Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Buongiorno a tutti, posto l'ultima fatica anche se non ancora completa ma se aspetto di finirla..........
La parte di sostegno e movimento del bino è completa nella sua funzionalità, mancano solo le finiture e l'eventuale anodizzazione.
Il pantografo a suo tempo fu un'esplorazione della possibilità di arrivare alla Lazyscope, poi tutto si fermò di fronte all'impossibilità di lavorare i pezzi in casa.
Da qualche mese dispongo di una piccola fresatrice ed ho accesso ad un tornio, ho ripreso i vecchi appunti e cominciato il lavoro. A differenza del pantografo qui le cose sono un poco più complicate e lavorare senza un progetto, di fattibilità prima e di esecuzione poi, sarebbe stato un disastro. Al momento sto procedendo alla motorizzazione della rotazione e sono arrivato a ben oltre cento tavole di disegni, per parlare alla vecchia maniera anche se il tutto è a video, ad ormai più di 50 ore di lavoro di solo cad.
Le ore di lavoro effettive sono ormai sfuggite al controllo così come i costi, anche se al netto delle attrezzature, sono ancora contenuti nel totale. Il vero costo comunque è proprio nelle attrezzature.
Posto uno dei primi disegni di massima eseguito per capire la fattibilità del tutto e qualche foto della poltrona pronta all'uso. Nel disegno compare una croce rossa, è il punto dove sono i miei occhi in comoda posizione di osservazione e tutto è stato dimensionato di conseguenza.
Avendo la possibilità di costruire la testa di sostegno del bino non ho certo usato una di commercio e questa è fatta senza banali economie. Il risultato è più che soddisfacente la fluidità direi eccellente nonostante lo sbilanciamento del BT 80.
Come dicevo sto procedendo alla motorizzazione della rotazione, il motivo questa volta non è la pigrizia ma per diminuire al minimo le oscillazioni e rendere il meno disturbata possibile la visione.
Se si osserva per target se ne potrebbe fare a meno se invece si vuole “Spazzolare”, una lenta rotazione regolare e priva di scossoni è indispensabile.
Non posto tutto la trafila per raggiungere il risultato, resta inteso che sono disponibile a condividere il lavoro svolto con chiunque si volesse cimentare in una costruzione simile o anche una sola parte, tipo la testa per il bino, non c'è che da chiedere.
Lazyscope 01
Il range risultante in pratica è da 20° sopra l'orizzonte fino allo zenit. Nel mio caso 10° meglio dei 30° stimati a tavolino, questo però è soggettivo molto dipende dalla corporatura di chi si siede. Quando si vuole osservare vicino all'orizzonte la parte sotto del pantografo si avvicina alla zona addominale fino ad appoggiarsi ed è questa che definisce il punto più basso osservabile.
Lazyscope 02
Mancano le finiture e i tappi per il profilato, alcune manopole sono già state sostituite con altre più comode, la birra nel contenitore coibentato è solo per show, anche se potrebbe essere utile per vedere quello che non si può vedere.
Lazyscope 03
Direi il trionfo dell'astropigrizia, quando si sta sopra non manca nulla tutto a portata di mano e aggiustabile come meglio si preferisce, dal red dot al centro del BT80 al laser verde sulla destra, la trackball posizionabile, il pc, gli oculari, la luce rossa, ecc.
La poltrona girevole è reclinabile e tutte le misure sono state considerate sia tutta giù che tutta su. Naturalmente la posizione migliore è tutta giù come compare nelle foto. Anche dotata di riscaldamento ma, oltre ad essere inutile da queste parti, necessiterebbe del filo di alimentazione che immancabilmente si aggroviglierebbe.
Lazyscope 04
In attesa del buio per un test.
L'uso è molto confortevole e rende la serata piacevole senza faticare con la schiena.
La stabilità raggiunta è sufficiente ma questa valutazione è molto personale.
Forse dovrei aggiungere un cicalino a tempo così da evitare di addormentarmi...........................
Saluti
La parte di sostegno e movimento del bino è completa nella sua funzionalità, mancano solo le finiture e l'eventuale anodizzazione.
