I prodotti NortheK costano cari.

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Questo affermano molti astrofili, senza sapere se è vero o non è vero. Non sempre il prezzo è collegato alla completezza del progetto e al supporto fornito.

Nei prossimi giorni spiegheremo perchè, con esempi testa a testa.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

salvatorelovecchio
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da salvatorelovecchio »

Fondamentalmente è sempre la solita storia.
Ma cari rispetto a che cosa ?
Mi sembra chiaro che se si confrontano i prezzi con strumenti
di serie commerciali ci siano le differenze, ma se si vanno a prendere
una certa tipologia di strumenti con pari caratteristiche non mi
pare che i vostri strumenti siano cari, mi riferisco in particolare
al vostro rifrattore da 10cm ed al vostro rc da 25cm.
Poi ognuno, come sempre, può fare quello che vuole con
i propri soldi.

Saluti

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Caro Salvatore,

il discorso è - dal punto di vista di chi compera - molto psicologico. Dire 8000 euro rispetto ad un mass market da 3000 è "intrinsecamente" costoso e caro. Facciamo sommessamente notare che anche le differenze sono in proporzione (NON è vero che uno strumento che va a 100 e costa 1000 per essere migliore e andare a 110 deve costare 4000, queste sono stupidate scritte e dette sempre da chi pensa di conoscere e non conosce).

Se il costruttore è serio e strutturato, saprà motivare le differenze di prezzo (a parte quelli come te, che solo guardando una fotografia del telescopio capiscono al volo perchè ha quel prezzo di vendita). Se il produttore vende per il marchio, il logo, il fashion ha ben poco da motivare.......

Questo thread lo svilupperemo proprio per spiegare questi concetti.

Maxproject

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Ed ecco un esempio che cade come il cacio sui maccheroni. Lo riportiamo qui, perchè un intervento sarebbe sicuramente sgradito (così ci hanno fatto capire in via privata):
*****
Io non ho mai guardato in un NORTHEK,e quindi non faccio commenti, ma forse tu si???

Io ho posseduto e quindi guardato in una decina fra MAK-----RUMAK e MAK-NEWTON commerciali con estrema soddisfazione.

Credimi , non occorre scomodare i costosi prodotti artigianali per avere dei COMPOSITI strabilianti, ma solo puntare a delle configurazioni più performanti intrinsecamente.

Dirò di più, il mio unico amarissimo LIMONE , un MAK della LABORFOTO, era per l'appunto un artigianale.

****

Potremmo rispondere che forse era meglio sapere e conoscere il venditore prima di comperare un tubo intubato in PVC giuntato, e potremmo anche rispondere che parlare di compositi (cosa c'entrano), cercando di spiegare tra le righe che noi li usiamo a sproposito e quindi i telescopi costano inutilmente tanto, richiederebbe un po' di padronanza strumentale. Potremmo rispondere che i telescopi Mak e Rumak sono ottimi ma con i loro limiti ben conosciuti, noi stessi li testiamo diverse volte con astrofili a noi vicini. Potremmo dire che forse l'autore non conosce la definizione - da noi ben esplicata - tra artigiano (colui che fa quello che può e come può, nel mondo astronomico) e produttore serio (di piccole dimensioni come tutti ma con sufficienza di mezzi e conoscenze), potremmo dire che prima di parlare bisogna conoscere, ma come ti stiamo dimostrando Salvatore, parlano senza aver mai visto e provato, quello che conta è il listino e se il telescopio è venduto dall'amico di bottega con cui fare continue cessioni e ricambi (legittimi, ma allora non ci si perda in frasi di dileggio sciocco). Come mai non parla del prodotto artigianale decantato per mesi e poi svenduto rapidamente, e - parole sue - con lo spider secondario fuori misura?

****

Per quanto mi riguarda ....mai più.

Perchè dovrei pagare di tasca mia delle inefficienze di scala produttiva?

(http://www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=45907&page=12)

****

Legittimo pensarlo e comportarsi di conseguenza, ma le inefficienze di scala produttiva se ci spiega cosa sono lo capiamo anche noi, poi noi gli spieghiamo cosa si intende in termini industriali.

Maxproject


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Edited by maxproject on Mar 25, 2012 at 09:01 PM

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Per correttezza , senza dilungarsi, riportiamo questa rettifica postata dall'autore del link sopra:

****
Assolutamente vero ,la TEC con progettista di scuola russa punta al cuore del problema, ovvero un'ottica ed una cella senza compromessi.

Sopratutto senza nessuna concessione allo sfarzo estetico .

