Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

In quest'ultimo periodo tra motivi di lavoro ed impegni vari non ho avuto modo di continuare ad approfondire il tema sulle elaborazioni planetarie , in particolare sulle tecniche applicate da alcuni astroimager piu' o meno affermati , tuttavia durante il periodo influenzale che mi ha tenuto a casa una decina di giorni ho fatto qualche ricerca in rete e sono giunto alla conclusione che dietro alle piu' belle immagini , parlo in ambito di hi-res planetario , molto spesso si cela un gran lavoro di "ritocco" per dirla in gergo c'e' molto Photoshop . Dove sono riuscito a vedere sulle schede tecniche pubblicate dagli astroimager si nota che dopo l'uso del software scelto per l'allineamento e lo stacking ci sono dai 2 o 3 software per il "miglioramento" dell'immagine .
Un altro spunto di profonda riflessione mi e' venuto dopo aver concluso la lettura del manuale di astroimaging realizzato e commercializzato da Daniele Gasparri il quale afferma che nell'imaging planetario anche se non regolare e' ammessa l'elaborazione zonale dei dettagli planetari alterandone le caratteristiche fotometriche ma giustamente lo stesso sottolinea che cio' ha puramente uno scopo estetico e non scientifico .
Da qui la seconda riflessione : SARA' VERAMENTE TUTTO MERITO DELLO STRUMENTO che alcuni astroimager utilizzano o sara' anche merito di una certa abilita' nel " maquillage " applicato alle proprie immagini ?
Osservandone alcuni esempi, sempre all'interno di questo manuale , prima e dopo il "trattamento " ci si rende conto che le immagini primitive non erano poi cosi' eccezionali , direi normali e che solo in un secondo momento sono divenute ottime .
Si capisce cosi' quanto sia fuorviante per chi non e' del "mestiere" e per i neofiti giudicare uno strumento in base alle immagini https://www.northek.it/forum/index.cfm?page=topic&topicID=714

Andrea
Edited by Andrea Maniero on Apr 22, 2013 at 09:50 AM
Edited by Andrea Maniero on Apr 22, 2013 at 09:51 AM

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »


Ecco un esempio con le tre tipologie di elaborazione





Edited by Andrea Maniero on Apr 25, 2013 at 12:30 PM


Come si puo' notare il seeing e' sempre quello , come pure lo strumento , cambia l'elaborazione ovviamente ma i Lesperti direbbero che il 300mm di SX ha performato peggio di quello di DX ............
Edited by Andrea Maniero on Apr 25, 2013 at 12:32 PM

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carlo
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da carlo »

A uno sguardo attento si nota una differenza di contrasto, ma una definizione praticamente identica delle tre foto. Certo, il maggior contrasto crea un'illusione di maggior nitidezza, che rimane solo illusione. Come è giusto aspettarsi: non si possono creare dettagli che non esistono, si possono enfatizzare quelli esistenti.

Carlo (non esperto) :)

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enrico
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da enrico »

Esatto Carlo, credo che Andrea ha voluto mostrare questo. In altre parole io penso che se lo strumento è fatto bene darà il massimo che il suo diametro deve dare, le uniche variabili sono il seeing e gli altri fattori ambientali.

Poi penso che una corretta elaborazione non mostrerà di più di quello che ha raccolto il telescopio, ma lo mostrerà meglio, cioè secondo i gusti estetici di chi elabora. Infatti mi sono sempre domandato perchè molti astroimager non divulgano i loro metodi, spesso taroccano il valore del seeing e comunque fingono di dire e spiegare, ma le vere spiegazioni non le danno proprio. Come mai uno come Peach non dice proprio niente e sembra che riprenda con seeing impossibili? Solo lui li trova? Io qualche dubbio ce l'ho, poi capisco che tutti lo osannano e nessuno osa....ma a me che me frega?

Enrico (non esperto)

Not Only Changing looks, But Changing Lives.

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

In effetti entrambe le vostre considerazioni mi trovano d'accordo , ovvio che bisogna avere di base del buon materiale grezzo su cui lavorare .

Da Sx a DX si parte comunque da un'elaborazione normale per arrivare ad una che ha come scopo quello puramente estetico perche' i contrasti non sono quelli realmente ottenibili in fase di acquisizione e tantomeno utilizzabili per la determinazione della bonta' di uno strumento rispetto ad un'altro .

Andrea

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

Giusto per stuzzicare la curiosita' , sapendo che ci sono astrofili che si dilettano ad analizzare gli spettri delle immagini planetarie per riuscire a determinare il diametro con le quali sono state realizzate , vediamo se tanta abilita' e' in grado di determinare con quale strumento e' stata realizzata l'immagine di seguito :






P.S. Si accettano anche conclusioni cross piattaforma anche con le analisi tramite il SW
Mathematica 9 e similari .
Edited by Andrea Maniero on May 19, 2013 at 04:52 PM
Edited by Andrea Maniero on May 19, 2013 at 04:59 PM

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

Tengo a sottolineare che la mia richiesta non tende a mettere in discussione i software
eventualmente utilizzati e nemmeno le capacita'/professionalita' di chi comunque provasse
ad analizzare l'immagine . Lo scopo e' puramente didattico e di curiosita' .

Si potrebbero addirittura avere degli ulteriori spunti di discussione sulle elaborazioni planetarie ed e' infatti cio' che mi auspico

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

I altri lidi alcuni ( fornisco link su richiesta) , credendosi gli unici detentori della corretta metodologia elaborativa per quanto riguarda le immagini planetarie , gridano " alla strega " contro coloro che utilizzano sistemi poco "natural" specie con l'uso di Photoshop .

Peccato che la pensino cosi' solamante loro perche' da occidente ad oriente le idee sono ben diverse :

http://www.cloudynights.com/ubbthreads/showflat.php/Cat/0/Number/5879648/page/0/view/collapsed/sb/5/o/all/fpart/1

E pensare che molte immagini che questi "eruditi" nostrani trovano superlative sono anche frutto di questa filosofia , perche' non provano a chiedere a loro nuovo beniamino MIke Wirths l'astrofilo che riprende a "mano" con un Dobson da 450mm a neanche 5000mm di lunghezza focale perche utilizza un software come Topaz Infocus ?

Assurdo stappare bottiglie di Champagne per delle immagini di cui non si conosce nemmeno il processo elaborativo !

Ormai e' inutile nascondere il fatto che gli astroimagers planetari come molti deep-sky utilizzano programmi per migliorare l'estetica della propria immagine .

L'erudizione di alcuni sfocia quindi in considerazioni dal peso simile a quello della pula , fortunatamente sono limitate a pochi individui .

" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "

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Andrea Maniero
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Andrea Maniero »

Esempio di elaborazione DIFFERENZIATA da non confondere con l'elaborazione ZONALE !




" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "

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Gupise
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Sulle elaborazioni delle immagini planetarie tanti metodi ma quale verita' ?

Messaggio da Gupise »

Avevo notato anch'io il post dell'americano, non ero a conoscenza di tale metodo e non ci avevo mai pensato, è un'idea tanto semplice quanto geniale. Non so dove possa essere piazzato tra le varie metodologie elaborative ma non mi interessa, risolve un sacco di problemi su Saturno.

Devo solo trovare il tempo di imparare a fare in modo umano il masking!

Mirco