Messe a fuoco di altissima qualità.
Inviato: 12/06/2010, 23:02
Quando iniziamo a spostarci su diametri consistenti, cioè dai 3 pollici (uffa, e i mm ????) in su, per un uso fotografico di alto livello, la messa a fuoco diventa un elemento imprescindibile, anzi l'elemento portante, per il buon funzionamento di tutto il set up.
Non è un mistero che comunque sia lo strumento, se si usano sensori di una certa qualità, peso, ruote porta filtri, ecc. ecc. , siamo in presenza di leve e sopratutto di slittamenti o spostamenti millesimali dal centro dell'asse ottico, che il nostro sensore metterà impietosamente in luce.
Esistono modelli interessanti sul mercato (FLI per esempio), con corse ridottissime proprio per evitare poi flessioni non controllabilie poche dilatazioni termiche, che rendono le tolleranze non sempre ottimali.
Se ragioniamo pensando che in termini meccanici il "punto zero", cioè la tolleranza zero non esiste per ovvi motivi (se la tolleranza è zero, basta una lieve variante termica o l'usura di un elemento per bloccare il movimento), dobbiamo a questo punto studiare un sistema che sia concettualmente portato a mantenere il suo asse con una tolleranza di 0,001 mm.
E' un tema complesso, non per il costo (tutte le messe a fuoco funzionanti per certe operazioni hanno costi elevati) già che chi ha queste esigenze ha anche i mezzi per sostenerle, ma sicuramente per prevedere tutte le variabili che vanno ad influenzare il buon funzionamento della meccanica.
Inoltre bisogna considerare che si deve lavorare con sistemi da 4" o 5".
Stiamo lavorando ad un progetto innovativo per ora solo in fase di calcolo e studio e poi dopo l'estate lo prototipizzeremo (sappiamo già che andrà rifatto un po' di volte), ma nelle nostre intenzioni dovrebbe essere la risoluzione finale al problema delle messe a fuoco di altissima precisione.
Maxproject
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Non è un mistero che comunque sia lo strumento, se si usano sensori di una certa qualità, peso, ruote porta filtri, ecc. ecc. , siamo in presenza di leve e sopratutto di slittamenti o spostamenti millesimali dal centro dell'asse ottico, che il nostro sensore metterà impietosamente in luce.
Esistono modelli interessanti sul mercato (FLI per esempio), con corse ridottissime proprio per evitare poi flessioni non controllabilie poche dilatazioni termiche, che rendono le tolleranze non sempre ottimali.
Se ragioniamo pensando che in termini meccanici il "punto zero", cioè la tolleranza zero non esiste per ovvi motivi (se la tolleranza è zero, basta una lieve variante termica o l'usura di un elemento per bloccare il movimento), dobbiamo a questo punto studiare un sistema che sia concettualmente portato a mantenere il suo asse con una tolleranza di 0,001 mm.
E' un tema complesso, non per il costo (tutte le messe a fuoco funzionanti per certe operazioni hanno costi elevati) già che chi ha queste esigenze ha anche i mezzi per sostenerle, ma sicuramente per prevedere tutte le variabili che vanno ad influenzare il buon funzionamento della meccanica.
Inoltre bisogna considerare che si deve lavorare con sistemi da 4" o 5".
Stiamo lavorando ad un progetto innovativo per ora solo in fase di calcolo e studio e poi dopo l'estate lo prototipizzeremo (sappiamo già che andrà rifatto un po' di volte), ma nelle nostre intenzioni dovrebbe essere la risoluzione finale al problema delle messe a fuoco di altissima precisione.
Maxproject
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