Fiere astronomiche.

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maxproject
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Fiere astronomiche.

Messaggio da maxproject »

Abbiamo partecipato con grande piacere all'evento fieristico di Erba, il nostro target è stato raggiunto in quanto chi ha visitato il nostro stand non cercava il telescopio da 300 euro, ma è venuto già con le idee ben chiare sul cosa e sul come chiedere. Utenza qualificata o quantomeno con un obiettivo ben preciso.
Leggiamo nelle varie piattaforme le opinioni degli astrofili relativamente alla organizzazione e disposizione temporale delle fiere astronomiche italiane.
Noi - da operatori del settore - abbiamo le nostre idee, capiamo benissimo che l'utenza fatica a comprendere certe scelte non conoscendo tutti i retroscena.
Alcuni nostri pensieri in libertà, che forse possono aiutare a capire.

A parte il grave errore di fare due eventi poco distanti tra di loro e geograficamente molto vicini, bisogna comprendere BENE che il bacino di utenza dell'astrofilia italiana è miserrimo. Se è vero che ci sono un po' di astrofili che vanno alle fiere è anche vero che molti di questi ci vanno in uno stato di confusione. Si va più per trovare gli amici e comperare l'oculare (e infatti chi vende alla bancarella ha sempre un buon successo), che non per discutere nel dettaglio un progetto o un prodotto e poi deciderne l'acquisto (e qui noi siamo soddisfatti perchè siamo sempre impegnatissimi a spiegare), un discorso sui generis dunque.

Una fiera ha costi non proprio popolari, per cui o ci rinchiude nel pollario 3x3 - 3x4 o altrimenti bisogna staccare assegni di qualche migliaio di euro. Pochissimi gli operatori del settore che se lo possono permettere per due motivi ben precisi:
a) il ritorno economico non giustifica la spesa, lo si fa solo per l'immagine;
b) non c'è prodotto da esporre in quanto gran parte del realizzato dorme sonni tranquilli nel sito web e non negli scaffali.

Alcuni operatori dicono la classica frase "ma io sono conosciuto", che è la classica frase di chi è fondamentalmente pidocchio (o meglio: eccessivamente parsimonioso), e non ha capito che OGGI non si può più vendere come 10 anni fa. Conta la presenza sul mercato, conta mostrare i propri prodotti, conta "esserci". Per questi colleghi è iniziata da tempo una parabola discendente che non si arresterà più, perchè questo pensiero commerciale si riflette anche sul prodotto: poca innovazione, risparmio esasperato, nessun progetto all'avanguardia, gelosia del proprio marchio che spesso non esce dai confini italiani.

Gli astrofili, che passano il tempo a lamentarsi, non hanno capito ancora che per una azienda organizzare un evento fieristico è un impegno che richiede almeno un paio di mesi di preparazione, costi elevati, tre o quattro giorni di impegno per più persone. E non c'è nulla di più desolante che vedere passare astrofili che non fanno nemmeno domande per conoscere come è stato fatto un telescopio, diciamo un pochino di apatia per la massa che ci dice chiaramente come questa massa sia appunto "avulsa" dai concetti base delle tecnica e non sia nemmeno interessata conoscerli. Salvo poi restare estasiati di fronte ai multicolori prodotti pensando a chissà quali magiche macchine sono contenute nei medesimi.

Per quanto riguarda la localizzazione, giusto chi ne chiede una posizione a mezzavia perchè così si possono far convergere più appassionati (poi è da dimostrare, perchè siamo pronti a scommettere che molti non si sposteranno lo stesso), occorre però ragionare sul fatto che i clienti sono molto polarizzati. Al nord mediamente buone possibilità di spesa e buona conoscenza di base, al sud idem però molto estremizzata (cioè o pochissima possibilità di spesa e bassissima conoscenza di base, o moltissima possibilità di spesa e molta conoscenza di base, mancherebbe un pochino l'intermedio).

Noi pensiamo che visto il basso numero di visitatori, i problemi di logistica, il fatto che in Italia una fiera DEVE essere un evento a cui un astrofilo non deve mancare, si potrebbero far contente le aziende e le utenze facendone una sola, in primavera, in centro Italia e BIENNALE, taglieremmo così molti eventi da bancherella, permetteremmo agli operatori pigri di fare uno sforzo e magari di spendere un pochino di più, impegneremmo meglio l'ente fieristico che avrebbe maggiori introiti, invoglieremmo gli appassionati ad organizzarsi anche per un viaggio magari lungo ma sfrutterebbero un evento ricco (anche con conferenze ecc) e importante.

