Elementi oggettivi sulla intubazione esterna di un telescopio.

skymap
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Elementi oggettivi sulla intubazione esterna di un telescopio.

Messaggio da skymap »

E' l'immagine di un telescopio ben fatto e realizzato con cura, ma il punto è che non capisco i motivi della scelta di un primario non collimabile... Solo economici ? credo che chi decide di spendere 10000$ o euro non scappa certamente se il prezzo diventa 11000.

Poi che si tratti di planetwave o "persichetti telescopi snc" cambia poco, è il concetto del progettista che mi sfugge. Anche se vedo che la soluzione primario bloccato è adottata anche da un noto e blasonato costruttore giapponese, però mi sfuggono le ragioni.

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Il concetto è molto semplice: semplificare al massimo, non solo per ragioni di costo (che sono molto pesanti), ma anche e soprattutto per manlevare teoricamente l'utenza dal compito della gestione di meccaniche più sofisticate. Molti si intimoriscono e meno roba gli metti tra le mani meglio è, non sarai cosi' tediato da continue richieste di spiegazioni date più dalla paura di rompere qualcosa che da una effettiva necessità.
Questo commercialmente ha una sua logica, tecnicamente no. E anche il blasonato marchio che tu sottointendi, ad esclusione di alcuni modelli, ha i suoi problemi di base, ma del resto non è nemmeno sbagliato applicare questa teoria, fintanto che qualcuno non dimostra che certe scelte sono scelte commerciali e non tecniche.
Maxproject

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maxproject
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Elementi oggettivi sulla intubazione esterna di un telescopio.

Messaggio da maxproject »

E allora forse è utile riportare degli esempi di costruzioni o intubazioni in cui noi si evidenzi in tutta tranquillità quelle criticità tecniche e gli errori o le soluzioni cercate per realizzare un telescopio.
Utile esempio per far capire ai nostri lettori le differenze nelle varie lavorazioni, nelle progettazioni, nella ricerca innovativa.
Ovviamente è tutto sempre legato al prezzo di vendita e alla esistenza o meno di una struttura, ma a noi interessa non il caso singolo, quanto far capire al lettore perchè una cosa costa X e una cosa costa Y, poi ci si può accontentare di X chiudendo un occhio (o tutti e due), e cercando di autogiustificarsi con il prezzo basso. Resta che molti costruttori o presunti tali spacciano volgarità progettuali come innovazioni tecniche e come soluzioni di alta qualità, cose ovviamente non esistenti se non nella mente di chi semplicemente non sa.
Nei prossimi giorni faremo degli esempi pratici, prendendo elementi pubblici a nostra disposizione e quindi senza violare privacy o riservatezze.
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ecco un primo esempio di marketing indirizzato verso un pubblico generico che non conosce presupposti tecnici:

http://img801.imageshack.us/img801/7330/aluminum20backplate20mi.jpg

questo genere di riprese tende a spiegare all'utenza che approfonditi studi ingegneristici hanno portato al dimensionamento di ogni elemento. E' ovviamente una forzatura, questo genere di calcoletti strutturali sono immediati ed automatici in qualunque programma di progettazione e fors'anche senza si potrebbe ottenere un risultato performante (cortesia AG OPTICAL dal loro sito Web).

http://img163.imageshack.us/img163/9145/18in20astrograph20view2.jpg

una buona immagine di rendering ha sempre il suo effetto, ma dimostra - anche - la povertà del progetto in se'.

http://img8.imageshack.us/img8/3331/feathertouch1.jpg

è pensabile applicare in una FT da 3,5" un correttore di Wynnie da 3" difficoltoso da gestire per il peso e per la generazione di immagini fantasma se non perfettamente allineato, in questo genere di strumenti? Ovviamente no. E' una messa a fuoco per rifrattori e non per riflettori, infatti il costruttore medesimo dice che a richiesta può montare la FLI a piastre.
La FT da 3,5" è abbastanza conosciuta dagli astroimager del deep sky, non ha infatti una precisione sufficiente per il mantenimento degli assi con pesi consistenti (il correttore pesa 1 kg) e focali anche solo intermedie.

http://img215.imageshack.us/img215/1756/18in20astrograph206.jpg

osserviamo questo supporto per secondari. a parte la vetustà del progetto, ci stiamo domandando lo scopo delle viti in nylon laterali, messe ovviamente per bloccare il perno di sostegno del vetro secondario. Questo - oltre a non consentire un preciso posizionamento del medesimo, soffrirà di un chiaro disassamento (presumiamo 1/10 di mm) nel momento in cui andremo a stringere le viti.

Questi spostamenti, in presenza di un correttore, sono estremamente dannosi.

