Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

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Andrea Maniero
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

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maxproject
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da maxproject »

Vogliamo ancora aggiungere un aspetto, che non ci pare proprio secondario.
Abbiamo realizzato alcuni modelli di telescopio, suddivisi per diametro, e stiamo completandone la gamma.
Se visitiamo i siti dei costruttori, escludendo i mass market e pochissimi nomi e anche su questi con delle riserve, troviamo siti internet con una moltitudine di offerte e sistemi a catalogo che NESSUN mercato amatoriale è in grado di ammortizzare (intendiamo: progetto, prototipo, messa a scaffale).
Diventa molto facile mettere una scheda tecnica di un sistema, potremmo farlo anche noi domani aggiungendo in un colpo 4 o 5 modelli nuovi, ancora da costruire o che viene costruito quando il cliente lo ordina.
Non usiamo i clienti come animali da laboratorio. Costruiamo un telescopio, lo testiamo per almeno un anno, lo validiamo otticamente, meccanicamente e validiamo i fornitori, poi lo mettiamo nel sito.
La nostra offerta è dunque di materiale collaudato e pronto per consegna in tempi brevi (teniamo un certo numero di tubi montati, mentre molti sono smontati ma con le ottiche già pronte e vengono assemblati all'ordine, questo per motivi di spazio e organizzazione nostra e per sfruttare al meglio il sistema modulare NortheK).
Questo metodo è lento ma nel tempo definisce una struttura commerciale difficilmente attaccabile, sono necessarie ingenti risorse finanziarie e non sono molti quelli che ne dispongono, preferendo indirizzarsi anche in diametri molto grandi e sono molto redditizzi.
Di questo il cliente dovrebbe prendere coscienza, per avere ulteriore garanzia della serietà aziendale.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

Marco Guidi
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Messaggio da Marco Guidi »

Massimo,io leggo tutte le vostre risposte,la sola cosa che mi permetto di dire e mi permetto di farlo visto che ci conosciamo di persona è che ,a mio avviso s'intende,avete omesso di consultare il consumatore finale e mi spiego meglio,x un strofilo anche evoluto che fa hires credimi non ha bisogno di regolare il primario tramite micrometri ne sul primario ne sul secondario ,altra cosa è il deep che non conosco ma che immagino sentendo amici necessiti di altri accorgimenti strutturali.
tutto ciò che ho scritto è perchè in Italia purtroppo abbiamo visto altri strumenti ineccepibili dal punto di vista meccanico/innovativo ma che hanno fatto flop sul mercato.
permettimi di dirti che credo di sapere cosa serva x fare hires e di certo i tele commerciali hanno gravi carenze e quello di cui si sente il bisogno sarebbe una via di mezzo tra un classico 10'' dal marchio a tutti noi noto ed un Northek ; credi dica una fesseria?
è anche una questione di prezzi, sto dicendo cose che nemmeno dovrei perchè sto peccando di presunzione ma l'obiettivo di un azienda è quello di produrre il prodotto con il massimo delle carattteristiche richieste del consumatore finale ,tutto ciò che è in più fa aumentare i costi e nulla più.
ti/vi chiedo di perdonarmi se mi sono permesso ma una volta che in Italia abbiamo un azienda con la A maiuscola dispiace vedere che tutto il potenziale è messo al bando dal costo elevato,io stesso sarei un potenziale cliente perchè li ho toccati con mano ma la presenza di molteplici accorgimenti meccanici che io non utilizzerei mai ne innalzano sensibilmente il prezzo finale .
ho parlato come se fossi un cliente qualunque e niente più.
spero l'azienda prenda le mie parole come spunto di discussione ,non ho la pretesa che cambiate la politica aziendale .....
con stima
Marco

