Se io fossi NortheK..............

skymap
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Messaggio da skymap »

Bella domanda e forse brutta risposta, probabilmente no ma io avevo risposto nell'ottica del cliente e se fossi un produttore forse non incomincerei neanche a pensarci.

Se parliamo di rifrattori apo lo spazio c'era e c'è, perché convivono e vendono - con numeri diversi - i produttori top (AP, Tec, Taka) con tutto il mercatone proveniente dalla cina.
Per gli strumenti a specchio (newton e mak nello specifico, ma vale anche per gli SC) pare di no, almeno io non ne conosco o se ci sono non si fanno conoscere, pertanto sembra che qui ci si accontenti del prodotto consumer o poco di più.

Perché succede ? non lo so.
Posso pensare che anni e anni di letteratura sull'argomento abbiano fatto in qualche modo passare l'idea che un rifrattore buono deve costare un tot in più e la differenza si vede, con gli specchi è passato il concetto di maggiore tolleranza dove la maggior spesa non porta vantaggi tangibili. Ma sono ipotesi personali...

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

@Skymap:

la questione del riflettore mak da 150 (scarto subito il newton perchè in nessun diametro raccoglie molti consensi, a torto, ma è così), è interessante e in parte mi riallaccio al discorso di Adriano, che sostiene esserci un numero di astrofili che desiderano per tanti motivi (ma poi sono uguali per tutti: trasporto, peso, operatività) un telescopio piccolo di buona qualità.

Allora, tanto per parlare che non costa niente, facciamo due conticini:

supponiamo di voler lanciare una serie di tubi ottici mak 150 f 10, fatti bene ma non eccessivamente sofisticati, da dedicare agli astrofili con poco spazio e tempo disponibile.

Ne consegue che la meccanica, per sfruttare fino in fondo i 150 mm deve essere fatta bene.

A spanne l'ottica (per queste tirature si va sul pronto perchè farle apposta costa molto di più) diciamo Intes cosi siamo a posto come qualità, costa circa 650 euro.

Ci mettiamo, poi, almeno 600 euro di meccanica per il tubo e una messa a fuoco FT da 2" (niente specchio traslante) che costa grosso modo 400 euro.

Siamo a 1600 euro abbondanti diciamo pure 1700. Poi un cercatore normale: 120 euro, una valigetta circa 200 euro se fatta bene e qui è il caso perchè il tele deve essere trasportato, e siamo a 2100.

Su questa cifra di base molto spannometrica bisogna metterci: l'ammortamento del magazzino e del progetto, le ore di lavoro del montaggio e le spese generali.

Poi forse anche un ricarico se no non serve a farlo.

Dunque nel prezzo che ci siamo prefissati proprio non ci stiamo dentro, e qui si pone un ulteriore ragionamento: se faccio il salto qualitativo lo faccio in modo più pesante (migliorando molto la meccanica per esempio) e vado ad intercettare l'utenza che mi può pagare fino a 4000 euro per questo telescopio? Potrebbe anche essere, ricordate che al mondo ci sono molti astrofili che spendono cifre impensabili per strumenti molto piccoli, è anche vero che poi i confronti non mancherebbero e ben pochi capirebbero perchè costa 4000 euro.

Questo non vuol dire negare una possibilità , certamente è un gioco da fare un po' sul sicuro perchè ritrovarsi poi 10 tubi invenduti e invendibili sullo scaffale è una bella spina nel fianco.

Max

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vesna71
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Messaggio da vesna71 »

Da buon cieloprofondista ( si può dire ?? ), mi ritrovo astrofilo nomade per cui sento la necessità di uno strumento di grande diametro ma ancora semplice da trasportare in una comune macchina.
La sparo grossa… configurazione Newton, solo per uso visuale naturalmente, 50cm su montatura altazimutale, motorizzabile almeno come optional … per 10.000/12.000 euro penso che potrebbe attirare l’attenzione in questo mondo occupato dai classici dobson artigianali.
Ad oggi il mercato offre poche alternative a noi semplici visualisti, ci vengono propinati pseudo telescopi di dubbia qualità, tranne qualche raro caso, vanno sicuramente bene per entrare in questo stupendo hobby degli amici del cielo notturno ma per chi questa passione entra nel profondo dell’anima, prima o poi cerca qualcosa di meglio ( naturalmente budget permettendo! ), che non sempre significa diametri esagerati, forse anche per questo che ci sono molti auto costruttori improvvisati.

