I prodotti NortheK costano cari.

Giano
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Iscritto il: 03/12/2011, 10:57

I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da Giano »

Caro PierGiovanni, permettimi di iniziare cosí, perchè davvero la tua risposta è da persona seria e cordiale ...
Questo che potrebbe sembrare un dettaglio, è invece un elemento distintivo di coloro che sanno e non fanno sfoggio di baldanza nè mancano di umiltà ... Il fatto che dici che continui ad imparare cose giorno x giorno ti fa davvero onore ... Qualcuno dovrebbe leggerti e riflettere ...
Venendo al cuore del discorso, benchè abbia adesso compreso meglio ciò che volevi significare, permettimi di dissentire cmq, nel momento in cui un test del genere è letto da una pluralità di individui, molti con poche conoscenze, altri con ancora meno ma prese da qualche sapiente ...
Credo , al di là appunto di quanto tu volessi dire, che davvero non sia possibile affermare che un 150 potrebbe valere un 250 ... Puoi dirmi che è più gestibile, che le stelle sono a spillo e non a polistirolo, ma nel profondo cielo soprattutto dovenla raccolta di luce è ciò che conta, non sono certo io che debbo dirti quanta differnza passi tra i due strumenti e ciò a prescindere dalla configurazione ottica ...
Scrivere come hai fatto tu, finisce col mettere in testa a chi ha poca voglia di approfondire, le solite baggianate circa la resa pazzesca di un piccolo rifra ed rispetto ad un piû grande a specchio oppure che , come sostiene qualcun altro, la meccanica di un mak sw sia quanto di meglio ci sia , e che un intes o altro abbia solo ferro in più ...n davvero non è possibile dire "questo strumento rende quasi come un 250" a meno che non sei a cena a 4 occhi con amici esperti e che capiscono al volo il significato reale di ciò che affermi ...
Quindi la mia critica, soprattutto ora che hai meglio spiegato la tua intenzione, vorrei diventasse un suggerimento ad una maggiore attenzione, perchè chi legge, non sempre è ancora maturo abbastanza da capire cose che dovrebbero essere le basi di questa meravigliosa disciplina che ci accomuna ... Ma ben sai che ormai gli step si saltano e un neofita si compra al volo un C11 con tanto di goto ... Poi però non riesce ad accendere la eq6 ...
Non rido del fatto che osservi deep con un binocolo da 80 ... Intanto perchè immagino da esperto quale sei nel campo che non sarà un binocolo da supermercato e poi perchè in binoculare e dai posti giusti, si possono avere belle soddisfazioni, senza tanta elettronica e menate varie ... Io ho un 100 ma cinese anche se fortunatamente ben corretto.. E dai monti è proprio piacevole ..
Riguardo al costodi questo nuovo rifrattore SW, in germania è proposto a 6500 euro .. In italia saraà almenro un 500 di più minimo ...
Come spesa mi pare davvero alta ... Considerando alcuni dettagli che si vedono in foto, ma soprattutto che viene dalla cina e la produzione, seppur con alcune punte di qualità / prezzo, non ha ancora uno standard costante ...
In ultimo, riguardo alla tua conclusione, ti dirò che preferisco una recensione fatta "alla buona" da una persona come Te, che si è rivelata oltremodo umile e precisa, che qualche test su rivista, dove di minchiate ne ho lette a pacchi, ed erano scritte non ingenuamente, ma con la volontà di plasmare un'idea ben precisa di ciò che solo teoritecamente si stava testando ( un esempio su tutti ... Il test di un prisma solare, dove il tester, non contento di tutti i complimenti e elogi che già aveva scritto, per metterci un ultima ciliegina, ha ben pensato di scrivere che quel prisma in luce bianca rendava meglio di un piccolo pst o lunt in halfa .... Ora ... Ma che ci azzecca ???? Che paragone è ? Il prisma lo metto anche su un Tec da 180 ... Il lunt è da 35 ... Ma da li a dire che col prisma in WL si vedono quasi le stesse strutture è una minchiata ....
Perchè nel mezzzo di sono 35 millimetri di etalon, oltre al bf .. Che fanno la differenza sulla lunghezza d'onda che si va ad ossevare .... ) ... il tester questo la sapeva benissimo, ma evidentemente ha preferito scrivere altro .. Un classico esempio della deriva che hanno preso le info "dettagliate" che taluni propinano al prossimo ..
Scusa l'escursus, ma era doveroso, perchè i test che leggo in giro non hanno il medesimo spirito di partenza e arrivo, che ci si aspetterebbe ...
Ti ringrazio davvero molto e la tua risposta mi è stata d'aiuto, perchè è sempre bello scoprire i lati validi di una persona ... E tu mi hai dato modo di vedere i tuoi ... Prima eri solo un nome, di uno assai esperto nei bino ... ora per quanto mi riguarda, sei molto molto di più ...
Cordialmente
Edited by Giano on Apr 2, 2012 at 08:15 PM
Edited by Giano on Apr 2, 2012 at 08:19 PM