Quanto alla idea di organizzare osservazioni con gli strumenti, questa è ovviamente bocciata. Chi si prende la bega di spostare migliaia di euro di strumentazione in un prato senza essere poi sicuro che chi partecipa ha il minimo di conoscenza per dare un giudizio? Basta un neofita convinto di essere esperto per far propagare voci incontrollate....... Oltre al fatto che un operatore non può lavorare dalle 8 del mattino fino alle 5 del mattino successivo, almeno i più piccoli (una o due persone). Poi ci sarebbe altro da aggiungere.......

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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Andrea Maniero
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Fiere astronomiche.

Messaggio da Andrea Maniero »

Penso che di fronte a questa fotografia che ben rappresenta la reale situazione dell'astronomia amatoriale ci sia ben poco da aggiungere e molto da confermare .

Ma pensiamo un'attimo a quale figura abbiamo fatto come italiani in generale o anzi che figura ci hanno fatto fare alcuni costruttori italiani "conosciuti" e assenti , se alla fiera avessero partecipato , spero di no , visitatori stranieri , di passaggio o magari provenienti dai piu' vicini confini .

Una gran figura di m....da , perche' se gia' io , per esempio , sono stato deluso in un certo senso dalla mancanza di espositori figuriamoci chi voleva vedere innovazioni e novita' magari avendo anche disponibiliuta' finanziaria .

Forse va rivisto il senso per cui si organizzano eventi del genere altrimenti si continueranno ad avere "fiere popolari" come nel medioevo dove l'interesse principale era quello di vendere per alcuni e di acquistare a prezzi convenienti per altri molti dei quali con basse possibilita' economiche.

L'oculare , il filtrino , la camerina CCD la si puo' comperare a pezzi vantaggiosi anche senza pagare un biglietto di entrata ( da mettere in conto sul prezzo finale ) o la strada percorsa per recarsi alla fiera stessa , ma e'comunque la cultura dell'astrofilo che deve per prima subire un radicale cambiamento altrimenti alle prossime fiere potremmo anche partecipare come spettatori ad un "hastiludium" !


Ciao Andrea

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maxproject
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Fiere astronomiche.

Messaggio da maxproject »

Andrea, ma questa è semplicemente la prova lampante del provincialismo italiano, anche nelle attività imprenditoriali di basso profilo. Se guardiamo i siti internet di alcuni colleghi, molto ben fatti, vediamo che ci sono filmati carini e coinvolgenti.
Ma guardiamoli bene questi filmati: centri di controllo numerico bellissimi e mastodontici, magazzini enormi, sale riunioni gremite di "esperti".
Beh un occhio attento ed esperto capisce, fatti due conti, che quelle strutture non potrebbero esistere e nemmeno pagarsi una piccola fetta dei costi , vendendo telescopi.
Ovvio che è manfrina fittizia messa su per il marketing fatta da esperti e operatori preparati.
Ma questo è marketing d'immagine (dove anche NortheK è molto carente), e oggi l'utenza compera per quello, mica per i contenuti. Loro (i nostri colleghi non italiani) lo hanno capito e si adeguano di conseguenza, e non verrebbero ad un evento da sagra paesana come le fiere astronomiche in Italia. Si tratta di colpire dove l'utenza di oggi è molto carente: la preparazione.

Maxproject

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maxproject
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Fiere astronomiche.

Messaggio da maxproject »

Astrofest non sarà realizzata.

Almeno ad oggi queste sono le notizie. E ci pareva un epilogo certo, dopo l'ultima edizione in cui gli espositori, tolti i gruppi di astrofili, i venditori di gioielli, i banchetti improvvisati e gli editori, erano praticamente pochissimi.

E' necessario che chi si interessa di questi eventi, faccia una seria riflessione.

a) quali sono le aziende di telescopi e accessori che possono partecipare a una fiera del settore;
b) chi ha le condizioni economiche per farlo;
c) perchè un operatore dovrebbe partecipare alla fiera di settore.

a) = beh oramai stanno sparendo, c'è chi stava iniziando e ha tirato i remi in barca, c'è chi è partito e ha subito chiuso bottega, altri vogliono iniziare e poi scopriranno - a loro spese - che hanno dilapidato risorse importanti per arrivare ad una O fatta col bicchiere. L'antidoto è entrare con risorse molto pesanti che ben pochi hanno o possono pensare di avere. I "vecchi" nomi sono tra il chiudere o il cercare alternative, il mercato è quello che è e cambiare modo di operare diventa difficile per chiunque. Restano dunque ben pochi marchi italiani che possono affrontare e hanno le motivazioni per una fiera di settore con pochissimi visitatori.

b) la crisi ha rasato per bene i già magri bilanci, quindi a fronte di ZERO PROSPETTIVE alcuni (che poi erano pochi) hanno dato sicuramente forfait.

