mag-15
Inviato: 06/05/2015, 11:23
Maggio 2015.
Abbiamo indicato più volte, in questo forum, il problema di un euro meno forte in un mercato che è basato sul dollaro.
Come previsto qualche tempo fa, oramai il cambio si sta avvicinando alla parità.
Questo fenomeno ha ovviamente le sue ricadute , in primo luogo sull’aumento dei prezzi import dei prodotti consumer (che c’è e ci sarà ancora di più finite le scorte) , e in seconda battuta sull’aumento dei costi collaterali. Non si dimentichi il basso prezzo del petrolio che comunque tornerà a salire e questo annullerà gran parte delle compensazioni trovate sul mercato.
Mentre ci risulta che l’aria di recessione che si respira dai produttori orientali (una crescita elevata ma non sufficiente a sostenere il fabbisogno e soprattutto a creare margine) , sta portando ad una revisione importante dei listini. Questo lo si respira nei prodotti a basso prezzo e di grande quantità. Logico aspettarsi che presto si rifletterà sulla produzione astronomica.
Come in tutti i settori, dopo aver fatto chiudere i produttori locali e quindi non avendo più concorrenza su larga scala, la produzione massiva avrà il predominio indipendentemente dal prezzo e dalla qualità.
Si rafforzeranno le micro produzioni di alta gamma? Secondo noi si, oramai la qualità mass market non è più un segreto e non potrà crescere per i motivi sopra esposti. Chi non la considera sufficiente avrà ben poche possibilità di scelta.
Massimo Boetto
Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Scott Adams, Il Principio di Dilbert, 1996
Abbiamo indicato più volte, in questo forum, il problema di un euro meno forte in un mercato che è basato sul dollaro.
Come previsto qualche tempo fa, oramai il cambio si sta avvicinando alla parità.
Questo fenomeno ha ovviamente le sue ricadute , in primo luogo sull’aumento dei prezzi import dei prodotti consumer (che c’è e ci sarà ancora di più finite le scorte) , e in seconda battuta sull’aumento dei costi collaterali. Non si dimentichi il basso prezzo del petrolio che comunque tornerà a salire e questo annullerà gran parte delle compensazioni trovate sul mercato.
Mentre ci risulta che l’aria di recessione che si respira dai produttori orientali (una crescita elevata ma non sufficiente a sostenere il fabbisogno e soprattutto a creare margine) , sta portando ad una revisione importante dei listini. Questo lo si respira nei prodotti a basso prezzo e di grande quantità. Logico aspettarsi che presto si rifletterà sulla produzione astronomica.
Come in tutti i settori, dopo aver fatto chiudere i produttori locali e quindi non avendo più concorrenza su larga scala, la produzione massiva avrà il predominio indipendentemente dal prezzo e dalla qualità.
Si rafforzeranno le micro produzioni di alta gamma? Secondo noi si, oramai la qualità mass market non è più un segreto e non potrà crescere per i motivi sopra esposti. Chi non la considera sufficiente avrà ben poche possibilità di scelta.
Massimo Boetto
Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Scott Adams, Il Principio di Dilbert, 1996