Piergiovanni Salimbeni
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da Piergiovanni Salimbeni »

Ciao Giano. Non nego che avrei potuto senz'altro dilungarmi un poco di più sulla spiegazione di ciò che asserivo in fase di comparativa sul cielo profondo. Tuttavia sono abbastanza convinto che le prestazioni nell'uso visuale mi abbiano appagato "similmente"alle immagini fornite dal mio C9.25. Nel senso che i dettagli che riuscivo a percepire in M42 ed in altri oggetti celestri erano quasi simili. So che ci sarebbero molti discorsi da fare, come il tipo di rapporto fra l'oculare e la pupilla di uscita, il contrasto, etc, etc, ma da "praticone" visualista mi pongo sempre questa domanda- "cosa riesco a percepire con questo strumento rispetto all'altro? Alla fine erano abbastanza allineati. Preferisco il C9.25 nell'osservazione lunare e planetaria per motivi che sono un po' lunghi da spiegare e penso che andrei fuori tema per descriverli. Calcola,in ogni modo, che il C9.25 è un telescopio commerciale, ostruito , costruito in serie. Molto probabilmente se avessi testato il 150ED con un telescopio a specchio di soli 20cm, ma ben curato nei minimi particolari, intubazione, lavorazione delle ottiche, trattamento anti-riflesso, etc, etc, la situazione sarebbe stata differente. Non è possibile essere esperti di tutto e soddisfare tutte le voci, faccio del mio meglio, ogni volta, ma tutto è sempre migliorabile e criticabile. Nel corso di questi anni sono riuscito, con molto sacrificio a testare e poi comprare i binocoli, che ritengo dei punti di riferimento. Ciò mi ha consentito di fare dei paragoni con maggiore sicuerezza, seppur vi sia sempre di mezzo la soggettività della osservazione visuale e un feeling psicologico che si crea con lo strumento comprato ed amato.. Ti faccio un esempio, il mio binocolo 8.5x42 di alta qualità è più luminoso di molti 8.5x50 economici che ci sono sul mercato. Tale affermazione la posso fare senza particolari problemi.Tutttavia, non possedendo un eccellente 20-25centimentri, ho dovuto necessiaramente scrivere con il condizionale. Spero, in un futuro di poter possedere uno strumento di altissima qualità, per trarre le mie considerazioni. Quando ho scritto che imparo ogni giorno, significava proprio questo. Quando iniziai la mia avventura con binomania, avevo dei metri di paragone diversi da ora. tanto che, rileggendo alcune recensioni del 2005, ho notata come alcuni binocoli che giudicavo ottimi ora sono per me unicamente "discretii" Del resto, sto, piano, piano, inserendo la data di pubblicazione dei vari articoli, per far comprendere ai lettori che tutto muta. Ti do ragione quando dici che, nel mondo del web, le cose si assaggiano a spizzichi e bocconi, per tale motivo una mia sola frase, che in realtà è la conclusione di un altro ragionamento potrebbe essere utilizzata per criticare o osannare un particolare telescopio o binocolo. Grazie per la "critica" che mi ha fatto capire che, talvolta, dovrei speciificare meglio le mie impressioni. Non è la prima volta che do per scontate alcune cose..Buona serata.Piergiovanni.

