Sofisticazione nelle costruzioni astronomiche.
Inviato: 24/10/2008, 21:44
Un grande problema nella progettazione di uno strumento astronomico è decidere fino a che punto spingerne la sofisticazione, intendo qua meccanica e non ottica.
Ci sono diverse scuole di pensiero, ciascuna con valide motivazioni a sostenerla, ma anche relative controindicazioni.
Se osserviamo i cataloghi e i listini di molti e/o tutti i produttori , dando per scontata la parità nella esecuzione ottica (tanto per avere un parametro fisso, anche se un po' impossibile), troviamo delta prezzo molto ampli a parità di configurazione e accessoriamento.
Questo puo' avere un significato? Ovviamente la risposta è positiva.
Una cella per specchio primario o per rifrattore puo' essere costruita in tantissimi modi, e con grandi economie. Da semplici piastre tornite con 4 fori a sistemi molto piu' complessi, magari anche con un calcolo strutturale alle spalle.
Ma puo' un utilizzatore scindere tutti gli elementi in gioco per dare un effettivo peso al prezzo richiesto dal venditore? Non è facile ma è possibile.
Talvolta si confonde la complicazione di una costruzionne come un problema mentre si elogia la semplicità di un'altra, come una genialità progettuale. Puo' anche essere vero, ma è ampliamente confutabile quasi sempre.
Il progettista di un sistema complesso ha sicuramente messo in gioco tutti gli elementi necessari per performare il proprio sistema, prendendo in considerazione anche quegli elementi complessi e minimi che perturbano il risultato finale. Il progettista di un sistema semplice ha semplicemente surclassato i problemi o non valutandoli o adottando sistemi per aggirarli (per esempio vetri molto spessi, piastre molto spesse ecc.). Il secondo sistema, cioè quello semplice, è ovviamente da considerarsi a basso costo.
Rimane la considerazione che mettendo fianco a fianco un sistema complesso ad un sistema semplice , qualche volta, si scopre che il sistema semplice costa di piu' di quello complesso.
Cosa è successo?
Catene distributive complesse, marketing surrettizzio e soprattutto la convinzione in molti che "costa tanto per cui non posso dire che non va bene e sicuramente va bene" è un trucco commerciale vecchio come il mondo. Proprio oggi parlavo con una società di consulenza finanziaria con la quale collaboro. Si è costruito un software di analisi bancaria per le piccole e medie imprese, e viene proposto al pubblico (cioè alle imprese) ad un prezzo ridicolmente basso (circa 500 euro), la domanda che ci si è positi è stata molto semplice ed immediata:
i clienti penseranno che per questo prezzo il programma è scadente o poco performante, insomma una cosa da rivista di software....... Ovviamente - nella realtà - cosi non è visto che permette in pochi giorni di recuperare i soldi spesi, ma tant'è.......
Questo fattore, psicologico ed abitudinario nella nostra società consumistica in cui la cosa importante è non pensare e vivere al traino di altri, è molto importante.
Facciamo un esempio: prendiamo un foglio di carta, scegliamo uno schema ottico (ad esempio dall kirkham 250 mm. f x), e raccogliamo tutti i prezzi presenti sul mercato domestico , ovviamente ci cureremo del fatto che tutti gli strumenti siano a parità di accessori e piu' o meno sulla stessa fascia di qualità.
Scopriremo differenze anche di 1000 e piu' euro tra un tubo e l'altro. Poi facciamo il percorso inverso. analizziamo con cura ogni tubo che viene proposto:
come è costruita la cella?
come è costruito il tubo?
che tipo e che qualità ha la messa a fuoco?
che garanzie di solidità finanziaria mi da il costruttore?
quali sono i vantaggi intangibili del manufatto? (rivendiblità, durata nel tempo, intercambiabilità, ecc.)
come è costituita la catena distributiva? (ci sono importatori e distributori di mezzo, e se si il loro margine va ovviamente non considerato perchè è un surplus di costo e non di qualità)
Fatta questa breve check list avremo scoperto il prodotto piu' conveniente e con il migliore rapporto qualità prezzo.