Gli strumenti si godono guardandoci dentro se poi sono pure belli e grasso che cola.

Per il discorso COMPOSITI , che qualcuno su altro FORUM (northek) a travisto come materiale da intubazione, ricordo che così vengono definiti gli strumenti ottici con SPECCHI e LENTI.

Un MAK , UN MAK NEWTON ,un SCT , sono dei COMPOSITI ,inteso come insieme di elementi ottici a RIFLESSIONE e RIFRAZIONE.

Tornando al discorso prodotti industriali vs prodotti artigianali , fino a che qualcuno non mi dimostra praticamente che il mio attuale MAK SW BD da 180/2700m è una ciofeca rispetto ad un pari diametro artigianale di costo quadrupolo , non posso fare altro che credere a quello che vedo.

Mentre è notorio che apprezzo la potenza ottica dei grossi SCT ,ma non amo per nulla la debolezza meccanica dell'intubazione.

Ergo , se uno vuole una buona meccanica abbinata ad una buona ottica da un prodotto indusriale deve rivolgersi a prodotti INTRINSECAMENTE non critici meccanicamente.

Un MAK GREGORY con la spartana alluminatura di una porzione del MENISCO , risolve all'origine la spinosa problematica della facile scollimazione dei SCT tradizionali.

****

Non prendiamo spunto da alcune affermazioni con le quali NON siamo d'accordo, perchè non è compito di questo thread.

Maxproject

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maxproject
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Anche questo è un esempio, dove non veniamo citati, ma leggendo si capisce bene che si parla di noi, grazie anche ad un transfuga di altro forum che ora cerca di rifarsi la faccia:

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Re: Un nuovo inizio...

--------------------------------------------------------------------------------
Purtroppo una grossa parte di queste polemiche si genera anche a causa di interessi commerciali. Ad esempio... i "siamo duri, puri e costiamo solo 3 volte di più, tutto il resto dell'universo è spazzatura" ...una interessante strategia per aumentare le vendite

__________________

****

Mai detta una cosa del genere, e soprattutto non costiamo tre volte tanto (se parliamo di telescopi e non di giocattoli), in questo post se ce lo lasciano fare lo dimostreremo. E' uno dei tanti "sentiment" che girano in chi si sente toccato nel vivo e che come abbiamo scritto nei post più sopra si orienta "obtorto collo" verso il consumer cercandone motivazioni diverse da quelle del costo (e su questo, sia ben chiaro, non c'è nulla di male).

Maxproject

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Andrea Maniero
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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da Andrea Maniero »

Caro Max e lettori tutti ,

ogni specie vive nel suo ambiente , ha un suo habitat ideale e se per qualche motivo le condizioni ambientali subiscono dei cambiamenti la specie scompare e quindi tendenzialmente
cerca proteggere il proprio territorio perche' altrimenti la sopravvivenza viene messa in pericolo .

Max
in un ambiente dove l'esperienza viene scambiata per professionalita' (Complesso di qualità che distinguono il professionista dal dilettante) si leggono commenti " xxx ti ammiro pre la tua professionalita' " quando xxxmagari non e' un astronomo professionista ma fa' tutt'altro lavoro magari fabbro nel garage di casa , o dove l'onesta' riconosciuta e' quella del bla bla bla e poi si tengono nascoste le magagne del proprio telescopio fin prima incensato per poterlo rivendere altrimenti non lo compra nessuno , o dove si da' del codardo a chi utilizza un nick in rete mentre l'astrofilo che non ha il coraggio di ammettere che il suo strumento , flette , va fuori asse o non mantiene la collimazione ed e' pure rattoppato insomma e' un cesso di strumento e quindi lo vende viene riconosciuto come serio ed onesto anche se magari inaffidabile quando si tratta di mantenere la parola data ........come puoi pretendere che esista la possibilita' che ci sia chi capisce le differenze che contraddistinguono uno strumento di alta gamma costruito con criteri rigorosi e materiali adeguati allo scopo da uno strumento fatto in catena di montaggio per il mercato consumer e la sua destinazione ? Vogliamo parlare dell'onesta' di ammettere che non si hanno i soldi per acquistare uno strumento di alta gama ? Per non parlare dei consigli per gli acquisti dove si consiglia sempre di risparmiare ?

Max ti ricordi quando misero in mano ad alcuni scimpanze' un pennello per fare un test sulla loro intelligenza facendogli disegnare quadri ? Bhe per gli umani magari i quadri erano pure belli ma sai qual'era il punto ? Che gli scimpanze' si divertivano ma non erano coscienti di che minch@@a stavano facendo !

