Scout 230.

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maxproject
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Scout 230.

Messaggio da maxproject »

No no costerebbe troppo con i nostri criteri di precisione, ben più di due messe a fuoco, e poi peggiorerebbe le performances ottiche dello strumento che è progettato per lavorare a distanze ben precise, considerando il correttore a 4 elementi come ulteriore collo di bottiglia nei gradi di libertà.

Maxproject

Di tutto questo, o caro lettore, lascio a te l'ulteriore considerazione. Io scendo dall'Ippogrifo; tu, se ti aggrada, puoi continuare la volata.
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maxproject
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Scout 230.

Messaggio da maxproject »

Ecco alcune foto dello Scout 230, con un telescopietto guida ovviamente non montato per essere utilizzato ma solo per dare una idea delle masse:



























Maxproject





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Edited by maxproject on Nov 19, 2011 at 11:37 AM

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Andrea Maniero
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Scout 230.

Messaggio da Andrea Maniero »

Di sicuro non ti faranno un filmatino su YouTube perche' il fok ed il tubo flettono sotto il peso dei CCD , con quell' ALu a sostenere abbondantemente il tutto !

Ciao And

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maxproject
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Scout 230.

Messaggio da maxproject »

I nostri concorrenti.......



a 2500 dollari con un correttore che costa 700 euro.......sarà un piccolo miracolo di meccanica.

Maxproject

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Andrea Maniero
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Scout 230.

Messaggio da Andrea Maniero »

Se uno se lo autocostruisce magari ci risparmia anche !
Facendo due conti un tubo cosi me lo realizzo con 750€ ?


Pero' mi stai confrontando uno strumento professionale ( il tuo ) con un tubo che mi ricorda le sorprese delle patatine .
Edited by Andrea Maniero on Nov 22, 2011 at 05:06 PM

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maxproject
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Scout 230.

Messaggio da maxproject »

Si, di cartone. Classico prodotto per allocchi. Era giusto per dimostrare cosa propone il mercato e i due approcci diversi dal punto di vista tecnico, naturalmente tra un pochino usciranno astrofili meravigliati, così come è stato per gli RC GSO (poi in privato i commenti sono ben diversi, e ovviamente non li riportiamo.....).

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Messaggio da Andrea Maniero »

Come quelli che ho sentito alla fiera di Erba , specie sull' RC 8" cinese , economico si, rispetto ad un RC di pari diametro con le controsfere , ma che poi svela la vera personalita' .
Lo Scout 230 per chi l'ha visto da vicino non lo puo' certo paragonare alla classe consumer e non e' nemmeno adatto alla clientela consumer .

Un po' come un fotografo/reporter professionista , non li ho mai visti fotografare celebrita' , politici , sportivi o fare dei report naturalistici con teleobiettivi da 300€ , quindi ogni prodotto ha il suo target di clientela .

Andrea

P.S. Dimenticavo che forse ci sara' una recensione mirabolante .
Edited by Andrea Maniero on Nov 22, 2011 at 08:00 PM

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Scout 230.

Messaggio da maxproject »