c) questo ce lo siamo domandati noi più di una volta. Spendere qualche migliaio di euro per illustrare il prodotto, passare due giorni a spiegare, ma poi verificare che la percentuale di persone in grado di capire cosa si è spiegato è vicina al 10%, non è il massimo della giustificazione. Ripetiamo che in Italia alle fiere ci si va per GUARDARE senza interessarsi. Fa presa il prodotto più colorato a basso prezzo (che è poi la fotografia del mercato italiano). Quanto ai potenziali interessati a prodotti tecnicamente avanzati, ben si guardano dal venire ad una fiera. L'utenza si da appuntamente per ritrovarsi tra amici, comperare il filtro o l'oculare e chiuderla li.
Inutile poi lamentarsi che le aziende non partecipano: l'utenza ha quello che potenzialmente è in grado di esprimere ad un operatore.

Noi diamo il consiglio che abbiamo scritto più sopra nei post precedenti, senza curarsi di cosa chiedono gli astrofili (che non saranno comunque mai contenti) e fare un tentativo in quel senso.

Per quanto riguarda NortheK chiude con le fiere in Italia. Non sono ne producenti ne interessanti per la qualità e la quantità del pubblico. Almeno fino a novità di qualche peso.

Stiamo approntando una strategia di marketing ben diversa e molto più mirata.

Maxproject


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Edited by maxproject on Sep 9, 2012 at 01:51 PM

Giano
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Fiere astronomiche.

Messaggio da Giano »

... Debbo, purtroppo, convenire con quanto scritto ...
Le fiere hanno il bello , per l'utente , di ritrovaesi tra amici, come in una gita fuoriporta, pranzare assieme, fare quattro chiacchere e curiosare ...
Per una azienda, diventa dura scegliere una strategia ... Chi vuol spendere bei soldini, non lo fa certo in fiera, nè attende l'offerta fiera ... Chi cerca accessori, come filtri, oculare e cosine simili, porta davvero poco nelle casse ...
Se a questo si aggiunge, che spesso, per formazione o per diletto, ci sono dei perfetti incompetenti o cmq non adeguatamente preparati, che illustrano telescopi cinesi .... Beh la frittata è fatta ...

Di sicuro verrà a mancare un punto di aggregazione astofila ... Al di là della specifica preparazione dei singoli, restava sempre una scusa per trovarsi con degli amici ...

Credo però, che la strada migliore, per una azienda sia di impostare un discorso tipo " giornata delle porte aperte" in cui vengono esposti in una prpria struttura , ciò che si ha proporre, vendere o illustrare ...
Minore impegno economico, target forse più mirato ( se non vendo, illustro, propongo, filtrini, ocularini etc etc , è probabile che chi vada in cerca di quelli non venga ... )

Unica spesa, oltre al tempo, il sistema di pubblicizzare l'evento ... Che usando mezzi informatici, cmq potrebbe ridursi all'osso ...

Vantaggi: specificità del prodotto e dell'azienda ..posibilità di esporre e spiegare nei dettagli, meno confusione .... Contatto diretto con i potenziali clienti ...

All'estero qualcuno si è già orientato in questo senso , e personalmente ho parecipato ad un evento, trovandolo ben fatto e godibile , a parte alcuni dettagli da fiera di paese, che però tutto sommato hanno reso le giornate meno seriose ...

Speriamo in bene, in questa povera italia, dove adesso il fenomeno mario, dice che i politici sono troppo vituperati, dai cittadini chemsi credono santi...
Ma Pensa te ... Pochi mesi e si è già convertito ... Basta davvero avere 4 servi a disposizone e mille privilegi, che le idee si modellano come la plastilina, anche in chi sembrava rigido come il granito ....

Auguri a noi ...
Edited by Giano on Sep 9, 2012 at 03:00 PM
Edited by Giano on Sep 9, 2012 at 03:01 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

NortheK vende un prodotto (che puo' piacere o meno) che si colloca in una fascia non alta ma intermedia, per prezzo e performances. Diremo tranquillamente che i nostri telescopi sono il punto di arrivo per gli astrofili di buona esperienza e di buone capacità. Esiste poi una gamma di prodotti realizzati a misura e con standard per l'utenza, ma qui ovviamente si sconfina in campi diversi da quelli che possono interessare un evento fieristico.

Ogni azienda, indipendentemente da quello che vende, si deve porre l'obiettivo di raggiungere il cliente, secondo il target mirato (ecco perchè non facciamo pubblicità nelle riviste, tranne una, ed ecco perchè non si parla di noi nei forum popolari). Ciascun target ha i suoi modi di operare, di capire le presentazioni, di accettare o meno le proposte tecniche.

