Giugno 2014 -

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massimoboe
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Giugno 2014 -

Messaggio da massimoboe »

Con il trascorrere del tempo anche il brand di NortheK si è collocato correttamente nel mercato.

Oggi, chi ci contatta per info sui nostri prodotti non è più un astrofilo alle prime armi o di pochissima esperienza. Anzi, di norma, sono astrofili che hanno maturato una buona pratica con diversi telescopi e sono giunti alla conclusione, da noi sempre auspicata e sponsorizzata che si puo’ così sintetizzare:

tenendo conto della propria logistica, della propria possibilità di spesa, del tempo disponibile per l’Astronomia, occorre prima o poi giungere alla scelta di un telescopio che consenta la massima fruibilità di tutti gli altri parametri (che di norma, non si possono scegliere, mentre il telescopio si).

Cambiano dunque i piani di ragionamento con il cliente. Mentre da un lato occorre spiegare come certe richieste non possono (e non vogliamo) essere soddisfatte, dall’altro si apre la consapevolezza che il marchio è ben impostato e identifica in modo preciso una certa tipologia di appassionati.

Ne consegue che non ci risparmiamo nello spiegare le motivazioni che portano a scelte tecniche, ne ci risparmiamo a cassare duramente alcune opinioni che non hanno un sostegno tecnico adeguato, anche se questo ci costa delle vendite che lasciamo volentieri ad alcuni colleghi che ne pagano poi un prezzo (insieme al cliente).

Alla fine il cliente, grazie al fatto che ha usufruito di esperienze consolidate, e sa abbastanza bene quali sono le sue aspettative, di solito concorda con noi e apprezza il sostegno tecnico che viene dato ad una scelta , anche onerosa se vogliamo, ma destinata a durare nel tempo. NortheK è avversa alle forme di consumismo stupido che imperversano nel mondo attuale.
Riteniamo che tra i compiti di NortheK ci sia quello disboscare il mercato dai concetti strampalati e dalle produzioni che hanno come unica motivazione il prezzo. Chi non si può permettere altro li deve servirsi, senza pensare che chi ha la fortuna di accedere a prodotti di fascia diversa è un tipo ingenuo o poco intelligente, che si fa abbindolare dal produttore.

Entrare in un mercato di fascia medio-alta richiede notevoli investimenti, e anni di praticantato commerciale. Comperereste un telescopio da migliaia di euro da chi non si sa se ancora sarà presente dopo due anni? Ovviamente no, il rischio di trovarsi con un osso in mano è abbastanza elevato, la bassa redditività e i numeri limitati sono la causa delle premorienza di molti prodotti, che o scendono di prezzo e qualità o scompaiono nel momento in cui la proprietà si è stancata di rimpinguare le casse dell’azienda (ammesso…..che ne abbia la possibilità). Questo è uno dei motivi che rende difficile servire una certa tipologia di clienti, che a fronte di cifre elevate preferisce rivolgersi a nomi e marchi presenti sul mercato da anni. Se un produttore non è in grado di sopportare il lungo periodo di stasi è praticamente condannato alla chiusura. E non si pensi che un qualsiasi costruttore presente in tantissimi negozi o distributori venda un numero elevato di pezzi. Anzi – è sintomatico – che si da tutto a tutti perché non si può aspettare. Qualsiasi negozio del mondo non attende altro che un nuovo marchio per arricchire il proprio catalogo…….

Il fiorire di nuovi marchi che alle spalle non hanno nulla di consistente, oltre alla pagina web, è pratica diffusa in tutto il mondo (e questo non vale solo per i telescopi). Ma come giustamente ci insegnano alcuni negozi a livello europeo di prodotti consumer, comanda chi ha la struttura e la capacità di gestire – anche economicamente – la ricerca, lo sviluppo e nel loro caso le scorte di magazzino. Si passa dal subire il mercato ad esserne attori.

Il sito web è la vetrina o il negozio virtuale in cui si vendono i propri prodotti, tuttavia questa accezione ha già fatto il suo tempo. L’utenza ha capito molto bene che dietro ci deve essere sostanza, a nulla serve un bellissimo sito ultramoderno se poi l’attività si riduce a due scaffali con un po’ di import sopra.

Un ulteriore aspetto, non proprio di secondaria importanza, è che se uno vuole mettersi a produrre telescopi, creando un proprio marchio, non puo’ pensare di farlo con uno o due modelli. Il mercato è piccolo, competitivo e gli astrofili fanno scelte motivazionali abbastanza discutibili nella media. Occorre dunque avere un assortimento di prodotti molto ampio, perché comunque non basta mai. Il concetto della modularità e della serialità ha un suo riscontro industriale: cercare di soddisfare il maggior numero di clienti senza incorrere in produzioni apposite. Ecco spiegato perché occorre saper organizzare un progetto e non mettere a catalogo dozzine di modelli che non hanno mai visto la luce, nemmeno in fase di prototipo. Una azienda seria realizza il prototipo, lo corregge se il caso, e poi lo presenta. Il resto è solo cialtroneria.

Sono motivazioni, quelle sopra esposte, che devono essere sempre prese in considerazione da un cliente che si accinge a spendere parecchi euro.

Massimo Boetto


Agli ingegneri piace risolvere i problemi. Se non ci sono problemi sottomano, gli ingegneri li creeranno.
Scott Adams, Il Principio di Dilbert, 1996

Edited by massimoboe on May 30, 2014 at 02:09 PM

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