Controlli e verifiche ottiche: i test.

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maxproject
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Controlli e verifiche ottiche: i test.

Messaggio da maxproject »

L'intersezione una volta che trova (fig. 29) la lama molto spesso non è più nello stesso piano di fronte alla sorgente, la differenza può essere, senza inconvenienti per il controllo, di molti centimetri ma è necessario tenerne conto se si vuole misurare il raggio di curvatura dello specchio, se si fissa un lungo righello leggero appoggiandolo sul bordo del vetro e si traccia con una matita sul righello un riferimento di fronte alla fenditura e di fronte alla lama, il raggio di curvatura è la media delle distanze di questi due riferimenti al centro dello specchio.
Il principiante si intratterrà il più possibile nel cercare le posizioni più precise della lama che mostrano lo specchio difettoso che ha sotto gli occhi con le zone principali in colore uniforme, per apprezzare un difetto stupendosi di un cresta o di un rilievo, dimenticandosi spesso di fare mentalmente il ragionamento sulla direzione dell'illuminazione fittizia (par. 29 - fig. 33).

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

32 - Diffrazione durante la prova di Foucault.

Il grande interesse che gli ottici astronomici danno al metodo di Foucault deve incitare a cercare il limite di validità della spiegazione puramente geometrica (par. 29) tenendo conto della natura ondulatorio dei raggi luminosi. E' importante notare che i fenomeni della diffrazionenon giocano che un ruolo molto secondario (non è il caso dei test migliorati che si sono proposti) al punto che li abbiamo passati completamente sotto silenzio nelle note destinate agli amatori e non è il caso di mettere in guardia contro certi errori d'interpretazione possibili e segnalare le loro possibili soluzioni. E' RAYLEGH che ha considerato per prima cosa il brillante anello di diffrazione visibile intorno allo specchio stesso quando la lama arriva a ricoprire interamente l'immagine, questo anello infastidice l'apprezzamento esatto dei difetti del bordo estremo. BANERJI ha tentato di esplorare questo fenomeno. Più recentemente una teoria completa del metodo di FOUCAULT è stata redatta da GASCOIGNE e da LINFOOT; la conclusione pratica di questi lavori non comporta delle correzioni importanti alla interpretazione geometrica se non si ha a che fare con delle grosse aberrazioni dell'ordine di una frangia, che sono allora facili da studiare con delle sorgenti molto larghe perchè la diffrazione non è cosi' determinante.

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Abbiamo già visto la parte che F. ZERNIKE (par. 28) ha costruito sulla sua teorie ondulatoria del metodo di FOUCAULT, il nuovo metodo si applica soprattutto ai piccoli difetti elementari più o meno periodici dovuti alla struttura dell'utensile.
Nel 1931, A. COUDER ha indicato le sorti delle frange d'ombra di FRESNEL, in cui l'ombra della lamina è bordata in posizione nettamente extrafocale e che coesistono ugualmente alla intersezione se il fascio non è astigmatico. Questo fenomeno non si osserva che con un fenditura assai fine e il suo interesse pratico è molto grande: innanzitutto permette di regolare la larghezza della fenditura ad un valore corretto e di mettere la lamina esattamente parallela alla immagine; con i fasci che a noi interessano l'apertura da f/12 a f/16 si vedono due o tre frange d'ombra (fig. 37) contornanti l'ombra geometrica per una posizione extrafocale della lamina di 20 mm. circa quando la fenditura ha una larghezza raccomandata da 30 a 50 microns. Con una sorgente monocromatica e una fenditura di 3 microns si puo' osservare e fotografare le frange su tutta la metà della superfice non ricoperta dall'ombra.
A. COUDER ha mostrato anche la possibilità di esplorare questi fenomeni apprezzando immediatamente degli scarti di tautocromatismo senza alcun calcolo, in effetti quando il fascio è stigmatico, le frange sono rettilinee, se la lamina in posizione intrafocale ricopre più della metà del fascio; nel caso contrario , la loro forma permette d'apprezzare la grandezza dello scarto: si utilizza per questo la prima frangia, che è la più visibile e la cui distanza dall'ombra (circa tre quarti d'onda) è facilmente apprezzabile.
A titolo di esempio diamo la fotografia delle frange ottenute con uno specchio avente un bordo ribattuto che non si era notato così esattamente al centro di curvatura a causa dell'anello di RAYLEIGH segnalato prima.
Quando si studia una superfice avente un difetto evidente nelle condizioni dell'esame, per esempio un paraboloide molto aperto al centro di curvatura, le frange d'ombra persistono più o meno nettamente in tutte le posizioni della lamina ma se si ci si attiene a una sorgente da 30 a 50 microns non si sarà mai seriemente sicuri e la mobilità frange impedirà di confonderle con i cambiamenti di colore di un lato nel corso di un controllo.

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Edited by maxproject on Feb 6, 2010 at 02:06 PM

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http://img190.imageshack.us/img190/3605/image10ma.jpg

Fig. 37 - Frange d'ombra intrafocali di uno specchio sferico avente bordo ribattuto da 1/3 d'onda (fenditura di 5 microns)

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