Ultra 230.

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maxproject
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Ultra 230.

Messaggio da maxproject »

Si Piero lo Scout 230 non è presente nel sito in quanto è in attesa di validazione tecnica, abbiamo come prassi prima la validazione tecnica e poi l'inserimento nel sito del prodotto.

Ultra 230 f 6 può essere realizzato, con gli opportuni dimensionamenti a f 5 (con un po' di tempo di attesa ovviamente). Quindi questo non è un problema importante nemmeno dal punto di vista del prezzo perchè cambia di poco.

Lo Scout 230 se non si ha una postazione molto buona e una grande dimestichezza nella collimazione, è consigliabile tenerlo a f 3,8 con un correttore commerciale. La ragione di questo è che nonostante la cura costruttiva portarlo a f 2,7 (magari trasportabile) è estremamente difficile tenerlo sempre in asse. Abbiamo riscontrato molti problemi con questo rapporto focale: barilotto del corretto, ruote portafiltri fuori asse, piano dei sensori storto. A 3,8 questo si riduce drasticamente e tutto diventa molto più facile. Ribadiamo che non è uno strumento facile ma è gestibile da chiunque purchè "parta" col piede giusto: pazienza, perizia e metodo. Gli Epsilon di Taka sono una testimonianza di come molti astrofili impieghino mesi per renderli operativi e non certo per colpa della costruzione, quanto per la sua sensibilità a qualsiasi movimento di qualsiasi parte meccanica e ottica. Il prezzo del 3,8 senza correttore orientativamente è uguale a quello degli altri 230 a cui deve essere aggiunto il motore. Questo strumento ovviamente, indipendentemente dalla barlow è sconsigliato per riprese planetarie, cosa che si può fare ma per puro "divertissement".

No non prevediamo modifiche alla serie 250, per abbassarne il prezzo. Queste modifiche deteriorerebbero le performances dello strumento, e a quel punto un Orion UK è già disponibile sul mercato. Sarebbe uno scontro commerciale senza esito. Intubare un 250 come il 230 costa molto caro perchè non essendo prevista la produzione in serie, ogni pezzo è un pezzo unico con costi elevati, cade dunque il presupposto della convenienza. In telescopi a confronto in questo forum prendiamo in esame l'Orion in carbo verso il nostro Ultra 230.

Moonlite: dai test fatti non riteniamo NOI questi prodotti al livello dei Feather Touch. Un conto sono i pareri degli astrofili, un conto sono le misure sul banco della officina. Anche qui per mettere un fok diverso cambiano attacchi e mascherine, quindi il risparmio in parte ce lo mangiamo nel fare i pezzi unici. Vi è poi la questione dell'assistenza e della garanzia, cosa che con un unico fornitore è molto più semplice per noi.

Sperando di essere stati esaustivi, restiamo a disposizione.

Cordialmente
Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
(G. Schiaparelli)

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mario rossi
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Ultra 230.

Messaggio da mario rossi »

Ecco l'utilità del forum, e del confronto con il Produttore: approfondire e comprendere. Grazie per l'approfondimento, ho compreso :D

Ciao a tutti :D
Piero

" La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!" - Albert Einstein

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daniela
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Ultra 230.

Messaggio da daniela »

Ciao Piero, non sono del tutto d'accordo che le barlow e omologhi, a 5x siano improbabili, possiamo citare l'ottimo sistema FFC Baader che raggiunge gli 8x con i dovuti raccordi e che e' luminosissimo, o se non vogliamo salire troppo di budget, il Televue PowerMate 5x. Entrambi impeccabili e privi di aberrazioni, punto! Consigliabile centrare bene tutto quanto con sistemi tipo clicklock, e naturalmente il telescopio deve essere ben collimato, ma l'utente che lo collima a f/3.8 o magari a f/2.7 sa il fatto suo e non c'e' bisogno di dirlo (lo diciamo a beneficio di eventuali lettori che magari non si sono mai scontrati con un newton molto aperto da collimare). L'ostruzione centrale nessuno la nega (la mia opinione in merito e' ben nota :-D) ed e' fuori discussione che un f/3.8 non ha vocazione planetaria e non nasce finalizzato a questo utilizzo, pero' insomma, neanche l'essere umano non e' nato per volare ne' per andare sottacqua, ma ci riesce discretamente.
Un newton 250 sarebbe sicuramente piu' versatile e tra l'altro permetterebbe di utilizzare accessori meno spinti e quindi meno costosi. Alla fine se uno si prende il FFC e un po' dei raccordi che ci vogliono, il prezzo dei due setup non e' poi cosi' distante, e come facevi notare anche tu, se ci servono determinate prestazioni, al di la' della strada intrapresa, non possiamo pensare di risparmiare piu' di tanto. Pero' qui entrano in gioco valutazioni differenti, possibilita' di usare i teleextender con altri strumenti, esigenza di dilazionare la spesa acquistando un telescopio meno costoso e poi successivamente gli accessori, desiderio di sfruttare lo strumento principalmente in deepsky mentre le riprese planetarie sarebbero occasionali, e tante altre considerazioni che solo l'utente puo' fare.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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daniela
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Ultra 230.

