Sul tema della complessità di progetto.

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maxproject
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Sul tema della complessità di progetto.

Messaggio da maxproject »

Piu' di un astrofilo ha manifestato la propria contrarietà ai tanti sistemi di controllo e regolazione dei telescopi NortheK.
Intendiamo qui il fatto che molti si domandano quanto e perchè nei nostri strumenti sono stati installati tanti sistemi di regolazione diversi.
Partiamo da un concetto fondamentale, che capiamo bene, visto come complesso e OSTEGGIATO dagli astrofili, abituati a produzioni dozzinali e semplificate al massimo con il fine di creare un NON PROBLEMA, nel settaggio e nel controllo degli assi ottici e meccanici.
Certamente il telescopio che si prende e si usa senza nessun controllo, è lo strumento ideale per l'amatore. Purtroppo - siamo spiacenti - salvo certi schemi e in diametri modesti - questo non è possibile. Salvo accontentarsi.
Ma noi pensiamo che un telescopio ben fatto costa molto, e che un telescopio ben fatto ha molte possibilità di regolazione, in modo da performare con qualsiasi set up, e che un telescopio ben fatto è destinato a durare nel tempo.......
Chi non ha la pazienza di mettere a punto il proprio strumento di precisione ottica e meccanica, con fatica forse, ma sicuramente imparando molto, evidentemente è bene si fermi ai mass market orientali, accontentandosi e possibilmente senza ammorbare post e forum con estasiate descrizioni.
Resta il fatto che certi schemi, se non hanno una meccanica ben costruita, non performeranno mai come da progetto, e questo è semplice ed elementare oltre che logico. Basta studiare a quanto ammontano le tolleranze di allineamento in un RC, o in un Cassegrain per capire che forse le tre vitine nel supporto in plastica lasciano un po il tempo che trovano. Come è sciocco perdere tempo sulla correzione del primario magari stritolato dai supporti laterali o deformato dalla cella medesima.......
Maxproject

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daniela
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Messaggio da daniela »

I mass market fanno quello che possono, ma quello che possono (con i loro limiti) lo fanno solamente se l'utente - con tanta bella pazienza - li regola alla meno peggio e poi in maniera piu' precisa per quanto possibile, ripetutamente, tutte le volte che servono, che sono molto piu' frequenti di un telescopio analogo di qualita' (che naturalmente mantiene la collimazione per un'intera nottata osservativa e che comunque non si scollima mai pesantemente). Chi invece non ha intenzione di mettere a punto lo strumento ha opzioni limitate ma esistenti; salvo pero' i soliti minuscoli doppietti spotting scope, si tratta di opzioni dai costi pesanti, e non solo finanziariamente quando si tratta di acquistare lo strumento. Si spera che chi si orienta verso strumenti del genere non lo faccia perche' "non ha voglia di collimare" anche perche' scoprirebbe molto presto che la fatica per gestire tali strumenti supera di parecchio quella della consueta messa a punto.

Daniela

"L'essenza della liberta' e' la matematica"

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Come è semplice leggere di appassionati che, memori dei soldi spesi, delle leggende metropolitane e del terrore quasi mistico nel criticare alcuni marchi, giudicano punti di arrivo telescopi (costosissimi a volte) fatti da un tubo in lamiera calandrata ed un cannotto a sostegno del primario (indubbiamente ben fatti), un po' come gridare al miracolo con una macchinina a pedali (indubbiamente ben fatta). Poi - e si sa forse il perchè - questi strumenti vengono SEMPRE rivenduti e mai mantenuti, come mai? Voglia di provare il nuovo o forse prima si rivende prima si riprendono i propri soldi?
Ci sono delle considerazioni logiche, non legate a mode e correnti di pensiero, che non possono essere contrastate. Il buon senso e la freddezza nel giudizio possono aiutare molto coloro che si apprestano a spendere determinate cifre.
Meno voli di fantasia e più concretezza. Questo aiuta.
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

