Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

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Andrea Maniero
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da Andrea Maniero »

Bhe , io sono tutto orecchi !

Marco Guidi
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da Marco Guidi »

Bene massimo,visto che me lo hai chiesto in modo esplicito mi permetto di dirti come la vedo io partendo dal presupposto che non credo di essere io ad indicare la strada da percorrere ad un azienda del calibro di Nortek,sono certo che le vostre ricerche di mercato le avete fatte in tempi non sospetti,ma....io di marketing qualcosa ,poco,ma qualcosa ne capisco perchè un po' ci sono dentro,ebbene,poniamo che il vostro prodotto sia come un detersivo ,e che sia quello più famoso cioè il dash ,questo detersivo è il migliore,così almeno la pensano il maggior numero di signore che lo utilizzano ma se questo prodotto non viene fatto provare con delle promozioni o con una pubblicità martellante nessuno o pochi lo conoscono quindi niente mercato e niente ritorno economico.
ora,i tele Nortek sappiamo tutti che non si trovano sugli scaffali al supermercato ,ma ,e aggiungo purtroppo,queste sono le leggi di mercato che di certo non ho inventato io.
io non so quale sia il numero di pezzi venduti da Nortek,ma se siamo qui a discuterne credo sia evidente,ma correggimi se sbaglio,che l'azienda non ha trovato ancora il suo collocamento affermato all'interno del mercato astrofilo/astronomico.
è evidente ,e nessuno mi può contraddire che la Celestron ha fatto parte della sua fortuna con Peach,così come delle basler in Italia se ne sono vendute anche perchè io sono stato uno dei primi ad acquistarla(pagandola pure salata...),così come è vero che magari degli RC taka se ne sono venduti di più perchè magari degli imager che tutti conosciamo hanno sfornato lavori sbalorditivi che magari avrebbero sfornato anche con altri marchi ma lo hanno fatto proprio con quelli.
x la cronaca Peach il suo C14 se l'è pagato! così come ha pagato la flea,chi sostiene il contrario o ha in mano dei dati inconfutabili altrimenti tali affarmazioni restano chiacchiere che non sono niente più che chiacchiere da bar.
tornando alle leggi di mercato non è vero nemmeno che si debbe regalare uno strumento,esistono formule intermedie che non sta a me definire,certo è che da che mondo e mondo la vendita di un prodotto qualunque esso sia ha bisogno di essere conosciuto ,poi dipende sempre da dove e come si vuole collocare il proprio di prodotto.
adesso te la pongo io Massimo ,se me lo consenti,una domanda,i vostri telescopi ESATTAMANTE a chi sono rivolti o meglio qual'è il vostro cliente tipo?
mi farebbe piacere portare il discorso su questi binari certamente più costruttivi dei toni usati sin ora.
oh,intendiamoci,ho esposto solo la mia opinione eh ;)
ciao
Marco

Marco Guidi
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da Marco Guidi »

.... aggiungo,perchè mi è venuto in mente adesso,come Nortek ha intenzione di farsi conoscere tra il mondo astrofilo? o meglio ,quale strada pensa di intraprendere x ritagliare la sua fetta di mercato?
grazie
Marco

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daniela
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da daniela »

Ciao Marco, sollevi una questione importante e a cui non si puo' rispondere in due parole, poi ti rispondera' meglio Max, io voglio soltanto dire una cosa: un albero non cresce in un giorno. Hai pienamente ragione e non escludiamo nessuna delle campagne di marketing da te giustamente portate a esempio, ma dal momento che queste hanno dei costi - non soltanto il costo vivo dell'investimento finanziario, ma anche in termini di impegno e di ore-uomo che sono necessarie per impostarle - abbiamo preferito rinviare tutto questo ad una fase successiva. La nostra priorita' adesso e' che i prototipi e quindi il prodotto di serie siano performanti, privi di difetti, e lavorino al meglio (e magari abbiano anche qualche gradevole miglioria a cui noi non abbiamo pensato ma l'utente si') e a proporre un assortimento relativamente ampio (quanti costruttori hanno e avevano una varieta' paragonabile di offerta, dopo pochi anni di attivita'?) Di qui anche la scelta di non avere fretta a spingere il prodotto sul mercato mondiale. Nei prossimi mesi sicuramente vedrai novita' anche nel marketing, oltre che - cosa piu' importante - nei telescopi e accessori. Per adesso ti lascio con un pensiero: il factual advertising oggigiorno e' confinato al b2b. Ma noi stiamo facendo e continueremo a fare factual advertising.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da maxproject »

