C'è un francese, un tedesco e un italiano..............

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maxproject
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Iscritto il: 25/09/2008, 11:57

C'è un francese, un tedesco e un italiano..............

Messaggio da maxproject »

Cosi' potremmo scrivere visitando i siti astronomici europei.
L'Europa esiste sulla carta ma dal lato pratico è molto divisa. Lo capisce chiunque quando visita un sito francese: esistono solo loro, la loro eccellenza non è argomento di discussione, prima si usa un prodotto francese e poi se avanza quello degli altri; lo si capisce quando si visita un sito tedesco: precisione tedesca (sulla carta e una volta, oggi non è più cosi'), gli altri sono pressapochisti, particolare astio nei confronti dei terroni italiani, la loro eccellenza è molto sulla carta se poi smonti il pezzo e lo misuri.....okei si può ridere, salvo che se perdi una vite devi saper richiedere il ricambio con un codice corretto o non capiscono cosa chiedi, la maniacalità di certi test fa ridere, perchè in primo luogo non serve al funzionamento finale di uno strumento amatoriale, in secondo luogo "devono" trovare errori e difetti (solo per alcuni). Risultato? Il cliente capiva niente prima e capisce ancora meno dopo, traendo le sue conclusioni da righe storte o diritte e dai soliti numerini (che NON sa interpretare). Finchè dura.........perchè poi quando qualcuno si stanca arrivano le mazzate, la legislazione su questi argomenti è molto severa anche in ambito europeo e i giocattoli si rompono facilmente.
E l'italiano: nel suo piccolo è molto creativo, piuttosto pasticcione e tanto al chilo, pero' non si da un sacco di arie e non si presenta come il genio dell'Europa. Certo ci sono i furbi e gli onesti, forse questa è la vera discriminante più accentuata rispetto agli altri. Ma qualcuno può negare che in Italia ci sono stati grandi costruttori di telescopi amatoriali? Forse un'ottica San Giorgio era inferiore a una Zeiss? Vorremmo vedere.........
I nostri amici inglesi sono più pragmatici, un po spocchiosetti, ma capito come gira il loro modo di pensare è più facile discutere, perchè quello che conta è la realtà e non la fantasia teorica.

Risultato: non c'è e non ci sarà mai un mercato simile a quello USA, noi siamo condannati al nanismo come in tutti i settori industriali e tecnologici europei.

Maxproject

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