Coating.
Inviato: 02/11/2009, 12:41
Rimettiamo qua un nostro post che abbiamo messo in un altro forum, essendo di interesse generale è bene che i nostri lettori ne siano a conoscenza:
Ho letto questa discussione sul coating degli specchi amatoriali. E' bene
fissare alcuni punti fermi, da cui poi ciascuno trarrà le proprie
considerazioni.
a) ha ragione Daniela quando dice che lo sporco non influisce in maniera
significativa sul potere riflettente dello specchio, almeno per gli usi
amatoriali, ma anche professionali, a tale sostegno guardate questo link
divertente:
http://loen.ucolick.org/optics/120-inch_realum_02_06/Recoating_February_2006.pdf
b) ci sono astrofili maniacalmente attratti dallo specchio pulitissimo, per
tale ragione lavano e rilavano la superfice riflettente, non rendendosi
conto che COMUNQUE apportano danni alla superfice medesima, con la
formazione di strie, ossidazioni, distacchi nel tempo. Questa non è una
colpa del coater ma è una manutenzione ERRATA.
c) un grave problema: abbiamo visionato alcuni specchi che vengono tenuti
all'esterno e protetti dal solito sacco. Risultano unti e bisunti da una
sostanza oleosa (la condensa che si aggrega alle particelle di smog
atmosferico) che aggredisce in modo velocissimo il coating anche se
quarzato. Questo è un problema perchè poi l'astrofilo inizia a lavare in
continuazione lo specchio, peggiorando una situazione che si sta già
compromettendo per conto suo. Anche questa è una manutenzione ERRATA. Qua ci
sarebbe da dire altro, ma per brevità evito, restando disponibile a fornire
informazioni a chi le chiede.
d) recoating in UK. Io mi appoggio li per il coating delle ottiche e posso
dire che i tempi sono abbastanza lunghi, oltre ai rischi (ricordarsi) di
problemi durante il trasporto, problemi a cui il coater ovviamente non
risponde. Se lo specchio arriva rotto ce lo teniamo rotto, con i danni
conseguenti. Ho anche visto che poi farsi rimborsare dal trasportatore a
livello di azienda è abbastanza complicato, non oso pensare ad un privato.
e) il coating degli strumenti amatoriali ha sempre un grado di insuccesso
abbastanza elevato, rispetto agli strumenti professionali. Ciò è dovuto al
fatto che il coater stesso considera l'amatore una perdita di tempo e
talvolta se ha fretta....... Una azienda seria offre una garanzia anche su
questo procedimento, ben sapendo che il tasso di mortalità esiste e non è
prossimo allo zero come qualcuno racconta.
f) io personalmente ho uno specchio di 15 anni fa che solo ora sto facendo
rialluminare e l'ho lavato 3 volte infischiandomene della polvere.
In conclusione io direi: pulite il MENO possibile i vostri specchi, non è
questo che influisce sulla resa dei medesimi, RICORDATE che ogni volta che
intervenite sull'alluminatura create i pressuposti per un potenziale
problema che magari affiora sei mesi dopo. Questa operazione - conservando
bene lo strumento (senza condense ad esempio) - si puo' fare ogni 2 o 3 anni
per gli usi amatoriali e al secondo giro non si pulisce ma si rimanda al
coating.
Massimo Boetto
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Ho letto questa discussione sul coating degli specchi amatoriali. E' bene
fissare alcuni punti fermi, da cui poi ciascuno trarrà le proprie
considerazioni.
a) ha ragione Daniela quando dice che lo sporco non influisce in maniera
significativa sul potere riflettente dello specchio, almeno per gli usi
amatoriali, ma anche professionali, a tale sostegno guardate questo link
divertente:
http://loen.ucolick.org/optics/120-inch_realum_02_06/Recoating_February_2006.pdf
b) ci sono astrofili maniacalmente attratti dallo specchio pulitissimo, per
tale ragione lavano e rilavano la superfice riflettente, non rendendosi
conto che COMUNQUE apportano danni alla superfice medesima, con la
formazione di strie, ossidazioni, distacchi nel tempo. Questa non è una
colpa del coater ma è una manutenzione ERRATA.
c) un grave problema: abbiamo visionato alcuni specchi che vengono tenuti
all'esterno e protetti dal solito sacco. Risultano unti e bisunti da una
sostanza oleosa (la condensa che si aggrega alle particelle di smog
atmosferico) che aggredisce in modo velocissimo il coating anche se
quarzato. Questo è un problema perchè poi l'astrofilo inizia a lavare in
continuazione lo specchio, peggiorando una situazione che si sta già
compromettendo per conto suo. Anche questa è una manutenzione ERRATA. Qua ci
sarebbe da dire altro, ma per brevità evito, restando disponibile a fornire
informazioni a chi le chiede.
d) recoating in UK. Io mi appoggio li per il coating delle ottiche e posso
dire che i tempi sono abbastanza lunghi, oltre ai rischi (ricordarsi) di
problemi durante il trasporto, problemi a cui il coater ovviamente non
risponde. Se lo specchio arriva rotto ce lo teniamo rotto, con i danni
conseguenti. Ho anche visto che poi farsi rimborsare dal trasportatore a
livello di azienda è abbastanza complicato, non oso pensare ad un privato.
e) il coating degli strumenti amatoriali ha sempre un grado di insuccesso
abbastanza elevato, rispetto agli strumenti professionali. Ciò è dovuto al
fatto che il coater stesso considera l'amatore una perdita di tempo e
talvolta se ha fretta....... Una azienda seria offre una garanzia anche su
questo procedimento, ben sapendo che il tasso di mortalità esiste e non è
prossimo allo zero come qualcuno racconta.
f) io personalmente ho uno specchio di 15 anni fa che solo ora sto facendo
rialluminare e l'ho lavato 3 volte infischiandomene della polvere.
In conclusione io direi: pulite il MENO possibile i vostri specchi, non è
questo che influisce sulla resa dei medesimi, RICORDATE che ogni volta che
intervenite sull'alluminatura create i pressuposti per un potenziale
problema che magari affiora sei mesi dopo. Questa operazione - conservando
bene lo strumento (senza condense ad esempio) - si puo' fare ogni 2 o 3 anni
per gli usi amatoriali e al secondo giro non si pulisce ma si rimanda al
coating.
Massimo Boetto
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