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

A completamente del ragionamento oggetto del thread abbiamo fatto, sopra le altre, una riflessione molto importante.

I prodotti NortheK hanno un prezzo di listino, che paragonato ai competitors di eguale fascia (ma non sempre di uguale sostanza costruttiva) non costano di più. Questo in termini assoluti.

Pero' un sasso lo lanciamo anche se questo spiace a molti. Portiamo i nostri lettori a fare un riflessione importante su quanto viene proposto da alcuni nostri colleghi. Visitate i loro siti internet. Bellissime immagini sia del cielo che dei prodotti medesimi, pochissime schede tecniche e - praticamente - nessuna immagine delle budella interne. Allora forse è il caso di cominciare a pensare: ma pago l'aspetto multicolor e frasi ad effetto (che non hanno poi un costrutto tecnico), o pago la sostanza del prodotto.

Il battaglione dell'Inutilità della tecnologia NortheK è sempre presente, e - guarda caso - sono persone di poca conoscenza tecnica o in conflitto di interesse. Del resto ci fosse una solida conoscenza di base (meccanica) certi prodotti non sarebbero proposti ai prezzi con cui vengono presentati.

Ma, stranamente, quando un cliente prova un NortheK immediatamente diventa un assiduo sostenitore delle nostre inutilità.

Con quali concetti e con quali basi si può sostenere che un "pezzo" in un tubo NortheK è inutile? Soprattutto i nostri amici di mestiere farebbero bene a studiare e poi a commentare (loro non sono giustificati, gli astrofili si se no non sarebbero astrofili), si confonde la tecnica e il rigore con le fantasie allegoriche da rivista patinata.

Dunque i telescopi NortheK costano cari? No.......e ve lo diciamo noi che sappiamo quanto costa metterli insieme e consegnarli con specifiche precise. Non ci credete? Provate a fare altrettanto e poi ne riparliamo.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Ci soffermiamo un attimo sulla questione che viene sfoderata per giustificare la costruzione "all'osso" di poca sostanza tecnica dei propri strumenti: nei telescopi NortheK ci sono molte componenti inutili, per questa ragione costano cari.

Abbiamo detto e, listini alla mano, dimostriamo che non è vero l'ultimo assunto, perlomeno in medesima fascia di mercato (certo : rispetto a un Bresser forse siamo un po' troppo costosi, con rispetto per questo costruttore di mass market).

Il primo aspetto invece investe un pochino la scarsa competenza tecnica dei commentatori e, per i nostri colleghi, una motivazione per aumentare i propri margini (già che i listini sono magari più alti dei nostri).

Potremmo costruire un castello per diaframmi, magari tagliando i medesimi con la cesoia e fissandoli in due barrette filettate con 4 dadi. Questa è la prassi di molti ma noi - ci spiace - ci vergogniamo di fare certe porcherie. Noi usiamo tre barrette, tagliamo i diaframmi al laser, li montiamo rivestiamo tutto con tubolari in alu anodizzati e poi fissiamo nel tubo. In tal modo ogni singolo pezzo sta dove deve stare. Pensate che questo costi 300 euro? Costa un'ora di lavoro in più della porcheria fatta come viene (cioè grosso modo 40 euro). Ecco appunto abbiamo quantificato - in questo caso - quanto i nostri stimati colleghi sono costretti a fare per aumentare i propri margini a discapito di un lavoro eseguito con cura.