Il pantografo a suo tempo fu un'esplorazione della possibilità di arrivare alla Lazyscope, poi tutto si fermò di fronte all'impossibilità di lavorare i pezzi in casa.
Da qualche mese dispongo di una piccola fresatrice ed ho accesso ad un tornio, ho ripreso i vecchi appunti e cominciato il lavoro. A differenza del pantografo qui le cose sono un poco più complicate e lavorare senza un progetto, di fattibilità prima e di esecuzione poi, sarebbe stato un disastro. Al momento sto procedendo alla motorizzazione della rotazione e sono arrivato a ben oltre cento tavole di disegni, per parlare alla vecchia maniera anche se il tutto è a video, ad ormai più di 50 ore di lavoro di solo cad.
Le ore di lavoro effettive sono ormai sfuggite al controllo così come i costi, anche se al netto delle attrezzature, sono ancora contenuti nel totale. Il vero costo comunque è proprio nelle attrezzature.
Posto uno dei primi disegni di massima eseguito per capire la fattibilità del tutto e qualche foto della poltrona pronta all'uso. Nel disegno compare una croce rossa, è il punto dove sono i miei occhi in comoda posizione di osservazione e tutto è stato dimensionato di conseguenza.
Avendo la possibilità di costruire la testa di sostegno del bino non ho certo usato una di commercio e questa è fatta senza banali economie. Il risultato è più che soddisfacente la fluidità direi eccellente nonostante lo sbilanciamento del BT 80.
Come dicevo sto procedendo alla motorizzazione della rotazione, il motivo questa volta non è la pigrizia ma per diminuire al minimo le oscillazioni e rendere il meno disturbata possibile la visione.
Se si osserva per target se ne potrebbe fare a meno se invece si vuole “Spazzolare”, una lenta rotazione regolare e priva di scossoni è indispensabile.
Non posto tutto la trafila per raggiungere il risultato, resta inteso che sono disponibile a condividere il lavoro svolto con chiunque si volesse cimentare in una costruzione simile o anche una sola parte, tipo la testa per il bino, non c'è che da chiedere.
Lazyscope 01
Il range risultante in pratica è da 20° sopra l'orizzonte fino allo zenit. Nel mio caso 10° meglio dei 30° stimati a tavolino, questo però è soggettivo molto dipende dalla corporatura di chi si siede. Quando si vuole osservare vicino all'orizzonte la parte sotto del pantografo si avvicina alla zona addominale fino ad appoggiarsi ed è questa che definisce il punto più basso osservabile.
Lazyscope 02
Mancano le finiture e i tappi per il profilato, alcune manopole sono già state sostituite con altre più comode, la birra nel contenitore coibentato è solo per show, anche se potrebbe essere utile per vedere quello che non si può vedere.
Lazyscope 03
Direi il trionfo dell'astropigrizia, quando si sta sopra non manca nulla tutto a portata di mano e aggiustabile come meglio si preferisce, dal red dot al centro del BT80 al laser verde sulla destra, la trackball posizionabile, il pc, gli oculari, la luce rossa, ecc.
La poltrona girevole è reclinabile e tutte le misure sono state considerate sia tutta giù che tutta su. Naturalmente la posizione migliore è tutta giù come compare nelle foto. Anche dotata di riscaldamento ma, oltre ad essere inutile da queste parti, necessiterebbe del filo di alimentazione che immancabilmente si aggroviglierebbe.
Lazyscope 04
In attesa del buio per un test.
L'uso è molto confortevole e rende la serata piacevole senza faticare con la schiena.
La stabilità raggiunta è sufficiente ma questa valutazione è molto personale.
Forse dovrei aggiungere un cicalino a tempo così da evitare di addormentarmi...........................
Saluti
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Bellissima! soprattutto il portabirra.........
Complimenti!
Enrico
Not Only Changing looks, But Changing Lives.
Complimenti!
Enrico
Not Only Changing looks, But Changing Lives.
- Andrea Maniero
- Messaggi: 911
- Iscritto il: 26/12/2010, 17:49
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Si !
Il portabirra mi ha piegato in due , penso sia stato l'accessorio considerato come
assolutamente indispensabile !
Comunque i miei complimenti per la realizzazione che dimostra inventiva , capacita' e passione .