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Grazie Marco della tua risposta interessante.
Pero', c'è sempre un pero'.
Allora diciamo che un dk northek costa 6300 euro con l'IVA forse meno, da come ho capito lo considereresti accettabile a 4000 euro.
Brutta notizia: non si può fare. O scendi parecchio (diciamo sotto i 3000 con tanti e tanti compromessi) o non si possono fare intermedi. La differenza sostanziale è tra il lavorare bene e lavorare come si può. E comunque anche a 3000 euro i clienti dicono che sei caro, perchè il paragone sono i mass market.
Altra questione: gli accorgimenti tecnici. Non è per nulla economico, cioè non costa meno, fare un telescopio minimale per alta risoluzione e uno più sofisticato per il deep. Ti domando: quanti sono - parcellizzando i settori - i fruitori di ogni specificità? Ben pochi tanto che nessun progetto starebbe in piedi.
Allora se tu mi dici: io preferirei una cosa più semplice perchè così costa meno, io ti rispondo di no perchè non costa meno. Rifletti che i mass market per poter stare sul mercato hanno dovuto delocalizzare e scendere molto di qualità. Questo ha un suo significato importante.
Un dilettante è portato a pensare che semplificando si abbassano i costi, vero forse ma non triplichi le vendite e ti avvicini al mass market che costa comunque meno, quindi tanto vale fare un prodotto migliore perchè il risultato sul piano dei conti è lo stesso.
Non metto in dubbio la tua esperienza, però Marco cerca di capire che sono molti gli amatori che possono permettersi di spendere o che stanchi delle tribolazioni vogliono un telescopio definitivo fatto bene, e i nostri riscontri ci portano a quello. Certo che se intervistavamo i clienti questi ci rispondevano che il DK 250 doveva costare 2500 euro, sorvolando su tutto il resto, ma poi la resa dei conti arriva: i blasoni o i prodotti fatti bene hanno sempre tenuto il mercato e le aziende sono sane, i prodotti economici e senza contenuti sono delocalizzati, non hanno margine o sono stati un flop, o peggio hanno fatto fallire i marchi.
Io non so se per te era strumento ineccepibile il Gladio per esempio......io non l'ho mai considerato tale e la sua scomparsa è data dalle prestazioni e dal prezzo spropositato con i contenuti (ma per fare un nome che non è piu' prodotto).
Voglio ribadire che la via di mezzo che chiedi tu non c'è e non ci sarà mai, qualcuno cercherà di spacciarla ma non sarà una via di mezzo sarà un mass market abbellito. Non ci sarà per ragioni di costi di produzione e di strategie. Poi fai riferimento al Mewlon 250 che costa circa 7500 euro, noi meno di 6300 però con ben altre prerogative tecniche, quale dovrebbe essere l'intermedio? Mi pare che la nostra proposta sia più che ottimizzata dando un prodotto più sofisticato ad un prezzo nettamente inferiore. Stessa cosa il Mw 300 che costa 17000 euro, noi diamo allo stesso prezzo o forse meno un prodotto più moderno e sofisticato e di apertura maggiore, anche qui............ Certo se mi paragoni allo strumentino di alluminio arrotolato fatto su richiesta e con tecniche anni 40, va bene siamo fuori mercato ma non mi risulta ci siano costi di sviluppo e una qualità che sia paragonabile, oltre alla normale elusione fiscale standard ( e a un numero di pezzi insignificante sul mercato).
Vedi Marco non sei l'unico che si attacca ai micrometri pensando che questo sia il punto che fa costare tanto il telescopio (o alla cella a 18 punti flottanti), questa discussione l'ho avuta in passato con un altro astrofilo, ma questo non è e bisognerebbe usarli per capire il senso e il motivo per cui sono stati messi li, io non ne farei più a meno, poi capisco che ogni innovazione viene vista come un pericolo, ma sarebbe ora di svecchiare le tecnologie dei telescopi amatoriali, un NortheK ha quasi 800 euro solo di carbonio contro i 70 di uno in alluminio, una messa a fuoco da 400 euro + il motore..........direi che se si analizza il prodotto c'è ben poco da dire.
Comunque non dici a fesseria, diciamo che esprimi un desiderio che tecnicamente non si può realizzare, e noi a fronte di un costo superiore al mass market abbiamo proposto innovazioni e struttura di prodotto: se non si può produrre a meno bisogna produrre meglio.
Poi il cliente decide, pero' stare ancorati a certi concetti è un pochino rifiutare certe evoluzioni che ci devono essere in prodotti tecnici.
Se ti fai la somma di quanti C14 ci sono in Italia, vedi il potenziale mercato a basso prezzo, credi che con 1000 euro in più porteresti via il cliente a Celestron? Non penso e, oltretutto non faresti un prodotto migliore, semplicemente un mass market fatto in Italia. Quelli sono i numeri realizzati in 30 anni. E' un po' come pensare di costruire montature a 2500 euro in Italia, leggo gli astrofili che dicono queste cose, e un po' sorrido pensando che non si rendono conto di quanto lavoro ci vuole per fare un prodotto funzionante. Assemblare in C14 in catena richiede poco più di 30 minuti, un Northek 250 circa 12 ore, esclusi i controlli qualità finali. Mi paghi il costo orario o mi dai due noccioline e una banana a fine giornata?
Ma questo solo per dirti che diventa utopico pensare a certe realizzazioni a certi prezzi, non è un non sapere che non tutti possono spendere 6000 euro per un telescopio (attenzione: non è vero chi va in moto spende ben di più e anche chi si fa la stagione sulle piste da sci........) che dura nel tempo e che mantiene un minimo di valore rivendendolo.
Ti ringrazio della tua preziosa opinione, ma ho voluto spiegarti a grandi linee quelli che sono temi squisitamente costruttivi e di cui spesso un cliente non si rende conto non essendo il suo lavoro, e anche questo lo porta a fare scelte che per taluni si rivelano una perdita economica secca.