Ma possiamo parlare di tanti componenti, esempio i punti flottanti, dove si sono perse ore a spiegare che 18 punti in un 250 mm non servono, perchè secondo i calcoli il miglioramento prestazionale è talmente minimo da essere indifferente. Si vero nelle deformate con 9 punti otterremmo lo stesso risultato, non lo otterremmo nella stabilità della struttura e nel mantenimento della collimazione soprattutto con un sistema autocentrante. Cosa vuol dire questo? Beh chi sa far di conto faccia di conto, mentre noi possiamo dire che una cella uguale a 9 punti costerebbe 50 euro in meno? E allora - ancora - perchè dovremmo produrre ad un livello inferiore per un margine risibile?

Il carbonio non serve. Costa troppo e i telescopi si sono sempre fatti in alluminio. Vero: chiedetelo con chi lavora a lunghe focali (es. f 8-f 20) su montature amatoriali, chiedetelo a chi ha poi un fuoco univoco e fermo per tutta la notte anche durante le riprese, chiedetelo a chi - per avere la stessa rigidità strutturale - deve aumentare i pesi del 20% (limando il numero dei pezzi il più possibile, perchè a parità di pezzi deve calcolare un 40% in più di peso). Il carbonio costa, ma se non sei in postazione fissa con una montatura molto abbondante e fai imaging, non hai scampo soprattutto con i sensori di oggi (molto più avanzati delle meccaniche dei telescopi offerti dal mercato).

Le ottiche NortheK non sono molto qualificate. Detto da chi non le ha mai provate e si riempie la testa e la bocca di scemenze lette nel web. Le ottiche che noi montiamo sono esattamente corrispondenti alle prestazioni che ci si aspetta dalle medesime, non montiamo ottiche lambda 46 perchè non servono e nemmeno specchi in quarzo, perchè non servono se non in casi particolari. A richiesta per chi non si fida (vendere dobbiamo vendere e non è nostro compito fare le educande) abbiamo altri fornitori.

I telescopi NortheK sono difficili da usare perchè troppo sofisticati. Detto da chi non li ha mai usati e provati, e magari tiene le prolunghe con le mani mentre fa imaging......nel proprio meraviglioso telescopio.

I telescopi NortheK sono strumenti tecnici onesti, venduti ad un prezzo correlato alla propria qualità. C'è di meglio basta trovarlo e pagarlo di conseguenza.

Maxproject

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marios
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da marios »

Ciao Max, pura verità, l' ho visto io bestemmiare e tenere le prolunghe ferme con le mani mentre riprendeva, altrimenti si piegava e slittava tutto! Aveva il tubone del FALEGNAME.......

« Io ne ho... viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…
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Mariossss

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

C'è una divertentissima discussione in cui si cerca di esportare il proprio pensiero, confinando chi non la pensa così nel segmento dei sognatori o peggio di chi non è sufficientemente "studiato" per capire i concetti della fisica.

Ci riferiamo qui all'argomento sul costo e sul diametro corrispondente del telescopio.

Tralasciando le posizioni di ciascuno, che a parte gli estremisti, non ci interessano, vogliamo soffermarci sul tema perchè è stato argomento di lunghi pensieri nostri (dovendo scegliere i modelli da costruire e vendere). Questi pensieri sono una matrice da cui nascono i modelli di oggi e di domani.

NortheK ritiene che non è proprio il caso di mettersi a fare dobson. Questo genere di telescopi hanno un senso se autocostruiti (una follia acquistare grandi diametri, che a parte le ottiche, sono elementari e con un po' di bricolage e inventiva si possono autocostruire). Chi vuole questi telescopi ne accetta si i vantaggi, ma anche i tanti compromessi e difettucci, a parità di prezzo non si può avere in alcun altro modo quel diametro o apertura.

Una azienda che produce telescopi, prima di cominciare a fare i telescopi, deve capire dove si trova il mercato di sbocco e chi sono i potenziali clienti. Capito questo puo' ingegnarsi a costruire gli strumenti. Questo spiega perchè i dobson hanno una larghissima diffusioni in paesi dai grandi spazi e dai cieli molto bui, magari in pianura e con temperature meno inclementi. Questo naturalmente a grandi linee, ammesse le eccezioni.......de gustibus ...