"Per farsi dei nemici non e' necessario dichiarare guerra. Basta dire cio' che si pensa (M.L.King)
" MI SO' RESPONSABIE DE QUEO CHE DIGO ..NO DE QUEO CHE TE CAPISI !"
" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "
" L'invidia e' quel sentimento che nasce nell'istante in cui si assume la consapevolezza
di essere dei falliti " ( O. Wilde ) "
" La frustrazione fa pensare di essere sempre perseguitati e insultati " . ( Anonimo )
Il portabirra mi ha piegato in due , penso sia stato l'accessorio considerato come
assolutamente indispensabile !
Comunque i miei complimenti per la realizzazione che dimostra inventiva , capacita' e passione .
"Per farsi dei nemici non e' necessario dichiarare guerra. Basta dire cio' che si pensa (M.L.King)
" MI SO' RESPONSABIE DE QUEO CHE DIGO ..NO DE QUEO CHE TE CAPISI !"
" quando non riescono ad attaccare il ragionamento allora attaccano il ragionatore "
" L'invidia e' quel sentimento che nasce nell'istante in cui si assume la consapevolezza
di essere dei falliti " ( O. Wilde ) "
" La frustrazione fa pensare di essere sempre perseguitati e insultati " . ( Anonimo )
-
- Messaggi: 20
- Iscritto il: 18/10/2014, 10:37
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
il portabirra... fantastico !
Frank, complimenti un bellissimo lavoro di tecnica e creatività !
Frank, complimenti un bellissimo lavoro di tecnica e creatività !
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Ti prego, dimmi che il porta birra è refrigerato e ti ordino subito una Lazyscope!!!
Bellissima costruzione, complimenti!
http://massimovesnaver.altervista.org/index.html
Bellissima costruzione, complimenti!
http://massimovesnaver.altervista.org/index.html
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Grazie a tutti mi fa piacere che vi piace............la birra.
Faccio una piccola confessione, non è vero che sono partito dalla croce rossa nel disegno
il tutto è stato costruito attorno alla bottiglia di birra.
Scherzi a parte mi fa davvero piacere che apprezzate, finora è stato un divertente passatempo sia nella costruzione che nell'uso durante le varie prove.
Sono a buon punto con la motorizzazione. La parte meccanica è completa e collaudata,
sono in stand by per l'alimentazione del motore, appena risolvo misuro di nuovo le velocità e posto foto e risultati.
Tempo al tempo, ma sono pronto. Ecco cella Peltier e relativa ventola di raffreddamento.
Non stupitevi se nelle prossime foto la bottiglia sarà senza tappo, mi provocate...............
Cool
Faccio una piccola confessione, non è vero che sono partito dalla croce rossa nel disegno
il tutto è stato costruito attorno alla bottiglia di birra.
Scherzi a parte mi fa davvero piacere che apprezzate, finora è stato un divertente passatempo sia nella costruzione che nell'uso durante le varie prove.
Sono a buon punto con la motorizzazione. La parte meccanica è completa e collaudata,
sono in stand by per l'alimentazione del motore, appena risolvo misuro di nuovo le velocità e posto foto e risultati.
Tempo al tempo, ma sono pronto. Ecco cella Peltier e relativa ventola di raffreddamento.
Non stupitevi se nelle prossime foto la bottiglia sarà senza tappo, mi provocate...............
Cool
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Rieccomi posto parte dell'evoluzione, pur avendo risolto il problema dell'alimentazione del motore ho avuto poco tempo da dedicare alla Lasyscope.
Lazyscope 06
Ho utilizzato un motore per tergicristalli auto per la rotazione e le problematiche meccaniche e elettriche hanno preso parecchio tempo.
L'esigenza del motore nasce quando invece di osservare per target si vuole spazzolare il cielo,
il movimento a spinta con le gambe introduce delle oscillazioni che amplificate dagli ingrandimenti degli oculari sono molto fastidiose.
Utilizzando la rotazione a motore le si elimina quasi del tutto. Il primo problema è stato quello di comprimere la parte meccanica nel
poco spazio a disposizione senza dover rifare parte della struttura portante della poltrona.
