Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

skymap
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da skymap »

Posso raccontarne una in merito alle ultime righe sulla messa a fuoco, ci siamo arrivati dopo mezz'ora di smadonnate una notte in montagna per riuscire a collimare il newton 200 di un mio amico.

La collimazione l'abbiamo fatta con un laser autocentrante (preferisce questo sistema alla stella vera) dove la ghiera dovrebbe mettere il fascio al centro del portaoculari, tutto sembrava a posto ma osservando una stella all'oculare si vedevano i dischi di diffrazione leggermente eccentrici e le doppie strette sbilenche. Prova e ricomincia abbiamo poi capito dove stava l'inghippo... il collimatore era centrato, ma la vite di blocco quando si infila l'oculare lo sposta di quel minimo che sballa la visione.
Soluzione : collimare bloccando il collimatore con la vite del portaoculari, un crayford cinese dei tanti, anzichè con la sua ghiera autocentrante per dare lo stesso errore di assialità... così facendo i dischi di diffrazione erano a posto osservando con un oculare su una stella.
Ce ne siamo accorti solo a 340X sulle doppie, una condizione particolare ma il problema esiste.



Per la cronaca è uno di quei newton venduti con cella CNC e trattamento lambda garantito, poi casca l'asino su un pezzo di tubo metallico lungo 15 cm e un collarino di blocco forse di latta fetente.

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Certo caro Sky,
il concetto che ci deve guidare è semplicemente che quando si ha una superficie ottica di buona qualità, questa non deve essere mortificata dalla collimazione non esatta.
Ora si può anche sorvolare se si fa un po' di deep sky veloce senza tante menate (nel senso che collimo meglio che posso ma non vado a cercare il pelo nell'uovo), ma se vogliamo sfruttare bene le ottiche, magari l'oculare da 400 euro e passa e un cielo buio buio, allora anche visualmente la COLLIMAZIONE VA ESEGUITA A REGOLA D'ARTE. E' in questa condizione operativa che potremo capire i limiti del nostro telescopio.
Noi i test di collimazione nei telescopi da 250 mm li facciamo a circa 700x ma altri, come il nostro Mario Sistelli, collima il suo DK 250 a 1000x in prossimità dell'oggetto da osservare.
Nel nostro caso le meccaniche NortheK lo permettono, altre no.
La cella a controllo di cui parli è molto economica e il suo punto dolente è proprio la lavorazione a controllo eseguita su di un progetto nato per il taglio laser/water jet, ma a loro questo non diciamolo.
Resta scontato che se voglio sfruttare lo strumento al pieno delle sue possibilità, sia visuali che fotografiche, la collimazione E' IL PILASTRO PORTANTE, come poi questa sia ottenibile e sostanzialmente sostenibile è un discorso di prezzo dello strumento finale e di bontà del progetto, occorre pero' notare che in casi estremi (astrografi a specchio / misti) anche un meccanica molto costosa serve a poco se chi la usa non ha le dovute esperienze di settaggio.

Maxproject

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Comunque, a dimostrazione che il tempo è galantuomo, abbiamo per anni sostenuto che un certo modo di vedere le cose, cioè sperare nel miracolo al prezzo delle noccioline, non solo è abbastanza ridicolo, ma espone il cliente ad un dispendio di risorse non indifferente.
Potremmo citare casi su casi: il blasonato costruttore italico che fa il tubo a banana, il teorico--assolutista che fa supercalcoli per celle che lo stesso programma di calcolo ti dice non possono funzionare, il cliente che non crede a quello che diciamo noi (certo siamo commercianti quindi cerchiamo di bidonare l'astrofilo) e di testa sua si fa ben bidonare salvo poi ammettere mesi dopo......, la ricerca di motivazioni le più fantasiose e lo spreco di tempo e risorse a spiegare concetti che se uno non ha appreso fino ad oggi, mai apprenderà, ma giusto per dimostrare quanto si è bravi (dietro la scrivania), un integralismo sprecato perchè porta a distorsioni nei ragionamenti e nei fatti che sono abbastanza evidenti, per chi non legge col cervello "off", e ancora........l'astrofilo esperto che autocostruisce in un mese un tubo che noi ci mettiamo almeno 6 mesi solo a disegnarlo e funziona benissimo (salvo poi analizzare in modo molto preciso e puntiglioso le riprese e scoprire che.......).
Certo : noi commettiamo errori e sviste, ma non dobbiamo convincere nessuno e nemmeno lanciare guerre di religione, vendiamo un prodotto a chi non piace basta non comperarlo!

Maxproject

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ad Astrofest abbiamo presentato una versione del B+N230 in carbonio. Abbiamo già scritto che il peso è sceso di circa 3 kg pur mantenendo inalterate le performances del telescopio.
Il tubo in carbonio è spesso o,75 mm contro i 4 dell'alluminio. I problemi delle termiche dunque scompaiono. Minor peso, migliore trasportabilità. Certo che questa intubazione non è stata facilissima da fare ed eravamo anche in dubbio se farla o no. Alla fine i risultati ci stanno dando ragione, sia in termini di richieste che di prestazioni finali.
Eppure riusciamo ad essere competitivi anche con il nostro concorrente nr 1 comperato a casa sua e non importato.
Tutto questo per dire che se si lavora con la testa e il buon senso , i risultati arrivano (cosi come anche gli errori, noi non siamo cosi' presuntuosi dal vendere il bianco che più bianco non si può, cerchiamo di fare del nostro meglio, con professionalità e onestà), e deliberatamente sbeffeggiamo quelli che ci criticano dicendo che le cose perfette non servono, basta un fusto del gasolio per fare un telescopio.......buon lavoro e non bestemmiate.

Maxproject


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Edited by maxproject on Nov 23, 2010 at 12:33 AM

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Ci stupiamo ancora di quanto non sia passato il messaggio da noi trasmesso in tre e piu' anni relativamente alla esigenza di aver un corredo meccanico esattamente corrispondente al set ottico di cui si dispone. Stiamo leggendo di strumenti cinesi che vengono paragonati a modelli russi, con commenti che lasciano abbastanza perplessi, anche da parte di presunti esperti.
Noi - che abbiamo smontato sia i cinesi che i russi - sappiamo bene come stanno le cose, i nostri fogli di riporto con le misure sono molto chiari ed eloquenti.
Come possiamo parlare di prodotti quasi equivalenti? Per esempio quando la non ortogonalità dei tubi compromette il parallelismo dei menischi non collimabili, oppure quando lo scorrimento su cannotto genera un flip mirror devastante, oppure quando i tubi sono troppo sottili e il menisco stesso tende ad abbassarsi, oppure quando il menisco balla allegramente dentro la sua cella......
Ciascun prodotto ha delle difettosità ben precise e ben identificabili, nemmeno il più costoso si salva, ma comunque quest'ultimo è lungamente superiore a quello a buon mercato.
Per tacere dei giudizi dati dall'interferogramma.....
Invitiamo tutti a verificare prima di elargire pseudo consigli, con un righello da officina o con un grande calibro, quindi con strumentazione povera si puo' già capire come la regola del mantenimento grossolano degli assi non è rispettata da nessuno, ma da uno in modo più grave.

Maxproject

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Vittorio
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da Vittorio »

Personalmente resto stupito quando leggo le affermazioni di esperti dobsonisti secondo i quali l'importante è avere un tubo rigido che non si scollimi (giusto) ma non è rilevante che il detto tubo sia dritto perchè con il movimento delle celle la collimazione sarebbe sempre fattibile! Forse ci si dimentica che gli specchi devono essere si paralleli tra di loro, ma è necessario anche che i rispettivi centri coincidano! Un tubo "sbananato" non farà mai coincidere il secondario al centro del primario, in questi casi cosa si dovrebbe fare...tagliare per caso le razze dello spider a lunghezze diverse tra di loro???

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daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da daniela »

HAHAH! Facile! Su ogni razza del secondario si va a installare una regolazione micrometrica della lunghezza appunto della rispettiva razza..... escursione di parecchi mm, perche come abbiamo letto, quelle sono le tolleranze!! Ah no aspetta mi ero dimenticata che non soltanto e' irrilevante se il tubo e' dritto, c'e' un'altra variabile insignificante: quanto costa. Mi sa che dobbiamo cercare nei cataloghi, e vedere di recuperare dei micrometri da falegname....

