Ciao a tutti.
Qalche giorno fa ho avuto il piacere di vedere a confronto due C11 di diversa generazione, uno del 2005 e l'altro el '95 (credo..).
Tra i due c'erano tante differenza, nella luminosità, nel contrasto, nella qualità ottica, nello shift...
Essendo io un niubbo quando si parla di SC (ho sempre e solo avuto riflettori), mi chiedo "come faccio a calcolare la quota di shift che affligge un tubo?", in modo da mettere a confronto oggettivamente questi con altri telescopi.
Un conto è dire "aveva un pelo di shift, l'altro molto di più", altro conto è dirlo usando dei numeri.
Grazie per l'attenzione, cieli sereni!!
Parliamo di shift...
Parliamo di shift...
Vorresti misurare di quanto si sposta una stella ? con il problema shift ci ho convissuto con gli SC della meade, della celestron e con il mak SW senza farmi troppi problemi. Se è troppo si risolve con un fuocheggiatore esterno e pazienza...
Lo ritengo un parametro abbastanza variabile, qualche volta piuttosto evidente e altre meno quindi non credo ci sia una misura definitiva sullo stesso strumento, credo si possa stimare con varie prove e poi avere una media.
Un sistema molto empirico può essere fatto valutando lo spostamento dal centro del campo, supponendo che ci sia un oculare da 1° dal centro abbiamo D/2 quindi 0,5° stimando dove si sposta la stella - facciamo a metà dal bordo - avremmo 0,25°.
Altrimenti per maggiore precisione si può fare delle foto con il metodo afocale e farle misurare ad un software. Qui non so consigliarti esattamente, l'unico che mi viene in mente (se lo può fare) è reduc che si usa per la misurazione della separazione delle stelle doppie.
Lavora con parametri diversi come l'angolo di posizione ma dovrebbe farlo, non lo conosco bene perchè l'ho usato poche volte.
Forse anche software di elaborazione per immagini ccd magari consentono misure del genere, però qui per me l'argomento è arabo.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain
Lo ritengo un parametro abbastanza variabile, qualche volta piuttosto evidente e altre meno quindi non credo ci sia una misura definitiva sullo stesso strumento, credo si possa stimare con varie prove e poi avere una media.
Un sistema molto empirico può essere fatto valutando lo spostamento dal centro del campo, supponendo che ci sia un oculare da 1° dal centro abbiamo D/2 quindi 0,5° stimando dove si sposta la stella - facciamo a metà dal bordo - avremmo 0,25°.
Altrimenti per maggiore precisione si può fare delle foto con il metodo afocale e farle misurare ad un software. Qui non so consigliarti esattamente, l'unico che mi viene in mente (se lo può fare) è reduc che si usa per la misurazione della separazione delle stelle doppie.
Lavora con parametri diversi come l'angolo di posizione ma dovrebbe farlo, non lo conosco bene perchè l'ho usato poche volte.
Forse anche software di elaborazione per immagini ccd magari consentono misure del genere, però qui per me l'argomento è arabo.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain
- massimoboe
- Messaggi: 357
- Iscritto il: 25/09/2008, 18:10
- Località: Trivero
Parliamo di shift...
Ciao,
mi scuso per le prolungate assenze, ma problemi personali importanti mi tengono un po' lontano dal forum.
Per quanto riguarda questo problema dello shift, a parte la sua determinazione che non è facile, visto che - comunque - varia di molto con il caldo o con il freddo ad esempio, io sostengo che è sempre molto salutare stare alla larga dagli strumenti con la messa a fuoco sul primario. E' vero che c'è meno peso e ingombro, ma è anche vero che ad oggi non ho visto NESSUN sistema realizzato con la dovuta precisione (che è praticamente irraggiungibile finchè ci si basta su scorrimenti per attrito. Chiaro che viene utilizzato perchè costa pochissimo rispetto ad una messa a fuoco esterna.
Unica raccomandazione: se passerai ad una messa a fuoco esterna, non lesinare sulla sua qualità o sei di nuovo al punto di partenza.
Al problema dello shift si sommano anche i problemi di flessione delle ottiche interne che nel tuo caso sono la lastra e il secondario (il primario è cementato).
Ciao
massimo
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mi scuso per le prolungate assenze, ma problemi personali importanti mi tengono un po' lontano dal forum.
Per quanto riguarda questo problema dello shift, a parte la sua determinazione che non è facile, visto che - comunque - varia di molto con il caldo o con il freddo ad esempio, io sostengo che è sempre molto salutare stare alla larga dagli strumenti con la messa a fuoco sul primario. E' vero che c'è meno peso e ingombro, ma è anche vero che ad oggi non ho visto NESSUN sistema realizzato con la dovuta precisione (che è praticamente irraggiungibile finchè ci si basta su scorrimenti per attrito. Chiaro che viene utilizzato perchè costa pochissimo rispetto ad una messa a fuoco esterna.
Unica raccomandazione: se passerai ad una messa a fuoco esterna, non lesinare sulla sua qualità o sei di nuovo al punto di partenza.
Al problema dello shift si sommano anche i problemi di flessione delle ottiche interne che nel tuo caso sono la lastra e il secondario (il primario è cementato).
Ciao
massimo
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Parliamo di shift...
Bene, grazie per le risposte.
Ho la fortuna di usare un fuocheggiatore esterno sul mio tubo, tra pochi giorni dovrebbe arrivare il FT. Vedremo!
Ho la fortuna di usare un fuocheggiatore esterno sul mio tubo, tra pochi giorni dovrebbe arrivare il FT. Vedremo!
Parliamo di shift...
Antipatico!
Se hai un fuocheggiatore esterno sul tuo fok, perche' ti preoccupi del mirror shift?
Io qualifico i mirror shift in due categorie: "piccoli" se ritrovo velocemente il campo inquadrato e "grandi" se mi fanno perdere tempo a recuperarlo Ma, un fuocheggiatore esterno e passa la paura.
Daniela
Daniela
"L'essenza della liberta' e' la matematica"
Se hai un fuocheggiatore esterno sul tuo fok, perche' ti preoccupi del mirror shift?
Io qualifico i mirror shift in due categorie: "piccoli" se ritrovo velocemente il campo inquadrato e "grandi" se mi fanno perdere tempo a recuperarlo Ma, un fuocheggiatore esterno e passa la paura.
Daniela
Daniela
"L'essenza della liberta' e' la matematica"