La riduzione di giri ha richiesto tre differenti passaggi, due con worm gear e uno a catena.
L'economicissima idea di usare catena, pignone e corona dentata per il rinvio finale è stata di Salvatore che ringrazio per il suggerimento.
Si parte con 1/70 del worm sul motore poi ancora 1/100 per il secondo worm e a finire con 1 / 2,1 della catena.
Per non avere fili che si attorcigliano durante la rotazione ho optato per una trasmissione elettrica con spazzole.
Ora procedo ad ultimare la parte elettrica e ad alcune modifiche che si sono imposte di conseguenza alla motorizzazione.
Ad un primo test, da prendere con le molle, pare si riesca a scendere con la velocità di rotazione fino a
0,2 gradi al secondo tramite il control speed elettronico per il motore.
Se riuscissi a confermare operativamente questa velocità mi potrei ritenere soddisfatto, il target era di stare sotto il diametro apparente della luna piena.
Saluti e buone feste a tutti.
Lazyscope 07 parte meccanica ultimata.
Lazyscope 08 completa delle spazzole.
Lazyscope 09 particolare delle spazzole.
Lazyscope 10 con carter di chiusura scatola di riduzione.
Lazyscope 06
Ho utilizzato un motore per tergicristalli auto per la rotazione e le problematiche meccaniche e elettriche hanno preso parecchio tempo.
L'esigenza del motore nasce quando invece di osservare per target si vuole spazzolare il cielo,
il movimento a spinta con le gambe introduce delle oscillazioni che amplificate dagli ingrandimenti degli oculari sono molto fastidiose.
Utilizzando la rotazione a motore le si elimina quasi del tutto. Il primo problema è stato quello di comprimere la parte meccanica nel
poco spazio a disposizione senza dover rifare parte della struttura portante della poltrona.
La riduzione di giri ha richiesto tre differenti passaggi, due con worm gear e uno a catena.
L'economicissima idea di usare catena, pignone e corona dentata per il rinvio finale è stata di Salvatore che ringrazio per il suggerimento.
Si parte con 1/70 del worm sul motore poi ancora 1/100 per il secondo worm e a finire con 1 / 2,1 della catena.
Per non avere fili che si attorcigliano durante la rotazione ho optato per una trasmissione elettrica con spazzole.
Ora procedo ad ultimare la parte elettrica e ad alcune modifiche che si sono imposte di conseguenza alla motorizzazione.
Ad un primo test, da prendere con le molle, pare si riesca a scendere con la velocità di rotazione fino a
0,2 gradi al secondo tramite il control speed elettronico per il motore.
Se riuscissi a confermare operativamente questa velocità mi potrei ritenere soddisfatto, il target era di stare sotto il diametro apparente della luna piena.
Saluti e buone feste a tutti.
Lazyscope 07 parte meccanica ultimata.
Lazyscope 08 completa delle spazzole.
Lazyscope 09 particolare delle spazzole.
Lazyscope 10 con carter di chiusura scatola di riduzione.
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Aggiorno il giocattolo.
Avevo sottovalutato il lavoro per motorizzare la poltrona, l'installazione meccanica del motore è stata faticosa ma la parte elettrica di controllo lo è stata ancor più.
I motori per tergicristalli hanno, di solito, due velocità e sfruttarle entrambe ha complicato il circuito.
Avevo messo a punto una prima versione, con una batteria da 7 AH stimando l'assorbimento del motore con valori troppo ottimistici. Durante le prove si è evidenziato che non è sufficiente e ho dovuto aggiungere una seconda batteria da 20 AH, fortunatamente regalatami da un amico.
Per non rifare completamente il tutto ho mantenuto entrambe le batterie e questo ha complicato ancor più il circuito. Ho evitato di farle lavorare in parallelo essendo di diversa capacità è sconsigliabile.
Il controllo elettronico che ho utilizzato l'ho reperito sull'e-commerce e non è quello che volevo.
L'ideale era di avere una scheda con potenziometro a zero centrale e quindi bidirezionale per il verso di rotazione del motore. Ho cercato in lungo e in largo ma niente tutti come quello trovato.
