Marzo 2016.
Passiamo una parte del nostro tempo a leggere quanto il web scarica e riversa sul mondo degli astrofili.
E’ sempre molto istruttivo per capire le dinamiche commerciali e , soprattutto, le modalità per agganciare potenziali clienti.
E non di rado sorridiamo, sia per quanto viene enunciato dai costruttori, sia per le dottorali espressioni dei vari “opinion leader” dei forum, dei blog, delle pagine personali. Perle di saggezza distribuite a larghe mani al volgo.
Così assistiamo per mesi a meravigliose descrizioni di strumenti, di cui ben sappiamo e conosciamo la “forza propulsiva” che spinge alcuni a scrivere, ma che poi – magicamente – ritroviamo ricommentati da qualche onesto, con il vero valore del bene acquistato. Il web è formidabile per presentare un prodotto ma nelle sue pieghe nasconde sempre le verità……..
Così è stato per i vari test interferometrici in cantina, così è per i vari tubi super ingegnerizzati, con tanto di rendering e spaccato da 5° Istituto Tecnico, così è per i meravigliosi trattamenti riflettenti (che nessuno, onestamente, sa spiegare in termini riproducibili e sostenibili, come si possono fare), così è per l’applicazione del carbonio con tanto di viti passanti e “imprimatur” di progettisti aereospaziali (che comunque non sanno usare un telescopio).
Alla resa dei conti, anche se questa non è una regola fissa ma vale anche il contrario, un tubo ottico da 2000 euro vale, alla rivendita, meno della metà.
E dunque noi ci domandiamo: chi sarà mai quel genio della progettazione e della costruzione che riesce a costruire strumenti come i nostri a un quarto del costo?
Se ci segnalate il nominativo lo assumiamo a tempo indeterminato immediatamente.
Massimo Boetto
Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Scott Adams, Il Principio di Dilbert, 1996