Quote: Bene massimo,visto che me lo hai chiesto in modo esplicito mi permetto di dirti come la vedo io partendo dal presupposto che non credo di essere io ad indicare la strada da percorrere ad un azienda del calibro di Nortek,sono certo che le vostre ricerche di mercato le avete fatte in tempi non sospetti,ma....io di marketing qualcosa ,poco,ma qualcosa ne capisco perchè un po' ci sono dentro,ebbene,poniamo che il vostro prodotto sia come un detersivo ,e che sia quello più famoso cioè il dash ,questo detersivo è il migliore,così almeno la pensano il maggior numero di signore che lo utilizzano ma se questo prodotto non viene fatto provare con delle promozioni o con una pubblicità martellante nessuno o pochi lo conoscono quindi niente mercato e niente ritorno economico.
ora,i tele Nortek sappiamo tutti che non si trovano sugli scaffali al supermercato ,ma ,e aggiungo purtroppo,queste sono le leggi di mercato che di certo non ho inventato io.
io non so quale sia il numero di pezzi venduti da Nortek,ma se siamo qui a discuterne credo sia evidente,ma correggimi se sbaglio,che l'azienda non ha trovato ancora il suo collocamento affermato all'interno del mercato astrofilo/astronomico.
è evidente ,e nessuno mi può contraddire che la Celestron ha fatto parte della sua fortuna con Peach,così come delle basler in Italia se ne sono vendute anche perchè io sono stato uno dei primi ad acquistarla(pagandola pure salata...),così come è vero che magari degli RC taka se ne sono venduti di più perchè magari degli imager che tutti conosciamo hanno sfornato lavori sbalorditivi che magari avrebbero sfornato anche con altri marchi ma lo hanno fatto proprio con quelli.
x la cronaca Peach il suo C14 se l'è pagato! così come ha pagato la flea,chi sostiene il contrario o ha in mano dei dati inconfutabili altrimenti tali affarmazioni restano chiacchiere che non sono niente più che chiacchiere da bar.
tornando alle leggi di mercato non è vero nemmeno che si debbe regalare uno strumento,esistono formule intermedie che non sta a me definire,certo è che da che mondo e mondo la vendita di un prodotto qualunque esso sia ha bisogno di essere conosciuto ,poi dipende sempre da dove e come si vuole collocare il proprio di prodotto.
adesso te la pongo io Massimo ,se me lo consenti,una domanda,i vostri telescopi ESATTAMANTE a chi sono rivolti o meglio qual'è il vostro cliente tipo?
mi farebbe piacere portare il discorso su questi binari certamente più costruttivi dei toni usati sin ora.
oh,intendiamoci,ho esposto solo la mia opinione eh ;)
ciao
Marco
--- Original message by Marco Guidi on Oct 30, 2011 01:35 AM
Caro Marco, grazie del tuo intervento che mi consente di specificare ulteriormente il nostro marketing.
L'azienda ha già trovato la sua collocazione sul mercato, ovviamente questo era scontato fin dalla sua apertura, ci sono infatti diverse richieste di distribuzione in essere e anche i pezzi venduti ci confortano. Naturalmente noi non facciamo tutto quello che viene chiesto, ma procediamo diametro per diametro, schema per schema, questo ovviamente taglia fuori gli utenti che vogliono - supponiano - un 300 mm che noi non facciamo (salvo cadere in uno strumento su misura che costa).
Il concetto di marketing delle prove (o tester) e della pubblicità martellante fa parte del marketing di prima mano, da noi abbandonato e non condiviso, dopo una accurata analisi dei risultati dei nostri competitor: i ritorni ci sono stati in pezzi venduti ma non nel piano finanziario in quanto questo metodo ha eroso praticamente i margini dei tanti (ma sempre pochi) pezzi venduti.