Anche questo ha complicato il circuito. Pur avendo lo schema per realizzare tale control non me la sono sentita di procurare tutta l'attrezzatura per produrre una sola scheda, senza contare che sono parecchio arrugginito per questo lavoro.
Ora tutto funziona, manca solo un particolare che mi è venuto in mente per rendere ancor più fruibile e “comodosa” la Lazyscope, a cui provvederò appena possibile.
Lazyscope 011 Quasi completa.
Lazyscope 012
Lazyscope 013
Purtroppo muovendosi il tavolino indipendentemente dalla sedia i fili non si possono fissare tesi, devo comunque ordinarli meglio.
Già che c'ero ho messo anche un inverter 12V – 220V così anche il pc è sistemato. Con 20 AH + 7AH di scorta posso permettermi di “Sprecare” energia.
Lazyscope 014
Il pulsante va tenuto nella mano destra durante l'osservazione, taglia l'alimentazione arrestando il movimento all'occorrenza senza innescare vibrazioni.
Lazyscope 015
Si vedono sulla scatola di controllo i tre interruttori rispettivamente da sinistra a destra:
on alimentazione motore, inversione di rotazione, 1°e 2° velocità. Sulla destra è il potenziometro di controllo della velocità.
Lazyscope 016
La batteria da 7 AH. Ho previsto la ricarica tramite connettore rapido quindi senza estrarre le batterie dagli alloggiamenti. Anche questo ha incasinato il circuito.
Lazyscope 017-018
Utilizzando la batteria da 20 AH ho recuperato il contrappeso da cinque Kg tipo EQ6 che avevo previsto per evitare il, seppur remoto, rischio ribaltamento gravando tutta la parte bino su di un solo lato della poltrona. Per il contenitore della batteria da 20 AH mi sono imposto di usare pezzi di recupero e di scarto, tutto sommato è forse venuto meglio che se avessi usato materiale dal nuovo.
Lazyscope 019
Questo è il maledetto che mi ha fatto perdere + di quattro ore facendomi arrivare a mettere in dubbio le mie conoscenze “Elettriche”. Era difettoso e dava un ritorno non voluto. Neanche a dirlo è stato l'ultimo componente ad essere controllato.
Regards
P.S. Notare che la bottiglia di birra è ancora tappata.
Avevo sottovalutato il lavoro per motorizzare la poltrona, l'installazione meccanica del motore è stata faticosa ma la parte elettrica di controllo lo è stata ancor più.
I motori per tergicristalli hanno, di solito, due velocità e sfruttarle entrambe ha complicato il circuito.
Avevo messo a punto una prima versione, con una batteria da 7 AH stimando l'assorbimento del motore con valori troppo ottimistici. Durante le prove si è evidenziato che non è sufficiente e ho dovuto aggiungere una seconda batteria da 20 AH, fortunatamente regalatami da un amico.
Per non rifare completamente il tutto ho mantenuto entrambe le batterie e questo ha complicato ancor più il circuito. Ho evitato di farle lavorare in parallelo essendo di diversa capacità è sconsigliabile.
Il controllo elettronico che ho utilizzato l'ho reperito sull'e-commerce e non è quello che volevo.
L'ideale era di avere una scheda con potenziometro a zero centrale e quindi bidirezionale per il verso di rotazione del motore. Ho cercato in lungo e in largo ma niente tutti come quello trovato.
Anche questo ha complicato il circuito. Pur avendo lo schema per realizzare tale control non me la sono sentita di procurare tutta l'attrezzatura per produrre una sola scheda, senza contare che sono parecchio arrugginito per questo lavoro.
Ora tutto funziona, manca solo un particolare che mi è venuto in mente per rendere ancor più fruibile e “comodosa” la Lazyscope, a cui provvederò appena possibile.
Lazyscope 011 Quasi completa.
Lazyscope 012
Lazyscope 013
Purtroppo muovendosi il tavolino indipendentemente dalla sedia i fili non si possono fissare tesi, devo comunque ordinarli meglio.
Già che c'ero ho messo anche un inverter 12V – 220V così anche il pc è sistemato. Con 20 AH + 7AH di scorta posso permettermi di “Sprecare” energia.
