Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Giano
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da Giano »

Già, mi chiedo quando e con quali arguzie usciranno i moschettieri ... In particolare quello più studiato ...

Intanto è simpatico rileggere passaggi come questo

"Intanto posto l'ultima elaborazione. E' un set diverso (preciso perché non si dica che questo telescopio è poco fruibile, invece ha fatto 4 set in mezz'ora!)."
ma CHI lo avrà scritto ???

Cosî fruibile che il costruttore ha ritenuto fosse meglio farne un altro ... Perchè richiedeva troppo tempo / impegno per essere usato

Del resto la fruibilità la può giudicare colui che lo strumento lo usa , oltre ad averlo costruito, in questo caso, e certamente non CHI invece si limita a riempiere i forum di perle di saggezza di altri mondi ...e di elaborazioni dal risultato assai fanciullesco, di immagini riprese da altri ...

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maxproject
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da maxproject »

Beh cosa possiamo dire? Ciascuno fa le sue scelte legittime, mentre chi usa gli altri per fare i propri esperimenti sarebbe più educato a starsene in silenzio.

Del resto non abbiamo nemmeno replicato a post molto pesanti in cui si deride Oldham Optical con epiteti non molto da persone adulte, e nemmeno quando sulla base di un ragionamento contorto quanto sgangherato si arriva scrivere nero su bianco che NortheK produce telescopi non funzionanti a causa di ottiche scadenti......questo - per chi non lo sapesse - è molto grave perchè è una enunciazione pubblica e gratuita (senza prove di alcun genere) diffamatoria che lede in modo serio un marchio. Chissà cosa accadrà.

Non ci risulta che i medesimi personaggi si azzardino a tanto con qualunque altro marchio, forse ci vogliono mettere alla prova, o forse, sono semplicemente poco intelligenti.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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enrico
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da enrico »

Ma non c'è bisogno di farla tanto lunga. Basta leggere in certi forum per capire quanto la supponenza sia alla base della poca........ (e fa pure rima).
Io eviterei anche di leggere; chi preferisce farsi mettere il cervello in centrifuga lo fa (forse) consapevolmente, io no.

Enrico

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maxproject
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da maxproject »

Beh il costruttore dopo anni di sperimentazione ha , evidentemente , capito che un conto sono le teorie che funzionano sulla carta, un conto sono le effettive operatività sotto il cielo.
A parte le battutine scemotte messe li apposta per provocare o per cercare ancora un filo di ragione, siamo contenti che l'astrofilo abbia capito quale è la strada da seguire. E non è di certo la più economica.

Nelle parti mostrate fino ad oggi notiamo l' abbandono di alcune teorie che effettivamente erano un pochino strane, ma anche alcuni errori di non poco conto e di cui uno molto grave, non sappiamo quanto questo potrà inficiare il funzionamento del primario, che magari essendo molto spesso ne risentirà marginalmente.

Comunque bene, la strada intrapresa ci sembra quella giusta, con riserva quando mostrerà il rimanente dello strumento.
(A.....naturalmente le nostre impressioni valgono poco perchè non mettiamo gli elementi finiti nel forum... ).

Maxproject

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Andrea Maniero
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Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da Andrea Maniero »

Ho avuto l'occasione di vedere le immagini della nuova realizzazione di Marco Guidi
e mi e' venuto spontaneo esclamare FINALMENTE !

FINALMENTE perche' Marco sembra aver imboccato la strada giusta su come si realizza
un telescopio amatoriale abbandonando filosofie semplicistiche che secondo alcuni esperti dovevano essere sufficienti a realizzare uno strumento che sarebbe stato il futuro dell'HI-Res planetario , probabilmente dopo averci rimesso in termini di immagine personale presumibilmente per aver seguito i suggerimenti di qualche "mentore" teorico , e in termini di imaging planetario per le numerose opposizioni planetarie perse per inseguire obbiettivi che gli erano stati propinati con fiumi di calcoli e teorie come facilmente e semplicemente raggiungibili ( in teoria! )