Ecco da dove scaturisce la scelta di prodotto di NortheK. L'Italia e gran parte dell'Europa non sono posti ideali per grandissime aperture, le località dove questi telescopi mostrano davvero tanto sono poche, difficili da raggiungere, distanti e logisticamente scomode in tutti i sensi. E non è un caso che alla fine i fruitori di grandi aperture siano veramente pochi sul campione di astrofili che noi studiamo attentamente. Il mercato è fatto da altre tipologie di strumenti e diametri più contenuti, mentre - sempre in Italia e Europa - i grandi diametri sono ben impostati su sistemi per la ricerca.

Inutile perdersi in battaglie logorroiche che poi alla fine suscitano l'ilarità di chi legge: il mercato è questo e chi puo' spendere lo fa più volentieri in strumenti facilmente gestibili che non in giganti di dubbia utilità e dubbia versatilità (poi ci sta andare allo star party ogni tanto.........ma molti hanno il tempo che hanno).

Da questo ragionamento, che ci da pure ragione con le richieste che pervengono, il concetto della nostra azienda è di produrre diametri vari (230-600) in diverse versioni e comunque sempre di ottima esecuzione. Perchè? perchè il nostro cliente è mediamente più competente dell'astrofilo standard e pretende lavori di un livello qualitativo non riscontrabili nel mass market o nella bottega artigianale. E' giusto? E' sbagliato? Non sta ai commentatori che usano prodotti di fascia diversa dirlo. E nemmeno possono pensare di catechizzare i NortheK-oriented all'uso di un telescopio di legno, purchè grande e grosso, o a un lamieraccio piegato. Sarebbe come pensare di convincere chi compera un SUV che la XFive è inutile e un WV Transporter va bene lo stesso.

Questione di gusti, di logistica, di competenza e di disponibilità, resta che a parità di prezzo i nostri clienti preferiscono uno strumento più piccolo ma ben performante. Qualcosa da ridire?

Maxproject

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Andrea Maniero
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Messaggio da Andrea Maniero »

Chi li consiglia per hi-res dovrebbe spiegare perche' a parte Iggins e qualche altro ( i nomi stanno nelle dita di una mano e ne avanzano) astroimager del calibro di Wesley Peach Go Waeney ecc. pur avendo possibilita' di location buie e spaziose non hanno optato per un Dobson , gli vadano a dire che sono degli incompetenti a loro rischio e pericolo di tornare con una scarpa piantata nel didietro .
Il tuo discorso Max non fa' una grinza ma come ormai molti hanno capito chi vuole orientarsi seriamente non prende certo in considerazione interventi dai contenuti tecnico/fanatici .

Piuttosto considera la spesa da affrontare sotto altri punti di vista come quelli da te elencati ,
la fruibilita' ad esempio in campo hi-res e' fondamentale dato che sono molti i fenomeni astronomici che non permettono tempistiche tali da permettere di prendersi giornate di ferie per fare 150km + 150 Km e spostarsi con il telescopio di legno da 100kg pensando di trovare il seeing che ti permette di sfruttare il diametro e poi dopo arrivato scoprire che all'ora del transito del satellite sul disco planetario il seeing fa' schifo e si poteva riprendere da casa . Questione di gusti certo ma come hai ben detto ognuno ha la propria clientela .
Il ridicolo poi e' prendere immagini degli altri per giustificare una scelta strumentale che in casa propria magari non funziona ............
Edited by Andrea Maniero on May 7, 2012 at 08:58 PM

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Il futuro in alta risoluzione non è dato dai dobson motorizzati su tavola equatoriale. Per funzionare bene dovrebbero costare molto, il che ne fa cadere il vantaggio.

Piuttosto in questo settore il futuro è di sistemi altazimutali con derotatore ma costruiti con ben altri concetti, come appunto la serie TAG che stiamo disegnando (per inciso in alcune versioni è totalmente automatizzata e non votata solo all'alta risoluzione). Resta il limite della location osservativa, ma li NortheK non ha nessun potere.

Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

In un post su altra piattaforma, un astrofilo di ritorno da un viaggio in USA, si domanda - legittimamente - perchè un prodotto europeo o un prodotto importato in Italia o in Europa costi ben di più di uno venduto in quel paese.
E' una domanda corretta che è anche giusto sia fatta in pubblico, perchè molti consumatori sono convinti che i margini degli importatori, o dei costruttori, in Europa siano enormi ed esagerati (l'erba del vicino è sempre più verde). Purtroppo la scomparsa che intravvediamo di molti colleghi testimonia le nostre parole.
Alla origine di questi concetti c'è la NON conoscenza dei costi occulti a cui ogni e ciascun operatore del settore - che lavori in regola - deve sottostare, e che i nostri amici americano o orientali non hanno.
Possiamo stilare elenchi infiniti, ma un elemento è fondamentale e cioè che il prodotto non europeo è mediamente inferiore come qualità globale (nelle finiture, nelle scelte progettuali, nei materiali impiegati) e anche questo ha un suo senso : spingere il consumo e il ricambio quindi è perfettamente inutile progettare materiale "fatto per durare".
Beh i soliti furbi diranno: e allora comperiamo di la che ci frega a noi se le aziende europee hanno dei costi diversi, peggio per loro, noi risparmiamo. Anche questa è una osservazione corretta, peccato che poi cozza duramente con il presupposto di cui sopra (qualità).
In "strumenti a confronto" abbiamo messo un piccolo esempio, poi ne metteremo altri, e dovremo discutere a lungo anche di questo tema.
Certamente la legislazione non aiuta molto a fare l'imprenditore, e lo diciamo con 30 anni di esperienza sulle spalle, il concetto di base è di regolamentare il più possibile, in modo da creare un circuito di parassitismo e corruttela che appunto - come le pulci su di un cane - saltano in groppa ad ogni attività, mortificando i margini e la voglia di intraprendere.
Vi siete domandati perchè ANCHE l'economia è ferma? Noi per primi diciamo che in presenza di disponibilità economiche non investiremo sicuramente in Italia, è l'unico modo che un imprenditore ha di difendersi e senza andare nel terzo o quarto mondo, basta spostarsi di qualche centinaio di chilometri. E come noi moltissimi nostri colleghi hanno progetti diversificati, è questione di vita o di morte.........
Nonostante questa constatazione in cui i "numeri" parlano e non le scemenze da piazza, crediamo fermamente nel nostro progetto e lo perseguiremo come da tabella di marcia, se poi dovremo fare variazioni logistiche o organizzative, questo non intaccherà il nostro marchio e la qualità del prodotto (aspetto cui teniamo al di sopra di ogni altra questione).

Maxproject

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(G. Schiaparelli)

skymap
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da skymap »

Quella dei prezzi è una vecchia storia, c'erano lettere a Nuovo Orione quasi vent'anni fa.

Io mi limito a guardare la strumentazione consumer, l'altra non posso permettermela e trovo più difficile dare un giudizio per scarsa conoscenza tecnica in alcuni particolari.

Per esempio

Meade LX 200ACF 8"

Usa 2600$
Italia 3100€
Germania 3000€

Celestron CPC 800

Usa 1800$
Italia 1750€ promozione
Germania 1900€


Reddito pro capite (dati 2010 FMI)

Usa 47200$
Italia 30500$ -> 23300€
Germania 35700$ -> 27300€

I primi classici che mi sono venuti in mente, ma i numeri sono impietosi... perchè ?
Secondo me vari motivi: l'europa ha un peso fiscale quasi doppio (fonte bce), l'italia pure il cancro dei free lunch e della burocrazia dei borboni, in usa c'è il rapporto diretto produttore rivenditore, e sopratutto bontà loro mezzo continente che vede ancora il cielo.
Un telescopio nella stanza di un teenager americano non è un oggetto insolito, hanno un mercato più grosso.

E' ovvio che si paghi meno a Saint Louis che a Monza, sia celestron che il rifrattore AP.

Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain