Ciao a tutti,
a distanza di cinque anni dalla recensione del telescopio apocromatico 145/1500 (pubblicata il 14 Febbraio 2015 su questo topic), ho deciso di apportare nuove modifiche all’intubazione, al fine di usufruire al meglio la strumentazione durante l’osservazione degli oggetti celesti.
La slitta Losmandy è stata rinforzata sovrapponendo un profilo piatto in alluminio Anticorodal 6082 di 15 mm di spessore. Quest’ultimo viene ancorato alla slitta Losmandy tramite quattro viti in acciaio inox M6.
Per aumentare la stabilità degli anelli di supporto Ring Northek, è stato posizionato, nella parte superiore, un profilo piatto in alluminio Anticorodal 6082 di 10 mm di spessore. Il profilo è ancorato rispettivamente ai due anelli RING Northek e al tubo ottico, lato focheggiatore. In questo modo non serve stringere eccessivamente gli anelli sul tubo, poichè viene neutralizzato ogni possibile slittamento dello stesso.
Sul profilo in oggetto è stato posizionato il supporto del cercatore. Il cercatore della Meade 8X50 è stato sostituito con un telescopio guida - cercatore della Tecnosky, con ottica di 80 mm di diametro e 328 mm di focale. Quest’ultimo ha un focheggiatore elicoidale da 2 pollici, che accetta sia oculari da 50,8 mm che oculari da 31,8 mm, ed è sostenuto da un supporto a basetta integrato con due anelli disassabili. Nel portaoculari è stato inserito un oculare Erfle TS WA 32 mm a reticolo illuminabile, con 70° di campo apparente. Il crocicchio è presente al centro nel 50% del campo visivo. In questo modo si riduce l’ammontare della luce diffusa se usato con l’illuminatore opzionale. L’ingrandimento ottenuto è di circa 10X.
Il bilanciamento del tubo ottico in declinazione viene conseguito per mezzo di due contrappesi integrati con un congegno meccanico a traslazione. Il contrappeso di 1,4 chilogrammi, posizionato di fronte alla slitta Losmandy, è stato realizzato in Fe 510 e si sposta su un’asta in alluminio Anticorodal 6082 con diametro di 19 mm e 400 mm di lunghezza. Il contrappeso di 1,5 chilogrammi, posizionato sul lato posteriore alla slitta Losmandy, è stato realizzato in Fe 510 e si sposta su un’asta in alluminio Anticorodal 6082 con diametro di 19 mm e 400 mm di lunghezza.
Il congegno meccanico a traslazione integrato con i due contrappesi, il nuovo cercatore della Tecnosky e i due profili piatti di rinforzo.
Il congegno meccanico a traslazione, collocato tra la slitta Losmandy e il morsetto, trasforma il moto rotatorio mediante vite conduttrice in un movimento lineare. Il moto viene conseguito per mezzo di un accoppiamento vite – madre vite, integrato con due cuscinetti assiali a sfera SKF BA8, contrapposti fra loro e precaricati. Il movimento lineare dell’accoppiamento vite – madre vite mi permette di spostare il tubo ottico di pochi millimetri e conseguire così il giusto equilibrio dello stesso in tutta sicurezza, poiché viene neutralizzato ogni qualsiasi slittamento improvviso della slitta Losmady dal morsetto.
Fino a poco tempo fa, utilizzavo questo congegno per bilanciare in declinazione il rifrattore durante le osservazioni. Per agevolare il movimento della slitta Losmandy, il bilanciamento del tubo ottico doveva essere eseguito con la montatura in posizione di riposo, ossia quando la barra contrappesi è rivolta verso il basso (In questo modo lo scorrimento della slitta Losmandy sul morsetto veniva conseguito per mezzo delle due superfici piatte).
Ne consegue, che per eseguire il bilanciamento del tubo ottico in declinazione durante l’osservazione, era necessario riportare la montatura a riposo, allentare i tre volantini del morsetto, (per permettere alla slitta Losmandy di scorrere sullo stesso) spostare il tubo nella posizione di equilibrio, stringere i tre volantini del morsetto e riposizionare il tubo ottico per l’osservazione.
Niente di particolare comunque, poiché l’operazione richiedeva circa un minuto, ma c’era un problema, che era insito nei tre volantini del morsetto della EQ8. Questi ultimi infatti sono posizionati in prossimità del carter della ruota dentata in declinazione e non si riesce a afferrarli in modo adeguato durante l’operazione di allentamento e blocco degli stessi, in particolare il volantino in posizione centrale.
Adesso il tubo ottico viene bilanciato in declinazione utilizzando il congegno meccanico a traslazione e i due contrappesi di 1,4 e 1,5 chilogrammi. L’operazione è suddivisa in due fasi:
1) il tubo ottico viene bilanciato senza accessori per mezzo del congegno meccanico a traslazione. In questa circostanza il contrappeso anteriore di 1,4 chilogrammi viene posizionato il più vicino possibile alla slitta Losmandy, mentre quello posteriore di 1,5 chilogrammi viene posizionato alla massima distanza. Questa condizione viene utilizzata con il telescopio a riposo e durante il trasporto su ruote.