Qualcuno ( tre gatti ) tenta ancora una flebile difesa in favore dell'ex Dobson da guerra affermando che la scelta di Guidi di passare ad uno strumento che non sia un Dobson sia dovuta a scelte di gestione piuttosto che tecniche , ma non e' il Dobson il piu' semplice
strumento da gestire?
Evidentemente no, se lo si utilizza per un uso diverso per cui e' stato pensato dal suo ideatore e nemmeno penso sia una questione di gestione fisica in termini di peso perché il nuovo telescopio di Guidi tra ottica e montatura forse arriva a a superare 100 Kg completo , peso tutt'altro che trascurabile e comunque dato che il 20" si montava in 10 minuti ( sempre a detta del mentore ) e' difficile non credere che sia una questione tecnica globale . Se non fosse stata anche una questione tecnica bastava che Guidi replicasse la struttura meccanica del Dob per adattarla ad uno specchio da 400 mm aggiungendo una barra Losmandy e modificando la cella del primario per l'utilizzo in equatoriale ed il gioco era fatto ...invece ? Ha preferito l'alluminio ed il carbonio , l'uso delle macchine utensili e un po' di precisone meccanica al basta poco .... con tanta ragione aggiungo io !

FINALMENTE perche' penso che Marco si sia reso conto che con la soluzione del Dobson presumo fortemente suggerita e voluta dal "mentore" o sarebbe meglio dire "ex mentore" la sua passione sarebbe stata piuttosto limitata dato che l'imaging planetario non si fa' oggi solamente in banda RGB ( in banda metano sarebbe risultato quasi impossibile x i tempi tempi di ripresa utilizzabili limitati e mai superiori ai 60sec ) e deep praticamente impossibile decentemente che anche se non di primario interesse per l'astrofilo in questione psicologicamente forse pesava un pochino o avrebbe pesato in futuro .

FINALMENTE perche' con questa soluzione strumentale Marco seppellisce definitivamente tutti i proclami ( e proclamatori) avvenieristici di chi gia' profetizzava l'inizio di una nuova era dell'alta risoluzione planetaria in favore dei grossi Dob altazimutali , seppellisce l'econonomicita' e la pochezza delle realizzazioni meccaniche e seppellisce anche il fatto che l'imaging fatto in questo modo sia semplice dato che e' tutt'altro che semplice da gestire anche in termini di elaborazioni di immagine , forse alla portata di qualche dipendente statale che lavora 28 ore alla settimana ed il resto lo puo' passare al terminale a derotare frame per frame a causa della rotazione di campo che si nota gia' dai 60 secondi di ripresa .

FINALMENTE perche' presumo che Marco sia riuscito a capire che "prestare" il proprio deretano ad altri perche' dimostrino le proprie filosofie e teorie puo' essere controproducente e deleterio in termini di immagine personale .

FINALMENTE perche' Marco con questo strumento con tutta probabilita' potra' realizzare ottime immagini planetarie, riprendere il suo hobby con serenita' e ritornare ad essere uno tra i piu' bravi astroimager internazionali

Adesso pero' si legge che qualcuno gli aveva consigliato di ottimizzare il suo vecchio 400mm invece che farsi un Dob ! Ma come ? Prima si lancia il sasso e poi si nasconde la mano ? Adesso emerge il fatto che forse faceva meglio a non farsi il Dob da 20" quando tutti i compagni di merende spingevano e applaudivano a questa scelta ? Ridicolo !

Visto che Marco ha speso per i soli tubi in carbonio quanto un super specchio acquistato su Ebay , per coerenza con quanto sempre sostenuto dai suoi supporters ci si aspetta ora che gli stessi lo critichino per aver speso un sacco di soldi che tanto non serviva, visto che un tele modello "trapaner" era piu' che sufficiente . In mancanza di tali critiche i lettori sono sicuro si riserveranno un gran bel giudizio su coloro che fino ad oggi hanno sempre sostenuto che con 4 assi di legno e 600 Euro si puo' fare un ottimo imaging planetario senza bestemmie .

In certe piattaforme si legge ancora qualche battutina stupida di qualcuno che sottilmente fa' notare che nel panorama internazionale dell'imaging planetario mancherebbero " all'appello" alcune immagini realizzate con alcuni strumenti e da alcuni astroimager ( chissa' a chi si riferira' ? a NortheK forse? ma no ! ) ed in effetti ha proprio ragione ..............

mancano all'appello le immagini del Dob 20" con la risoluzione del Pic du Midi
e i RAW di Venere di Emil Kraaikamp che qualcuno doveva elaborare con il "magic button" algoritm , e che nonostante siano passati 2 mesi non se ne trova ancora traccia ... forse perche' tanto magico non e' !