Lazyscope 014
Il pulsante va tenuto nella mano destra durante l'osservazione, taglia l'alimentazione arrestando il movimento all'occorrenza senza innescare vibrazioni.
Lazyscope 015
Si vedono sulla scatola di controllo i tre interruttori rispettivamente da sinistra a destra:
on alimentazione motore, inversione di rotazione, 1°e 2° velocità. Sulla destra è il potenziometro di controllo della velocità.
Lazyscope 016
La batteria da 7 AH. Ho previsto la ricarica tramite connettore rapido quindi senza estrarre le batterie dagli alloggiamenti. Anche questo ha incasinato il circuito.
Lazyscope 017-018
Utilizzando la batteria da 20 AH ho recuperato il contrappeso da cinque Kg tipo EQ6 che avevo previsto per evitare il, seppur remoto, rischio ribaltamento gravando tutta la parte bino su di un solo lato della poltrona. Per il contenitore della batteria da 20 AH mi sono imposto di usare pezzi di recupero e di scarto, tutto sommato è forse venuto meglio che se avessi usato materiale dal nuovo.
Lazyscope 019
Questo è il maledetto che mi ha fatto perdere + di quattro ore facendomi arrivare a mettere in dubbio le mie conoscenze “Elettriche”. Era difettoso e dava un ritorno non voluto. Neanche a dirlo è stato l'ultimo componente ad essere controllato.
Regards
P.S. Notare che la bottiglia di birra è ancora tappata.
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
Buongiorno.
Concludo con la Lazyscope, finalmente è completa.
Con l'utilizzo ho dovuto ottimizzare alcune cose e modificare un poco il circuito elettrico per
renderlo più efficiente e pratico.
Fatte queste modifiche e verificate sul campo (tetto) finalmente son potuto passare alla finitura estetica.
Anodizzare il tutto era impensabile, troppo complicato e costoso così ho ripiegato sulla verniciatura.
Ho seguito la stessa trafila spiegata per il pantografo e il risultato mi pare buono, gusti a parte naturalmente.
Sostituito il misuratore di carica per le batterie con uno più adatto e messo l'interruttore per non infastidire la visione al buio.
Ho cercato dappertutto uno con luce rossa ma non sono riuscito a trovarlo.
Sono pure riuscito a sbagliare il lato per il foro del pin di connessione.................
Ho usato un pannello in perspex per chiudere un lato della scatola di riduzione, oltre che comodo per controllare mi pareva anche piacevole poter vedere l'accoppiamento.
Non ho installato la cella Peltier sul porta birra, consuma troppo e la ventola di raffreddamento è
parecchio fastidiosa dopo qualche prova ho rinunciato.
Cool
Concludo con la Lazyscope, finalmente è completa.
Con l'utilizzo ho dovuto ottimizzare alcune cose e modificare un poco il circuito elettrico per
renderlo più efficiente e pratico.
Fatte queste modifiche e verificate sul campo (tetto) finalmente son potuto passare alla finitura estetica.
Anodizzare il tutto era impensabile, troppo complicato e costoso così ho ripiegato sulla verniciatura.
Ho seguito la stessa trafila spiegata per il pantografo e il risultato mi pare buono, gusti a parte naturalmente.
Sostituito il misuratore di carica per le batterie con uno più adatto e messo l'interruttore per non infastidire la visione al buio.
Ho cercato dappertutto uno con luce rossa ma non sono riuscito a trovarlo.
Sono pure riuscito a sbagliare il lato per il foro del pin di connessione.................
Ho usato un pannello in perspex per chiudere un lato della scatola di riduzione, oltre che comodo per controllare mi pareva anche piacevole poter vedere l'accoppiamento.
Non ho installato la cella Peltier sul porta birra, consuma troppo e la ventola di raffreddamento è
parecchio fastidiosa dopo qualche prova ho rinunciato.
Cool
Lazyscope: l'evoluzione del pantografo (solo per astropigri).
E allora perchè non copiano dal nostro Frank?
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=3&t=98305
ciao
Enrico
Not Only Changing looks, But Changing Lives.
http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=3&t=98305
ciao
Enrico
Not Only Changing looks, But Changing Lives.