In definitiva, per queste poche ragioni, oltre al fatto di uno specchio conico che già di per se dice molto (se si vuole risparmiare peso si va sugli alveolari, o su sistemi sottili, non ci sono altre strade), ci sembre più un concetto costruttivo molto amatoriale che non seriamente proponitivo per il mercato. I costi sono abbastanza popolari, visto che un 400 mm viene proposto a circa 13-14000 dollari, ma bisogna mettere in conto un immediato retrofit con messa a fuoco diversa e un aggiustamento del supporto secondario.

Immagini tratte dal sito del costruttore AG Optical.

Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ma vediamo un esempio di come si presenti un prodotto per quello che non è. Si tratta in questo caso di una ottima realizzazione di un autocostruttore, che pero' spende qualche parola di troppo sul proprio lavoro.

Nulla in contrario che ci si diletti in queste costruzioni, ma è bene sapere che quando le si acquistano sono appunto costruzioni amatoriali, il prezzo è la prima indicazione, ma i nostri lettori hanno oramai l'occhio attento ai dettagli.

Un esempio? Questo strumento viene dichiarato come lavorato a cnc con alta precisione, noi ci permettiamo di sollevare alcuni dubbi. E come ci si accorge di questo? Basta avere l'occhio allenato e guardare bene l'immagine:

http://img687.imageshack.us/img687/3007/documento3035punti.jpg


Vedete dove c'è scritto 1 punto - 2 punti - 3 punti? Bene se osservate proprio li c'è un puntino fatto sul metallo, due puntini, 3 puntini, nessun puntino. E' praticamente il metodo che si usa per assemblare meccaniche fuori asse marcando la sequenza di montaggio.
Se - ipotizziamo - scambiamo gli spider tra di loro non evidenziando i probabili segni che riportano, i medesimi non saranno più di lunghezza giusta. Il significato è che il centraggio del secondario rispetto al primario è stato ottenuto non da una regolazione fine (probabilmente non possibile o insufficiente) ma dal contrassegno degli spider e della loro collocazione una volta raggiunto l'asse.

Beninteso che questo è concesso e lecito ad un autocostruttore come l'autore di questo telescopio, ma non crediate che anche nelle realtà piu' conosciute questo sia un fatto irreale.

Maxproject
Edited by maxproject on Sep 17, 2010 at 10:51 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Restando in un ambito di costruzioni amatoriali, e poi ci fermiamo qui, perchè vorremmo illustrare tutto il progetto, ma non ci pare elegante ragionare su progetti fatti nel tempo libero e con limitate risorse, ecco una guida fuori asse.

Osservatela con cura.

http://img412.imageshack.us/img412/9854/documento3025.jpg

La prima cosa che salta agli occhi è che la parte alta dove si applica il cannotto porta sensore è stata ricavata da un bullone saldato e abraso, e quindi non è un pezzo eseguito a controllo, sopra c'è la prima piastra che si interfaccia con la seconda. Ingrandite e vedrete l'irregolarità delle dimensioni e dei bordi, l'asse viene dato dalla vite soprastante, quindi e senza dubbio fuori asse di almeno 0,1 mm se le saldature sono eseguite ad arte e cosi' i blocchetti sagomati.

Ora osservate la vite di blocco laterale del sensore. Entra inclinata perchè il foro è storto.

L'indicazione finale di questo è che dunque la realizzazione è stata eseguita con mezzi casalinghi e di fortuna.

Nulla di male in questo sia ancora ben chiaro, qualcosa da ridire l'avremmo sul fatto di parlare di carbonio ad alto modulo, soluzioni tecniche sofisticate, ecc. La medesima messa a fuoco per qualunque astroimager è chiaro che non è idonea ad un 400 mm (e nelle istruzioni inviate al cliente viene onestamente dichiarata con un difetto di fabbricazione).........

Il prezzo è comunque molto conveniente, non vorremmo solo che gli strali estasiati confondessero un prodotto legittimamente autocostruito secondo le proprie esperienze, con prodotti che dietro di se nascondono centinaia di ore di progettazione e test molto severi sul funzionamento.

Maxproject

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Messaggio da maxproject »

Certamente molti ci domandano perchè le nostre intubazioni costano cosi' tanto. Ma è saggio approfondire questo argomento perchè è strettamente legato alla qualità del prodotto.

Il nostro tubo (togliamo le ottiche, cosi non sbagliamo) è caro ma confrontato con cosa?

Dobbiamo intenderci molto bene su questo punto. Prendiamo un normale 250 e lo confrontiamo con altri prodotti presenti sul mercato. L'utenza cosa usa come "pietra di paragone"?

Ovviamente il metro cinese o sino-americano-messicano. La qualità di questi prodotti è strettamente correlata al prezzo richiesto (che ricordiamo non è quello italiano), prodotti per divertirsi con poca spesa e di uso immediato.

Il paragone non sarebbe questo da fare. La questione è molto ingarbugliata perchè ad esempio se prendiamo il nostro DK 250 in carbonio, costa molto meno di un blasonato giapponese in lamiera calandrata che ha una meccanica ancora più semplice del nostro DK230 che ne costa quasi la metà. E parliamo di nostri prezzi di fabbrica.....

