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zandor
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Messaggio da zandor »

Il mio specchio era stato alluminato da Zaot ed è ancora immacolato, in due anni lo ho pulito solo due volte, il costruttore mi diceva, che proprio la spedizione delle ottiche e i possibili incidenti durante il maneggiamento dello specchio sono un problema molto reale.

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daniela
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Messaggio da daniela »

Scusate ma qualcuno di voi ha effettivamente realizzato delle misure di riflettivita' dello specchio al trascorrere del tempo? (con lo specchio che naturalmente non sta a riposare in una scatola ma subisce l'uso normale, con inquinanti, pollini, eventuali lavaggi, e quant'altro). Questo sarebbe interessante da discutere.

Daniela

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Fede67
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Messaggio da Fede67 »

Putrtoppo i problemi che si sentono attualmente con gli specchi non sono degrado della riflrettività, ma proprio fioriture, macchie e sfogliature.
E' indubbio che ci sia una madornali ignoranza gererale su come si deve trattare uno specchio, a quand'anche su qualche forum si risponda di non preoccuprarsi dellospecchio sporco, subito saltano su decine di consigli su come pulirlo.
E spesso che chiede chede DOPO aver già fatto danni, senza nemmeno essersene reso conto.
Fattostà che questi problemi li sento solo su specchi di "nuova generazione"...
raramente si sente di vecchi specchi che si rovinano così...
sarà che 'sti cinesi non sanno alluminare bene?
O non vogliono alluminare bene... consumismo, consumismo...

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daniela
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Messaggio da daniela »

ciao Fede se hai un dignitoso specchiaccio di quelli che oggi ti tirano dietro, diciamo a lambda/5, e' naturale che chi li produce, pur lavorando il piu' possibile al risparmio, fara' una alluminatura che preservi la figura ottica. Se uno lavora con tolleranze di due-tre lambda (che fino all'altroieri era la norma o quasi, fra le schifezze che circolavano; certo si producevano anche tanti strumenti ottimi, ma il grosso erano delle emerite porcate) che cosa fara'? Un bello strato spesso che cosi' e' sempre bello lustro e via, il tutto si intende evaporato alla "belin di cane" ma tanto non fa differenza per il tipo di astrofilo che comprava queste cose. Adesso una cosa del genere sarebbe invendibile, e per fortuna. (Anche se talvolta c'e' chi ci prova ancora, e chi ci casca.)

Quale percentuale della apertura e' fiorita, sfogliata, macchiata? Questa la domanda da prendere in considerazione, la risposta e' conseguente per comprendere se si tratta di un difetto cosmetico o se e' da rialluminare.
Lo specchio sporco equivale a un danno chimico (non importa se si sporca in citta' con lo smog o in campagna coi pollini, si tratta sempre di sostanze molto aggressive) ma l'alluminatura non e' in ogni caso eterna. Personalmente, io gli specchi non li lavo, anche perche' non ho la macchina che fa la neve di CO2 (se ce la avessi, forse potrebbe valere la pena di fare una pulizia a meta' ciclo sugli specchi "budget"). Se mi si sporcasse uno specchio e preferissi evitare o ritardare il piu' possibile la rialluminatura, caccerei i soldi che ci vogliono e andrei a comprarmi la quantita' che serve di una di quelle soluzioni a base di polimeri tipo Photonic Cleaning e lo pulirei come si deve. Costosa? Beh andiamo a farli alla fine, i soldi di quanto costa, su una vita di attivita' nell'astronomia amatoriale. Magari dopo aver rotto uno specchio da 10000 euro.

Daniela

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Fede67
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Messaggio da Fede67 »

Quindi il problema delle fioriture non è una alluminatura "che non attacca", ma solo una alluminatura "sottile"?
Anche la quarzatura ha problemi di "spessore"?

PS: cos'è la macchina della neve CO2, e cos'è una pulizia a metà ciclo?

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daniela
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Messaggio da daniela »

ci sono tanti tipi di problemi diversi fra loro che possono presentarsi insieme o separatamente, la alluminatura "che non attacca" e' solitamente derivata da un vuoto non sufficientemente spinto nella camera di coating, o a contaminanti nella camera stessa o sullo specchio non sufficientemente pulito prima del coating (lo specchio deve essere perfettamente pulito, in camera pulita). Se si hanno problemi di fioritura o distacco della alluminatura abbiamo due opzioni per quello specchio: se la superficie interessata e' piccola, ignorare il tutto; in caso contrario, togliere il coating e farlo rifare. Tutto il resto, polimeri compresi, sarebbero in questo caso solo una perdita di tempo e soldi.
Un coating sottile sara' sempre piu' delicato e di durata inferiore a uno piu' spesso a parita' di altre condizioni. D'altronde insomma immagina, che so io, un paio di guanti di lana che li porti fuori al gelo e fai ghiacciare, forse questa superficie che si va a formare riproduce la scala dei fili al mm? O quella delle fibre al micron? capirai che piu' aspetti e lasci formare uno strato maggiore di ghiaccio, e piu sara' facile trovare dei bei cristalli che pero' non c'entrano con la superficie originaria, nel nostro caso del vetro figurato accuratamente (si spera).

La macchina della neve CO2 e' quello che dice il nome.... un "coso" un po' come i cannoni sparaneve, solo che funziona con ghiaccio secco e CO2. La neve di anidride carbonica che cosi' si forma viene utilizzata per pulire lo specchio, dopo aver rimosso polvere e simili, e' efficace almeno quanto l'acqua, non aggredisce chimicamente ed evapora in maniera immediata senza avere il tempo di interagire con la superficie. Se uno specchio va rialluminato dopo "X" notti, e noi a meta' ciclo lo laviamo con la neve di CO2, anche nella seconda parte del suo ciclo di lavoro avremo prestazioni migliori di quelle che si avrebbero se ignoriamo la cosa e procediamo senza lavarlo. Naturalmente non tutti abbiamo questo coso nel salotto e quindi purtroppo anche lo specchio s'arrangia

Daniela

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daniela
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Messaggio da daniela »

PS Hai mai visto quando per scherzo si lava il pavimento con un dewar di N2 liquido? Se lo hai visto hai un'ottima idea di come lavora la neve di CO2.

Daniela

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Fede67
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Messaggio da Fede67 »

Vuoi dire che potrei pulire il Dobson con un estintore?

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daniela
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Messaggio da daniela »


si' e' una diavoleria molto simile agli estintori in CO2 con una valvola che per espansione adiabatica genera la neve. Per la sicurezza dei lavoratori ha attaccato da qualche parte un sensore di CO2. E' molto low-tech..... e avevo anche pensato di prenderne uno da tenere in salotto (costo: circa 2K) ma il coniuge ha manifestato perplessita'. Cosi ho lasciato perdere!!

PS ATTENZIONE questo metodo criogenico e' distruttivo per fluorite, supervetri ED, e ottiche di altri materiali strani che probabilmente non sono in commercio ma esistono.

Daniela

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Abbiamo ricevuto un interessante carteggio da Norman Oldham relativamente a questo tema, intanto stiamo dibattendo con il coater inglese, presto relazioneremo il pubblico su questa documentazione, anche perchè è necessario far chiarezza e porre dei parametri ben precisi, a scanso di equivoci e/o isteriche discussioni che non hanno un costrutto tecnico ma solo una inutile perdita di tempo.
Meglio sapere a priori che discutere dopo.
Maxproject

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