L'astrofilo a cui interessa strumentazione di un certo livello non va' a cliccare sui banner pubblicitari dei forum dove sono presenti sponsor consumer perche' sa' che la qualita' e' quella che' , mentre chi osanna strumenti budget e parla per sentito dire di altri e' perche' non si e' mai spostato dal gradino di conoscenza che ha non avendo mai ampliato la propria esperienza con strumentazione superiore . Mai visto qualcuno tornare da un RCOS ad un GSO ! Ma ho visto qualcuno passare da palo in frasca con i diametri strumentali .

Re: Un nuovo inizio .....?

Se vuoi cambiare la musica devi prima cambiare i suonatori , ma e' come la politica cambiano i simboli ma le facce sono sempre quelle e il paese va' in declino ..................

Ecco le parole di un astrofilo che ha capito qual'e' il vero male di questi ultimi anni :


" ......Il punto d'arrivo è che l'astronomia amatoriale e l'alta risoluzione è diventata un hobby alla portata di tutti, e questo è sia un bene, sia un male.
E' un bene, perchè in qualche modo consente la diffusione di una certa forma di scienza che "nutre" chi la pratica.
E' negativa, poichè diventando per tutti, ha preso, almeno in Italia, la piega della sfida, della "sfilata di moda", della "vetrina" e di tutto ciò che di triviale e basso possa esistere- ovviamente ho ecceduto, perchè non sempre è così per chi vuole semplicemente condividere i suoli lavori e limitarsi a quello-.
Per gente che viene dallo scorso decennio o quasi- parlo di astrofili formatisi come imager planetarii ormai più di qualche anno fa- il discorso è completamente differente: l'hires è qualcosa di profondo che va al di là di una banale foto di un pianeta. Si deve capire un po' di elettronica, un po' di meteorologia, un bel po' di fisica- intendo elettromagnetismo-, di elettronica e tante altre belle cose, che oggi, comprando un c9.25 o un c11 con un costo praticamente dimezzato rispetto a prima, seppur con qualche sacrificio, vengono dimenticate, perchè obiettivamente non è complicato stare ogni sera per un mesetto a riprendere, iniziare ad imparare, e nel secondo terzo mese, accumulata un po' di esperienza, beccare la serata giusta e fare l'immagine del secolo.
Risultato? Tappe bruciate, perchè molti di voi stanno iniziando con grossi diametri, presi dalla smania, ed hanno saltato gli step iniziali più importanti, che dovrebbero far conoscere lo strumento che si possiede, la webcam ecc.ecc.

"............Credo che i più "sottili" di voi, e non ci vuole molto, staranno capendo quale è il mio intento: ritornare ad un paio d'anni fa, non troppo lontano, quando nessuna immagine riceveva almeno una decina di banalissimi commenti "fantastico, bellissimo, stupendo", con conseguente inaridimento della community, quando piuttosto si cercava in tutti i modi di capire come un amico era riuscito ad ottenere quel risultato, con quale tecnica, filtri od ottica.........




" .................. elaborare con effetto acquerello NON è corretto, perchè Giove NON è così. A me fa riflettere la quantità di banali fantastico, bello, bellissimo che hai ricevuto, ma non perchè il tuo Giove sia brutto, bensì solo perchè l'elaborazione è sbagliata e te lo direbbe chiunque ha una base solida in hires.
Ovviamente libero/liberi di fare come credi/credete, ma evitiamo la diffusione di una sottocultura dell'hires planetario, perchè se non vi fidate di quello che diciamo noi qui, di chi magari ha un po' più di esperienza, ed andate a leggere qualche testo, vedi Mobberley o articoli di Peach, vedrete che i consigli che vi vengono dati lì sono in linea con quanto si dice in questo forum: non ci sono effetti acquerello, non ci sono artefatti spacciati per dettagli, non ci sono elaborazioni differenziate, non ci sono colori sbagliati e se così fosse è specificato che si tratta di falsi colori e lì il discorso cambia.........


"....... D'altra parte l'ambiente si e' riempito di astrofili dell'ultima ora ma superdotati in quanto a strumentazione e che, magari, sono del tutto a digiuno in quanto a conoscenze tecniche ed astronomiche.......



Queste parole dovrebbero far riflettere e confermano l'impossibilita' di alcuni di capire perche' un telescopio ha il proprio costo .

