ingrandimenti

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daniela
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Iscritto il: 25/09/2008, 17:57

ingrandimenti

Messaggio da daniela »

Be facciamo subito il conto, il conto e' molto semplice. Una persona che secondo le tabelle dell'oculista ha 10/10 (o 20/20 per gli anglosassoni) ha una acuita' visiva di un primo d'arco. Chi ci vede bene ha 12/10 (legge tutta la tabella) o anche un po' meglio, chi ci vede male avra' magari 8/10 o 5/10 che permettono comunque di fare una vita normale (solo da 3/10 si incomincia a parlare di ipovisione). Una persona con 5/10 in entrambi gli occhi puo' leggere, avere la patente auto, e quant'altro. Attenzione non sto riferendomi a problemi che si correggono con lenti (o spostando il piano focale) do' per scontato che l'osservatore indossi le lenti che eventualmente gli servono. Prendiamo quindi i nostri due osservatori uno che ci vede bene e uno che ci vede male: Falchetto ha potere risolutivo di un minuto d'arco e Cecagna ha un potere risolutivo di solo due minuti d'arco. Si' lo so che qui non c'e' nessun Cecagna, ma certi forum sono pieni di gente che ha l'abbiocco perche' si annoia a imparare. Adesso prendiamo un dettaglio astronomico di un secondo d'arco, vorremmo pur fare alta risoluzione no? Ma consideriamo questi e non piu piccoli, se no poi si attacca la storia del seeing eccetera. Prendiamo un telescopio di ottima qualita' di quelli da 100-110mm e vediamo che succede. Intanto mi direte un dettaglio da 1 secondo d'arco e' a stento alla portata del povero 4", si riesce a vederlo solo se molto contrastato, servendosi del filtro viola, ecc ecc... comunque lasciamo stare e diamo per scontato che sul piano focale il nostro contrasto da un secondo d'arco sia visibile. Qual e' l'ingrandimento a cui la risoluzione della retina permette di sfruttare completamente l'apertura? Facile: per chi ci vede bene (ma non in maniera eccezionale) sono 60x, per chi ci vede male (probabilmente peggio di tutti i lettori) saranno 120x. Qualcuno obiettera': ma il nostro cervello non e' fatto per percepire dettagli cosi' piccoli e quindi, vedasi Gabori Attack, meglio ingrandire. Anche perche' se sullo specchione le cose possono ancora andare (essendo 1" molto al di sotto dei suoi limiti e non certo un difficile banco di prova, il contrasto del cielo viene a tradursi in contrasto sul piano focale no problem), i dettagli nel rifrattorino sono molto poco contrastati per dirla tutta, visto che stiamo tirando un 10cm nei dintorni di 1".... Gia'!!! peccato che se a 60x per F e 120x per C gli osservatori vedevano le stelle come un puntino, se ingrandiscono vedono la figura di Airy. Nulla di male; ma sopra questi valori, oltre all'immagine vediamo anche gli artefatti. Quindi l'osservatore puo' anche salire a ingrandimenti elevati, a 250x o quant'altro, se sta osservando dettagli ad altissimo contrasto (quindi che hanno la speranza di avere un pochettino di contrasto residuo al piano focale, quindi se li ingrandisco magari il cervello li registra, anche se, come dire, piu' li ingrandisco piu' sono slavati, quindi e' tutto da vedere se funziona sulla feature che ci interessa) ma poi deve tassativamente scendere a un ingrandimento che non da' artefatti, quello a cui la risoluzione dell'occhio dell'osservatore e quella del telescopio coincidono, e vedere se li si ritrova. Ci vuole esperienza e magari non li si ritrova subito ma soltanto alla seconda o alla terza volta.... ma se ci sono si trovano, e se non si trovano vuol dire che non c'erano, che anche se la feature era nel posto dove deve essere, non la abbiamo vista ma solamente immaginata.
Superfluo aggiungere che la prima cosa da fare e' controllare che il telescopio sia acclimatato, collimato, e a fuoco, guardando la figura di Airy e verificando che sia quella teorica e quella che sappiamo che lo strumento ci puo' dare avendolo usato in precedenza, perche' se no, la risoluzione del telescopio e' inferiore a quella teorica, gli artefatti si sprecano, i conti sopra sballano, e in ogni caso e' un peccato non usare al meglio lo strumento.
Per misurare l'acuita' visiva senza andare dall'ottico, basta uno dei vecchi elenchi telefonici.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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