Naturale che ci stiamo muovendo molto lentamente e così intendiamo fare, perchè il mercato strabocca di proposte mai realizzate o di strumenti che non funzionano. I reports sono dati di fatto, le conoscenze dei clienti si limitano al chiacchericcio e alle discussioni, ma la situazione è molto più grave di quello che il mercato conosce effettivamente (e parlo di strumenti, anche costosi, che non funzionano o non hanno mai funzionato, per non parlare di altre realizzazioni più economiche).
Non vorrei paragonare NortheK (nata nel 2008) con la Celestron nata 50 anni fa e in ben altri momenti, in cui poi ha potuto cavalcare l'esplosione dell'astrofilia, resta che questa famosa casa ci ha lasciato le penne e i prodotti sono quello che sono: economici e col minimo sindacale.
Ora guardiamo in prospettiva il ragionamento: NortheK si sta presentando al mercato con una gamma completa di strumenti (da 230 a 600 mm) in stock service e di qualità garantita per il prezzo richiesto (alto o basso dipende da chi compera). Se tu scegli un RCOS pensi che siano presi dalla foga di vendere e abbisognino delle fotografie nelle riviste? O un Ceravolo. Capisci immediatamente che il target è ben diverso, non a caso un nostro 350 mm costra 17000 euro contro i 5000 di un C14.
La nostra utenza, cioè quelli che hanno comperato e stanno comperando, sono astrofili di buona disponibilità finanziaria, di ottima esperienza e che rifuggono dal mondo multicolore del web per fare le loro scelte, leggono le schede tecniche e pongono quesiti ben precisi su come è fatto il telescopio, ci pensano poi loro a ottenere i risultati in funzione della propria esperienza. Questa è una base di partenza dalla quale viene poi costruita tutta la struttura.
Mi piacerebbe, Marco, farti leggere le mail che riceviamo e forse ti sarebbe più immediato il mio ragionamento.
Tu pensi davvero che portando un telescopio ad uno star party ne dai una validazione tecnica? Io non la penso così, infatti più di un costruttore ci fa delle figuracce perchè c'è sempre l'imprevisto, oppure l'amico "volemose bene" lascia tutti strabiliati, perchè appunto è un amico.
Siamo convinti o non siamo convinti che quando si va ad acquistare un'auto ci si fida del marchio e del modello e non si fa il test drive sulla strada? Oppure crediamo ai referaggi di quattroruote?
Il problema, il vero problema, è che gli astrofili non riescono a connettere tutte le verità sugli strumenti proposti (per esempio di questi giorni una discussione sul nuovo astrografo FCC Taka che costa ben 15 o 16000 euro per un 250 mm e pare abbia qualche difetto meccanico, probabilmente problemi di pre serie che saranno poi risolti, sicuramente sarà un bellissimo astrografo, ma dimostra che anche loro continuano a fare esperienze nuove e che gran parte dell'utenza non ha consapevolezza di quello che viene proposto).
Dunque chi sta comperando (e non sono pochi credimi) i nostri tubi ha elementi oggettivi ben sicuri di valutazione e su questi si basa. NON è interessato a disquisire sulla migliore ripresa, perchè tu sai meglio di me che l'elaborazione è la base poi un buon strumento rende tutto più facile, ma posso avere anche uno Zeiss da 600 mm e se non so elaborare te mi mangi con qualunque telescopio.
Il nostro cliente tipo è l'astrofilo, o il gruppo di astrofili, con solide basti tecniche che sa disquisire sui contenuti del telescopio dal punto di vista tecnico, sollevando eventualmente obiezioni e richiedendo modifiche, ma che comunque ha ben salda la materia nel proprio bagaglio culturale.
Ricorda Marco che il problema è trovare strumenti che funzionino per il prezzo pagato, e non strapagare materiale di dubbi risultati, e su questo si apre un capitolo infinito ma bisognerebbe portare esempi che non è possibile fare perchè essendo un forum aziendale.....

