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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

Gennaio 2015

Quando c’è del tempo da impiegare ci si mette nella noiosissima posizione di leggere i contenuti delle varie piattaforme. Noiosissima perché almeno l’80% sono argomenti affrontati e sviscerati in modi diversi, che sono per noi ripetitivi e privi di contenuti interessanti.

Un fenomeno molto interessante è quello della formazione di “esperti”, che vantano curriculum che solo loro possono verificare, che vantano conoscenze a livello mondiale, che dietro uno scambio durato quando va bene un paio di ore con un costruttore, pensano di aver assorbito tutto lo scibile sull’argomento. E’ utile ricordare che nessun costruttore di prestigio va a raccontare al primo venuto i suoi segreti professionali? Forse può dare l’impressione di farlo, e del resto dire a un cliente quello che vuol sentirsi dire è anche la strada più corta per fidelizzarlo.

Le scelte tecniche dei medesimi suscitano, ad un occhio esperto e conoscitore del lavoro svolto dal collega, più di una risata. Giova ricordare che tra colleghi c’è sempre uno scambio di informazioni e consulenze?

Altri cercano di accreditarsi con sporadiche immagini, premiate da altre piattaforme, ma che stanno su di una mano per moltissimo tempo. Non si producono lavori continuativi e di pregio, perciò è abbastanza difficile poter dire la propria sull’argomento in oggetto, se non ai più inesperti e poco preparati. Chi ha padronanza del mezzo e dei mezzi produce in continuazione e a livelli mediamente alti, senza voli rocamboleschi e pure discutibili per una o due riprese o giù di li.

La scientificità è ben altra cosa, prima di tutto bisogna avere l’osservatorio (inteso in senso generale come strumento, sensori, tecniche elaborative, ecc.) perfettamente funzionante e poi passare alla applicazione severa dei metodi e dei protocolli, così come è prassi in molti settori ben regolati (fotometria per esempio). Altrimenti si fa quel che si può senza gridare al miracolo.

Il vero problema, non è che qualcuno cerchi un minimo di considerazione spendendo ore e ore a disquisire su temi che conosce marginalmente, quanto piuttosto che la maggioranza di chi legge non ha i mezzi per verificare l’effettivo status delle cose, e quindi accetta a piene mani il dogma venduto. La diretta conseguenza è che più di un malcapitato casca in acquisti (indipendentemente dalla marca e dalla cifra) di cui si pentirà amaramente.

Un telescopio sbagliato puo’ costare la passione per la conseguente delusione.

Quando si parla con sicurezza di una congerie di marchi, se ne danno impressioni e pareri belli o brutti, è già sintomatico che molte delle parole sono spese a vanvera. Nessuno ha sufficiente conoscenza di qualsiasi prodotto presente sul mercato, ne potrebbe averla per il semplice fatto che RARAMENTE esistono astrofili onnipotenti in grado di capire la tecnica di ciascuna configurazione o costruzione meccanica. Un astrofilo che costruisce nulla non può avere un bagaglio di ottica e meccanica e dei relativi accoppiamenti, ne tantomeno quel bagaglio di errori e correzioni che un progettista immagazzina nel suo sapere.

Per quanto ci riguarda cerchiamo di essere quanto più esaustivi possibile. Nessuno può dire o potrà dire che NortheK non ha fornito e non fornisce informazioni dettagliate e precise. A volte ci troviamo anche in imbarazzo a dar risposte perché arrivano astrofili con delle convinzioni che sembrano testi sacri, fargli capire che sono stupidate è un pochino dura.

A buon intenditor poche parole: occhi aperti, e verificate di persona!

Massimo Boetto

Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Scott Adams, Il Principio di Dilbert, 1996

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