Massimo
0
Edited by massimoboe on Oct 24, 2008 at 10:29 PM
Ci sono diverse scuole di pensiero, ciascuna con valide motivazioni a sostenerla, ma anche relative controindicazioni.
Se osserviamo i cataloghi e i listini di molti e/o tutti i produttori , dando per scontata la parità nella esecuzione ottica (tanto per avere un parametro fisso, anche se un po' impossibile), troviamo delta prezzo molto ampli a parità di configurazione e accessoriamento.
Questo puo' avere un significato? Ovviamente la risposta è positiva.
Una cella per specchio primario o per rifrattore puo' essere costruita in tantissimi modi, e con grandi economie. Da semplici piastre tornite con 4 fori a sistemi molto piu' complessi, magari anche con un calcolo strutturale alle spalle.
Ma puo' un utilizzatore scindere tutti gli elementi in gioco per dare un effettivo peso al prezzo richiesto dal venditore? Non è facile ma è possibile.
Talvolta si confonde la complicazione di una costruzionne come un problema mentre si elogia la semplicità di un'altra, come una genialità progettuale. Puo' anche essere vero, ma è ampliamente confutabile quasi sempre.
Il progettista di un sistema complesso ha sicuramente messo in gioco tutti gli elementi necessari per performare il proprio sistema, prendendo in considerazione anche quegli elementi complessi e minimi che perturbano il risultato finale. Il progettista di un sistema semplice ha semplicemente surclassato i problemi o non valutandoli o adottando sistemi per aggirarli (per esempio vetri molto spessi, piastre molto spesse ecc.). Il secondo sistema, cioè quello semplice, è ovviamente da considerarsi a basso costo.
Rimane la considerazione che mettendo fianco a fianco un sistema complesso ad un sistema semplice , qualche volta, si scopre che il sistema semplice costa di piu' di quello complesso.
Cosa è successo?
Catene distributive complesse, marketing surrettizzio e soprattutto la convinzione in molti che "costa tanto per cui non posso dire che non va bene e sicuramente va bene" è un trucco commerciale vecchio come il mondo. Proprio oggi parlavo con una società di consulenza finanziaria con la quale collaboro. Si è costruito un software di analisi bancaria per le piccole e medie imprese, e viene proposto al pubblico (cioè alle imprese) ad un prezzo ridicolmente basso (circa 500 euro), la domanda che ci si è positi è stata molto semplice ed immediata:
i clienti penseranno che per questo prezzo il programma è scadente o poco performante, insomma una cosa da rivista di software....... Ovviamente - nella realtà - cosi non è visto che permette in pochi giorni di recuperare i soldi spesi, ma tant'è.......
Questo fattore, psicologico ed abitudinario nella nostra società consumistica in cui la cosa importante è non pensare e vivere al traino di altri, è molto importante.
Facciamo un esempio: prendiamo un foglio di carta, scegliamo uno schema ottico (ad esempio dall kirkham 250 mm. f x), e raccogliamo tutti i prezzi presenti sul mercato domestico , ovviamente ci cureremo del fatto che tutti gli strumenti siano a parità di accessori e piu' o meno sulla stessa fascia di qualità.
Scopriremo differenze anche di 1000 e piu' euro tra un tubo e l'altro. Poi facciamo il percorso inverso. analizziamo con cura ogni tubo che viene proposto:
come è costruita la cella?
come è costruito il tubo?
che tipo e che qualità ha la messa a fuoco?
che garanzie di solidità finanziaria mi da il costruttore?
quali sono i vantaggi intangibili del manufatto? (rivendiblità, durata nel tempo, intercambiabilità, ecc.)
come è costituita la catena distributiva? (ci sono importatori e distributori di mezzo, e se si il loro margine va ovviamente non considerato perchè è un surplus di costo e non di qualità)
Fatta questa breve check list avremo scoperto il prodotto piu' conveniente e con il migliore rapporto qualità prezzo.
Massimo
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Edited by massimoboe on Oct 24, 2008 at 10:29 PM