Messaggio da daniela »

Riguardo al fok motorizzato, e noi proponiamo la motorizzazione FT, anche io la trovo una esigenza irrinunciabile in astrofotografia, ma che cosa devo dirti? Se il cliente non la vuole, e dopo averglielo detto, consigliato e ripetuto, che cosa dobbiamo fare, se non dirgli che quando cambia idea gliela montiamo al costo?
PS Nota che ho scritto *quando* (e non *se*) cambia idea

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

fabio genugu
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Ultra 230.

Messaggio da fabio genugu »

Strumento estremamente interessante, avendo posto come limite un diametro di 25cm in configurazione newton su montatura equatoriale lo considero un punto di arrivo per le mie osservazioni visuali. Al momento osservo provvisoriamente con un Orion uk 150 f/8 su ioptron cem60, sembra avere dei buoni specchi ma la meccanica è povera e questo esemplare è pure male assemblato e mi sta facendo tribolare un po'. Penso di essere vicino a venirne a capo ma è chiaro che con soli 15cm non posso osservare proprio di tutto..
Ho in programma di sostituire il treppiede originale con qualcosa di più stabile e che sia di minore intralcio al tubo ottico quando si punta verso lo zenit, una colonna sarebbe ideale e devo capire quanto deve essere bassa. Per orientare la scelta vorrei prima farmi un'idea degli ingombri del Ultra 230, in particolare la posizione che assumerebbe l'oculare confrontandola con quella, qualche volta leggermente fastidiosa, che riscontro già nell'Orion che pure ha un tubo da quasi 1,2 mt. Mi sarebbe d'aiuto sapere più o meno dove è situato il baricentro del 230 in modo da calcolare la massima altezza dell'oculare data l'altezza da terra della flangia della colonna/treppiede. Attualmente con la flangia a 73 cm da terra ho bisogno di un piccolo rialzo se il tubo punta vicino al meridiano e allo stesso tempo a declinazioni vicine a +90°, e per forza sono 1,68..

Grazie!
Edited by fabio genugu on Apr 29, 2015 at 01:46 PM

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maxproject
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Ultra 230.

Messaggio da maxproject »

Buongiorno Fabio,
La scelta di Ultra 230 è una buona scelta, infatti con il suo rapporto focale permette molti lavori, senza costituire un impegno logistico e di acquisto come i fratelli maggiori.

Il CG del tubo con un oculare qualsiasi è di 65 cm circa dalla base della culatta. Si puo' poi affinare la misura facendo un test più completo, ma lo scarto può essere di pochi cm.

Grazie
Maxproject

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fabio genugu
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Ultra 230.

Messaggio da fabio genugu »

Buongiorno,
grazie è sufficiente, è utile per farmi un'idea. Quindi il baricentro si trova quasi a metà del tubo. Dimenticavo, ho bisogno anche della distanza tra il centro del fuocheggiatore e l'apertura del tubo..

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maxproject
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Ultra 230.

Messaggio da maxproject »

Si Fabio, noi tendiamo a fare di solito tubi con paricentro 50/50.

Grosso modo 20 cm.

Cordialmente
Maxproject

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fabio genugu
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Messaggio da fabio genugu »

Grazie, ora ho tutte le misure

fabio genugu
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Ultra 230.

Messaggio da fabio genugu »

Ho fatto quattro conti e viene fuori che come dimensioni questo 230 non presenta molte più complicazioni del 150/1200 nell'osservazione visuale in equatoriale..
Infatti a fronte di un tubo molto più ingombrante (144cm compresi 8cm solo di maniglie, contro 115cm) presenta un fuocheggiatore in proporzione molto più arretrato sul tubo che permette quasi di pareggiare la distanza dell'oculare dal CG del tubo (50cm contro 47cm dell'Orion).
Di contro la "metà" di tubo rivolta verso terra è decisamente più ingombrante anche per "colpa" delle maniglie (73cm contro 58cm), quindi anche volendo abbassare ulteriormente l'oculare non posso considerare supporti con la flangia a meno di 60cm da terra, pena l'impatto al suolo della culatta. Utilizzando una colonna di questo tipo mi ritroverei comunque l'oculare più basso di una decina di cm rispetto alla configurazione attuale, con meno vibrazioni ed un'ottica infinitamente più godibile.
Ho ancora una curiosità riguardo questo strumento, l'estremità superiore del tubo è in alluminio per favorire il bilanciamento o perché è molto più semplice collegare il fuocheggiatore a questo materiale rispetto a creare un'interfaccia con la fibra di carbonio? Forse per entrambe le cose...

Chiedo, perché continuo a vedere strumenti (i TS in carbonio per esempio, che tempo fa presi anche in considerazione, prima di vedere il vostro Ultra 230 ) con fuocheggiatori, celle del primario ecc. direttamente imbullonati sul carbonio, mentre leggevo che Northek aborrisce questa soluzione.
Nel caso invece del NW 250 dove il tubo è tutto in carbonio immagino che internamente ci sia una sorta di interfaccia per il fuocheggiatore..

Vorrei anche sapere se l'Ultra 230 rimarrà comunque in produzione o potrebbe essere tolto dalla linea com'è accaduto allo Scout 108..

Grazie,
Fabio