FINALMENTE con la scelta strumentale di Guidi , speriamo si perdano anche le tracce di alcuni individui ( Marco escluso ovviamente ) che pur di ritagliarsi un po' di spazio e celebrita' nel panorama dell'astrofilia amatoriale non hanno avuto scrupoli nell'ultilizzare forme , modi e bassezze discutibili anche se con cio' si sono di sicuro guadagnati la giusta fama e credibilita' che spetta loro .





" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "

" L'invidia e' quel sentimento che nasce nell'istante in cui si assume la consapevolezza
di essere dei falliti " ( O. Wilde ) "

" La frustrazione fa pensare di essere sempre perseguitati e insultati " . ( Anonimo )


Edited by Andrea Maniero on Mar 1, 2014 at 08:09 PM

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maurizio
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Iscritto il: 25/09/2008, 17:54

Gia' in vendita? Ma non era il massimo per l'astrofotografia planetaria?

Messaggio da maurizio »

concordo in tutto però ho visto ancora un secondario incollato col silicone!
Dovrebbe fare un opportuno test per verificare che non ci siano tensione sul secondario.

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

L'analisi ingegneristica di supporto stabilisce che non ci sono deformazioni. Del resto praticamente quasi tutti incollano. La verità (perchè ci sarebbe un libro da scrivere) è che incollare costa zero e ti evita un mare di problemi nella realizzazione del barilotto. Tutto sommato se il secondario ha una buona stabilizzazione nella sua struttura ed è in vetro a bassa dilatazione non dovrebbe dare grossi problemi. Noi siamo contrari a questa scelta, per prima cosa perchè non si sa mai quanto e come è stato stabilizzato il piano del secondario, in secondo luogo perchè comunque si dica la colla nel tempo si deteriora (e se non è vero perchè bisogna mettere il cordino salvagente?), il suo modulo elastico varia e non sono mai stati condotti studi seri sul comportamento di questi adesivi alle diverse temperature. Marca per marca, prodotto per prodotto.

Esperienze nostre (da prendere con le molle, non siamo scienziati) hanno mostrato comportamenti molto strani non solo in nostri telescopi ma anche in quelli di altri costruttori, pure blasoni, fintanto che non ci sarà uno studio serio su questo argomento la colla in casa NortheK non entra.

Questo indipendentemente dalle passate e (prevedibili) discussioni che ci sono state e ci saranno in relazione a questa risposta. Ce ne freghiamo e proseguiamo per la nostra strada, appena il nuovo banco ottico sarà operativo svolgeremo approfondite analisi su questo tema e dimostreremo quello che qualcuno si ostina a non capire (più per limiti propri che per altre ragioni).

Maxproject

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maurizio
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Messaggio da maurizio »

Ciao Massimo
sicuramente dipende da diversi fattori; per esempio la precisione della superìfcie dove appoggia lo specchio, lo spessore uniforme di silicone, ecc..
Per togliersi qualsiasi dubbio basta un semplice test.
Bisogna avere però a disposizione una finestra ottica a facce piane parallele di provata qualità e vedere il comportamento delle frange di interferenza:

http://s29.postimg.org/dklg5cc1z/difetto_di_planarit.jpg

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Corretto. Lo spiega anche Oldham. La finesta piano parallela si trova regolamente in commercio con grandi livelli di precisione.

Resta l'aspetto non secondario della valutazione alle diverse temperature (dopo averlo incollato) e della variazione nel tempo dei medesimi risultati.

Max

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Frank
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Messaggio da Frank »

Maurizio, scusa se mi intrometto ma sei corso troppo in avanti. Quello che vuole dire Max non riguarda il risultato finale su di un singolo tele, ma si tratta di validare un processo produttivo che già in partenza pone talmente tante variabili da considerare che lo rende sospetto. Oltretutto queste variabili sono prive di informazioni, che nel caso direi indispensabili.
Mi permetto anche di ricordare che siamo nella patria di Galileo = Sperimentazione (in tutte le condizioni d'uso), ripetibilità e uniformità di risultati. Se applichiamo questo metodo, che è l'unico metodo, ci si rende conto che quella della colla è solo una scorciatoia economica e molto "Spannometrica". Se si applicasse il metodo corretto, detto sopra, l'economicità sparirebbe.
Franco