Massimo

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

@Adriano:

il newton convertibile in cassegrain è una buona idea nella carta. Nella pratica cozza contro due ordini di problemi:
a) il primo è che per farlo trasportabile e intercambiabile in tempi ragionevoli richiede una meccanica impeccabile;
b) il secondo è che per fare (a) veramente funzionante, nessuno lo compererebbe per il costo.

Direi di diffidare fortemente dei costruttori che possono proporre questo, in strumenti trasportabili.
Nessuno, e ripeto, nessuno è in grado di dare sufficienti garanzie di buon funzionamento in termini di tempo ragionevoli (a meno che tu non voglia mettere due ore per il cambio e la messa a punto).

Resta anche, e purtroppo, il costo della seconda messa a fuoco che nella risposta di Skymap ho detto quanto costerebbe. Anche qui, non è pensabile di smontare quella al fuoco newton e metterla al fuoco cassegrain.......

Questo strumento lo vedo proprio difficile da fare, non in termini tecnici, quanto in target price e adeguate garanzie qualitative.

Max

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

@ Vittorio:

E qui invece mi trovo a dare un po' ragione al Vittorio. Ho scritto sopra della difficoltà di tenere il prezzo basso per strumenti newton cassegrain, ma Vi porto un esempio.

Sapete che abbiamo realizzato lo Scout 230 f 3,8 ridotto a 2,7. Di questo telescopio non vedete ancora nulla nel sito, nemmeno il prezzo. Il problema nasce nel momento in cui scopri che l'utenza ben difficilmente è in grado di padroneggiare un 2,7 dotato di correttore/riduttore, e che tenerlo e portarlo in asse richiede una buona perizia nonostante il peso e la massa meccanica.

Da questa constatazione, visto anche il costo del correttore di ben 900 eurozzi (ma il 2" pollici ovviamente vignetta, quindi ci vorrebbe il 3"......), siamo giunti alla conclusione di adeguare lo Scout 230 a f 3,8 con correttori più economici. Rimane dunque più affrontabile economicamente e più fruibile dalla maggior parte degli astrofili con sensori piccoli (diciamo 20 mm).

Lo Scout 230 risolve dunque molti problemi per il deep a prezzi ancora ragionevoli per il pubblico e per montature di portata normale (pesa 15 kg). Si pone al vertice della categoria ovviamente.......non fa concorrenza al Boren Simon che costa quel che vale e vale quel che costa, et similia.

L'aspetto tra le righe che secondo me esprime correttamente Vittorio, non è tanto legato al diametro, quanto piuttosto al fatto che a un cinese perdoni molte cose a un prodotto italiano non le perdoni proprio. Ammesso dunque di poter fare prezzi da import saresti sempre pieno di resi perchè difettosi. Tenete ben a mente questo aspetto che non è mica secondario per uno che vende telescopi........ed è qui a risponderne.

Max


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Edited by massimoboe on Mar 18, 2013 at 06:38 PM

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Messaggio da massimoboe »

@Adriano #20

Hai perfettamente ragione Adriano. Quello che qui , in questo forum si continua a scrivere fino alla nausea, è che nessuno può sentirsi con la verità in tasca per quanto riguarda le scelte strumentali dell'astrofilo.

NortheK ha la sua linea di pensiero, chiara e semplice, non per questo pretende che tutti la condividono. Fanno ridere i "talebani" senza arte ne parte che continuano a cercare di dimostrare (in modo anche ridicolo........)di aver capito tutto.

E dunque un telescopio piccolo, altamente performante in funzione delle sue dimensioni, ecc. è ovviamente un bellissimo progetto, almeno tecnicamente parlando.

Non dimentichiamo un dettaglio: questo genere di prodotti per avere un significato commerciale e non solo di immagine, devono puntare al mercato mondiale. Il che è facile a dire, difficile da fare (Questar che non è l'ultima arrivata, ha reindirizzato il suo target verso settori diversi da quelli astronomici).

Resta sempre la possibilità di realizzare un telescopio su misura, per chi se lo può permettere è un progetto entusiasmante.