E non è un mistero che molti nostri potenziali clienti si stanno domandando se e come si giustifica tutta la complessità meccanica dei nostri tubi.
E' una filosofia aziendale bel precisa, noi siamo convinti che un prodotto di precisione o è di precisione o è un giocattolo. Abbiamo parlato per anni di esigenze che devono consentire alla parte ottica di dare quello che può dare, conformemente al suo progetto, ma perchè dobbiamo perdere tempo a parlare di correzione, rugosità, potere riflettente ecc. , per poi perderci in cretinate esecutive che mortificano anche vetri di alto livello.
Scindere i due aspetti è stupito e un non senso sia economico che progettuale.
Il retrofit del MK è un solo esempio ma se ne possono fare a decine. Come potete pensare che tre viti spanate permettano di raggiungere le precisioni che Thierry raccomanda? forse con la benedizione divina, non certo perchècosi' si è sempre fatto.
La resistenza a passare a sistemi più complessi denota molta pigrizia mentale da parte dell'utente e la decisa volonta di non investire in innovazione da parte dei costruttori, che si limitano a iniettare massicce dosi di elettronica dal costo miserrimo (e sulla cui utilità c'è pure da discutere), per presentare delle novità.
Ma il succo è sempre e solo quello: un lamieraccio rimane un lamieraccio.
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ancora oggi, alla consegna dei primi seriali da alcuni mesi, stiamo ottimizzando piccoli aspetti progettuali, che eliminano potenziali interferenze con l'utente. Crediamo che questa ricerca del massimo rigore costruttivo consentito dal prezzo sia un elemento indispensabile per un marchio che cerca con fatica di presentarsi al mercato.
Certamente non vogliamo paragonarci a concorrenti che si dimenticano di annerire viti o che consegnano tubi che sicurvano con la pressione di un dito. Costano poco, valgono poco.
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Mentre stiamo ultimando i disegni di una parte dei tubi ottici da 350 mm., ci rendiamo conto di quanto sia stata importante l'esperienza fatta con la serie da 250 mm.. Questi 350 mm. sono estremamente evoluti dal punto di vista meccanico, crediamo - e lo dimostreremo - che in ambito amatoriale non ci sarà nulla di confrontabile sul mercato attuale. Ci sono delle profonde innovazioni tecniche e soprattutto una attenzione al dettaglio progettuale di ogni singolo pezzo, riteniamo che questo telescopio in qualsivoglia configurazione, sia uno strumento definitivo per molti astrofili o gruppi di astrofili. Certamente il costo sarà proporzionato alla sofisticazione tecnica (che sarà ulteriormente affinata nella serie professionale), ma stiamo proponendo uno strumento definitivo e assolutamene con prestazioni che "effettivamente", consentono di capire quanto può dare un diametro di questo tipo.
Ha un senso acquistare 350 mm. di apertura e non avere un controllo meccanico e termico adeguato? No, se si vuole lavorare seriamente, sicuramente no.
Oggi abbiamo discusso approfonditamente sulla scelta della potenza del sistema di raffreddamento passivo (che puo' anche diventare attivo), e siamo fermamente convinti di aver portato ad un perfetto equilibrio la meccanica con l'ottica.
Presenteremo entro metà anno le prime tirature delle parti meccaniche in modo da cominciare ad illustrare e ad inserire nel sito i primi dati più importanti.
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Abbiamo detto precedentemente in questo forum, che la creazione della serie 350 sarà anche seguita dalla produzione dell'accessoristica necessaria per far performare al meglio queste meccaniche.
Anche questo fa parte della complessità del progetto, ma non possiamo esimerci dal compito di fornire alcuni accessori (che non saranno esercizi di stile estetico), perchè purtroppo constatiamo quanto il mercato sia impestato da accessoristica scadente a caro prezzo. Cercheremo di evitare dimensioni o soluzioni lontane dagli standard del mercato, lasciamo questi escamotage ai furbetti, proveremo dove possibile a mantenere passi equiparabili a quelli di altri produttori (cosa molto complessa perchè ciascuno si è fatto gli affari propri), ma è importante affrontare questo tema, non possiamo permettere che un accessorio da poche decine di euro deteriori le prestazioni dei nostri tubi ottici.
maxproject

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marios
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Messaggio da marios »

Ciao Max, sono impaziente di vederli, buon lavoro.

Mariosssssss.............................

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

Ti procureremo una buona dose di eccitanti cosi da non vederti colpito da svenimenti ......, ma pensiamo che sulla omega non ci sta proprio.....ben per ora solo disegni eh, prima li dobbiamo disegnare tutti (gli schemi) e poi si passa a lavorare sol seghetto per fare i primi pezzi. Comunque vedrai caro Mario che il risultato sarà strepitoso, anche noi siamo ansiosi di cominciare a fresare ma meglio stare calmi e fare le cose per bene, qua si parla di meccanica consistente e molto costosa e gli errori sono sempre delle belle legnate.....
Sarai poi il primo a vedere le foto dei grezzi.

ciao
Maxproject

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maxproject
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Messaggio da maxproject »

E, per quanto riguarda i telescopi da 250 mm., abbiamo finalmente ultimato (mancano 4 o 5 foto) il manuale d'uso dei nostri tubi ottici. Contrariamente ai nostri stimati colleghi, abbiamo pensato utile e non futile realizzare un corposo testo (circa 40 pagine), che affronta in modo estremamente dettagliato ogni aspetto meccanico dei tubi ottici NortheK.
Con questo documento, in dotazione ai telescopi, il Cliente è in grado di sapere dove mettere le mani e dove NON metterle, ottenendo settaggi di alto livello.........
Presto passeremo al manuale DP 100 e DK 230 per poi iniziare quelli della serie 350, decisamente più impegnativa.
Maxproject


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Edited by maxproject on Mar 21, 2010 at 10:39 PM