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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daniela
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da daniela »

Ciao Marco,
una volta ho visto un volantino pubblicitario (in Italia) di uno di quei centri commerciali dove si vende tutto per la casa, era un periodo un po' slow, tipo febbraio o novembre. C'era scritto a lettere cubitali: PROMOZIONE e spiegava che ti potevi portare a casa gratis una lavastoviglie a scelta fra un po' di modelli, e usarla per 30 giorni, lasciando solo gli estremi della carta di credito. Trascorso questo periodo, potevi lasciarla addebitare sulla carta, andare in negozio a pagare in contanti, oppure rinunciare all'acquisto e la riprendevano senza alcuna spesa (avendo, ovviamente, tra i piedi una lavastoviglie usata che e' quasi invendibile e quindi una perdita secca).
Erano dei benefattori? Dei cretini? O semplicemente, e' un fatto che senza lavastoviglie si sta MOLTO scomodi, e che in Italia ci sono ancora parecchie persone che non hanno la lavastoviglie perche' la ritengono superflua e pensano che lavano benissimo i piatti come hanno sempre fatto, ma che, se abboccassero ad accettare di provare la lavastoviglie e quindi non avere piu' la scocciatura di lavare i piatti a mano per alcune settimane, e' sicuro che la quasi totalita' di loro non vi rinuncera', anche se non hanno i soldi - faranno un sacrificio, risparmieranno su qualcos'altro, faranno un finanziamento, o nel peggiore dei casi, ridaranno indietro la lavastoviglie, ma comprandola sei mesi dopo? Appena sono riusciti a mettere insieme i soldi? E lamentandosi senza interruzione di come si sta scomodi senza lavastoviglie, fin tanto che non riescono ad averla?

Tu dici, la qualita' e' superflua, io posso tranquillamente raggiungere una qualita' dell'immagine finale che e' quasi identica, anche con accorgimenti costruttivi decisamente inferiori, anche se non collimo perfettissimamente il telescopio, anche se la montatura non potrebbe gestire lunghe pose. Vero, e infatti i piatti lavati a mano sono puliti in maniera piu' che adeguata, cosi' come sono puliti quelli lavati in lavastoviglie, nessuno discute questo. Pero' io rilevo che tutti quanti abbiamo la lavastoviglie, la usiamo, e quando ci capita che magari sporchiamo un piattino ma non prevediamo di mangiare a casa per le 10 ore successive, nessuno corre al lavandino a prendere spugnetta e detersivo come sarebbe ragionevole (e' un attimo!) nessuno! Come lo spieghi?
I micrometri non sono indispensabili per carita', fior di belle teste e astronomi preparatissimi hanno lavorato per decenni senza micrometri e possiamo benissimo lavorare anche noi senza, ma se ce li hai, dopo, li usi, e ti rendi conto di quanto sono comodi, e ti rendi conto che uno strumento perfettamente a punto va ancora meglio, e visto che e' agevole, lo fai e le immagini ne guadagnano. Anche ammesso che fosse possibile, io non lo so quanti clienti opterebbero per un telescopio spartano a 4000, piuttosto che per uno da 6300 che e' un piacere usare e che lavora sempre al meglio. Chi vuole un telescopio spartano e vuole spendere poco, io credo che alla fine si orienta su un telescopio budget, magari con diametro un po' maggiore.


Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

Edited by daniela on Nov 2, 2011 at 04:20 PM

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enrico
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da enrico »

A prescindere da tutto quello che avete scritto, io faccio solo una considerazione (in cui non c'entra proprio niente il Sig. Guidi) ma tutta mia e in generale.

L'astronomia è una scienza e una disciplina tecnica, che poi si facciano foto o osservazioni con il dobson per puro divertimento, non si può fare a meno di studiare e di capire che cosa si sta facendo. Se così non è meglio andare negli osservatori pubblici ogni tanto e guardare dentro un bel tubone.

Mi sono sempre stupito di quanto poco siano inclini gli astrofili a studiare la materia, non solo - ad esempio - nelle tecniche di ripresa, ma anche negli strumenti che si devono usare, il fatto stesso che si deve stare qui a spiegare delle ovvietà tecniche e che vengono viste come un discorso in arabo, è molto indicativo di quanto ancora sia arretrata (in generale e non specificatamente) l'astrofilia. Mi sembra che gli appassionati di musica per esempio siano su un altro pianeta, almeno quelli che si cimentano in attività continue, e così gli appassionati di fotografia.

Un mio amico fotografo di mestiere mi ha detto che un qualunque dilettante che prenda seriamente il proprio hobby arriva ad avere somme investite tra i 10 e i 15000 euro, praticamente come un astrofilo medio.

Insomma, voglio dire, senza offendere nessuno, che leggo molta impreparazione e un dare per scontato quello che la pubblicità ci vende. Difficile che un appassionato di fotografia ammetta anche ridendo che un obiettivo Nikon da 250 euro performa come il suo gemello Nikon da 1800 euro, nei telescopi è la prassi. Così come non mi spiego come ancora ci sono astrofili che comperano telescopi progettati e costruiti con la tecnologia degli anni 60 applicate ad elettroniche di ultimissima generazione.....

ciao
Enrico

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

Non volevo dirle io queste cose altrimenti sarei stato accusato di andare sul personale .

Ma quando sento qualcuno che parla a vanvera di strumenti che non ha mai usato e quando dico usato intendo messo in montatura e fatto lavorare come si deve e piu' di come si deve mi si stringe lo stomaco . Ho usato anch'io commerciali i soliti , Meade , Celestron , gli Intes un artigianale nel vero senso della parola Come il Toscano ed ho utilizzato un professionale come il NortheK e penso come si dice qui in Veneto di avere una parola in capitolo quando parlo di certe strumentazioni e quando ne faccio il paragone . Non capisco
Dove stia l'esperienza di chi dice di aver usato tante strumentazioni alla fine uguali per tecnologia , che si usi un Meade 12" o un C14 a parte il guadagno di luce lo schema ed il principio di funzionamento e' lo stesso , che si usi un DK ZEN o Mewlon non vedo dove stia la differenza dato che sono intubazioni fatte con lo stesso principio . Altra cosa e' l'esperienza
maturata con tecnologia completamente differente fatta anche di micrometri , supporti come l'Axys o una cella come la Stabiloblok altro che tre feltrini da sedie che sostengono il primario .. allora poi ci si puo' anche arrogare il diritto di affermare che una cosa serve o non serve , o se c'e' e' meglio ! NOn conosco nessuno che si compera una Porsche o una Lamborghini e gli fa' togliere qualche innovazione tecnologica anche se non correra' mai a 300 Km/h , anzi se possibile aggiungono tutti gli optional , chi puo' spendere non dira' mai che una cosa non serve .

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daniela
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Messaggio da daniela »

Ciao Andrea, ritengo che sarebbe piu' produttivo se tu che li hai provati avessi voglia di aprire un topic dove spieghi le differenze OGGETTIVE tra i vari telescopi, con pregi e difetti e modalita' di valutazione e confronto, soprattutto dal punto di vista pratico e di usabilita'. Mi sembra piu' corretto oltre che costruttivo per i nostri lettori, fornendo loro informazioni utili ed elementi di riflessione qualunque siano le scelte strumentali che fanno e che faranno.
Marco ha espresso il suo legittimo pensiero, di questo lo ringraziamo e lo invitiamo a continuare a discuterne con noi. L'opinione del mercato e' sempre utile, anzi e' la base e il fondamento su cui si lavora. Se nessuno compra, produrre e' un futile spreco di tempo, soldi, e materie prime. Noi ringraziamo chiunque apporti il suo contributo alla discussione, e soprattutto chi ci ha dato fiducia, acquistando e pagando; ci auguriamo poi che il prodotto sia di gradimento e di interesse di un numero di astrofili sempre maggiore. A questo fine ritengo sia opportuno presentare i fatti piuttosto che portare avanti polemiche sterili sulle scelte di altri appassionati e di altri produttori, le quali non ci riguardano.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