E' evidente che il target consumer può rivolgersi agli eventi fieristici dove ci si gioca il telescopio per 50 euro di differenza (anche se non sono pochi che per 10 euro si rivolgono all'estero, e questo ha del parossistico oltre che del ridicolo). E' altrettanto evidente che un pubblico ben mirato ha esigenza di capire e di essere convinto che la proposta commerciale vale i soldi chiesti, e quindi non è un astrofilo che prima chiede un RC o alternativamente un DK a f 20. E' altresì un pubblico in grado di sollevare obiezioni sulla proposta (non di prezzo, ma di contenuti). Ne consegue che il produttore deve essere in grado di spiegare perchè ha fatto così e non cosa'. E' dunque il regno di chi produce e non di chi fa il commerciante.

Praticamente tutti i giorni abbiamo lunghe conversazioni con molti amatori, che conoscono bene i prodotti sul mercato, la situazione dei vari costruttori, manifestano apertamente i propri pensieri e - senza arroganza - accettano e ascoltano le nostre controdeduzioni. Questo è il substrato dove NortheK deve lavorare. Il resto non serve.

Su quanto sopra NortheK sta impostando il proprio modello di sviluppo e promozione del prodotto, e non si pensi costi meno, ma se bisogna pagare 3-4000 euro per una fiera consumer meglio indirizzare la medesima somma a 20-30 persone interessate.

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Giano
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Messaggio da Giano »

Saluti.
Riprendo questo 3d perchè ho notato che anche in altri luoghi di discussione, si sono accorti che Forlì non ci sarà e nemmeno erba ... Almeno non per lamparte astronomica ...
Debbo dire che alcuni concetti che inquadrano la situazione, sono stati espressi bene almeno da alcuni ... Altri continuano a vedere l'evento come "idoneo" anche se "fiera di paese" ... Ciò è assolutamente lecito, ci mancherebbe, forse però dimenticano che ci sono dei costi e che vendendo due oculari tre filtri e facendo 4 chiacchere sulla EQ7 o sul sw152 apo, difficilmente si rientra delle spese ...
E anche la pubblicità mi pare poca cosa, Fatta in tal maniera ...
Certo anche io trovo simpaticomil trovarsi tra amici, magari come qualcuno ha scritto, è proprio una bella scusa/occasione per vedersi ...
Però, mi ripeto, non ci si può stupire se i commercianti ( e in alcuni casi sono solo questo, perchè si limitano a vendere e di competenze ne hanno pochine) fatti due conti, si ritirano ...

Credo che se qualche grosso "negozio" o produttore, organizzasse qualcosa in casa, i vantaggi sarebbero più probabili e gli amici avrebbero cmq una ottima occasione per incontrarsi ... Tra l'altro meno dispersiva, perchè non ci sarebbero i banchetti dei generi alimentari e bibite a distrarre ... Al più, potrebbe esserci una merenda portata da casa ...

Ciao
Edited by Giano on Sep 26, 2012 at 03:07 PM
Edited by Giano on Sep 26, 2012 at 03:08 PM

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Messaggio da maxproject »

Ma con soddisfazione vediamo che nei vari forum alcuni astrofili, riportano le nostre tesi di produttori e la visione di chi sta "dentro lo stand". Questo sta a significare che il fiume di lettori del forum NortheK è continuo e che la nostra esposizione dei fatti su questo argomento è esauriente.

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Messaggio da skymap »

Ad alcuni "colleghi" astrofili che frequento è spiaciuto parecchio che anche Erba sia sparita, è gente che frequentava le fiere dai tempi di Astron a Novegro...

Ma era nell'aria a sentire qualche opinione, forse anche la velocità e la quantità di accesso alle informazioni che fornisce la rete contribuiscono a rendere poco utili queste manifestazioni dove finisce in vetrina un pò di tutto. Oltre ai motivi citati sopra e alla crisi che attraversa l'italia.

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
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maxproject
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Messaggio da maxproject »

E' molto oneroso partecipare per una qualsiasi azienda, inoltre bisogna portare sempre novità, praticamente tutti gli anni, e questo è un ulteriore costo e peso che magari per motivi propri si preferiva spostare piu' avanti.

Nulla di più frustrante portare prodotti nuovi e altamente performanti ad un pubblico (non tutto, ma la media....) che li guarda con aria di sufficienza, mentre si fanno capannelle davanti al consumer sferragliante con tanto di omino alla pulsantiera (visto......). E li tutti diventano improvvisamente dotti di tecnica strumentale .

Preferiamo chiamarci fuori dal mercato delle pulci.

Maxproject

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