il tubo in carbonio
Inviato: 02/10/2008, 13:06
Ieri ho visitato un amico di Biella, che lavora nel nostro settore, e mi ha mostrato un tubo in carbonio che si è autocostruito un suo cliente.
Questo cliente è un ing. meccanico che si è pure progettato e costruito il tubo.
A parte i complimenti per l'intraprendenza, cosa ho potuto osservare è questo:
è un honeycomb "casalingo" fatto da due lamine molto spesse con nel mezzo una schiuma poliuretanica bianca o del semplice polistirolo poi compresso dal vuoto (non ho potuto segarne un pezzo per ovvie ragioni....). Esistono già in commercio questi prodotti con volumi di espansione del 500% e che sono molto usati nei compositi.
il tubo è molto solido, poco ovalizzato (1,5 mm su 450 circa), ma.......:
c'è troppo carbonio nelle due lamine,
i tessuti usati non sono i piu' adatti,
e - cosa ben piu grave - ci sono molti punti nel carbonio in cui la resina non si è vetrificata o manca del tutto (tessuto scoperto). Questo è sintomo che il sistema di iniezione (immagino RTM) non ha funzionato a dovere per una errata implementazione dei punti di iniezione e aspirazione, o che la pompa non era a ciclo continuo ma a pulsazione, o che la resina era troppo viscosa per quel tipo di tessuto.
al di la di queste considerazioni, dove io comunque rinnovo i complimenti al costruttore, mi domando: perchè questo si è scervellato in calcoli strutturali cosi complessi per poi buttare tutto nel cestino facendo un lavoro che non è assolutamente alla portata del bricolage?
Verrà un bel telescopio, ma lo poteva fare senza tutto il lavoro teorico che ci ha fatto dietro (mi è stato detto che ogni dettaglio è stato studiato e simulato!).
Maxproject
Questo cliente è un ing. meccanico che si è pure progettato e costruito il tubo.
A parte i complimenti per l'intraprendenza, cosa ho potuto osservare è questo:
è un honeycomb "casalingo" fatto da due lamine molto spesse con nel mezzo una schiuma poliuretanica bianca o del semplice polistirolo poi compresso dal vuoto (non ho potuto segarne un pezzo per ovvie ragioni....). Esistono già in commercio questi prodotti con volumi di espansione del 500% e che sono molto usati nei compositi.
il tubo è molto solido, poco ovalizzato (1,5 mm su 450 circa), ma.......:
c'è troppo carbonio nelle due lamine,
i tessuti usati non sono i piu' adatti,
e - cosa ben piu grave - ci sono molti punti nel carbonio in cui la resina non si è vetrificata o manca del tutto (tessuto scoperto). Questo è sintomo che il sistema di iniezione (immagino RTM) non ha funzionato a dovere per una errata implementazione dei punti di iniezione e aspirazione, o che la pompa non era a ciclo continuo ma a pulsazione, o che la resina era troppo viscosa per quel tipo di tessuto.
al di la di queste considerazioni, dove io comunque rinnovo i complimenti al costruttore, mi domando: perchè questo si è scervellato in calcoli strutturali cosi complessi per poi buttare tutto nel cestino facendo un lavoro che non è assolutamente alla portata del bricolage?
Verrà un bel telescopio, ma lo poteva fare senza tutto il lavoro teorico che ci ha fatto dietro (mi è stato detto che ogni dettaglio è stato studiato e simulato!).
Maxproject