Lo Scout 230 è il secondo strumento a largo campo, un astrografo superveloce (f
2,7), che segue lo Scout 108 (f4) e che rappresentano il meglio presente sul
mercato in questi diametri e prezzi. In queste settimane stiamo validando
meccanicamente e otticamente il 230 per poterlo consegnare ad un importante
astroimager che poi lo testerà severamente.
Questa validazione è estremamente importante in quanto porta in evidenza tutte
le criticità costruttive di questi strumenti molto aperti. Per paragone vediamo
il suo gemello da 200 mm con medesimo correttore venduto a 2700 dollari negli
Stati Uniti.
Noi - stasera - abbiamo discusso per quasi tre ore con prove e test del grado
di precisione del treno ottico, dei filetti, del barilotto, del piano del
sensore ecc. , per poter mordere qualche centesimo su tutto e stringere
ulteirormente questi inevitabili spazi.
Resta da capire come funzionino le meraviglie cinesi con messa a fuoco "mono-
bri-tri rail" con giochi di qualche decimo sul cannotto, quando un lieve
spostamento del centroide del correttore (0,01-0,02 mm) porta già a una
deformazione dell'immagine stellare.
Ad Erba ci hanno chiesto perchè non abbiamo fatto lo Scout 230 con correttore
da 3" e messa a fuoco di conseguenza. La risposta è molto semplice: questo
genere di treni ottico-meccanici PER FUNZIONARE richiedono un conseguente
consolidamento di tutta la struttura e un forte incremento dei costi. Ben
sappiamo i semplici concorrenti anche europei dove cascano e a cifre simili
alle nostre.
Ecco dunque il senso di un prodotto: sapersi fermare dove i costi superano i
vantaggi e dare al cliente un progetto valido e performante al massimo per la
cifra richiesta.
In questo spirito nel 2012 presenteremo il 250 "all carbon" con correttore da
3", messa a fuoco proprietaria, campo corretto da 50 mm. Su questo telescopio
trovano posto sensori molto più grandi e pesanti di quelli consentiti dallo
Scout 230 che ha i suoi limiti di portata (campo 20 mm) per CCD medio piccoli
ma leggeri e facili da usare. In contemporanea il 350 sempre con correttore da
3", messa a fuoco proprietaria e campo da 50 mm, poi in coda o in simultanea il
600 f 4, correttore da 4", campo da 70 mm.
Realizzare gli Scout con la nostra mania della perfezione fa emergere tutte le
problematiche di questi strumenti che - assurdamente - non vengono affrontate
dai clienti e dai loro fornitori. Noi crediamo di poter dare risposte
definitive e ottimizzate per i sensori a cui sono dedicati.

I test di validazione meccanica e ottica fino ad oggi hanno portato via quasi 40 ore di
lavoro.....

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Messaggio da maxproject »



In questa foto vediamo il sistema di ripresa completo. Il correttore si inserisce dentro la Feather Touch, come si puo' notare abbiamo ridotto al minimo gli elementi di giunzione R2 è il raccordo ruota ccd e R1 è l'anello di battuta che permette di lavorare per un paio di mm cercando la distanza ottimale tra l'ultima lente del correttore e il piano del CCD.
Il correttore va infatti posto ad una distanza ben precisa dal CCD, il costruttore non ne rilascia tabelle con tolleranze, per cui noi lavoriamo con una ipotesi di tolleranza di circa 0,1 mm.
Il treno ottico risulta abbastanza compatto e adeguato alla struttura del telescopio, anzi possiamo pure confermare che questo è il complesso ideale per lo Scout 230 sconsigliando l'uso di sensori più grandi (ma il campo corretto è predisposto proprio per questa camera), che inizierebbero a dare problemi di controllo delle flessioni e torsioni del tubo oltre che a richiedere una messa a fuoco più massiccia.

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Messaggio da maxproject »

Come vedete dalla foto sopra ci sono elementi critici che vanno valutati con attenzione.
Il correttore si infila nella messa a fuoco e, ad una distanza predefinita dal progettista del medesimo, deve trovarsi il sensore. In mezzo si puo' mettere la ruotina e i sistemi di collegamento (anelli).
Non è difficile immaginare che ci sono punti ben definitivi da controllare:
a) centraggio del correttore nella messa a fuoco
b) centraggio del filetto anteriore ruota con il centro del correttore
c) centraggio del filetto posteriore ruota con il centro del correttore
d) prolunga centrata con il centro del correttore
e) centraggio del filetto del CCD con il centro del correttore
e) centraggio del filatto del CCD con il sensore (di default dalla fabbrica)
f) piano del sensore (di default dalla fabbrica)

Da questa check list bisogna eliminare PRIMA ogni possibile interferenza e poi procedere ai test di collimazione, centraggio ecc. per validare il telescopio.
Vi spiegheremo più avanti cosa abbiamo fatto.
Ma guardiamo più sopra il prodotto cinese che viene venduto per un pugno di dollari con il medesimo correttore.
Lo Scout ha un tubo in carbonio che ENTRA nella parte blu di alluminio (2,xx mm di carbo + 2,xx mm di alu) più una nervatura finale, questo per evitare che con carichi se pur modesti si possano formare deformazioni in prossimità del fuocheggiatore.
Ritenete che il prodotto orientale non fletta e non si deformi nel punto in cui è messa la messa a fuoco? Immaginate dentro la medesima (normalmente 0,3-0,4 mm di gioco sull'asse) il treno ottico della foto di cui sopra.

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