Infatti non intendo portare avanti "sterili" polemiche sulle scelte , ma su certe affermazioni ,
quest'ultime molto piu' sterili delle polemiche .
Certo l'idea di aprire un topic dove spiegare le mie impressioni sul prodotto Northek avrebbe un senso se dall'altro capo ci fosse anche chi non parte col pregiudizio e sicuramente non non sono pochi quelli che li hanno . le differenze oggettive sono state ampiamente descritte in decine di post in questo forum , ma evidentemente qualcuno non le ha lette o ha fatto finta di non leggerle . Produttivi ? Certo ma sarebbe anche produttivo che chi per primo afferma che certe "diavolerie" sono superflue ne spieghi il perche' e con quale modalita' di confronto .
Certamente che aprito' un topic sullo strumento Northek da me provato anche perche' e' doveroso quando ci si trova di fronte ad un vero telescopio e non ad un "cinogiocattolo".

Ciao

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Diciamo che in linea di massima è molto utile e importante raccogliere le
impressioni di Marco, il quale non è un cliente NortheK, ma può
rappresentare - a prescindere dai risultati che produce in astroimaging - il
pensiero di molti astrofili italiani. Utile per noi produttori ascoltare e
prendere nella massima considerazioni queste opinioni e questi pensieri.
Marco ha evidenziato con vigore alcuni assunti, riportati altrove anche da
altri, che derivano da concetti legittimi ma non propriamente fondati non
conoscendo il progetto e l'usabilità del prodotto.
Il forum di NortheK è proprio nato per questo. Fin dalla fondazione una
accurata analisi del mercato ha evidenziato in modo impietoso quando poco
siano informati gli astrofili dal punto di vista tecnico e quanto siano
influenzabili dai luoghi di ritrovo vituali o meno. Il forum NortheK è
aperto a differenza delle varie liste private di altri costruttori, lo scopo
è quello di rendere fruibile il nostro pensiero aziendale facilitandone al
potenziale cliente l'accettazione e la verifica di una certa consistenza. E'
di questi giorni una lunga discussione su una nuova montatura osannata prima
ancora di ricerverla e che ora viene stroncata senza pietà per gravi
inadempienze (cosi' dice chi scrive, noi non sappiamo se questo è vero) del
costruttore. Ricollegandoci a qualche post più sopra questo è un caso in cui
giocare sul prezzo, con poche risorse e con idee scopiazzate di qua e di la
per far quadrare i conti, cercando di vendere ancora prima di aver
collaudato un prodotto, porta alla nascita e alla morte di un prodotto: chi
ci è cascato dentro si gratta dove più gli prude.
Se perdiamo tante ore a spiegare e il nostro sito è magari brutto ma pieno
di schede tecniche e ulteriori spiegazioni, è perchè lavoriamo tantissimo
sui dati di fatto e non sullla simpatia di chi ci compera il telescopio e va
a raccontare la rava e la fava nei forum. Chi ha la mente aperta capisce il
nostro pensiero, a prescindere che lo accetti più o meno.
Andrea è un astrofilo di lunga esperienza che ha provato una serie di
strumenti e per ultimo il nostro Cassegrain Classico 250 mm f 15, è quindi
un utilizzatore in grado di dare risposte oggettive e di paragone con gli
altri mass market e un artigianale. Quali sono le sue impressioni d'uso?
Questa è la sottile differenza (ma anche il Mario Sistelli è un altro
cliente che ha seguito un calvario tutto suo prima di approdare a noi, e
altri non citiamo per riservatezza).
Sarebbe bello che non si partisse a gamba tesa esprimendo opinioni
definitive se prima non si valuta un prodotto nel suo insieme, e su questo
siamo poco d'accordo con Marco.
Andrea quindi dovrebbe, secondo noi, esporre opinioni oneste e fattuali
sulle differenze e sui problemi che ha riscontrato nei vari strumenti, senza
per questo infangare gli altri costruttori.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)