Torneremo su questo argomento perchè è cruciale specificare bene ai nostri estimatori che in effetti il marketing fa da padrone, ma alla lunga la tecnica è sempre vincente.
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Messaggio da maxproject »

Se illustriamo i nostri intubati e per pura fortuna ci capita come interlocutore un utente con nozioni di meccanica, o che in passato ha effettuato lavori in officina, non ci sono dubbi che il medesimo recepisce con grande facilità e apprezza in modo immediato quanto viene proposto. Naturalmente è agevolato in questo dalle nozioni ed esperienze personali, che gli consentono di valutare appieno i costi reali di un tubo NortheK e delle consistenti risorse stanziete per progettarlo.
Il compito nostro è dunque quello di portare poco alla volta anche chi non ha nozioni di meccanica a capire e a ragionare sul come e sul perchè si sono fatte alcune scelte.
Altri estimatori si perdono in considerazioni un po' "leggerine" (quanto lusso.....si poteva risparmiare cosi' e cosà), queste opinioni sono date dalla non conoscenza del processo produttivo e in buona fede si pensa che cambiando un dettaglio il prezzo potrebbe scendere di parecchio. Purtroppo non è così. I veri costi ammazza telescopio sono:
studio
disegno
prototipazione
rifacimento del seriale

Il resto sono quasi sempre dettagli da pochi euro.

Resta - comunque - che non si può vendere un telescopio da 6-8000 euro col tappo di plastica, francamente fossimo i clienti ci sentiremmo presi in giro da dei produttori spilorci, considerando che i tappi della serie 250 prodotti in serie ci costano 32 euro.

Cerchiamo di spiegare questo, perchè vogliamo essere certi che l'utenza comprenda bene la nostra proposta e - possibilmente - non la accomuni a tante altre che di bello hanno solo il marketing......

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Messaggio da maxproject »

In coda al post precedente e strettamene correlato, occorre far notare come purtroppo - a causa di una nutrita schiera di pataccari - in molti astrofili sia diffuso l'assioma: produttore/commerciante = elemento truffaldino che approfitta del povero appassionato indifeso.
Se questa iperbole scaturisce da fatti di incontestabile disonestà e facilonera, nonchè anche da una buona dose di dabbenaggine e atrofizzazione del muscolo alto da parte di alcuni acquirenti, è utile specificare che non sono pochi coloro che selezionano con cura i propri fornitori, che grazie ad uno studio continuo e attento sanno evidenziare bene le singole offerte e soprattutto chiedono e si informano con perizia, senza dare per scontato un "sentito dire" o le "informercials" di peppino o' scienziato. A quest'ultima utenza noi aspiriamo il collocamento dei prodotti NortheK, nel tempo e nelle specificità di ciascuno.
Per quanto ci riguarda, l'utente ben informato o quantomeno curioso di capire, sa apprezzare la nostra ricerca della funzionalità, ne identifica i plus e non li confonde con affermazioni da bar sport (tipica: tutte quelle regolazioni li non servono, tutta quella precisione non serve, ecc. ecc. ecc.).
Chissà perchè strumenti decantati come l'ottimale per il proprio lavoro, poco alla volta e per vie traverse rivelano i problemi e i limiti, sempre scusati perchè il prezzo...... Non sono queste le scorciatoie a cui miriamo e la struttura di un nostro tubo da 250 mm (i più piccoli), già spiega bene una filosofia che non accetta compromessi se non un prezzo limite di vendita.
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Messaggio da maxproject »

Nelle intubazioni in carbonio è molto diffusa quella con lo schema truss, ovvero aperta e con i tubi (6 o 8) posti a formare triangoli. Questa è la configurazione che consente la maggior performance con il minor peso.

Occhio: i tubi sono posti triangolarmente per ragioni ben precise, il triangolo è la forma geometrica con la maggior resistenza meccanica. Esistono poi intubati con tubi allineati (a revolver) per evitare la complicanza e il costo degli snodi (non indifferente). In questo caso siamo in presenza di strutture più difficili da controllare e bisogna calcolare con estrema cura i dimensionamenti, cosa che la struttura a triangolo ci permette di fare con grande margine di sicurezza.

Non è detto che solo le configurazioni triangolari siano le più solide. Esistono facili esempi di sistemi a revolver (tipico due barre accoppiate vicine) che possono performare bene a determinate condizioni.

E' comunque fondamentale sapere come si fa il tubetto in carbonio. Noi non siamo della categoria che comperano tubi per canne da pesca, sui cui contenuti non si sa nulla e nemmeno sui calcoli strutturali. Occorre dunque avere ben fermo il concetto che un serrurier in carbonio costa e la prima regola è che deve essere perfetto in ogni sua caratteristica, altrimenti sono soldi buttati.
Maxproject

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