Max

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Messaggio da massimoboe »

@ Salvatore #141:

Questo è il progetto NortheK su tempi medio lunghi. Per poterlo attuare occorre avere in mano la catena distributiva ben qualificata (soprattutto qualificata, perchè di cialtronaglia se ne trova fin che se ne vuole). Purtroppo l'ottusità e la scarsa cultura imprenditoriale non ci hanno consentito, fino ad oggi, di impostare partnership di un certo spessore, purtroppo si ragiona ancora troppo da piccoli artigiani chiusi nella propria bottega e con l'arroganza di aver capito tutto. Non si è capito che la sopravvivenza è il mercato mondo, in prodotti di super nicchia come i telescopi.

Max

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skymap
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Messaggio da skymap »

Ovviamente un mak 150 che superi i 3000€ avrebbe poco senso produrlo, perché se non ci sono motivi logistici particolari verrebbe cannibalizzato dal B230.

Però allacciandosi a quello che ha scritto Adriano è vero che sui diametri medio piccoli e/o tubi leggeri trasportabili c'è poco oltre l'entry level, diversi rifrattori anche ottimi ma quasi nulla per gli specchi. A parte il vs newton da 100 f4 è un segmento dimenticato da tutti.

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Adriano
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Messaggio da Adriano »

Strumenti planetari da 7/8 pollici mediamente compatti (fatti bene) praticamente non esistono.
L'unico pensato e mirato allo scopo (americano) costa una cifra importante ma meccanicamente (per me) tirato via... scucendo oltre 4k Euro pretendo un minimo di rigore.
Un paio di esemplari "blasonati" buoni sotto molti punti di vista, ma con un rapporto focale del menga... della serie accontento tutti e nessuno.

Il B230 è veramente un bello strumento, ma....un ipotetico fratello minore, con un paio di aggiustamenti "minimi" sarebbe il mio, sottolineo mio, strumento grab 'n' go.

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massimoboe
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Messaggio da massimoboe »

@ Vesna71 #7



Massimo, il problema fondamentale che stai mettendo sul piatto è molto articolato e complesso.
Riflettiamo un attimo: di norma il dobsoniano cerca grandi aperture al costo più basso possibile e non è particolamente attento alle problematiche tecniche, o quantomeno "sopporta". Prova ne è che blasonatissimi dobson hanno - a detta dei loro proprietari - qualche problemuccio non proprio di secondo livello, ma vengono comunque comperati, desiderati e pagati salati. Di questo - complice una congerie di manovre commerciali/religiose - sottace e si applica su operazioni che sono un non-senso tecnico.
Se dunque il nostro scopo è avere un 500-600 mm a prezzo super vantaggioso, il dobson, magari autocostruito è la strada maestra da seguire.

Il problema viene quando astrofili coscienziosi e attenti come te mettono in evidenza le problematiche d'uso e di fruibilità.

NortheK è sempre stata contraria a produrre dobson, sia per i presupposti che costerebbero troppo fatti secondo i nostri canoni, sia perchè è un telescopio che chi appartiene alla prima fascia si può autocostruire, divertendosi molto e imparando altrettanto.

Se ci mettiamo a far di conto per realizzare un 500 mm discreto (non il top sia ben chiaro) con una montatura alt/az funzionante (ripetiamo: senza iperboli, ma fruibile bene e sempre), scopriamo che a 12.000 euro è praticamente impossibile iniziare l'opera. Perchè? E' molto semplice: sono pezzi unici, quindi ogni componente costa 2-3 volte il costo reale e anche il progetto va sparpagliato su di un solo telescopio (decine di ore di CAD e alcune ore di caricamento bordo macchina).

La soluzione c'è ma non è facile da attuare: cercare diversi astrofili interessati e realizzare una piccola serie uguale, dove sparpagliare i costi correlati, dove poter trattare col costruttore di ottiche il prezzo, dove ottimizzare le ore di lavoro.

Non sappiamo se questo sia fattibile, per ora puntiamo al TAG 600 che pero' è di ben altra fattura e costo.

In ultimo: facciamo molta fatica ad accettare i compromessi tecnici che un telescopio smontabile richiede.....ci sembra quasi di lavorare male.

Max

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