Non so se sono stato chiaro, ma resto a disposizione.

Ciao
Massimo

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Quote: .... aggiungo,perchè mi è venuto in mente adesso,come Nortek ha intenzione di farsi conoscere tra il mondo astrofilo? o meglio ,quale strada pensa di intraprendere x ritagliare la sua fetta di mercato?
grazie
Marco
--- Original message by Marco Guidi on Oct 30, 2011 01:38 AM
Vero questo dettaglio. Ma ti riconfermo quanto sopra, a dimostrazione che abbiamo richieste di distribuzione continentale e non solo regionale. L'operatore accorto ha già capito il progetto e ha già intuito dove arriverà, che poi noi ci si appoggi o meno a determinate strutture, anche qui c'è uno studio approfondito di marketing.

Piuttosto ti chiedo:
se il C14 (o qualunque mass market, dico questo per dire) costa 5000 euro, tu comperesti il 350 mm di NortheK a 5000 euro?

Guarda che i giochi sono fatti oramai, e nei prossimi mesi ci saranno movimenti tellurici importanti sul mercato amatoriale (che non provengono da NortheK). I clienti non sono sciocchi, e mi è piaciuto molto quell'astrofilo che discorreva di montature in cui paragonava un ottimo prodotto dell'est europa con uno italiano, e dati alla mano si domandava come faceva a costare così caro quello dell'est, è stato uno dei pochi svegli che ha chiarito bene il concetto di marketing di prima maniera in cui si spinge un prodotto con i referaggi degli astrofili e non con una chiara strategia......eppure sarebbe così semplice.

Ciao
Max


Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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Edited by maxproject on Oct 30, 2011 at 12:20 PM

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Messaggio da maxproject »

Daniela ha poi dato una spiegazione chiara: noi abbiamo spinto molto sui contenuti del prodotto e sulla gamma del prodotto. Sono infatti questi i pilastri su cui si basa il marketing serio (che ti colloca automaticamente nella fascia che prediligi), da quello fraudolento.......
Piano piano si svilupperà tutto un concetto commerciale e tecnico armonico, che giocoforza porterà NortheK ad essere protagonista del mercato.
Quanto agli astrofili che possono avere condizioni di favore per utilizzare un telescopio NortheK, o possono usarlo gratuitamente, noi li abbiamo normati come "beta tester", e da loro abbiamo i ritorni tecnici per le modifiche costruttive, spazzando via in un colpo solo recensioni a pagamento, gallerie fotografiche che non hanno nessun significato se non per chi ha fatto la foto e ne conosce il percorso o per i più inesperti, e a significare questo stanno anche le tue bellissime riprese fatte con uno strumento - consentimelo - che ritengo di un pezzo inferiore al nostro DK 350.

Ciao
Max

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Messaggio da maxproject »

Non è da sottovalutare che un buon marketing (un buon marketing è quello che incontra subito il target, ai costi minimi e con il massimo soddisfacimento del cliente) è supportato da una forte e importante rete di informazioni sul mercato medesimo, sui competitors, sui prodotti offerti.
Diremmo che sotto questo aspetto siamo sempre stati dei pionieri, e se ne accorgono molti nostri colleghi che stanno cercando di correre ai ripari tre anni dopo, gli astrofili non se ne sono ancora accorti.

Maxproject

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(G. Schiaparelli)

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daniela
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da daniela »

Non c'e' niente di male a portare avanti un marketing che si serve di testimonial ne' a produrre uno spot da diffondere anche oltre la cerchia dei potenziali clienti - pur avendo ritenuto per il momento di non avvalercene. Il marketing, qualsiasi siano i canali scelti per la propria campagna, si qualifica come: onesto/disonesto; gradevole/indisponente; efficace/inefficace. Un cattivo marketing e' un danno per chi comprerebbe e vorrebbe comprare ma non viene raggiunto e non ha idea che un certo prodotto o servizio sia disponibile, ma anche per chi compra e avrebbe fatto meglio a non comprare: se ti sembra di non essere d'accordo, riflettici un attimo, e' un danno ovvio per il cliente che finisce per essere indotto ad un acquisto che non risponde alle sue esigenze, ma anche un danno meno ovvio ma almeno altrettanto sostanziale per il produttore che ricevera' sempre lamentele, dovra' fare assistenza anche in perdita, e magari subira' anche un danno di immagine.
Credo sia palese che se e quando sceglieremo di utilizzare testimonials o di portare avanti campagne pubblicitarie sui media tradizionali e non, lo faremo in maniera molto diversa dai nostri colleghi, sia perche' non vogliamo ripetere i loro errori, sia perche' la diversa collocazione dei segmenti di mercato comporta l'utilizzo di strumenti e strategie diverse. Speriamo comunque che nei prossimi mesi con l'espansione del brand, anche il nostro marketing vada a incontrare il gradimento di clienti e potenziali clienti, nel frattempo noi lavoriamo per valorizzare il marchio a beneficio di tutti. Anche del cliente che desidera cambiare spesso strumentazione e che preferisce non avvalersi del patto di riacquisto, ma sceglie invece di accordarsi per una vendita tra privati: transazioni che sappiamo facilitate dal prestigio del brand, da una struttura industriale non avventizia, e dalla assistenza estesa (noi assistiamo i nostri prodotti a vita, e abbiamo intenzione di stare sul mercato *a lungo*).

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

Marco Guidi
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Messaggio da Marco Guidi »

risposte più che esaustive riguardo la vostra linea di marketing.
grazie e a presto
Marco