni non di laboratorio (qui si verificano le regole e non a caso e per caso), con settaggi che non sappiamo come e quando fatti.
Non ci sono dubbi che ciascuna marca, ciascun modello, ciascun schema ha i suoi pro e i suoi contro, la perfezione non è di questo mondo, si tratta di trovare il rapporto migliore tra qualità globale del telescopio e prezzo richiesto.
Noi, ad esempio, abbiamo paragonato il nostro 230 dk con il suo collega maggiore nipponico e non ci sono stati sicuramente momenti in cui abbiamo pensato di avere performances inferiori, mentre il prezzo si è inferiore (circa la metà), stessa sorte al collega americano perdente sulle performances vincente sul prezzo (circa la metà del nostro). Questo test ha più senso in quanto i diametri sono simili e due schemi uguali con medesimi rapporti, mentre il terzo è diverso ma molto diffuso.
Resta che ogni strumento ha il suo ambito d'uso e chi pensa al telescopio universale di universale trova solo la fregatura.

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Edited by maxproject on Apr 11, 2011 at 09:22 PM

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Messaggio da maxproject »

Naturalmente questo discorso si aggancia al nostro progetto PQN (protocollo qualità northek) che stiamo redigendo da circa due anni ma che è ancora lungo da terminare soprattutto in considerazione che ci sono delle strumentazioni accessorie ancora in corso di disegno.
Quando si potrà applicare questo protocollo (in parte pubblico, in parte riservato, e poi messo a disposizione degli astrofili per fare una autodiagnosi del proprio strumento), finirà l'epoca delle impressioni personali, delle classifiche, delle chiacchere.
Ad ogni affermazione segue un riscontro effettivo.............il resto è aria fritta.

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Messaggio da maxproject »

Quando parliamo di standard industriali, sottointendiamo e diamo per scontato anche il tema delle provviste finanziarie per realizzare un qualunque prodotto.
Se osserviamo con cura i siti dei costruttori di telescopi (escludiamo per il momento i negozi), vediamo a listino strumenti di dimensioni mastodontiche e - presunte - prestazioni tecniche.
Stiamo monitorando i dossier competitor dei vari costruttori, e per chi mastica un minimo di economia aziendale diventa evidente che alcune strutture non sono nemmeno in grado di potersi permettere la prototipazione di alcuni modelli.
Certamente è molto facile mettere nel proprio sito telescopi da 400-600 mm in varie configurazioni, magari scalando una foto o elaborandola per poter mostrare una costruzione mai fatta, ma il vero rischio lo corre il cliente, che versa congrua caparra e aspetta speranzoso la consegna del suo telescopio. Telescopio che non arriva mai o arriva con grande ritardo, ed è lui medesimo a fare da cavia, pagando così al costruttore un bene che teoricamente è collaudato e garantito, ed invece è servito come finanziamento per realizzare un telescopio di prova.
A parte queste considerazioni (possiamo stilare un elenco di telescopi inutilizzabili sparsi in vari osservatori pubblici e privati) che riguardano strettamente il cliente, bisogna anche capire che se una azienda mette in catagolo, per esempio, un 600 mm in una configurazione ottica semplice, la medesima - dando per scontato che il prodotto è performante e con caratteristiche semi professionali come il diametro richiede - ci deve lavorare almeno un anno in studi e ricerche di fattibilità (si perchè o li fate di ferro come nel 1940 o se no dovete cercare tutto quanto di meglio offre la subfornitura per i vari componenti, testarli, valutarli ed eventualmente cambiarli), e mettere un importo che solitamente è pari al doppio del prezzo di listino. Ora capite perchè gli atteggiamenti dei vari costruttori, ad eccezione di pochissimi, sono ben diversi e capite anche perchè di solito le differenze progettuali sono variazioni in scala del modello più piccolo.
NortheK non mette a catalogo telescopi se prima non è stato realizzato il seriale nr. 1 e sottoposto a tutti i test del caso. Se invece un cliente commissioni un telescopio su misura, questo segue dei protocolli di studio, progettazione e approvazione tipici di chi crea tecnica, fornendo al cliente tutte le garanzie necessarie.

Maxproject

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