Ciao Andrea

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Oltre ai commenti di Andrea, vorremmo porre sul tavolo alcune questioni.
Il web trabocca di esempi di retrofitting eseguiti su prodotti consumer da astrofili, preparati e attrezzati, per "costringere" prodotti nati con economie esasperate a funzionare.
Non è che questi astrofili si siano scoperti invasati. Semplicemente essendo per la maggior parte dei casi, bravi in meccanica, capiscono al volo e subito dove un progetto è nato zoppo per abbassarne i costi. Un buon meccanico non può sopportare questo stato di cose, soprattutto quando inizia a usare il telescopio.
Ma torniano a noi. Vogliamo un telescopio che non sia afflitto dai problemi del prodotto consumer?Si o no? Se no e ci accontentiamo, il mercato trabocca di offerte, offerte che sono sempre al ribasso e che riempiono poi i mercatini degli usati. Ha senso per un produttore che vuole diventare un brand qualitativo optare per soluzioni al risparmio?
Consideriamo che queste critiche a soluzioni, suggerite da chi non fa ma chiacchera, hanno incidenze limitate sul costo finale sul telescopio, sono piuttosto le ore di prototipazione e il supporto commerciale che hanno costi elevati.
Basta osservare altri produttori partiti con prezzi molto convenienti e che nel tempo hanno alzato sensibilmente i listini,e la risposta è ovvia: ai prezzi di lancio non pagano le spese.
Il cliente non crede a queste cose e pensa che le marginalità siano molto alte. Questo non è vero: se si lavora bene cercando di non sbagliare, i margini sono limitati perchè i tempi di controllo sono molto dilatati.
Comprereste un prodotto simile a un consumer, ma fatto in Italia, al 30% in più del listino italiano? No non ci risulta perchè - ovviamente - la risposta sarebbe che è uguale a quello che costa il 30% in meno.
Allora bisogna avere il coraggio di ammettere che una certa fascia di prodotti è fatta per chi non è esperto o per chi non vuole spendere cifre più elevate, e NON è fatta così perchè funziona bene o al meglio, su questo punto manca molta onestà intellettuale e anche molto buon senso.
Noi vorremmo, e forse lo faremo, spiegare perchè un telescopio NortheK non costa caro, semmai sono molti altri che costano cari (pur avendo un prezzo molto basso) per quello che offrono e per come sono costruiti. E' solo questione di capire di cosa si parla...........

Maxproject


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Edited by maxproject on Mar 27, 2012 at 09:42 PM

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I prodotti NortheK costano cari.

Messaggio da maxproject »

Ma un semplice calcolo lo può fare un cliente. Pensate che noi vendiamo un dk 250 f 20 in carbonio a poco più di 6300 euro full opt. In carbonio e fatto meglio che si può per quel prezzo (si puo' ancora migliorare), e lo vendiamo con il prezzo di fabbrica.

Ora ragionate un attimo: un nostro stimato collega vende un prodotto analogo a 7500 euro, con grandi economie costruttive (basta smontarlo!!! non ci vuole una scienza). Indipendentemente dalle prestazioni che non vogliamo discutere, secondo voi chi sta vendendo caro il prodotto? Noi o il nostro collega?

Basta ragionare, vedere come è fatto e per chi dice che è la meraviglia perchè semplice, ricordiamo che anche lui ha i suoi problemi (e chi lo ha usato lo sa), e nel suo paese di origine viaggia introno ai 3000 dollari che è poi il suo prezzo reale.

Questo è un semplicissimo esempio, che dice ad un utente come e dove guardare quando compera il telescopio, e soprattutto di ragionare, poi può discutere sul prezzo, sul marchio, sul distributore ecc.

Maxproject


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Edited by maxproject on Mar 28, 2012 at 12:36 AM

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Messaggio da maxproject »

Mentre ci si arrampica sui vetri per aver usato un termine sbagliato (http://www.trekportal.it/coelestis/showthread.php?t=45907&page=15), emergono comunque degli spunti interessanti.

Il prodotto NortheK è inutilmente costoso (questo è il pensiero della moderazione), perchè usa materiali che il 90% dei telescopi non usa, in effetti siamo andati a cavallo per secoli e non si capisce perchè oggi si debba andare in auto.

Il prodotto NortheK non è un prodotto valido, perchè non è stato fatto un TEST REPORT ne un esame interferometrico dal terribile germanico. In effetti solo i telescopi dal medesimo validati hanno un significato sul mercato (italiano, perchè anche nel suo paese pochi lo leggono e lo seguono, conoscendo bene la situazione).

Il prodotto NortheK è inutile, in quanto a Togliattigrad hanno capito 50 anni fa come farlo, non a caso noi li rimettiamo a posto nel tempo libero.

Maxproject

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