La posizione dei contrappesi con il telescopio a riposo e senza accessori.
2) durante l’osservazione, per controbilanciare il peso degli accessori utilizzati (diagonali, oculari, torretta binoculare, ect), il contrappeso posteriore di 1,5 chilogrammi viene spostato verso l’interno, mentre il contrappeso anteriore di 1,4 chilogrammi viene spostato verso l’esterno.
La posizione dei contrappesi con il binoculare Mark 5, la Powermate 4X e una coppia di oculari Takahashi 32 mm.
In questo modo, non è più necessario riallineare il telescopio ogni qualvolta vengono sostituiti gli accessori durante l’osservazione degli oggetti celesti, poiché i contrappesi possono essere movimentati in qualsiasi posizione si trovi il tubo ottico.
La rotazione del focheggiatore a 360°posizionata sul draw tube è stata rimossa e reinserita a valle della flangia basculante. Com’è previsto in quasi tutti i focheggiatori che hanno la rotazione a 360°, anche nel Feather Touch FTF 3545 viene utilizzato un accoppiamento flangiato, formato da due flange a profilo conico, integrato con un collare filettato.
Ne consegue che per eseguire la rotazione del focheggiatore, è necessario allentare di circa di ¼ di giro il collare filettato che tiene bloccato in sede l’accoppiamento flangiato. Tuttavia, l’intervento da origine ad una separazione momentanea dei due componenti flangiati e l’effetto si evidenzia come una scollimazione del treno ottico, (accertato con un collimatore autocostruito) che permane anche quando poi si restringe il collare di blocco.
Per non apportare modifiche meccaniche al focheggiatore, ho preferito bloccare definitivamente il collare filettato che tiene in sede l’accoppiamento flangiato a profilo conico. Il nuovo congegno meccanico a 360°, realizzato in alluminio Anticorodal 6082 lavorato dal pieno, è formato da tre flange integrate con due gabbie assiali a rullini della serie AXK. Il progetto si basa sul principio della rotazione albero-boccola.
Congegno di rotazione a 360°, flangia basculante e focheggiatore.
L’albero è costituito da una flangia di interfacciamento al tubo ottico, con perno, e con foro centrale opportunamente dimensionato per permettere al cono di luce di arrivare sul piano focale. La boccola, è composta da una flangia di interfacciamento alla flangia basculante. L’accoppiamento albero - boccola, realizzato in tolleranza h6/H7, viene assemblato per mezzo di due gabbie assiali a rullini AXK 90/120, e precaricato tramite una flangia di riscontro frontale, che viene bloccata in posizione per mezzo di quattro viti M5 e quattro grani M5 contrapposti, posizionati a 90°.
Le tre flange realizzate alle macchine utensili e la gabbia assiale AXK 90/120.
I quattro volantini posizionati a 90°, hanno solo il compito di bloccare la rotazione a 360°. Degno di nota, l’elevato precarico delle gabbie assiali mi permette di osservare in monoculare con diagonale prismatico Baader/Zeiss a 90° con i volantini allentati.
Il raccordo di End Cap proprietario autocentrante del focheggiatore può essere avvicendato dal giunto meccanico utilizzato nel Dall Kirkham 360/7000. Questo congegno, che mi permette di sostiene in tutta sicurezza gli accessori pesanti durante l’osservazione, è formato da due raccordi flangiati accoppiati a riscontro frontale, con tolleranza di lavorazione h5/H6, che vengono bloccati da due volantini M5.
Quando ho l’esigenza di osservare ad alti ingrandimenti, devo inserire sul focheggiatore il diagonale prismatico Baader/Zeiss, una Powermate 4X da due pollici, il binoculare Mark 5 e una coppia di oculari Takahashi 18 mm (circa 300X). Ne consegue, che l’autocentrante del focheggiatore deve bloccare un set-up di circa 2 chilogrammi di peso e con una leva risultante di 28 centimetri. In queste condizioni, il serraggio dell’autocentrante, contrariamente a quanto si pensi, non garantisce una presa sicura. Al di la di questo, se nella serata osservativa partecipano più persone, il rischio che qualcuno allenti l’autocentrante non è mai da sottovalutare. Il raccordo flangiato a riscontro frontale è irriducibile, poiché per far cadere gli accessori inseriti, si devono rimuovere completamente i due volantini M5.
Il congegno flangiato a riscontro frontale (utilizzato anche nel Kirkham 360/7000) che mi permette di osservare in tutta sicurezza con accessori pesanti. Si notino tre dei quattro volantini che bloccano la rotazione a 360°.
Alla prossima. Ciao
Roberto