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Vittorio quello che tu riporti ironicamente, è il caso di un RC autocostruito e recensito con grida miracolose in un forum. Anche qui ne abbiamo parlato, per non discutere dei successivi post messi per pubblicizzare il cliente che a sua volta pubblicizza la propria attivtà e il telescopio......
Non c'è fine a questa discesa vorticosa.

Francamente noi siamo dell'opinione che dati tecnici sui telescopi li puo' esprimere solo colui o coloro che producono e disegnano telescopi. Troppo blanda oppure troppo settoriale è l'esperienza dell'amatore che non può - ovviamente - avere una visione a 360° di un progetto costruttivo. A volte ascoltiamo proposte che sono utili per quel cliente specifico, ma non interessano minimamente gli altri, oppure implicano complicazioni pesanti.....è difficile.

Maxproject

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maxproject
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da maxproject »

Un nostro stimato collega, ha rinnovato il marketing dei propri prodotti, introducendo montature commercializzate, abbassando i prezzi dei tubi ottici e proponendo soluzioni di vario genere. Questo rientra nell'ambito del corretto comportamento commerciale.

Non possiamo NON notare che i tubi ordinati vengono consegnati non con ritardo ma con grande discontinuità, e che le soluzioni tecniche sono abbastanza "border line", almeno nei dettagli e dagli esiti dei clienti che utilizzano questi telescopi.

Parliamo di questo, non tanto per il concorrente, quanto per cercare di far capire che non sempre un sito bello e colorato e di impatto visivo corrisponde ad un prodotto di pari qualità.

Preferiamo essere verbosi, noiosi e pedanti ma quel che presentiamo è disponibile e collaudato, rappresentante il meglio sul mercato a quella fascia di prezzo, senza soprese.......

Maxproject



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Edited by maxproject on Dec 6, 2010 at 08:49 PM
Edited by maxproject on Dec 14, 2010 at 01:17 PM

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daniela
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Assialità assi ottici e complicazioni meccaniche.

Messaggio da daniela »

Quote: Comunque, a dimostrazione che il tempo è galantuomo, abbiamo per anni sostenuto che un certo modo di vedere le cose, cioè sperare nel miracolo al prezzo delle noccioline, non solo è abbastanza ridicolo, ma espone il cliente ad un dispendio di risorse non indifferente.
Potremmo citare casi su casi: il blasonato costruttore italico che fa il tubo a banana, il teorico--assolutista che fa supercalcoli per celle che lo stesso programma di calcolo ti dice non possono funzionare, il cliente che non crede a quello che diciamo noi (certo siamo commercianti quindi cerchiamo di bidonare l'astrofilo) e di testa sua si fa ben bidonare salvo poi ammettere mesi dopo......, la ricerca di motivazioni le più fantasiose e lo spreco di tempo e risorse a spiegare concetti che se uno non ha appreso fino ad oggi, mai apprenderà, ma giusto per dimostrare quanto si è bravi (dietro la scrivania), un integralismo sprecato perchè porta a distorsioni nei ragionamenti e nei fatti che sono abbastanza evidenti, per chi non legge col cervello "off", e ancora........l'astrofilo esperto che autocostruisce in un mese un tubo che noi ci mettiamo almeno 6 mesi solo a disegnarlo e funziona benissimo (salvo poi analizzare in modo molto preciso e puntiglioso le riprese e scoprire che.......).
Certo : noi commettiamo errori e sviste, ma non dobbiamo convincere nessuno e nemmeno lanciare guerre di religione, vendiamo un prodotto a chi non piace basta non comperarlo!

Maxproject

--- Original message by maxproject on Nov 22, 2010 10:47 PM
L'esperto di turno dissente da noi, ci permettiamo di far notare che il fatto di aver rilevato che uno specchio e' difettoso non esclude che la cella sia anch'essa malfatta, anzi semmai e' un elemento a sostegno della tesi che nessuno spreca specchi meravigliosi e dalla correzione ottica che rivaleggia con HST, per dei dilettanti con strumenti di legno; oltre ad evidenziare che i dilettanti, compresi i sedicenti esperti con decenni d'esperienza (e nessuna fattura emessa), hanno poche chances di cogliere la differenza.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"